
L'intuizione da cui nascono queste pagine è: se uno di noi è Dio, anche noi siamo Dio. La nostra comune vocazione è essere Cristo, più che cristiani. L'autore rilegge, commenta e prega: l'infanzia del Figlio di Dio secondo Luca; la vita pubblica del Messia secondo Marco; la morte e la risurrezione del Figlio dell'uomo secondo Matteo; il pensiero del Maestro secondo Giovanni. In ogni pagina: alcuni brani dal Vangelo e da altri libri delle Scritture, una meditazione e una preghiera.
Parlare d'amore vuol dire parlare del Signore. Egli si rivela a noi nelle nostre relazioni amorose. Il testo va letto proprio come in un canto d'amore terreno, figura dell'incarnazione: espressione della solidarietà di un Dio che prende fattezze umane per amare con un cuore di carne.
Originale l'intuizione di Valentino Salvoldi: se uno di noi é Dio, anche noi siamo Dio. Nostra comune vocazione é essere Cristo, più che cristiani. Ideale che diventa realtà se noi, sulle orme del maestro, viviamo alla luce del vangelo che in queste pagine viene proposto e attualizzato attraverso brevi racconti, immagini, intense preghiere.
Come di noi Dio ha compassione, così vuole che noi siamo compassionevoli verso il prossimo. Compassione perché sbaglia per ignoranza, per mancanza di fede, per il fatto che spesso è privato di quell'amore umano testimoniato da Gesù. Questi, mosso a compassione delle folle, "passò in mezzo a noi, facendo del bene", per invitare i credenti di tutti i tempi a fare della loro vita "un pellegrinaggio in cui Lui stesso ci accompagna attraverso il deserto della nostra povertà, sostenendoci nel cammino verso la gioia intensa della Pasqua" (Benedetto XVI). Questo messaggio del Papa emerito è ulteriormente concretizzato dal magistero di papa Francesco che motiva l'urgenza di essere compassionevoli e misericordiosi verso il prossimo, perché "questo è la carne stessa di Cristo". Per aiutarci ad avere i sentimenti stessi del Signore e arrivare a risorgere con Gesù a Pasqua, il teologo Valentino Salvoldi propone un itinerario di fede basato sul Vangelo di Marco che considera il Figlio di Dio nell'atteggiamento di compassione verso le folle, gregge sbandato senza un pastore, ma pur sempre oggetto della divina misericordia.
«Ho solo un timore, ed è questo: che i professori di Dio possano prendere il sopravvento sui testimoni di Dio, cioè sui martiri” (Kierkegaard). Valentino Salvoldi è un professore, ma, leggendo questo libro, facilmente vi accorgerete come egli lotta per essere un testimone di Dio: non vuole diffondere un’ideologia religiosa, ma vuole umilmente raccontare il fascino di un incontro, che gli ha cambiato e continuamente gli cambia la vita: l’incontro con Cristo. Questo libro è bello perché trasmette fuoco. L’autore traccia un cammino in mezzo ai quattro vangeli. … È soprattutto un cammino appassionato e appassionante. Facendo il percorso meditato di queste pagine, ci si trova tra le braccia di Cristo. E il cuore si riempie di gioia» (dalla prefazione di mons. Angelo Comastri).
Destinatari
Chi vuole lasciarsi affascinare dall’annuncio del vangelo di Cristo.
Autore
VALENTINO SALVOLDI, laureato in filosofia e teologia morale, docente di antropologia culturale, ha condiviso la sua competenza all’Accademia alfonsiana di Roma, in collaborazione con Bernard Häring, dopo aver insegnato per quattordici anni in Nigeria, Burundi e Zambia. Ora è «professore visitatore» soprattutto nei paesi del Sud del mondo. È anche giornalista e ha pubblicato numerosi libri tradotti in altre lingue.
Questo libro vorrebbe essere uno specchio della famiglia del nostro tempo, con i suoi problemi irrisolti, le sue potenzialità inespresse, e allo stesso tempo un manuale che indica la strada dell'unità e della concordia. Delle tre parti in cui è organizzato, quella storica cerca di spiegare i motivi della crisi, quella biblica richiama il potere umanizzante della carità di Cristo, quella benedettina aiuta a ristabilire la coesione della famiglia nel vissuto quotidiano. Frediano Salvucci, osb, monaco benedettino, Monastero di Santa Scolastica, Subiaco.
Nella lettura dei Vangeli, è naturale che il nostro interesse sia catturato dai discorsi, dalle risposte interlocutorie, dalle parabole, dagli aforismi, insomma dalle parole pronunciate da Gesù nelle varie circostanze narrate. Ma accanto alla buona novella, è presente, nei racconti di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, una sorta di antivangelo, costituito dalle lentezze, dalle chiusure di mente e di cuore, dalle resistenze dei contemporanei di Gesù di fronte al suo annuncio. Soffermarsi su questa "zona buia" dei racconti evangelici può giovare a chi anche oggi vuole seguire il Maestro, perché non tarderà a rispecchiarsi, a riconoscersi in vari atteggiamenti antievangelici, collettivi e personali, di allora e di ogni tempo, ai quali pensa magari di essere estraneo. Lungo questa zona buia l’Autore vuole accompagnare il lettore desideroso di compiere un più consapevole e realistico cammino di fede cristiana.
Note sull'autore
Nino Sammartano è nato nel 1952 a Marsala, dove vive dopo aver lavorato come docente di materie letterarie al Liceo Classico. Impegnato come Salesiano Cooperatore nella formazione dei giovani e delle famiglie, nonché nel volontariato sociale, ha scritto numerosi saggi pedagogico-spirituali, fra i quali sono da ricordare almeno Il vangelo dell'uomo (La Medusa Editrice, 2009), Genitori del sì, genitori del no (Effatà Editrice, 2010), La frontiera dell’ecologia umana (La Medusa Editrice, 2016).