
Commento ai Salmi 1-50, il cui scopo e quello di offrire una solida base esegetica, con un orientamento pastorale e spirituale, per coloro che desiderano pregare e meditare correttamente i salmi e, attraverso i salmi, anche la Bibbia. Il salterio e un libro scaturito dall'esperienza. I Salmi sono lo specchio di problemi, sofferenze e gioie. Sono preghiere che non vengono rivolte a Dio in un convento ma nelle citta, nelle feste, nell'impegno politico, nella richiesta di giustizia sociale. Il presente commento da un lato rivolge l'attenzione all'intero salterio, alle sue connessioni formali e di contenuto tra i singoli salmi, ai rapporti tra i salmi e la totalita delle Scritture. Dall'altro guarda alla recezione da parte del lettore, tenendo conto non solo del punto di vista storico ma anche della situazione personale di chi legge, prega o medita i salmi.
L'opera, dedicata ad Agnese Cini per i suoi ottanta anni, raccoglie alcuni scritti intorno a tre idee di fondo: che, come canta il Salmo 119, la Torà è una delizia per chi la conosce, la studia e la ama; che, come attestato in molti modi, alla forza della Bibbia nessuna roccia può resistere; che in tanti all'opera delle "mani" di Agnese devono riconoscenza.
Con lo stile agile e colloquiale che lo contraddistingue, l’autore pennella suggestivamente in poche pagine la figura di Gesù, supportato dal ritratto che scaturisce dal vangelo di Marco.
Ne esce un Gesù che è a un tempo simile a tutti – per esempio ha bisogno di mangiare e di dormire – e straordinariamente originale nel suo rapporto con Dio.
Particolarmente adatto a un pubblico giovanile, il volume bene si colloca tra i validi strumenti per un “primo annuncio” della fede.
Sommario
Però, che tipo! Una giornata con Gesù. Passione d’amore. Le ultime ore del Nazareno. Croce uguale luce. Amare, voce del verbo morire. Gesù, tu chi sei? Vogliamo “vedere” Gesù. Un evangelista al… microfono. Intervista a Marco primo narratore del Vangelo.
Note sull'autore
Francesco Lambiasi, vescovo di Rimini, già assistente ecclesiastico generale dell’Azione Cattolica Italiana, ha insegnato teologia alla Pontificia Università Gregoriana. Presso le EDB ha pubblicato L’autenticità storica dei Vangeli (21986), Lo Spirito Santo: mistero e presenza (2a edizione con D. Vitali, 2005), Vorrei pregare con la Bibbia (2005) e ABC della fede (2007).
Le domande radicali sul significato dell'esistenza che contraddistinguono il cammino esistenziale degli scrittori del Novecento. Da Clemente Rebora a Luigi Santucci, passando per Guido Morselli, Cristina Campo, Primo Levi, David Maria Turoldo, Sergio Quinzio, Mario Luzi, Divo Barsotti e Alda Merini: sono alcuni degli scrittori della letteratura del Novecento dalle cui opere - di fronte al dolore e al male che opprimono la vita dell'uomo - si leva il grido di sofferenza e la domanda tragica a Dio sul perché. Partendo da una riflessione sulla qualità poetica della letteratura biblico-sapienziale, i contributi qui raccolti prendono in esame tale tragica domanda in alcuni autori della letteratura contemporanea, registrandola nelle sue molteplici forme come fossero "echi" di quegli interrogativi alti e puntuti che si trovano già nelle Sacre Scritture (dai Salmi al Qohelet fino al libro di Giobbe).
«Sfogliando i libri biblici, ho avuto voglia di scoprire di che cosa queste essenze e profumi siano il nome, in quale paesaggio invitino il lettore, impegnato in una lettura credente, lectio divina, della Scrittura». Così nell'introdurre questa sua nuova fatica, suor Anne Lécu ci invita a entrare con lei in un mondo di straordinario fascino, quello delle essenze, dei balsami, delle resine odorose, che attraversano tutto il testo biblico, dalle descrizioni poetiche ed evocative di Genesi, fino all'offerta devota e mesta delle donne davanti al sepolcro il mattino di Pasqua. L'autrice indaga la Parola di Dio, la scompone e la ricompone in una lettura originale, rovesciando i ruoli e ricordando che i credenti sono tali perché possiedono il "profumo di Cristo", aroma dello Sposo, ma a volte anche odore del legno della croce, intriso del suo stesso sangue. Anne Lécu ci invita a fare i conti con i nostri sensi, a sporcarci con le provocazioni che Dio dispone sapientemente lungo il cammino dell'Alleanza, a costruire un balsamo di guarigione interiore che guardi all'unica medicina che il credente possiede e che il mondo ricerca, pur senza saperlo: quel Cristo incastonato fra la mirra dei magi alla nascita e il nardo della donna di Betania, prima della sua morte.
Lectio divina sulla vocazione di Geremia. Quarto volume della collana. Piu di ogni altro profeta, Geremia e stato legato alla Parola di Dio e ha lasciato che essa agisse in lui secondo gli effetti che essa comportava, finanche il rischio della vita. Il racconto della vocazione, presentato seguendo il metodo della lectio divina alla luce di altri brani, permette di cogliere i lineamenti spirituali della figura di Geremia e di capire l'incidenza che la chiamata ha avuto nel corso della sua maturazione di profeta. Dopo l'introduzione, il testo prevede i classici momenti della Lectio divina, una conclusione e alcune opportune indicazioni bibliografiche.
Il cuore alla ricerca risiede in un'analisi ravvicinata del celebre episodio, che soltanto l'evangelista Luca riporta, in cui si racconta di Gesù che insegna presso la sinagoga di Nazaret (Lc 4, 16-30). La pericope lucana viene considerata in sé ed è anche intesa come paradigmatica per l'evangelizzazione di natura missionaria. Si tratta di un'operazione intellettuale sempre auspicabile: il confronto ravvicinato con la Scrittura consente infatti di radicare ogni iniziativa pastorale nel suo fondamento naturale.
Percorrendo il Vangelo di Giovanni l'autore affronta, in ciascuno dei 12 capitoli, un incontro con una o più persone, che Gesù provoca per introdurre i suoi interlocutori dentro il mistero di una relazione che è relazione di amore. Una serie di meditazioni che mettono a confronto con la Parola per comprendere il senso della storia della salvezza dentro cui si decide di vivere: sollecitano a mettersi in ascolto, ad accogliere la sua proposta, con le antenne tese per interrogarsi e interrogare la propria vita e quindi rispondere alla sua chiamata. In questo il lettore è aiutato dalle domande che gli sono poste per una riflessione personale alla fine di ogni capitolo. Tematiche: chi è stato il "mediatore" del mio incontro con Gesù; con chi mi confronto per crescere nella fede; quali desideri stanno a fondamento della mia vita, ecc. Tutti interrogativi esistenziali per verificare l'autenticità della nostra vita di fede e quindi della nostra relazione con il Signore.
Un sussidio di spiritualità per celebrare gli esercizi spirituali meditando sul Vangelo di Giovanni. Un cammino che si fonda sulla ricerca di Cristo e del suo mistero umano e divino. Seguendo lo schema della lectio biblica, in un itinerario di quattro giorni, sono riportate: una breve analisi del testo biblico, spunti di meditazione e discussione, celebrazioni per pregare con la Parola ascoltata e meditata. Questo sussidio è particolarmente destinato alle persone disabili e sofferenti i quali sono i primi responsabili nella pastorale della salute, ma anche a tutti coloro che ne condividono idealmente ed operativamente gli obiettivi.
Decimo e ultimo volume della collana dedicata al Discorso della montagna. Ogni volume è diviso in due sezioni: introduzione e catechesi.
Descrizione dell'opera
Il volume è un'introduzione critica e pratica ai metodi esegetici più utilizzati nello studio dell'Al. Cerca di spiegare alcuni dei fondamenti teorici che sottostanno a determinate metodologie e di definire i loro limiti. Mostra, in modo generale, come procede ogni metodologia e la illustra con qualche esempio. Il libro è nato nella scuola del Pontificio istituto biblico e della Pontificia università gregoriana; si rivolge agli studenti e a tutti coloro che cercano di leggere sempre più attentamente l'Al. Per questa ragione, il testo presuppone il minimo possibile di conoscenza biblica e fa in modo di bastare a se stesso, senza ulteriori spiegazioni.
Cura il volume Horacio Simian-Yofre, decano del Pontificio istituto biblico; gli autori da lui coordinati sono tutti docenti allo stesso istituto, il più qualificato centro di studi biblici del mondo cattolico.
Note sull'autore
HORACIO SIMIAN-YOFRE, s.j., argentino, ha compiuto gli studi di Bibbia e lingue dell'Oriente antico a Münstere a Würzburg, dove ha conseguito la laurea in teologia. Ha completato gli studi alla École Biblique di Gerusalemme. Professore stabile di esegesi e teologia dell'AT al Pontificio istituto biblico di Roma dal 1981, ha tenuto corsi anche in diverse facoltà e centri teologici in Europa, India, Giappone e America. Dal 1984 è direttore della rivista Biblica. Fra le sue ultime pubblicazioni si trovano: El desierto de los dioses. Teologia e Historia en el libro de Oseas (El Almendro, Córdoba (España) 1993; tr.it. Il deserto degli dèi. Teologia e storia nel libro di Osea, EDB, Bologna 1994); la Biblia de America, traduzione della Bibbia in spagnolo per l'America di lingua spagnola (La Casa de la Biblia, Madrid 1994); Isaias. Texto y comentario (Atenas - PPC - Sígueme - Verbo Divino, Madrid 1995); Testi isaiani dell'Avvento. Esegesi e liturgia (EDB, Bologna 1996); La "Chiesa» dell'Antico Testamento. Costituzione, crisi e speranza della comunità credente dell'Antico Testamento (EDB, Bologna 1997).

