
«Dobbiamo tenere sempre la Parola di Dio a portata di mano, per leggerla e meditarla di frequente»
Carlo Maria Martini
testo biblico spezzato da numerosi “a capo” in forma di prosa rimata, per facilitare la comprensione e la preghiera
testo integrale del Nuovo Testamento e dei Salmi
ampia antologia delle pagine fondamentali dell’Antico Testamento
note esegetiche, tavola sinottica dei Vangeli e indice dei temi teologici e spirituali
versione ufficiale CEI 2008
«Dobbiamo tenere sempre la Parola di Dio a portata di mano, per leggerla e meditarla di frequente»
Carlo Maria Martini
testo biblico spezzato da numerosi “a capo” in forma di prosa rimata, per facilitare la comprensione e la preghiera
testo integrale del Nuovo Testamento e dei Salmi
ampia antologia delle pagine fondamentali dell’Antico Testamento
note esegetiche, tavola sinottica dei Vangeli e indice dei temi teologici e spirituali
versione ufficiale CEI 2008
Una riflessione sulla Lettera di san Paolo ai Colossesi, considerata dal punto di vista spirituale, da ciò che dice al cuore del lettore, dalla sua capacità di coinvolgimento, dalla sua forza di nutrimento interiore. Una meditazione capace di toccare il cuore e illuminare la vita etica, di accendere di amore per Cristo e per la vita eterna, e di suscitare devozione e commozione per San Paolo che del mistero di Cristo e della novità del Vangelo è stato il grande Apostolo, assertore, propugnatore e difensore e soprattutto il testimone estremo con l'offerta della propria vita.
Il presente volume vuole essere un esame approfondito di due lettere di San Paolo che presentano notevoli spunti di riflessione su argomenti che toccano da vicino alcuni tra i maggiori problemi di ordine morale ed esistenziale: la lotta tra le forze del bene e quelle del male, il senso della sofferenza e delle prove della vita, il valore della fede in Cristo, la via della salvezza, il giudizio finale, il trionfo di Cristo, l’avvento del Regno alla fine dei tempi. Certamente il tema escatologico costituisce il motivo dominante delle due lettere e si innesta nel fine parenetico e consolatorio delle epistole. La comunità di Tessalonica è provata dalla persecuzione, dall’ostilità e dall’avversione dell’ambiente in cui vive. L’Apostolo vuole infondere fiducia e coraggio. Esorta alla pazienza e alla fermezza, invita ad operare con sollecitudine per la diffusione del Vangelo, incita all’esercizio delle virtù cristiane per una vita integra e santa che sia di testimonianza e di sprone alle altre comunità e al mondo, e non tralascia di lodare i Tessalonicesi per i traguardi lusinghieri che hanno raggiunto nella vita spirituale e nella testimonianza evangelica. Rinfranca quindi gli sfiduciati e i dubbiosi rassicurandoli della venuta prossima del Signore e del ricongiungimento con i fratelli che nel frattempo hanno lasciato questo mondo. Le due lettere sono dunque percorse da una vena di speranza e da un anelito verso la patria beata e l’eterna unione con Cristo. Si avvicina sì il giorno del giudizio, ma coloro che vivono secondo l’insegnamento di Gesù nella fede e nella carità, non hanno nulla da temere, il giudizio finale sarà una sentenza di benevolenza e l’annuncio del premio atteso e sperato da chi con solerzia e fedeltà ha accolto e vissuto il Vangelo di Cristo e ha vinto le forze del male e delle tenebre con la luce intramontabile dell’Amore e della Verità del Signore Gesù.
«Per comprendere la Lettera agli Ebrei l'analisi retorica si rivela un metodo particolarmente adatto, perché questa "lettera" è in realtà un discorso, una magnifica omelia, composta per essere pronunciata davanti a un'assemblea cristiana dei tempi apostolici» (dall'Introduzione). Di formazione giudaico-ellenistica, l'autore di Ebrei si muove su diversi registri: ai procedimenti della retorica biblica egli associa, in misura variabile, quelli nettamente distinti della retorica greco-latina.
A firma di uno dei più autorevoli studiosi della Lettera, il volume presenta un'accurata analisi, sviluppata in tre momenti: la presentazione del testo in una propria traduzione e in una trascrizione strutturata; la collocazione della pericope esaminata nel più ampio contesto biblico; l'interpretazione tematica e teologica della pericope. L'insieme del testo strutturato è riproposto in modo integrale nell'Appendice.
Sommario
Introduzione. 1. Grandi linee della composizione. 2. Esordio (1,1-4). I. Il "nome" di Cristo: cristologia generale (1,5-2,18). 3. Il Nome divino di Cristo (1,5-14). 4. Prima esortazione (2,5-16). 5. Il Nome umano di Cristo (2,5-18). II. Cristo è sommo sacerdote degno di fede e misericordioso: cristologia sacerdotale, tratti generali (3,1-5,10). 6. Sommo sacerdote degno di fede (3,1-6). 7. Messa in guardia contro la mancanza di fede (3,7-4,14). 8. Sommo sacerdote misericordioso (5,1-10). III. Cristo è il perfetto sommo sacerdote: cristologia sacerdotale, tratti specifici (5,11-10,39). 9. Introduzione esortativa (5,11-6,20). 10. Un sacerdozio di natura diversa (7,1-28). 11. Critica del culto antico e della prima alleanza (8,1-9,28). 12. Un sacrificio di natura nuova e una prima alleanza (9,11-28). 13. L'unico sacrificio efficace (10,1-18). 14. Conclusione esortativa (10,19-39). IV. L'unione a Cristo sommo sacerdote per mezzo della fede e della perseveranza (11,1-12,13). 15. La fede degli antenati (11,1-40). 16. La perseveranza necessaria (12,1-13). V. Appello a una condotta retta nella ricerca della santità e della pace (11,1-12,13). 17. Ricerca della santificazione (12,14-29). 18. La pace con tutti (13,1-6). 19. Esigenze della situazione dei cristiani (13,7-18). 20. Augurio conclusivo (13,20-21). 21. Biglietto di accompagnamento (13,22-25). Conclusione. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
ALBERT VANHOYE, nato nel 1923 a Hazebrouck (Francia), è entrato nel 1941 nella Compagnia di Gesù. Licenziato in lettere alla Sorbona, in filosofia e teologia negli scolasticati del suo ordine e dottore in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico di Roma, con una tesi su La struttura letteraria dell'Epistola agli Ebrei, ha insegnato esegesi biblica a Chantilly (Francia) e poi, dal 1963 al 1998, esegesi e teologia del Nuovo Testamento all'Istituto Biblico, di cui è stato anche rettore. Membro della Pontificia Commissione Biblica dal 1984 al 2001, ne è stato segretario dal 1990 al 2001. È presidente onorario della Società internazionale per lo studio della Retorica Biblica e Semitica. Nel 2006 è stato creato cardinale dal papa Benedetto XVI.
Un contributo chiaro senza tecnicismi che presenta tutte le conoscenze ad oggi sulla lettera agli Ebrei. Opera della maturita' dell'autore. Un contributo dall'alto profilo teologico-biblico su un tema particolarmente vivo nell'attuale confronto tra le diverse religioni: l'universale mediazione salvifica di Cristo. Con un linguaggio denso ma chiaro, esegeticamente preciso ma senza concessioni a inutili tecnicismi, l'Autore riprende, in maniera sistematica, le acquisizioni sulla Lettera agli Ebrei cui e' pervenuto nella sua prolungata attivita' di ricerca e di insegnamento. Un'opera della maturita' del gesuita francese, creato cardinale dal Papa Benedetto XVI nel Concistoro del 24 marzo 2006.
Libro di A. Vanhoye che si aggiunge agli altri titoli che le Paoline hanno già pubblicato dello stesso autore. Due sono gli aspetti che nella lettera maggiormente attirano l'attenzione: l'aspetto psicologico, che appare nello stile, e l'aspetto dottrinale. L'uno mette a contatto vivo con la personalità dell'Apostolo, il cui carattere si manifesta con i suoi pregi e le sue debolezze: autoaffermativo e scontroso; il suo stile predilige le forti antitesi e i paradossi più sconcertanti. Paolo però ha un cuore pieno d'amore per il Signore e per i suoi cristiani. La crisi galatica ha messo in moto il suo pensiero non meno della sua affettività. Nella lettera ai Galati egli approfondisce, da finissimo teologo qual è, il kerygma tradizionale e lo riesprime in categorie nuove e sorprendenti: quelle della "giustificazione" per mezzo della fede e della contrapposizione tra l'ascolto della fede e le opere della legge.
A. Vanhoye, in questo volume, intende accompagnare i cristiani nell'approfondimento del mistero della passione e morte di Gesù. Più precisamente, egli conduce una riflessione sul concetto di «sacrificio». Nel linguaggio corrente il «sacrificio» è visto come «privazione», quindi come qualcosa di negativo. Nel linguaggio religioso, però, il termine assume una connotazione positiva: sacrificio è il sostantivo corrispondente del verbo sacrificare, che vuol dire «rendere sacro». Per rendere sacro qualcosa che non lo è occorre accogliere la comunicazione della santità divina: una realtà si trasforma in sacrificio solo se diviene strumento di santificazione e di comunione più intima con Dio. Egli, infatti, passa in rassegna i diversi tipi di sacrificio, a partire dal «sacrificio del rendimento di grazie», dall'eucaristia, che è fondamento e culmine della vita cristiana stessa. Gesù, nell'ultima cena, aprendosi con immensa gratitudine alla potente corrente d'amore di Dio padre, con la forza interiore propria dell'amore ha trasformato la sua passione e morte in sorgente di vita nuova. La trasformazione effettuata nella passione ha prodotto la risurrezione. Partecipando all'eucaristia, anche noi riceviamo il dinamismo del rendimento di grazie, che ci mette in grado di fare della nostra vita una continua offerta di rendimento di grazie a Dio. Questo volume è una riedizione di Dio ha tanto amato il mondo. Lectio sul sacrificio di Cristo, pubblicato nel 2003 nella collana «Dalla Parola alla Vita» e ora riproposto per la collana «Scrutate le Scritture». Albert Vahnoye, cardinale, gesuita, biblista, membro della Studiorum Novi Testamenti Societas, già rettore del Pontificio Istituto Biblico e Segretario della Pontificia Commissione Biblica, è nato il 24 luglio 1923 ad Hazebrouck, nella diocesi di Lille, nel Nord della Francia, al confine con il Belgio. Autore di numerose pubblicazioni, tradotte in diverse lingue, ha preso parte attiva alla redazione di documenti che prolungano il lavoro del concilio Vaticano II. Per Paoline ha pubblicato: Lettera ai Galati. Nuova versione, introduzione e commento (Milano 2000) e Dio ha tanto amato il mondo. Lectio sul sacrificio di Cristo (Milano 2003).
Pietro e Paolo. Due personalità accentuate. Due modi di essere cristiani. Entrambi “uomini di spiccato carattere, di cui la grazia divina non ha distrutto la spontaneità, pur imponendo le sue esigenze d’amore in vista di una fecondità spirituale”.
In questo volume, Pietro ci invita a meditare diverse scene evangeliche nelle quali egli si trovava alla sequela di Gesù; contemporaneamente, invece, Paolo ci offre una dottrina spirituale e una testimonianza personale di sommo valore.
Albert Vanhoye, fine biblista e straordinaria penna, accompagna i cristiani nell'approfondimento del mistero della passione e morte di Gesù, e più precisamente del concetto di «sacrificio». Nel linguaggio religioso «sacrificio» è il sostantivo corrispondente del verbo sacrificare, che vuol dire «rendere sacro». Una realtà si trasforma in sacrificio solo se diviene strumento di santificazione e di comunione più intima con Dio. In questo senso Gesù, nell'Ultima cena, aprendosi alla potente corrente d'amore di Dio padre ha trasformato la sua passione e morte in sorgente di vita nuova. Partecipando all'eucaristia, quindi, anche noi entriamo in quel dinamismo, che rende la nostra vita una continua offerta a Dio.
Per approfondire i rapporti tra antropologia e cristologia è particolarmente indicata la Lettera agli Ebrei, perché essa ripropone esplicitamente la domanda: «Che cosa è l’uomo?» (Eb 2,6), in un contesto cristologico e mostra come Cristo si sia fatto in tutto simile ai suoi fratelli umani, in modo da portare la natura umana al suo perfetto compimento, aprendo così a tutti gli esseri umani una via di salvezza definitiva. In questo scritto vengono esaminati questi testi illuminanti.
Il card. Albert Vanhoye, gesuita francese, dottore in scienza biblica, è professore emerito di esegesi del Nuovo Testamento al Pontificio Istituto Biblico di Roma, dove ha insegnato sin dal 1963. È stato a lungo membro della Pontificia Commissione Biblica (1984-2001) e ne ha diretto i lavori dal 1990 al 2001. Ha pubblicato numerosi articoli e libri di esegesi scientifica, nonché di spiritualità. Nelle edizioni dell’Apostolato della Preghiera ha pubblicato: Le letture bibliche delle domeniche (3 voll. – anni A, B, C –, 2003, 2004, 2005); Mistero di Cristo e vita del cristiano (2004); Vivere nella nuova alleanza (2a ed., 1966); Messa, vita offerta (2007); Accogliere l’amore che viene da Dio (2008); e nel 2009 una serie di opuscoli: Gesù modello di preghiera; La preghiera di Gesù nella Lettera agli Ebrei; Il mistero del Natale; La spiritualità sacerdotale dell’Eucaristia; Il cuore sacerdotale di Gesù; Voi siete corpo di Cristo.