
Un testo sulla ricchezza e la povertà nella Bibbia. Piano generale dell'opera: - Beati voi poveri!". "Guai a voi, ricchi!" (S.A. Panimolle); - Ricchezza e povertà nell'Antico Testamento (G. Ibba); - Ricchezza e povertà nel giudaismo intertestamentario (F. Manns); - Ricchezza e povertà nei Vangeli e negli Atti (S.A. Panimolle); - Ricchezza e povertà nell'epistolario del NT e nell'Apocalisse (R. Fabris). "
Il titolo di questa miscellanea ("In ogni scrittura e sapienza"), dedicata al prof. Alviero Niccacci ofm in occasione del suo 70esimo compleanno, vuol sottolineare i due campi di studi ai quali il festeggiato ha contribuito maggiormente: la grammatica, ossia la linguistica testuale ebraica, e la sapienza, ossia i libri sapienziali vetero-testamentari. I ventuno contributi qui raccolti si concentrano principalmente sul primo di questi campi. Si distinguono per una notevole varietà, ma il fattore che li unisce tutti è l'interesse, o meglio la passione, per la Bibbia ebraica e per la lingua ebraica, insieme alla stima per il festeggiato. Con contributi di: G. Claudio Bottini, Krzysztof J. Baranowski, Rüdiger Bartelmus, Bruno Chiesa, Matteo Crimella, Mats Eskhult, Steven E. Fassberg, Gregor Geiger, Walter Gross, Bo Isaksson, Jan Joosten, Paolo Messina, Tania Notarius, Massimo Pazzini, Rosario Pierri, Eep Talstra, David Volgger, Wilfred G. E. Watson, Wojciech Wigrzyniak, Ziony Zevit, Tamar Zewi.
Sul Calvario Maria assiste alla morte di Gesù, il Figlio di Dio che lei ha messo al mondo e ha accudito nei suoi primi trent'anni di vita. Nei giorni che seguono Giovanni la prende con sé e le racconta gli ultimi anni della sua vita pubblica. Maria rievoca invece la sua vita di ragazza in Galilea, l'annuncio dell'arcangelo Gabriele, la nascita a Betlemme; poi la presentazione al Tempio, il battesimo nel Giordano, i primi miracoli, la partenza definitiva di Gesù per Gerusalemme. Le tornano alla mente fatti minimi, i giorni trascorsi da Gesù con Giuseppe a imparare il mestiere di falegname, i giochi con gli amici, i gesti d'affetto per i genitori, l'addio verso il destino che deve compiersi. Con "La vita di Gesù narrata da sua madre" Angelini riesce nel doppio intento di fornirci una versione dell'esistenza del Messia fedele agli insegnamenti dei tre Vangeli sinottici e di quello di Giovanni, e di farlo attraverso lo speciale punto di vista della Vergine Maria. La sua voce tersa, semplice, commovente - getta una luce inedita su vicende note, svela la dimensione più intima e poetica di Gesù, aggiunge sfumature nuove, compone insomma una sorta di "quinto Vangelo" che è anche una storia di amore materno, devozione filiale e mistero.
La sapienza non è un fenomeno esclusivo di Israele, ma certamente si manifesta in modo speciale lungo tutta la sua storia. Attraverso l'analisi dei vari libri sapienziali e il confronto con le forme letterarie adottate dai popoli vicini, si considera il carattere specifico della sapienza biblica quale fenomeno complesso che educa a penetrare in profondità il senso della realtà e a coltivare la propria pienezza di vita nel posto assegnato a ciascuno da Dio. Per tale motivo la sapienza insegna l'arte del vivere: essendo la presenza di Dio insita in ogni esperienza, ne consegue che comprendere significa anche autocomprendersi come essere viventi in relazione non solo alla realtà che ci circonda ma fondamentalmente a Dio. Il testo è arricchito da una serie di excursus che intendono orientare il lettore alla pienezza della Sapienza di Dio rivelata in Cristo Gesù, rivelatore dell'uomo all'uomo, risposta ultima e definitiva a ogni domanda di senso.
Tenendo conto di recenti studi di settore, questa pubblicazione propone una interessante rilettura di alcuni luoghi comuni e introduce una particolare riflessione su Gesù e il suo ambiente, a partire dalle seguenti tematiche: l'ambiente geografico, quello politico, quello economico, quello culturale e, infine, quello religioso. Quando si pensa al Gesù storico balenano in mente alcune idee particolari che rispecchiano l'immaginario comune e vengono spesso confermate dai divulgatori mediatici. Non sempre però, queste idee tradizionali o largamente condivise corrispondono alla realtà storica conosciuta a partire dalle fonti e dall'archeologia.
Carlos Bravo Gallardo, gesuita, teologo messicano, mettendosi nei panni dell’evangelista Marco, scrive una lettera alle donne e agli uomini del XXI secolo allo scopo di spiegare ed attualizzare il racconto evangelico. Al centro del libro è il concetto che è possibile riconoscere il Gesù risorto solo tornando in Galilea, camminando dietro di lui e continuando la sua missione. Questo è il motivo per cui Bravo Gallardo interrompe il racconto finale senza citare le apparizioni: perché non basta la narrazione della tomba vuota né delle apparizioni per convincere che la forza di Dio ha riscattato Gesù dalla morte. In realtà, solo chi Lo segue sperimenterà la forza della sua resurrezione.
Introduzione, traduzione e commento al Cantico dei Cantici di cui si presenta il testo antico e una possibile versione italiana attenta a quest’ultimo. Annotazioni e commento sono scanditi secondo due livelli:
Il primo, filologico-testuale-lessicografico, offre puntualizzazioni legate alla critica testuale (riprendendo le varianti testuali più significative), approfondisce il significato di alcuni termini, tenendo conto dell’influsso del contesto su di essi.
Il secondo, esegetico-teologico, tiene presenti le unità letterarie del testo biblici. Fornisce la struttura delle parti, per poi procedere al commento delle sezioni che le compongono e dei brani in cui queste ultime sono articolate. Il testo viene commentato evidenziandone gli aspetti teologici e mettendo in evidenza, la dove lo si ritiene opportuno, il nesso tra Antico e Nuovo Testamento, rispettandone però la reciprocità.
L’introduzione segue una precisa articolazione: a) il titolo, l’importanza e il posto del libro nel canone; b) la struttura e gli aspetti letterari del libro (stile, generi...); c) le linee teologiche fondamentali; d) gli aspetti maggiormente legati alla diacronia (data, autore, storia della composizione, versioni testuali, trasmissione). Particolare attenzione viene riservata, al termine del volume, al suo uso nel calendario liturgico. Significativo anche l’approfondimento sulle diverse interpretazioni del Cantico lungo la storia.
Destinatari
Comunità cristiane, studenti e insegnanti di Sacra Scrittura
L’autore
Luca Mazzinghi, presbitero della diocesi di Firenze, insegna alla Facoltà Teologica dell’Italia Centrale (Firenze) e al Pontificio Istituto Biblico; è presidente dell’Associazione Biblica Italiana (2010-2013). Tra le sue pubblicazioni segnaliamo: «Ho cercato e ho esplorato»: Studi sul Qohelet (Bologna 20092); Il libro dei Proverbi (Roma 2003); Tobia: Il cammino della coppia (Magnano Bose 2004); Storia d’Israele dalle origini al periodo romano (Bologna 20072).
Introduzione, traduzione e commento al libro di Esdra-Neemia di cui si presenta il testo antico e una possibile versione italiana attenta a quest’ultimo.Annotazioni e commento sono scanditi secondo due livelli:
Il primo, filologico-testuale-lessicografico, offre puntualizzazioni legate alla critica testuale (riprendendo le varianti testuali più significative), approfondisce il significato di alcuni termini, tenendo conto dell’influsso del contesto su di essi.
Il secondo, esegetico-teologico, tiene presenti le unità letterarie del testo biblici. Fornisce la struttura delle parti, per poi procedere al commento delle sezioni che le compongono e dei brani in cui queste ultime sono articolate. Il testo viene commentato evidenziandone gli aspetti teologici e mettendo in evidenza, la dove lo si ritiene opportuno, il nesso tra Antico e Nuovo Testamento, rispettandone però la reciprocità.
L’introduzione segue una precisa articolazione: a) il titolo, l’importanza e il posto del libro nel canone; b) la struttura e gli aspetti letterari del libro (stile, generi...); c) le linee teologiche fondamentali; d) gli aspetti maggiormente legati alla diacronia (data, autore, storia della composizione, versioni testuali, trasmissione).
Quelli che solitamente noi consideriamo come due libri distinti, sono qui presentati come una storia unica, sgorgata da una medesima scuola autoriale.
Destinatari
Comunità cristiane, studenti e insegnanti di Sacra Scrittura
L’autore Francesco Bianchi, dottore in ebraistica, ha insegnato Lingua e letteratura ebraica antica alla Facoltà di Lettere dell’Università “La Sapienza” di Roma e poi Lingua e letteratura ebraica moderna alla facoltà di Studi Orientali dello stesso Ateneo. È autore di diverse monografie e di numerosi articoli apparsi su riviste specializzate italiane e straniere che hanno trattato la storia di Israele durante il periodo persiano, con particolare attenzione alla fine della dinastia davidica e al problema dei matrimoni misti (La donna del tuo popolo. La proibizione dei matrimoni misti nella Bibbia e nel medio giudaismo, Roma 2005); la letteratura sapienziale, con particolare interesse per il libro del Qohelet; gli Apocrifi dell’AT e i manoscritti di Qumran; la polemica ebraico-cristiana medioevale. Sposato e padre di quattro figli, insegna religione cattolica nella scuola secondaria inferiore.
Si parla spesso di sfida educativa e di emergenza educativa, e giustamente intervengono giornalisti, insegnanti, sociologi, pedagogisti, psicologi, filosofi, teologi, ecc. In questo ampio dibattito ci sembra quanto mai necessario provare semplicemente a ripercorrere come il Signore Gesù ha educato alla fede i suoi discepoli. È quanto cerchiamo di fare in questo contributo, stando al racconto del Vangelo di Marco. Fino a scoprire e a mostrare come questo itinerario presenti non poche sorprese per i credenti e sia capace di illuminare e provocare davvero chiunque abbia a cuore l’educazione, anche in termini non strettamente religiosi.
L'autore
Don luca Violoni (1965), laureato all’Università L. Bocconi nel 1989 in Discipline Economiche e Sociali, è stato ordinato sacerdote della diocesi ambrosiana dal cardinal Carlo Maria Martini l’8 giugno 1996. Dal 2002 è membro del Comitato Etico dell’azienda ospedaliera Ospedale di Circolo-Fondazione Macchi, dal 2006 è docente di etica ambientale e d’impresa all’Università dell’Insubria. Dal 2009 è responsabile della sezione autorizzazioni dell’Ufficio Amministrativo della Diocesi di Milano e dal 2010 è Segretario generale della Fondazione Milano Famiglie 2012, che organizza il VII Incontro mondiale delle famiglie che si terrà a Milano nel 2012. Ha curato il volume Il significato della sofferenza (Franco Angeli, 2004), ha pubblicato C’è sempre una strada (Macchione, 2009) e Natale è oggi (San Paolo, 2010).
I quattro Vangeli, in quattro preziosi volumetti miniati e rilegati ad arte, racchiusi in un prezioso cofanetto rivestito in velluto.Arricchisce l’opera un fascicolo di introduzione ai Vangeli.
Per il Dio biblico e della tradizione rabbinica, la vita di "un solo uomo equivale all’intera opera della creazione" (Abot deRabbi Natan A 31,1). Dio è "il formatore di tutti, il creatore" (Abot 4,29). Perciò non solo Gesù e i vangeli, ma tutti i libri della Bibbia, aiutano a fare l’esperienza di Dio che educa e accompagna ogni vivente per realizzare il progetto-mistero (Rm 8,28-30; Rm 16,25-26) della propria esistenza, fino a quando "si compirà" (Ap 10,7).
Come e perché Dio crea ed educa l’umanità e il popolo eletto? Come si è formato Gesù, che dichiara ai discepoli di ogni tempo che "uno solo è il vostro Maestro, voi siete tutti fratelli"? (Mt 23,8) Quale novità comporta il suo arrivo, il suo annunziare il "vangelo di Dio", (Mc 1,14) e il suo agire educativo rispetto al mondo rabbinico?
Il presente testo, suddiviso in quattro parti – 1. Dio creatore e "formatore di tutti. 2. Sulle "orme" di Gesù, maestro ed educatore. 3. "Trasformazione" nello Spirito: l’ekklesia discepola e maestra. 4. Profilo dell’educatore e progetti educativi per/nel terzo millennio –, si pone come strumento utile nel processo educativo e nel cammino di una "nuova" evangelizzazione nella Chiesa italiana. Si propone di far scoprire il senso globale della vita personale e sociale e come crescere fino alla pienezza integrale. Emerge il profilo del formatore e della comunità educante nella prospettiva trinitaria dell’educazione, dove Gesù rivela il Padre come colui che "insegna" a "tutti i suoi figli" e dona lo Spirito come "guida alla verità tutta intera" inviando a fare suoi discepoli tutti i popoli del mondo.
Oggi, nell’educazione prevale la dimensione psicopedagogica, manca la Scrittura. Questo testo mette in dialogo Bibbia e scienze umane.
L’individuo è chiamato sempre a diventare persona in ambito comunitario (con dignità, diritti, doveri): attraverso una relazione "iotu" originante, sia nell’AT come nel NT.
La dimensione educativa dell’esperienza tra Gesù maestro e Pietro discepolo è alla base dell’evangelizzazione e formazione per il regno.
Destinatari
Animatori biblici e operatori pastorali e insegnanti (sacerdoti, religiosi e laici).
Autore
Michele Mazzeo, sacerdote cappuccino, è docente di Sacra Scrittura all’Università Antonianum (spiritualità del Nuovo Testamento), all’Istituto Teologico Calabro di Catanzaro (fondazione biblica e normativa della teologia morale e prospettive bibliche in bioetica) e allo Studio Biblico Francescano di Gerusalemme (Apocalisse). Fra le sue opere ricordiamo: La spiritualità del Nuovo Testamento. Ascolto e sequela (Bologna 2011). Con Paoline ha pubblicato: La sequela di Cristo. Nel libro dell’Apocalisse (1997); Lettere di Pietro. Lettera di Giuda. Nuova versione, introduzione e commento (2002); Pietro. Roccia della Chiesa (2004); Vangelo e lettere di Giovanni. Introduzione, esegesi e teologia (2007).
Descrizione dell'opera
«Comprendiamo a che cosa serviva questo testo nella comunità o nelle comunità che l'hanno visto nascere? Possiamo determinare il modo in cui questo testo giocava esattamente e funzionava nei riguardi dei primi ascoltatori?» (dalla Prefazione). Sono queste le grandi domande che p. Standaert pone sul Vangelo di Marco, in un commentario che è frutto di quindici anni di lavoro.
A suo modo di vedere, sul piano letterario il testo contiene tutti i segni distintivi che ne fanno un discorso convenzionale e un'azione drammatica, che richiede di essere proclamata in una sola volta, d'un fiato. L'ipotesi guida della sua lettura è la seguente: Marco veniva letto durante la notte pasquale cristiana, nella veglia fra il sabato e la domenica. I suoi destinatari erano una comunità mista, a maggioranza di gentili. Per alcuni nuovi membri della comunità tale notte era il punto d'approdo della propria iniziazione: al termine della lettura integrale del racconto evangelico venivano battezzati e partecipavano per la prima volta al banchetto eucaristico.
Nella terza parte del commentario Standaert tratta la sezione che va dal capitolo 11 fino alla fine del Vangelo: dall'entrata in Gerusalemme, l'ultima settimana di Gesù.
Sommario
LA SOLUZIONE: L'ULTIMA SETTIMANA: MARCO 11-16. Marco 11-12. Cinque controversie nel Tempio. Marco 13: Il discorso escatologico. Marco 14-15. Il racconto della passione. Marco 16. L'Epilogo. Perché aggiungere altro? Le altre finali di Marco. Postfazione: Marco, l'artista e il pensatore. Indici.
Note sull'autore
BENOÎT STANDAERT osb, monaco benedettino di St. André di Bruges, è attualmente uno dei massimi esegeti del Nuovo Testamento. Unisce grande acume spirituale a una profonda conoscenza delle lingue e degli ambienti biblici.

