
"Vento d’anime" è una raccolta di 71 poesie che esplora la bellezza e la complessità dell’animo umano, come un vento leggero che solleva le foglie secche per un ultimo, struggente ballo autunnale. Attraverso metafore evocative e immagini cariche di delicatezza, le poesie conducono il lettore alla scoperta di sentimenti primordiali, immersi in un mare di paure inconsce e vorticosa inquietudine. Ogni verso si svela come un invito a riappropriarsi del desiderio di vita che abita ogni essere vivente. Le poesie rievocano frammenti di vita quotidiana, dispiegandosi in versi di realistica introspezione morale e anelando a un significato divino. Con un linguaggio di disarmante tenerezza, l’autrice evoca ricordi immutabili e profondamente umani, nei quali ogni lettore può ritrovarsi, sentendosi avvolto e accolto. La raccolta segue i tre elementi naturali della terra, della luce e dell’aria, simboli di tre fili conduttori dell’animo umano: la nostalgia, la ricerca del divino e la sete di bellezza. Insieme, queste poesie compongono un inno al più puro dei sentimenti, l'Amore, declinato nelle sue espressioni più profonde.
«Sfogliando i libri biblici, ho avuto voglia di scoprire di che cosa queste essenze e profumi siano il nome, in quale paesaggio invitino il lettore, impegnato in una lettura credente, lectio divina, della Scrittura». Così nell'introdurre questa sua nuova fatica, suor Anne Lécu ci invita a entrare con lei in un mondo di straordinario fascino, quello delle essenze, dei balsami, delle resine odorose, che attraversano tutto il testo biblico, dalle descrizioni poetiche ed evocative di Genesi, fino all'offerta devota e mesta delle donne davanti al sepolcro il mattino di Pasqua. L'autrice indaga la Parola di Dio, la scompone e la ricompone in una lettura originale, rovesciando i ruoli e ricordando che i credenti sono tali perché possiedono il "profumo di Cristo", aroma dello Sposo, ma a volte anche odore del legno della croce, intriso del suo stesso sangue. Anne Lécu ci invita a fare i conti con i nostri sensi, a sporcarci con le provocazioni che Dio dispone sapientemente lungo il cammino dell'Alleanza, a costruire un balsamo di guarigione interiore che guardi all'unica medicina che il credente possiede e che il mondo ricerca, pur senza saperlo: quel Cristo incastonato fra la mirra dei magi alla nascita e il nardo della donna di Betania, prima della sua morte.
Nella Commedia dantesca la presenza della Bibbia è complessa e pervasiva: sono circa un migliaio le citazioni della Vulgata, direttamente in latino o tradotte in volgare, i riferimenti espliciti o le allusioni a episodi e personaggi delle Scritture. Presente in quasi ogni terzina, la Bibbia arriva a Dante non solo attraverso la lettura diretta ma anche tramite la rielaborazione del testo biblico nell'esegesi, nella predicazione, nella liturgia, nelle molteplici forme della letteratura religiosa medievale. Al riferimento biblico si accompagna molto spesso quello classico, a partire dalla scelta di Virgilio come guida nella prima parte del viaggio, dando vita a un intreccio intertestuale di straordinario interesse.
Le pagine con cui Lefebvre, guardando alla storia passata e recente, smaschera l'ipocrisia di chi spasima per difendere una famiglia ritenuta in pericolo, sono nitide nella loro semplicità. Così come la franchezza con cui l'autore mette a nudo la complessità e finanche le contraddizioni della Bibbia nel momento in cui si parla di famiglia; impossibile dunque impiegare il testo biblico per costruire slogan propagandistici. La Scrittura, refrattaria ad ogni appiattimento ideologico, chiama a riappropriarsi delle sue pagine nella loro interezza e carica provocatoria. Chi ha il coraggio di seguire le tracce della famiglia nella Bibbia, con onestà e pazienza, trova la vita con la sua multiforme varietà. Le pagine bibliche ripercorse da Lefebvre sono cibo per lettori curiosi, disponibili a lasciarsi mettere in discussione; non offrono certezze già note, ma conducono in terreni inesplorati, territori da saper abitare con stupore e fiducia. Dalla Prefazione di Benedetta Rossi La Bibbia non smette di pensare, di rimettere in discussione ciò che sembrava acquisito, di chiamarlo ad un significato più ricco. Quando parla di famiglia, punta a inglobare quelli e quelle che sembravano inadeguati agli statuti familiari. Vi lascio dunque entrare in questo libro, come si entra in un laboratorio in cui nulla è ancora completato, come si entra in un luogo di riunione nel quale i dibattiti sono attesi. Philippe Lefebvre
Come conciliare la mansuetudine e la passività esaltate dal discorso della montagna con gli imperativi della coscienza cristiana contemporanea? È ancora possibile «porgere l’altra guancia»? L’accusa di utopia, persino di nocività, rivolta talvolta a queste esortazioni, richiede qualche chiarificazione. Il breve saggio di Simon Légasse cerca di soddisfare questa esigenza con un nuovo esame dei testi e con la proposta di una serie di riflessioni che tengono conto dei problemi del nostro tempo. Benché il discorso della montagna non si collochi sul terreno della vita politica, c’è un modo peculiare del discepolo di Cristo di comportarsi in tutti questi ambiti in modo tale da restare fedele allo spirito del vangelo.
Spesso definita come il testamento spirituale" di Paolo, l'Epistola ai Romani e in ogni caso l'opera magistrale in cui si esprimono e si difendono nel modo piu esplicito le convinzioni cosi come le tesi religiose fondamentali del suo autore. "
IL LIBRO
Perché nel cristianesimo la sessualità non è un cammino verso il divino come nelle altre religioni? Perché è addirittura considerata un ostacolo, un intralcio a una vita spirituale? Perché questa tradizionale opposizione tra il sesso e la dimensione del sacro? Tutto ciò ha forse a che vedere con il comportamento sessuale di Gesù Cristo o con il modo in cui esso è stato interpretato attraverso i secoli? È immaginabile una relazione sessuale tra Maria Maddalena e Gesù?
Jean-Yves Leloup, studioso del cristianesimo delle origini, legge il Nuovo Testamento e i Vangeli gnostici alla ricerca dell’amore di Cristo per una donna in carne e ossa, senza velleità polemiche, moraleggianti o dogmatiche, e si interroga sul realismo dell’Incarnazione: fino a che punto il Verbo si è fatto carne? Esistono elementi della nostra umanità che sfuggono alla Sua luce e alla Sua tenerezza? Nella convinzione, tratta da san Paolo, che «tutto è puro per i puri», se «il Logos si fa carne» si può allora credere che Cristo non si sia privato dell’amore fisico e anzi attraverso di esso abbia donato all’essere umano «la possibilità di vivere spiritualmente questa dimensione imprescindibile di sé stesso, e forse anche di trasfigurarla, per trovare il Sole dove era stato abituato a vedere solo ombre».
Una vita sessuale trasfigurata, che sia nella vita di coppia o in un celibato volontario e consapevole, non è forse la grande Avventura e Alchimia da riscoprire e rinnovare ogni giorno? Rendere a Dio uno dei doni più grandi fra tutti quelli che ci sono stati fatti? Senza mai smettere di stupircene…
L'AUTORE
JEAN-YVES LELOUP è un prete ortodosso impegnato nella ricerca spirituale, soprattutto attraverso lo studio degli antichi testi del Cristianesimo delle origini. Tra le sue numerose opere, ricordiamo Il Vangelo di Filippo e Il Vangelo di Tommaso, editi dalle Edizioni Appunti di Viaggio, e Il Vangelo di Maria, edito da Servitium.
Chi è Giuda Iscariota? Uno Zelota, un uomo "pieno di zelo" per la casa di Dio, che vorrebbe alla fine veder instaurare il Suo regno sulla Terra promessa? Un uomo che si sente tradito da Gesù nelle sue speranze politiche? Alla luce dei Vangeli, dei testi apocrifi e in particolare di un codice copto che si dice essere il Vangelo di Giuda, il filosofo e teologo Jean-Yves Leloup ripercorre l'appassionante itinerario di quest'uomo disperato, dai primi slanci della sua conversione fino agli eventi che lo condussero al suo misfatto. Gesù e Giuda non rappresentano forse le due facce di un'unica Rivelazione? Con il personaggio di Giuda si pone la questione del male, del "male in persona" e del perché della sua esistenza. Non è forse egli come un'"ombra" che da maggiore risalto alla "luce del Bellissimo"? Al di là dei fatti storici, questo libro illustra il crudele dilemma che ogni uomo si trova ad affrontare quando è costretto a scegliere tra le esigenze della realtà e gli slanci del proprio cuore.
Nel corso dell'improvvisato processo a Gesù furono commesse per lo meno 27 irregolarità contro la legislazione penale e processuale del popolo ebraico. Il libro le pone in evidenza, studiando le ragioni del comportamento di quel Sinedrio.