
Quali differenze intercorrono, in termini stilistici e ideologici, tra la narrazione sacerdotale e l'attività redazionale post-sacerdotale (post P) all'interno del ciclo di Giacobbe (Gn 25,19-35,29)? A confronto con la rilettura riservata dalla tradizione P alla figura e alla vicenda di Giacobbe sono posti una serie di interventi redazionali non P (Gn 28,13ab-15.20-22; 31,3.10-13; 32,10-13), eterogenei rispetto allo sviluppo dell'intreccio e interessati a condizionare la comprensione dell'itinerario del patriarca.Le differenze rilevabili tra le due prospettive a proposito della formulazione delle promesse divine, della menzione della triade patriarcale e di tratti specifici dell'itinerario considerato consentono di riconoscere il carattere post P dei testi non P. Inoltre, la percezione dell'articolazione diacronica di queste due riletture dell'itinerario di Giacobbe permette di riconoscere le principali metamorfosi cui andò soggetta l'antica figura dell'antecessore eponimo nel post-esilio.La duplice rilettura dell'itinerario del patriarca, infatti, riflette due periodi successivi dell'epoca post-esilica. La tradizione P esprime il tentativo delle prime ondate di rimpatriati di coinvolgere quanti erano rimasti nella terra in una nuova fondazione dell'identità di Israele.
Il proposito della presente ricerca sul racconto dell'infanzia nel Vangelo di Matteo è di offrire al lettore l'occasione di farne una lettura, con cui riconoscere, in qualche modo, a luoghi e persone, a tempi e messaggi un ruolo. Le "madonne" che animano la genealogia, infatti, conservano e trasmettono le promesse fatte da Dio ad Abramo e culminano con la nascita dell'Emanuele. Il dramma vissuto da Giuseppe conferma al lettore come Dio abbia agito in Maria con la forza creatrice, che è lo Spirito santo. Nella sua veste di narrante Matteo intende dunque riferire eventi e fatti che si pongono, per un aspetto, sul limitare del genere storico e, per un altro aspetto, sono avvolti da quel misterioso evento teologicamente definito "la venuta in persona del Figlio di Dio nella storia dell'uomo".
Leggere il Cantico dei cantici è per eccellenza una questione di desiderio perché tutto il poema non è altro che la rappresentazione di una ricerca incessante. La rilettura che proponiamo, messa per iscritto giorno dopo giorno, assomiglia a un esercizio spirituale, alla meditazione dei salmi recitati nella notte o alla lectio divina fatta al mattino presto. In essa, in modo originale e profondo, si narra la storia di un desiderio infinito che abita il testo fin dall'aspirazione iniziale a un bacio reciproco e si trasmette al commento che vuole ridestare in noi tale desiderio, aprendo spiragli sull'assoluto, sulla natura dell'Amore che coincide con la natura dello Spirito.
L’evangelo della grazia
Atti dell’VIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità della Riforma
Bose, 26-28 maggio 2017
“Come posso avere un Dio misericordioso?”. Questa la domanda che ha portato il monaco Lutero alla liberante riscoperta dell’aspetto fondamentale del messaggio evangelico: la giustificazione del peccatore, la grazia immeritata, offerta incondizionatamente da Dio. Alla tematica della giustificazione ha voluto dare spazio l’VIII Convegno ecumenico internazionale di spiritualità della Riforma, di cui presentiamo qui gli atti. La giustificazione, che fu al cuore del movimento di riforma del XVI secolo, è oggi anche una questione significativa in una prospettiva ecumenica, come parola di libertà e di speranza per gli uomini e le donne del nostro tempo. Attraverso approfondimenti storici, biblici, teologici e spirituali, i relatori, appartenenti a confessioni cristiane diverse, presentano linguaggi nuovi e condivisi per ridire questa parola del vangelo, che dischiude per le chiese e per ogni cristiano un rinnovato cammino di unità aperto al futuro.
Contributi di M. Arnold, E. Bianchi, A. Birmelé, Ch. Chalamet, J.-F. Chiron, S. Coakley, É. Cuvillier, S. Durber, F. Ferrario, W. Kasper, D. G. Lange, A. Maffeis, P. Ricca, B. Sesboüé.
"Beato l'uomo..." (Sal 1,1). Beato è l'aggettivo che inaugura il libro dei Salmi. Un aggettivo che ricorre centinaia di volte nella Bibbia, punteggiando le pagine dell'uno e dell'altro Testamento, dalla Genesi all'Apocalisse. Un aggettivo che suona come constatazione e augurio, promessa e annuncio, presente e futuro. Un aggettivo che - per l'intensità della sua ripresa anaforica - tocca la sua sommità espressiva sulle labbra di Gesù nel discorso della montagna (cf. Mt 5,1-12; Lc 6,20-26), in cui il Maestro traccia il ritratto dei discepoli mentre disegna contemporaneamente il proprio autoritratto . È lui l'uomo delle beatitudini e il cristiano, sapendo che "chiunque segue Cristo, l'uomo perfetto, diventa anch'egli più uomo", avverte come rivolta a se stesso la chiamata a diventare, a sua volta, un uomo delle beatitudini.
Esiste un Messia nella Bibbia? La figura di questo essere redentore venuto a salvare l'umanità e ad aprire un'era di pace universale ha segnato profondamente il nostro immaginario collettivo. Ma come ha preso forma questa concezione? Da quali testi? In quali circostanze storiche, politiche e sociali? Dove si colloca Gesù nel contesto della speranza messianica del suo tempo in Giudea? Come tutte le grandi idee che hanno cambiato il corso dell'umanità, l'idea messianica ha la sua storia. È questa storia che l'autrice ricostruisce rivisitando l'interpretazione dei testi fondatori così come altri scritti antichi meno conosciuti che esprimono questa speranza.
Vuoi acquistare una Bibbia e non sai come orientarti in mezzo a tante proposte? Ecco le caratteristiche della Sacra Bibbia - "La via della pace", nella nuova traduzione CEI: grande leggibilità per l'uso di un carattere tipografico grande, che consente di essere consultata a lungo senza tuttavia affaticarsi nella lettura; introduzioni, note e commenti che utilizzano un linguaggio semplice, pur assicurando qualità e spessore di contenuto, che risponde alle esigenze di ogni lettore; impostazione grafica, con illustrazioni a colori e stampa su carta bianca, che assicura facilità di consultazione e grande chiarezza; prezzo contenuto che consente a tutti di gustare la ricchezza del testo biblico. Questi punti di forza rendono La Sacra Bibbia - "La via della pace" adatta ai credenti di tutte le età, agli studiosi e a coloro che sono estranei al linguaggio biblico, alle persone desiderose di approfondire il significato dei Testi Sacri, ai gruppi di preghiera.