
Questo libro offre un commento ai quindici salmi cosiddetti "delle salite", dal 120 al 134, che hanno in comune il tema del pellegrinaggio a Gerusalemme, una salita verso la città santa che è metafora dell’intero cammino della vita: in questo viaggio spesso difficile e comunque faticoso, il pellegrino sa di non essere solo e che la meta non è tanto un luogo quanto una presenza, quella del Signore. Per ogni salmo viene proposta una chiave di lettura che aiuta a fare di ciascuno una preghiera per accompagnare i nostri passi. Preghiere, quasi poesie, che intendono smuoverci e provocarci a cambiare, suggerendoci al contempo parole autentiche e vere con le quali rivolgerci al Signore.
"Vi è mai capitato di sentirvi amici di una persona che non avete mai conosciuto? Vi siete mai sentiti talmente vicini a qualcuno che è vissuto millenni prima di voi da mettervi a conversare con lui? Suppongo di sì: i libri e lo spirito compiono di questi miracoli. Di recente a me è capitato con Giona, un po’ per caso. Credevo di sapere già tutto di lui dopo aver ascoltato la sua storia innumerevoli volte. Mi sbagliavo. Questa volta, mettendomi a leggere le pochissime pagine della Bibbia che raccontano la sua bizzarra vicenda, mi è sembrato di incontrarlo davvero". In queste brevi pagine l’autore entra in dialogo con Giona, intrattiene una corrispondenza con lui, lo interpella, lo chiama a fare verità in sé stesso, gli si fa accanto per aiutarlo a compiere quel passo, tanto faticoso quanto liberante, che porta verso la vita adulta. Ciascuno di noi può riconoscersi in quel Giona che si ribella a Dio e sceglie, per paura, strade mortifere, ma che porta in sé un profondo desiderio di una vita piena.
Cosa significa vivere la nostra vita come pellegrini? Da dove ha origine la nostra speranza? Da dove possiamo attingere forza sempre nuova per ripartire? Attraverso questa serie di meditazioni sulle Scritture, frére Matthew ci accompagna ad abbeverarci alle sorgenti della fiducia e ad ascoltare la voce di Cristo nella nostra vita, per scoprire che Dio è fedele e ci invita alla fedeltà ai nostri impegni e alla perseveranza nella strada dietro a lui.
"L’unico modo per comprendere le promesse di Dio è viverne ed essere grati per averle ricevute. Non temere di essere in cammino, ma vivi con radici profonde". Cosa significa vivere la nostra vita come pellegrini? Da dove ha origine la nostra speranza? Da dove possiamo attingere forza sempre nuova per ripartire? Attraverso questa serie di meditazioni sulle Scritture, frére Matthew ci accompagna ad abbeverarci alle sorgenti della fiducia e ad ascoltare la voce di Cristo nella nostra vita, per scoprire che Dio è fedele e ci invita alla fedeltà ai nostri impegni e alla perseveranza nella strada dietro a lui.
Una parola scorre sotto tutte le parole della Bibbia, come una corrente sotterranea, una nervatura delle pagine. Questa parola è "vita". A partire dal libro della Genesi, quando Adamo divenne un essere che ha vita (Gen 2,7), proseguendo con i racconti dell’Esodo quando, nei giorni dell’alleanza, il Signore disse: «Hai davanti a te la vita e la morte, scegli!» (Dt 30,19), attraversando i Salmi, la cui supplica più ripetuta è: «Fa’ che io viva!», fino ai Profeti, che rivelano il volto del Dio della vita, tale parola agisce da protagonista nascosta. Queste pagine ci accompagnano lungo un itinerario che culmina nella figura di Gesù: questi ha l’audacia di attribuirsi, come suo nome proprio, come sua identità, la vita: «Io sono la vita» (Gv 14,6); anzi, ne fa la sua missione specifica: «Sono venuto perché abbiano la vita in abbondanza» (Gv 10,10).
Se i Vangeli fossero su WhatsApp, cosa ci scriverebbero? Viviamo in un tempo in cui tutto passa attraverso messaggi brevi, vocali e notifiche. E se anche i Vangeli potessero arrivare così, direttamente sul nostro smartphone?In questo libro originale e profondo, Franca Ferrandini Troisi immagina i quattro Evangelisti – Matteo, Marco, Luca e Giovanni – come se ci mandassero SMS spirituali: brevi frasi tratte dai loro scritti, capaci di toccare il cuore e far riflettere anche in pochi secondi. Ad ogni messaggio segue un breve commento che aiuta ad approfondire il significato del Vangelo nella vita quotidiana, in modo semplice ma mai superficiale. Un modo nuovo, fresco e attuale di incontrare la Parola, che parla anche oggi… proprio come un messaggio ricevuto da Chi ci ama di più.
Note sull'autore
Già docente di Epigrafia greca nell’Università di Bari, è madre di otto figli (una dei quali morta a tre anni) e nonna di tredici nipoti. Ha pubblicato diversi libri riguardanti le epigrafi greche di varie località, soffermandosi in particolare sulle iscrizioni della Puglia. Per molti anni si è occupata, insieme al marito, di formazione dei genitori e degli adolescenti, nel campo del volontariato.
La Bibbia con occhi di donna è un approccio alla Sacra Scrittura dal punto di vista di una delle più grandi figure mistiche e femminili del XX secolo, Edith Stein. Essere stata testimone delle vicissitudini che caratterizzarono la storia della sua epoca: discriminazione della donna, antisemitismo, guerre mondiali, ecc., unitamente alla sua brillante carriera intellettuale culminata nel suo dottorato in filosofia, e nella sua profonda e contrastata vita spirituale, tutto contribuisce al momento di porre nelle nostre mani alcuni criteri ideali per accostarci all'ascolto della Parola di Dio.
Nel commento dei brani scelti del Vangelo di Matteo, ogni capitolo presenta innanzitutto il testo evangelico in una versione la più aderente possibile al testo greco. Seguono alcune domande che invitano a rileggere con attenzione il testo per cogliere come si svolge la narrazione, cosa fanno i diversi i personaggi, ciò che accade; viene poi proposto un momento di silenzio di fronte al testo, uno spazio creativo nel quale chi legge deve mettere in discussione il proprio bagaglio religioso e confrontarlo con la proposta del testo letto. Infine il commento offre indicazioni, attenzioni, suggestioni per rendere il testo più comprensibile e mettere a fuoco le specifiche sottolineature in esso presenti. Da ultimo, alcune suggestioni interpellano il testo per motivarlo e per trasformare il presente di chi legge.
Qual è la missione della Chiesa nel mondo? L'evangelista Luca, dopo aver narrato nel Vangelo della vita di Gesù, racconta nel libro degli Atti la progressiva estensione dell'annuncio della salvezza ai pagani ed il ruolo che ebbero j discepoli nel vivere e diffondere la Parola. Don Damiano Marzotto descrive in nove tappe il progressivo superamento di ogni barriera geografica e culturale che la parola di Dio, per l'azione dello Spirito Santo, ha compiuto fino a raggiungere Roma: confini della terra". Di ogni tappa si offre una visione d'insieme e l'approfondimento di alcuni passi, in vista di un rilancio della missione della Chiesa nel tempo attuale.
Damiano Marzotto è nato a Fiesole (Firenze) nel 1944. Ordinato sacerdote a Milano nel 1967, ha conseguito la Licenza in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico e si è laureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Ha insegnato Sacra Scrittura e Teologia presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, Sezione Parallela del Seminario di Venegono Inferiore, dal 1970 al 1982. Dal 1982 Ufficiale e dal 2009 al 2015 Sotto Segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede. Dal 1983 al 2001 Assistente presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Gregoriana e dal 2002 al 2014 Professore incaricato. Attualmente risiede presso il Centro Pastorale Ambrosiano (Seveso, MB). Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: L'unità degli uomini nel Vangelo di Giovanni; Celibato sacerdotale e celibato di Gesù. Per Àncora ha realizzato: Pietro e Maddalena. Il vangelo corre a due voci e La tunica e la rete. Commento spirituale al Vangelo di Giovanni.
L’evangelo, in quanto "biografia" di Gesù, è racconto e insieme commento. Punto di partenza della lettura dell’opera matteana proposta dall’autore è la convinzione che sia da considerare come un midrash - una riscrittura creativa - dell’Evangelo secondo Marco. Un midrash che produce due effetti: da un lato, una notevole espansione delle parti discorsive, dall’altro, una certa semplificazione del tessuto narrativo. Tutto ciò viene messo al servizio di una rilettura teologica dell’esistenza di Gesù, operata sullo sfondo della distruzione di Gerusalemme. Il Gesù di Matteo acquista così i tratti della divina Presenza che ormai non dimora più nel tempio ma è "con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
Con un semplice "Ciao carissimi!" un parroco si rivolge ai suoi fedeli, all’inizio di ogni omelia della Messa della domenica. Questa raccolta di riflessioni sui Vangeli festivi dell’anno A (in cui si legge il Vangelo di Matteo) nasce con l’obiettivo di creare, dentro di noi, uno spazio ancora più grande da destinare alla Parola di Dio, attraverso cui la nostra fede è continuamente illuminata.
"Guardate che nessuno vi inganni; molti verranno nel mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e trarranno molti in inganno". Da quel momento, queste parole di Gesù si sono realizzate alla lettera. Molti sono giunti, continuano a giungere e giungeranno ancora, proclamando di venire nel nome di Gesù, di essere il Cristo, l'Unto, il Messia, il Salvatore. La questione dei falsi messia non si limita però alla loro biografia, pur importante. Accanto alla loro storia, c'è l'inganno stesso. Ingannare, infatti, nell'originale greco del Vangelo, esprime anche la seduzione, la frode, l'illusione, l'indurre in errore e ad allontanarsi dalla verità. Ogni falso Gesù è un apostolo oscuro del principe delle tenebre, il demonio, nemico giurato di Dio e del suo Messia, e, dunque, di ogni uomo. È essenziale saper discernere, conoscere anche le radici degli inganni che hanno plasmato la mentalità dominante nella società. Il demonio, infatti, attraverso i suoi falsi messia, è astuto nel seminare illusioni, offrendo un'ingannevole salvezza. Analizzare le radici storiche e culturali di questi inganni è fondamentale per smascherarne le false promesse. Voltaire, Marx e Hitler, l'Illuminismo, il '68 e la rivoluzione sessuale sono accanto a noi e in noi. Il vero Gesù è lontano dalla falsa gnosi dei falsi messia.

