
Il volume presenta il testo ebraico del Libro delle Lamentazioni, la traduzione italiana, un saggio introduttivo, un ricco apparato di note filologiche e di commento, un approfondimento di carattere liturgico.
Il testo fa parte di una nuova collana, curata da noti biblisti italiani, che riprende ex-novo e amplia il coraggioso progetto della Nuovissima versione della Bibbia dai testi originali. I singoli libri biblici vengono riproposti in una nuova versione che, oltre ad avere i testi antichi a fronte, è accompagnata da un accurato apparato testuale-filologico e da un ampio commento esegetico- teologico. La serie è diretta da Massimo Grilli, Giacomo Perego e Filippo Serafini.
Destinatari
Religiosi, gruppi di lettura biblica, biblioteche, semplici credenti.
Autore
Elzbieta M. Obara ha conseguito il Baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana, la Licenza e il Dottorato in Scienze Bibliche nel Pontificio Istituto Biblico. Attualmente offre corsi e seminari nella Pontificia Università Gregoriana e nella Pontificia Università Urbaniana. Ha pubblicato: Le strategie di Dio. Dinamiche comunicative nei discorsi divini del Trito-Isai (Roma 2010).
L'autore
VÌCTOR MORLA ASENSIO, si è licenziato in filosofia, teologia e filologia trilingue e ha conseguito il titolo di dottore in Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma. Insegna attualmente Filosofia Medievale e Lingue Classiche presso l'Università di Deusto (Bilbao). Fra le sue pubblicazioni, oltre a numerosi contributi su riviste specializzate: El fuego en el Antiguo Testamento. Estudio de semàntica linguistica (Valencia, 1988), Proverbios. Texto y comentario (Estella 1992), Eclesiàstico. Texto y comentario (Estella, 1992), Cien libros al seruicio del estudio de la Biblia (Bilbao, 1993), Libros sapienciales y otros escritos (Estella, 1994), La Biblia por fuera y por dentro (Estella, 2003) e, tradotto in italiano, Poemi d'amore e desiderio. Cantico dei Cantici (Borla, Roma 2006). Ha collaborato come direttore assistente all'opera, diretta da Luis Alonso-Schökel, Diccionario biblico ebreo-espanol (Madrid, 1994). Ha infine diretto la revisione dell'Antico Testamento della Nueva Biblia de Jerusalen (Bilbao, 1998).
Il libro
Lamentazioni, uno dei libri più piccoli della Bibbia ebraica, riecheggia paradossalmente la più grave catastrofe storica conosciuta dal popolo ebraico: la distruzione di Gerusalemme e la definitiva scomparsa delle sue istituzioni politiche e religiose ad opera delle truppe neobabilonesi nei primi anni del VI secolo a.C. Il libro delle Lamentazioni si caratterizza per la sua aura di abbandono, solitudine, morte e desolazione, situazioni, queste, accompagnate da continui rimproveri al Dio nazionale Yahvè, ripetutamente accusato di aver abbandonato il suo popolo eletto e di connivenza con il nemico. La tragedia (anche psicologica ed etica) rivestì dimensioni tali da influire in maniera decisiva sul risorgere, nel corso dei secoli successivi, di una rinnovata concezione teologica della storia e di una nuova visione del ruolo delle istituzioni. Si aggira per le pagine del libro l'ombra di un uccello di mal augurio teologico, che trafigge il poeta, o i poeti, con la tragica domanda:«dov'è il tuo Dio?». Sebbene sotto certi aspetti somiglino a numerosi modelli del Salterio, i poemi che compongono questo libro sono in parte caratterizzati dalla mancanza di una sincera confessione della colpa nazionale e dall'incomprensibile assenza di parole di perdono.
La distruzione di Gerusalemme nel 586 a.C., che portò all'esilio in Babilonia dei maggiorenti, cambiò anche, drammaticamente, la vita di quanti rimasero in Palestina. Per F.W. Dobbs-Allsopp, la straordinaria voce della comunità palestinese che emerge con forza nei cinque poemi lirici del libro delle Lamentazioni rende incisiva testimonianza delle atrocità dell'assedio e della caduta di Gerusalemme nonché della durezza della vita sotto il dominio straniero, espressioni del castigo divino. Tuttavia, dietro la sofferenza, traspare una decisa volontà di vivere, di affrontare il dolore e comprendere le vicissitudini per raccogliere le risorse necessarie a sopportarli e trasfigurarli, fino alla supplica a Dio di ricordarsi del suo popolo, nella speranza della sua misericordia e del domani.
Un libro sull'interpretazione biblica della laicita del credente.
Laicita: una parola chiave per leggere il significato di tanti dibattiti in atto; la parola forse piu usata in questo momento storico in occidente.
Quello del profeta Osea è sicuramente uno dei libri biblici più intensi e suggestivi e in queste pagine viene letto mettendone in evidenza il tema centrale: l'amore di Dio. Come per gli altri testi della collana, la preoccupazione dell'autrice non è quella di una lettura esegetica, ma sapienziale del testo di Osea, per cogliere tutta l'intensità di una Parola che chiede di diventare esperienza personale; infatti l'autrice sostiene che il libro di Osea obbliga chi lo legge a rivedere il proprio concetto di Dio: non un Dio impersonale e lontano ma un Dio che si compromette con il suo popolo, che cammina con l'uomo e gli chiede l'impegno di un coinvolgimento sincero e personale.
Nella lettura dei Vangeli, è naturale che il nostro interesse sia catturato dai discorsi, dalle risposte interlocutorie, dalle parabole, dagli aforismi, insomma dalle parole pronunciate da Gesù nelle varie circostanze narrate. Ma accanto alla buona novella, è presente, nei racconti di Matteo, Marco, Luca e Giovanni, una sorta di antivangelo, costituito dalle lentezze, dalle chiusure di mente e di cuore, dalle resistenze dei contemporanei di Gesù di fronte al suo annuncio. Soffermarsi su questa "zona buia" dei racconti evangelici può giovare a chi anche oggi vuole seguire il Maestro, perché non tarderà a rispecchiarsi, a riconoscersi in vari atteggiamenti antievangelici, collettivi e personali, di allora e di ogni tempo, ai quali pensa magari di essere estraneo. Lungo questa zona buia l’Autore vuole accompagnare il lettore desideroso di compiere un più consapevole e realistico cammino di fede cristiana.
Note sull'autore
Nino Sammartano è nato nel 1952 a Marsala, dove vive dopo aver lavorato come docente di materie letterarie al Liceo Classico. Impegnato come Salesiano Cooperatore nella formazione dei giovani e delle famiglie, nonché nel volontariato sociale, ha scritto numerosi saggi pedagogico-spirituali, fra i quali sono da ricordare almeno Il vangelo dell'uomo (La Medusa Editrice, 2009), Genitori del sì, genitori del no (Effatà Editrice, 2010), La frontiera dell’ecologia umana (La Medusa Editrice, 2016).
Da tempo si discute sull'origine del profetismo biblico, soprattutto da quando le scoperte archeologiche hanno portato alla luce numerosi testi extrabiblici che testimoniano l'esistenza di esperienze di tipo profetico nel Vicino Oriente antico. Ma chi è il profeta? È un uomo al quale Dio affida il segreto e la forza della sua Parola perché la accolga e la trasmetta con fedeltà. Geremia, nella difficoltà, vorrà disfarsene, ma essa era nel suo cuore "come un fuoco bruciante" imprigionato nelle ossa; in Ezechiele è un rotolo che, ingoiato, riempie e nutre il corpo divenendo cibo; in Geremia e Isaia Dio tocca la bocca e le labbra del profeta e la Parola entra quasi fisicamente nella vita di colui che Dio ha chiamato. Nel tempo la voce è diventata libro e a noi è giunta come una serie di scritti che nel volume vengono presentati sul piano della composizione, della storia, del messaggio, dell'interpretazione e con il commento di alcune pericopi fondamentali.
Chiamare implica che qualcuno parli e qualcun altro ascolti e risponda: uno schema che si declina nella Bibbia in molteplici modi. La "chiamata" è parola di Dio, di Gesù, dei profeti; può essere "invocazione" o può indicare una "vocazione"; implica l'irrompere di un mutamento (con la risposta "Eccomi!" di Samuele) e l'adeguamento a una condotta di vita, ma anche l'"obiezione" (di Mosè, di Isaia...). Pagine celebri della Bibbia - rilette qui in chiave esegetica, spirituale, storico-filosofica - diventano il luogo in cui sorprendere significati talvolta inattesi di una Parola che, oltre la lettera, investe la nostra vita. Come il tema del discernimento e del lavoro alla base delle comunità monastiche: modelli di vocazione, che ancora ci interpellano.
Il volume si presenta come un'introduzione ai Profeti, pensata nella scuola e per la scuola. Dopo un'inquadratura generale sul profetismo (la persona e la terminologia del profeta, il passaggio dalla profezia al libro, la critica letteraria e i generi letterari dei libri profetici), segue la presentazione dei singoli Profeti (come si configura il libro, la composizione e la storia, il messaggio, l'esame e il commento di alcune pericopi fondamentali). Attraverso le introduzioni, le indicazioni tratte dalla storia dell'interpretazione e l'esempio concreto di come si tratta una determinata pericope lo studente è condotto a formarsi un metodo nella lettura del testo biblico. Le indicazioni bibliografiche particolari e ragionate completano questo itinerario, che tende a spiegare i Profeti e nel contempo a indicare un metodo di lettura.
Questo libro contiene molte cose eccellenti. È un progetto bellissimo e un'interpretazione veramente cristiana del Vangelo (card. Albert Vanhoye sj). Questo libro si rivelerà utile non soltanto agli studenti di teologia, ma sarà anche di immenso aiuto alla comunità più vasta, per lo studio della Scrittura e la crescita nella vita spirituale (Dr. Shilanand Hemraj, Bangalore)Uno dei doni più grandi che il Signore mi ha fatto è quello di crescere nella fede e nella grazia battesimale attraverso il Cammino Neocatecumenale. Ho ricevuto dal cammino un profondo amore per le Scritture, la Liturgia e i Padri della Chiesa; esso mi ha portato a scoprire la persona vivente di Cristo presente nelle Scritture, nella mia storia e nelle vite dei fratelli e delle sorelle che mi circondano. Questa esperienza ha influenzato l'intero mio approccio allo studio e all'insegnamento delle Scritture. Ho visto la necessità di andare oltre il metodo storico-critico, verso un'esposizione kerygmatica e vivida delle Scritture che conduce ad un incontro con la persona di Cristo. Questo commento del Vangelo di san Luca è il frutto di questa esperienza e viene offerto alla totalità del pubblico nella speranza che esso lo aiuterà a conoscere un po' più profondamente la lunghezza, la larghezza, l'altezza e la profondità dell'Amore di Cristo e a sperimentare il potere della sua risurrezione (Fr Zacharias Mattam, sdb, Collegio Redemptoris Mater, Bangalore).

