
Se un viaggiatore venuto da molto lontano cominciasse a sfogliare le pagine dei Vangeli totalmente ignaro della loro origine e di ogni possibile implicazione teologica, che cosa leggerebbe? In buona sostanza quattro versioni in parte (ma non del tutto) simili della tragica vicenda di un predicatore che, avendo sfidato il potere della Chiesa e dello Stato, viene processato e condannato a morte. Ma c'è un altro elemento che colpirebbe il nostro ipotetico lettore: la folla di personaggi in cui il protagonista s'imbatte, o da cui è accompagnato, nel corso della sua breve esistenza. Il nostro ipotetico lettore sarebbe colpito dalla diversità delle reazioni, dall'odio implacabile allo smisurato amore. Noterebbe le turbe, il popolo, una folla indistinta, poveramente vestita, rassegnata o crudele, fatta di pescatori, operai dei campi e delle vigne, pastori, in genere illetterati, alcuni gravemente malati, tutti fiduciosi nella storia del loro popolo e nell'aiuto costante del loro Dio. Dallo stupore per questa umanità, dalla meraviglia per queste straordinarie presenze umane, è partito Corrado Augias a colloquio con uno dei maggiori storici del cristianesimo, Giovanni Filoramo. Augias «stringe l'inquadratura» sugli uomini e le donne che appaiono nei Vangeli. Ne esamina le vite narrate dagli evangelisti ma anche i segreti taciuti, le origini o i destini. A cominciare dalla madre del giustiziato, ad esempio, figura che dovrebbe avere carattere centrale e che - stranamente - risulta, invece, appena abbozzata, presenza sfuggente caratterizzata da rapporti spesso aspri con suo figlio. O il padre (adottivo?), piccolo imprenditore edile, più che semplice falegname, perennemente muto di fronte alle straordinarie vicende che il destino gli ha riservato. O le figure enigmatiche e sfaccettate di Giuda e della Maddalena. Con questo libro, Augias e Filoramo riescono in un'impresa difficile: narrarci in maniera sorprendentemente nuova una storia che pensavamo di conoscere.
Su Gesù sono proliferate nei secoli molte leggende e alcune autentiche fiabe, segno della curiosità di sapere chi lui fosse veramente prima che il mantello della teologia lo coprisse, celandone allo sguardo la figura storica. Corrado Augias ha dialogato su questo tema con uno dei massimi biblisti italiani, Mauro Pesce, rivolgendogli quelle stesse domande che molti di noi, cristiani e non cristiani, si pongono: sul periodo storico nel quale Gesù visse, sulle sue parole, sulla sua vita, sulla sua morte, sui tanti testi che ne parlano. Ma anche su ciò che seguì la tragica giornata del Golgota, fino alla nascita di una religione che da lui prese il nome, anche se egli non ha mai detto di volerla fondare. Il profilo di Gesù che questa "inchiesta" ci restituisce è quello di un ebreo, ligio alla Legge di Mosè, amante del suo popolo e delle sue tradizioni, eppure aspramente critico verso gli aspetti che giudicava "superati" o "secondari", e, soprattutto, portatore di un progetto di rinnovamento incentrato sul riscatto degli emarginati; una personalità complessa, mai svelata per intero nemmeno a chi gli era più vicino, una figura profondamente solitaria, coerente con i suoi principi fino alla morte in croce.
Questa originale esperienza di lectio divina viene da una popolazione che ha sofferto e soffre ancora di emarginazione e violenza, eppure sa reagire con grande dignità quando qualcuno le offre stimoli e occasioni rigeneranti. Sebastiano Augruso, assieme al suo «Gruppo di Ricerca Spirituale del Carmelo» (Curinga, Catanzaro), ci dona questa raccolta di lectio - in parte sull’Apocalisse e in parte su altri libri biblici - mostrando non solo una profonda capacità di penetrazione del testo, ma anche una suggestiva sintonia con le angosce e le speranze dei contemporanei.
Destinatari
Lectio divina di gruppi, associazioni, parrocchie, comunità… È di grande utilità anche per la preghiera e la meditazione personale.
Autore
SEBASTIANO AUGRUSO (1948-2005), è stato docente di lettere e ha coltivato in particolare gli studi di antropologia con riferimento alle tradizioni popolari, alla storia della pietà e alle confraternite calabresi. Ha pubblicato (in collaborazione con altri studiosi) i volumi: L’acqua di Gangà. La cultura orale di una comunità calabrese e Geografie verticali. L’edilizia sacra di una comunità calabrese. La sua esperienza ecclesiale è stata caratterizzata dall’attenzione alla lettura orante della parola di Dio e dalla rilettura della spiritualità carmelitana.
Descrizione dell'opera
Il tracciato del volume ha una duplice ottica. Da una parte guarda al processo storico in cui la Bibbia è stata assunta come elemento dapprima di divisione, poi di incontro, in quel crogiuolo che ha considerato le Sacre Scritture come elemento costitutivo dell'identità culturale, politica e sociale dell'Europa. Ne ha trovato giovamento l'espressione linguistica, la prassi di alfabetizzazione, così come la definizione di appartenenza religiosa e civile e, non ultimo, lo sviluppo della mentalità scientifica e critica, tipica della maturazione culturale di un popolo. Agli albori della modernità e nella temperie specifica del concilio di Trento, tutto ciò assume un significato particolare, di cui il testo, con esplicita sensibilità ecumenica, vuole rendere ragione.
D'altro canto si apre anche la domanda sul se e come la Bibbia possa essere ancora oggi fonte di ispirazione per comprendere la vita individuale e collettiva, per tracciare disegni di una società in affannata evoluzione, per mettere a frutto una riserva di senso che dia vigore e forza alla speranza, dalla quale dipende il futuro di tutti.
Sommario
Introduzione (A. Autiero - M. Perroni). I. IL GRANDE ORIZZONTE. Bibbia e Occidente. Intervista a Tullio De Mauro (M. Perroni). II. LE BIBBIE DELL'OCCIDENTE. La Bibbia di Gerusalemme e la Bibbia di Alessandria: la formazione delle Sacre Scritture d'Israele (S.C Mimouni). Una pluralità limitata. Il rovesciamento di paradigma nel II secolo come base della formazione del canone neotestamentario (E. Norelli). Le Scritture di Israele diventano Antico Testamento: appropriazione o espropriazione? (G. Fischer). III. LA BIBBIA CONTESA. Gutenberg, Erasmo e Lutero: la Bibbia agli albori della modernità (L. Vogel). Il Concilio di Trento e il dibattito sul «sola scriptura» protestante (F. Buzzi). La Bibbia tra diffusione e interdizione (G. Fragnito). IV. LO SPIRITO CRITICO. Il dibattito sul «sola scriptura» nel protestantesimo della prima età moderna (E. Campi). L'emergere dell'approccio critico alla Bibbia: dal pulpito all'Università (U. Berges). V. DIALOGO A PIÙ VOCI. «Non di solo pane …». La Bibbia nell'esistenza odierna (A. Autiero - E. Bianchi - P. Ricca - M. Murgia - P. D'Ascola).
Note sui curatori
ANTONIO AUTIERO insegna Teologia morale all'Università di Münster e dirige il Centro per le scienze religiose della Fondazione Bruno Kessler di Trento. I suoi campi di indagine sono la teoria dell'agire morale e della costituzione del soggetto etico, e le problematiche di bioetica e di etica della ricerca scientifica.
MARINELLA PERRONI è docente di Nuovo Testamento al Pontificio Ateneo Sant'Anselmo di Roma e presidente del Coordinamento Teologhe Italiane. Le sue ricerche riguardano in particolare l'ecclesiologia nel Nuovo Testamento, l'esegesi di genere e il discepolato delle donne nell'opera lucana.
Questo Cd-rom costituisce uno strumento facile per la realizzazione di stampati da affiggere o spedire: cartelloni, volantini, depliant e cosi via.