
La Bibbia è la fonte primaria di riferimento per la fede degli ebrei e dei cristiani e una delle radici essenziali della cultura dell’Occidente. Coloro che si dicono credenti religiosi e quanti seguono altre strade, sempre alla ricerca del senso della propria vita, possono trovare nei testi biblici un’ispirazione decisiva per le scelte fondamentali dell’esistenza e per i propri comportamenti quotidiani.
Questo libro aspira ad essere un punto di partenza di un viaggio arduo ed entusiasmante, alla scoperta del mondo biblico e dei contenuti di bontà e di bellezza propri delle Sacre Scritture ebraiche e cristiane. Ciò significa spesso iniziare confrontandosi con un modo di ragionare, di emozionarsi, di agire, insomma di vivere che è, ad un tempo, felice e consapevole, appassionato e responsabile, dunque degno di individui intensamente umani.
Ernesto Borghi, nato a Milano nel 1964, sposato con Maria Teresa e padre di Davide e Michelangelo, ha studiato all’Università degli Studi di Milano e all’Università di Fribourg, conseguendo la laurea in lettere classiche (1988), la licenza in scienze religiose (1993) e il dottorato in teologia (1996). Dal 1992 è biblista professionista a livello universitario. Attualmente insegna esegesi biblica alla Facoltà di Teologia dell’Ateneo Salesiano a Torino, all’ISSR «Duns Scoto» di Nola, al Corso Superiore di Scienze Religiose a Trento e all’ISSR di Bolzano. Presiede l’Associazione Biblica della Svizzera Italiana e coordina la formazione biblica nella diocesi di Lugano. È anche docente di didattica della religione al DFA-SUPSI di Locarno. Ha al suo attivo decine di pubblicazioni scientifiche o divulgative nei campi dell’esegesi biblica e della cultura umanistica.
Secondo Nietzsche «nella Storia c'è stato un solo vero cristiano. E purtroppo si è spento sulla croce». Per Ernesto Borghi gli Atti degli Apostoli dimostrano il contrario. Pietro fa le stesse guarigioni di Gesù. Stefano muore pronunciando le stesse parole del Nazareno. I temi della cura e della guarigione, sono presenti sin dalle origini del cristianesimo e così quelli della persecuzione e della comunione fraterna fra i discepoli. Gli Atti degli Apostoli sono lo specchio in cui la Chiesa di oggi dovrebbe costantemente guardarsi per orientare il suo cammino evangelico.
Come vivere le relazioni tra donne e uomini nei termini del pieno rispetto della dignità propria e altrui e della concreta solidarietà? E come fare altrettanto in qualsiasi relazione interpersonale, anche al di là delle differenze di genere? Il libro affronta questi argomenti a partire da un'analisi e da un'interpretazione rispettosa e appassionata di alcuni testi biblici fondamentali. Delinea scenari e prospettive che aiutino a costruire relazioni interpersonali libere, liberanti e responsabili. Queste pagine sono state scritte per tante persone, che vengono anche da ispirazioni diverse per religione e cultura e sono interessate a rapporti con gli altri realmente umani, al di fuori di qualsiasi fondamentalismo educativo e morale.
Oggi è utile una riflessione significativa sul tema della coscienza con la quale gli esseri umani vivono? Crediamo di si. Esaminare, per notazioni sintetiche e riferimenti testuali, che cosa la Bibbia e la flosofia euro-occidentale dicano sul fondamento trascendentale della coscienza etica e sulle modalità per vivere oggi in modo consapevole: questo e l'obiettivo fondamentale di questo volume a due voci. Esso intende contribuire a valorizzare quanto le epoche precedenti hanno donato alla nostra, a cominciare dall'antichità euro-mediterranea e medio-orientale, in termini educativi e formativi. Queste pagine desiderano delineare una vita umanamente consapevole e sensatamente felice, al di fuori di fondamentalismi e settarismi culturali e religiosi di ogni genere.
Un aiuto semplice, serio ed efficace per iniziare a leggere i testi biblici nella loro storia e per la vita quotidiana di ogni essere umano.
La Bibbia è uno dei punti di riferimento della cultura universale e per ebrei e cristiani una radice essenziale della loro fede. Nella nostra epoca l'attenzione ai testi biblici è in fase di evidente incremento anche se in molti ambienti delle Chiese e delle società civili ancora non si è compresa la straordinaria portata umanizzante che può avere un confronto serio ed appassionato con la Bibbia e i valori etici ed estetici che vi vengono proposti. Il saggio che qui viene prospettato vuole essere una riflessione ecumenica ed interreligiosa, radicata nella storia della cultura occidentale senza chiusure verso altre contesti geografici, di genere altamente divulgativo. Questo libro ha lo scopo di aiutare un novero ampio di persone, molto eterogenee, a iniziare o sviluppare un rapporto stimolante e suggestivo con le Scritture della Bibbia ebraica, Primo Testamento e del Nuovo Testamento, cercando di evitare forzature culturali, arroccamenti ideologici e moralismi senza futuro. Tutto questo sarà perseguito tramite un confronto sintetico con tante questioni di ordine storico e di valore contemporaneo, nella consapevolezza, comune a tutte e tutti coloro che collaborano al volume, che i testi biblici possono dire cose importanti anche alla vita delle donne e degli uomini di oggi.
Questo volume completa l'opera "Logos. Corso di studi biblici", i cui testi guidano studenti e lettori attraverso le questioni introduttive e lungo i percorsi dell'esegesi fino alla ricerca del significato permanente e attuale dei testi biblici. Il volume è dedicato al Pentateuco e alle tre storiografie veterotestamentarie. L'introduzione al Pentateuco offre un ampio panorama della ricerca, a partire dalla quale viene elaborata una visione originale e armonica del medesimo. Seguono le introduzioni alla storiografia deuteronomistica, a quella cronistica e a quella maccabaica. Completa l'opera una serie di saggi esegetici e di trattazioni tematiche con utili approfondimenti.
Il volume si compone di tre parti o sezioni. La prima: un'introduzione al Pentateuco (Tôrâh oppure ?ûmâs) e a tutta la problematica interpretativa, che si è venuta delineando soprattutto dal XVII secolo in avanti. In essa si evidenzia come il commentario costituisca una "nuova lettura" di Genesi e si esplicita il metodo di lavoro utilizzato nella seconda sezione - più ampia e analitica -, suddivisa a sua volta in ulteriori due grandi parti: L'eziologia metastorica (1,1 - 11,26) e I racconti patriarcali (11,27 - 50,26). La sezione terza sintetizza le conclusioni generali del commentario, sottolineando anzitutto il guadagno interpretativo del metodo di lavoro adottato. Essa non si prefigge quindi di sviluppare le singole voci di teologia biblica, già offerte alla conclusione di (quasi) ogni pericope, bensì di mettere a fuoco due considerazioni conclusive, ovvero: 1) la teologia del Libro di Genesi qua talis; e 2) Genesi nella cornice del Pentateuco. Nuova versione, introduzione e commento di Gianantonio Borgonovo.
Il contesto storico, archeologico, artistico, religioso e culturale della Bibbia sembra quanto di più conosciuto si possa immaginare, per il numero infinito di documenti e di reperti archeologici a nostra disposizione. Eppure non finisce mai di meravigliare e di sorprendere. Le grandi civiltà, contemporanee alla storia biblica, sono quelle raffinate degli assiri e dei babilonesi, le cui vestigia sono giunte fino a noi e che ci permettono di individuare punti di incontro, travasi culturali e artistici che lo scrittore sacro ha raccolto e elaborato, proprio a partire da testi letterari di questi popoli vicini a Israele. È proprio da questo ricchissimo contesto che parte il volume Il mondo della Bibbia; con immagini e parole tratte dalla Bibbia, ma anche dai grandi testi sacri delle culture contemporanee al tempo biblico, il lettore entra in contatto con la profondità e la ricchezza del testo e del contesto della Bibbia e ripercorre le tappe di una storia alla quale siamo debitori sia dal punto di vista culturale che da quello religioso. Il libro si articola in 11 capitoli che ripercorrono, in ordine cronologico e tramite opportune sintesi, la storia dell'uomo e della sua alleanza con Dio secondo il racconto biblico, dalla creazione dell'essere umano fino alla morte e risurrezione di Gesù. Un percorso affascinante proprio perché non è un percorso isolato, ma tiene conto del cammino umano di popoli e culture contemporanee a questa storia, che per il credente è storia di salvezza.
L'insolito dialogo su "spirito e verità" che si svolge accanto a un pozzo tra Gesù e la Samaritana, narrato nel quarto capitolo del Vangelo di Giovanni, costituisce una delle pagine più intense del Nuovo Testamento e ricorre con frequenza nell'esegesi e nella produzione letteraria di Tolstoj. Lo scrittore russo, impegnato nella sperimentazione e poi nell'abbandono della pratica religiosa, profondamente influenzato da Pascal e da Rousseau, è convinto che in tutte le tradizioni sia presente un nucleo di sapienza che è ragione di vita per l'intero genere umano e che conferisce verità a credenze esteriori che di per sé ne sono prive. Quel nucleo consiste "nella rinuncia a se stessi e nell'amore", un centro da cui prende forma quella particolare idea di culto, profondamente ispirata al dialogo tra Gesù e la Samaritana, che penetra con profondità e continuità nell'opera di Tolstoj.
L'incontro con le culture è oggi diventato un fatto quasi ovvio. Non occorre andare più 'altrove' per incontrare lingue, modi, usanze tra loro diverse, che possono far nascere conflitti. Più di un tempo, sorge la domanda sul valore universale dei concetti e, ancor più, dei sistemi etici. Il testo risponde a tali questioni con uno sguardo ermeneutico, a somiglianza di un lettore che si accosta ad un mondo testuale da lui diverso, nello stesso tempo lasciandolo parlare e facendolo proprio.