
Il vangelo è buona notizia e buona notizia da condividere. Come essere noi irradiatori della bellezza di questa parola? Come ridare il gusto di questa fonte di acqua viva? Ovvero, come evangelizzare oggi? Nel più antico documento del cristianesimo, la Prima lettera ai Tessalonicesi, abbiamo una preziosa risorsa per discernere alcuni elementi dell'efficace predicazione dell'apostolo Paolo nella vita delle prime comunità cristiane: la vicinanza fraterna, un atteggiamento di umiltà e un pizzico di fierezza per il vangelo. Non solo questi atteggiamenti non hanno perso nulla della loro pertinenza, ma ancora oggi, che la trasmissione della fede "è in panne", noi possiamo trarre da essi ispirazione per proporre un annuncio credibile del vangelo.
Un vero e proprio Evangeliario tascabile che pur nella semplicità della veste grafica racchiude la solennità e la ricchezza straordinaria del fondamentale libro liturgico. Sono raccolti i brani del Vangelo della liturgia quotidiana festiva e feriale dal 1 gennaio al 31 dicembre 2025. Un libro facilissimo da usare. Papa Francesco non smette di ricordarci che «il Vangelo ha la forza di cambiare la vita! Esso è la Buona Novella, che ci trasforma solo quando ci lasciamo trasformare da essa. Ecco perché vi chiedo sempre di avere un quotidiano contatto col Vangelo, di leggerlo ogni giorno, un brano, un passo, di meditarlo e anche portarlo con voi ovunque: in tasca, nella borsa». La lettura assidua, unita alla meditazione e alla preghiera, dei testi della Parola del Signore, fonte inesauribile di salvezza, è il nutrimento indispensabile ed efficace dell'anima per un fruttuoso cammino di santità.
Continua la riflessione dell'Autore sul rapporto amorevole di Dio con l'umanità e, in modo ancor più profondo, sulla Misericordia che è al cuore della fede cristiana. Una certa religiosità ha inculcato l'idea che bisogna cambiare vita per incontrare Dio. Bisogna migliorarsi, sforzarsi per godere della Sua presenza. Invece, il vangelo annuncia che l'incontro con il Rabbi di Nazareth opera una trasformazione radicale. Tutti i personaggi dei vangeli, e in particolare i sette raccontati nel libro, dopo averlo incontrato cambieranno vita, non prima. Questi uomini e queste donne hanno fatto esperienza della grande novità portata da Gesù: l'essere umano non deve essere puro per avvicinarsi a Dio, ma è l'incontro con Lui che lo rende puro.
Nell’argomentazione della Lettera ai Romani 1,16−4,25, Paolo richiama diversi testi dell’Antico Testamento a sostegno della sua riflessione. Tale fenomeno, certamente non isolato nell’epistolario paolino, assume in questa sezione di Romani una consistenza significativa, motivando la formulazione di un duplice interrogativo: quale significato gioca questa scelta in relazione allo sviluppo del tema centrale di questa parte della lettera? Con quale prospettiva Paolo richiama i testi della Scrittura rileggendoli in maniera spesso alternativa a quella tradizionale?
Per rispondere a queste domande, questo studio propone un percorso articolato che analizza il modo in cui l’apostolo richiama i testi anticotestamentari, per poi prendere in esame la linea argomentativa di Rm 1,16−4,25 definendo il contributo offerto dalle citazioni. A partire dai risultati emersi l’ultimo passaggio approfondisce le operazioni messe in campo sul testo e sul contesto delle citazioni, tracciando la linea interpretativa con la quale la Scrittura viene ripresa in questa sezione di Romani. A questo riguardo, sono due le prospettive che lo studio individua come caratterizzanti l’approccio paolino. In primo luogo l’apostolo propone un’ermeneutica delle dicotomie, che si esplicita in un’interpretazione dei testi secondo polarità complementari connesse in rapporto oppositivo: approccio libero ma non arbitrario; continuità interpretativa nella discontinuità ermeneutica. In secondo luogo Paolo ridefinisce le promesse a partire dall’adempimento, offrendo un’interpretazione dei testi che è allo stesso tempo prevedibile e imprevista, attesa e inaspettata.
In forma epistolare don Sergio Stevan si rivolge ai personaggi del Vangelo partendo dalla tradizionale lettera a Gesù Bambino, per poi estendersi a Giuseppe e Maria, ai re magi e ai pastori e persino alla cometa, agli angeli, al bue e all'asino. Il libro è diviso in due parti: "Testimoni del Natale" e "Testimoni della Pasqua" con due relativi testi introduttivi scelti dagli scritti del cardinal Martini e di Benedetto XVI. Le lettere continuano rivolgendosi a Pietro, Giovanni, Pilato, Giuda, la Veronica, le Donne della resurrezione e l'incredulo Tommaso. Insomma tutti coloro che hanno incontrato Gesù di Nazaret e, grazie alla Sua misericordia, hanno ritrovato l'umiltà e la semplicità dei bambini. Sono diventati allo stesso tempo "umilissimi" e "illustri" così da diventare esempi per la nostra vita. Stevan coraggiosamente si rivolge anche a personaggi discutibili come il cattivo ladrone e Giuda. Nelle parole che l'Autore rivolge loro il mistero del male viene redento dalla misericordia di Dio...
Il centro del messaggio della Bibbia si riassume come “lieta notizia”, rintracciabile dal libro della Genesi fino all’Apocalisse. Solo l’esperienza e la conoscenza di un grande biblista come Bruno Maggioni può riuscire a raccogliere in modo così sintetico ed efficace,sotto la categoria “lieta notizia”, il centro della comunicazione di Dio agli uomini di tutti i tempi. Lieta notizia è la creazione, il settimo giorno, il fatto che Dio non si dimentichi mai; lieta notizia è l’attenzione di Dio al grido degli oppressi,il dono della legge, il perdono,la carità,l’essere fratelli,la libertà,la Pasqua,la speranza in tempi difficili.Il messaggio è tutto qui.Il volume presenta anche,nella Prima Parte, i Fondamenti per l’ascolto della Bibbia e i luoghi per incontrare la Parola. Un libro fulminante e consolante, che spinge a guardare la Bibbia con occhi nuovi,lontano dai tecnicismi e dalle prigioni della critica testuale,oltre l’esegesi verso la vita.
AUTORE
Bruno Maggioni,sacerdote della diocesi di Como,è docente di “Esegesi del Nuovo Testamento” presso la Facoltà Teologica dell’Italia settentrionale,e di “Introduzione alla teologia” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.Autore di numerose pubblicazioni e studi biblici,è un testimone appassionato del rapporto tra la Parola di Dio e la vita,sempre attento all’uomo contemporaneo e alle sue domande.
Da Genesi a Esodo, da Levitico a Deuteronomio passando per Numeri, l'autore ci porta a incontrare personaggi lontani, ma capaci ancora di parlarci delle loro e delle nostre fragilità e bellezze, di interpellare il nostro modo di essere umani oggi. La Bibbia è un libro coraggioso e utile, ha il coraggio di svelare il reale, si immerge nella vita di tutti e prova a tracciare un sentiero di sopravvivenza. Pagine scritte con semplicità, quelle che il lettore può incontrare, pagine che nascono dal desiderio di condividere il gusto buono della vita quando viene immersa nella sapienza biblica. Leggere la Scrittura ha senso perché è una relazione, e le relazioni quando sono vere non lasciano mai uguali, non sono mai uguali e sono diverse, come diversi sono i capitoli e gli stili di questo libro.
Dipinti, opere letterarie e trattati teologici hanno proposto infinite volte il dilemma: chi era Giuda Iscariota e quale fu il vero motivo della sua delazione? E se, con il suo tradimento, l'apostolo avesse voluto compiere la volontà di Dio, o dello stesso Gesù? Un documento del IV secolo - traduzione di un testo di duecento anni più antico - testimonia esattamente questo: nel dramma della Passione, Giuda era complice del Cristo. Da quando la National Geographic Society ne ha annunciato al mondo il ritrovamento e la pubblicazione, il Vangelo apocrifo di Giuda ha fatto parlare molto di sé. Autorevoli studiosi delle Sacre Scritture hanno fatto sentire la propria voce riguardo alla sua autenticità e credibilità. Ora Tobias Churton, esperto di storia dello Gnosticismo risponde alla domanda che i biblisti non hanno osato affrontare: perché la verità storica su ciò che accadde in una notte di duemila anni fa è ancora così importante?
Questo libro offre un'esposizione storico-critica d'insieme dell'attività e della Passione di Gesù in Gerusalemme, che tiene conto dell'archeologia e della topografia dei luoghi. Pur avendo un taglio storico, il libro non manca della dimensione teologica: di nessun altro testo biblico si è tanto spesso abusato come dei racconti della Passione, e risulta perciò importante essere forniti di conoscenze basilari anche da questo punto di vista. Un'indagine scientificamente esatta e attendibile, che ha il pregio della piena comprensibilità anche per i non "specialisti".
Evans e Wright esaminano gli eventi della vita di Gesù da un punto di vista storico, con la preoccupazione di vagliare le prove esistenti, in modo da ipotizzare ciò che più probabilmente accadde a Gesù negli ultimi giorni della sua esistenza terrena. Gli autori, come molti altri cristiani, riconoscono che determinare ciò che davvero ebbe luogo è vitale per la fede cristiana. La storia è quindi di cruciale importanza per comprendere il dramma e il significato travolgente degli ultimi giorni di Gesù sulla terra.
Che Cosa hanno da dire la storia e l’archeologia sulla morte, sepoltura e risurrezione di Gesù? Due tra i più Celebrati scrittori sul tema del Gesù storico condividono le loro più grandi scoperte
Destinatari
Un ampio pubblico interessato a riflettere sulla figura storica di Gesù.
Autori
Craig A. Evans è Payzant Distinguished Professor di Nuovo Testamento e direttore del programma di specializzazione presso l’Arcadia Divinity College, in Canada. Tra i suoi libri più recenti troviamo: Christian Beginnings and the Dead Sea Scrolls, scritto insieme a John J. Collins, e Fabricating Jesus.
N.T. Wright è vescovo di Durham, nella Chiesa d’Inghilterra. È autore di oltre quaranta libri, tra cui le famose “guide per tutti” al Nuovo Testamento dal titolo Simply Christian e Surprised by Hope.