
A. Vanhoye, in questo volume, intende accompagnare i cristiani nell'approfondimento del mistero della passione e morte di Gesù. Più precisamente, egli conduce una riflessione sul concetto di «sacrificio». Nel linguaggio corrente il «sacrificio» è visto come «privazione», quindi come qualcosa di negativo. Nel linguaggio religioso, però, il termine assume una connotazione positiva: sacrificio è il sostantivo corrispondente del verbo sacrificare, che vuol dire «rendere sacro». Per rendere sacro qualcosa che non lo è occorre accogliere la comunicazione della santità divina: una realtà si trasforma in sacrificio solo se diviene strumento di santificazione e di comunione più intima con Dio. Egli, infatti, passa in rassegna i diversi tipi di sacrificio, a partire dal «sacrificio del rendimento di grazie», dall'eucaristia, che è fondamento e culmine della vita cristiana stessa. Gesù, nell'ultima cena, aprendosi con immensa gratitudine alla potente corrente d'amore di Dio padre, con la forza interiore propria dell'amore ha trasformato la sua passione e morte in sorgente di vita nuova. La trasformazione effettuata nella passione ha prodotto la risurrezione. Partecipando all'eucaristia, anche noi riceviamo il dinamismo del rendimento di grazie, che ci mette in grado di fare della nostra vita una continua offerta di rendimento di grazie a Dio. Questo volume è una riedizione di Dio ha tanto amato il mondo. Lectio sul sacrificio di Cristo, pubblicato nel 2003 nella collana «Dalla Parola alla Vita» e ora riproposto per la collana «Scrutate le Scritture». Albert Vahnoye, cardinale, gesuita, biblista, membro della Studiorum Novi Testamenti Societas, già rettore del Pontificio Istituto Biblico e Segretario della Pontificia Commissione Biblica, è nato il 24 luglio 1923 ad Hazebrouck, nella diocesi di Lille, nel Nord della Francia, al confine con il Belgio. Autore di numerose pubblicazioni, tradotte in diverse lingue, ha preso parte attiva alla redazione di documenti che prolungano il lavoro del concilio Vaticano II. Per Paoline ha pubblicato: Lettera ai Galati. Nuova versione, introduzione e commento (Milano 2000) e Dio ha tanto amato il mondo. Lectio sul sacrificio di Cristo (Milano 2003).
Il mistero del Natale come chiave di comprensione dell'essere umano nella sua totalita.
Il libro commenta i testi principali degli Atti degli Apostoli e ripercorre la vita dei primi cristiani che, dal giorno della Pentecoste, hanno mosso i loro passi non guidati dalla fedelta a una legge scritta, ma dalla fedelta dello Spirito di Gesu di Nazaret. In questa sua lettura degli atti, attenta e laboriosa, ho ritrovato la grande liberta di spirito che jean sperimentava, cosi`profondamente, credendo con tutte le sue forze nel nome di gesu, al di sopra di tutte le morali, le leggi, le norme, le prescrizioni, i canoni, le usanze ecc. (dalla prefazione di p. Francesco rossi de gasperis s.i.) jean dary, nato il 15 maggio 1926, entrava nella compagnia di gesu`il 10 dicembre 1943. Compiva gli studi filofici e telogici a roma, presso la pontificia universita gregoriana, inframezzati da un periodo di magistero" a cesena e nel collegio di mondragone, presso frascati. Presso l'u niversita di ferrara si laureava in giurisprudenza con una tesi sul mondo del lavoro. La sua missione sacerdotale si era svolta nel mondo operaio a ravenna e, per due anni, in brasile; poi, nell'ambient e universitario, a bologna (1961-1966) e a roma, presso la cappella dell universita della sapienza (1969-1975). Nel 1976 tornava a bologna, totalmente dedito al servizio della parola di dio (la lectio divina) e al ministero degli esercizi spirituali e dell accompagnamento spirituale in varie citta e regioni d italia. Sempre sensibile al mondo del lavoro, aveva animato diverse esperienze di volontariato, tra cui il campo internazionale di frassanito (lecce) per figli di lavoratori stranieri in germania, quale segno della possibilita di convivenza tra persone di cultura, nazionalita e religione diverse. Da bologna passava al padre il 29 marzo 1990, nel suo 470 anno di vita religiosa, accompagnato da tanti amici e amiche, alle quali aveva trasmesso la benedizione di abramo e di gesu.l anno s di abramo e di gesu.l anno stesso della sua morte, le edizioni dehoniane di bologna pubblicarono un suo studio letterario del vangelo di marco: principio del vangelo di gesu`cristo secondo marco (studi biblici, 17), edb 1990, 140 pp., con una presentazione del cardinale carlo maria martini.nel presente volume appaiono delle piste che questo instancabile operaio evangelico, "che non ha mai avuto nulla di cui vergognarsi" (2tm 2,15), soleva indicare per la lettura del libro degli atti degli apostoli. Non essendo state da lui redatte per un immediata pubblicazione, sulla richiesta di tanti amici, esse sono state riviste e ordinate dal p. Francesco ros i de gasperis, s.i., il quale h stato il compagno piu`vicino al p. Dary, nella piccola residenza di pietralata, durante gli anni del comune ministero presso la cappella universitaria di roma. "
Oltre l'idea di Dio come mera istanza accogliente
Dio giudice e Dio di amore
Dal giudizio divino alla speranza del superamento di odio, ingiustizia e sfruttamento
Il pensiero del Dio giudice - che nella prassi religiosa si tende a tralasciare - è irrinunciabile per un vero riconoscimento del Dio di amore: il giudizio divino è infatti il rifiuto da parte di Dio di quanto è contro il suo amore.
Dalla quarta di copertina:
Oggi, nella prassi religiosa si tende a rinunciare all'immagine del Dio giudice in quanto si ritiene che mal si concili con il Dio biblico dell'amore.
Il Dio in qualche misura "innocuo" che ne discende, l'istanza accogliente da cui, tutt'al più, provengono impulsi di carattere etico, è però un Dio irrilevante per molti contemporanei.
Zeindler intende viceversa mostrare che, per un vero riconoscimento del Dio d'amore, l'idea del Dio giudice è irrinunciabile: il giudizio divino è infatti rifiuto di quanto va contro il suo amore, spazio liberato per la speranza che – un giorno – odio, ingiustizia e sfruttamento saranno superati.
La signoria di Dio, insomma, non si realizza senza il confronto con le ingiustizie.
Quarto di otto volumi, per riflettere su Dio, con suggerimenti per la preghiera personale e familiare.
“Come e dove incontro il Signore,e come posso discernere la sua volontà?” è questa la domanda centrale del credente nella Scrittura. Subito segui ta, però, da un altro interrogativo umano ed esistenziale:“Chi è l’uomo?” (Sal 8). Uno dei più noti e apprezzati biblisti italiani affronta con chiarezza e lucidità il tema dell’esperienza spirituale,in una riflessione teologica e antro pologica insieme che spazia dall’Antico al Nuovo Testamento,con particola re attenzione all’esperienza spirituale in san Paolo e in san Giovanni.
DESTINATARI il tema e la notorietà dell’autore ne fanno un testo destinato a un ampio pubblico di credenti.
AUTORE Bruno Maggioni, sacerdote della diocesi di Como, è docente di “Esegesi del Nuovo Testamento” presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale,e di “Introduzione alla teologia” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Autore di numerose pubblicazioni e studi biblici, è un testimone appassionato del rapporto tra la Parola di Dio e la vita, sempre attento all’uomo contemporaneo e alle sue domande. Nella presente col lana ha pubblicato L’umanità della Bibbia.Le liete notizie della Scrittura (2008).
Gli Atti degli Apostoli sono la storia della Chiesa delle origini? Quali elementi delle comunità cristiane primitive sono ancora fondamentali per la Chiesa di oggi? Il confronto tra il Vangelo di Gesù Cristo e le culture giudaiche e pagane ha qualcosa da dire anche oggi nella vita delle singole confessioni cristiane? E nei rapporti tra credenti e non credenti? Queste sono alcune delle domande a cui desidera rispondere questo libro, che è un'introduzione complessiva alla lettura degli Atti degli Apostoli. L'autore, con la collaborazione di Renzo Petraglio e di Elena Lea Bartolini De Angeli, offre pagine attente all'articolazione generale del libro degli Atti, all'analisi di passi significativi e alla loro interpretazione, dai contesti culturali del I secolo d.C. a quelli odierni. Si tratta di un testo di alta divulgazione, che si rivolge a chiunque intenda entrare nel mondo delle origini cristiane senza fondamentalismi religiosi e rigidità culturali, nella consapevolezza che il Dio di Gesù Cristo sia sempre al di là di ogni tentativo di inquadrarlo in categorie ideologiche transitorie e fini a se stesse.
È un commento teologico alla Prima Lettera di san Giovanni apostolo. Il compito del teologo consiste nel mettersi al servizio dei fratelli nella fede. L'apostolo Giovanni è il teologo per eccellenza, che alla ricerca della verità illuminata dalla fede unisce l'amore dell'amico, giungendo al vertice della "teologia mistica". Gesù aveva promesso ai suoi amici l'invio dello Spirito Santo, e Giovanni è il primo, insieme a Maria sua Madre, che ai piedi della Croce ne riceve l'effusione interiore, associata all'acqua e al sangue che sgorgano dal costato trafitto di Cristo. Sono due le grandi direttrici della lettera, cono come due "annunci" che Giovanni ci svela, avendo a sua volta scoperto in essi il cuore del mistero rivelato da Gesù: Dio è luce, Dio è amore. È lo Spirito Santo che ci introduce in questo duplice (ma unico in Dio) mistero; e lo fa grazie ai suoi sette doni, ciascuno dei quali ci apre alla rivelazione di una sua particolare sfaccettatura. Alla rivelazione che "Dio è amore", in realtà, Giovanni giunge dopo aver accolto l'annuncio "che ci amiamo gli uni gli altri": è il mistero della carità fraterna, mezzo indispensabile per conoscere l'amore di Dio e divenirne a nostra volta sorgenti strumentali - ed è il mistero della Chiesa, comunità di credenti chiamati a vivere l'unità del duplice comandamento di Cristo.
La Prima Lettera dell'apostolo Giovanni è uno scritto straordinario, uno dei più ricchi dopo i Vangeli. Uno scritto che tocca sul vivo la nostra vita cristiana e fa "bruciare". Sant'Agostino diceva: «Non parla quasi d'altro che dell'amore. Chi ha nel suo intimo capacità di ascolto vi dovrà prestare orecchio con gioia». Le riflessioni di questo volume sono semplici e insieme profonde perché nate dalla preghiera e dalla convinzione che per comprendere a fondo lo scritto giovanneo non basta leggerlo: bisogna assimilarlo nella contemplazione.
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
Lectio per gli Esercizi Spirituali nell'ambito dell'apostolato per la valorizzazione della persona sofferente.