
Il primo incontro di Paolo con i filosofi risale al tempo in cui l'apostolo si trova ad Atene. Incuriositi dai suoi strani discorsi, alcuni epicurei e stoici lo invitano a parlare davanti all'Areòpago, ma quando lo sentono argomentare sulla risurrezione dei morti lo deridono e lasciano la platea. Due millenni più tardi, l'attualità delle lettere paoline riecheggia nella riflessione filosofica che si confronta con la nascita del cristianesimo. Questo volume - che colma un vuoto nella saggistica sul tema - prende in esame le riflessioni di Heidegger, Badiou, Zizek, Taubes, Agamben, Foucault, Vattimo e Derrida.
Le lettere di Paolo sono gli scritti cristiani piu antichi che esistono. Nonostante l'interesse attuale per quanto riguarda le origini e la storia, Paolo rimane tuttavia un autore bistrattato, poco amato e poco letto. Egli tuttavia rimane uno dei pensatori piu originali di tutti i tempi, un pilastro per la Chiesa e per tutti i cristiani. Il presente volume eun'occasione importante per accostarsi a Lui.
Le lettere attribuite a Paolo hanno segnato da sempre la storia del cristianesimo. Esse accompagnano il lettore alla scoperta dell'evento che ha orientato in modo nuovo l'esistenza dell'ebreo di Tarso e che divenne motivo della sua instancabile predicazione. Il volume offre alcune chiavi di lettura delle lettere, tenendo conto soprattutto dell'intenzione persuasiva che le anima e prestando particolare attenzione alla progressione retorica dei singoli testi, ed è rivolto al lettore interessato a familiarizzarsi un po' di più con questo gigante dell'annuncio evangelico.
La figura di Paolo interpella profondamente anche oggi. San Paolo grida a noi a nome di Dio di avere gli stessi sentimenti di Gesù Cristo. Paolo aiuta ad imparare a pensare come ha pensato Cristo. E questo pensare non è solo quello dell'intelletto, ma anche un pensare del cuore. Ecco il motivo per cui Paolo ha ispirato molti santi e soprattutto giovani. Le tappe essenziali dell'intero ed intenso percorso spirituale di Paolo riproducono l'esperienza di ogni uomo che si libera dalle illusioni e dai miraggi che lo condizionano e conquista la propria autenticità. Questo libretto accompagna giorno per giorno il personale itinerario di santificazione in modo che dall'incontro con Gesù l'esistenza risulti autenticamente trasformata come lo è stata la vita di Paolo e di tutti quelli che in ogni tempo credono e si affidano a Lui. Gesù invita ogni suo discepolo al dono totale della vita, senza calcolo e tornaconto umano. I santi accolgono quest'invito esigente e si mettono con umile docilità alla sequela di Cristo crocifisso e risorto.
Capire Paolo non è facile. Paolo e il «paolinismo», quel modo suo personalissimo di pensare e di formulare il cristianesimo, non sono stati mai ben compresi, né dai suoi coetanei, collaboratori o avversari, né dalle Chiese cristiane che emersero in seguito.
Laprima parte del libro è dedicata a far capire questa difficile inserzione di Paolo nel cristianesimo, coevo o attuale: una personalità complessa e appassionata, la radicale novità del suo pensiero teologico, e il suo precoce e non facile inserimento nel movimento cristiano degli anni trenta.
La seconda parte offre un abbozzo biografico dell’apostolo, nella convinzione che la vita di Paolo è condizione sine qua non per capire la sua opera missionaria e soprattutto le sue lettere; la biografia paolina viene presentata come contesto storico della corrispondenza paolina e la sua imprescindibile chiave di lettura.
Nella terza parte si offre una visione globale del periodo immediatamente posteriore a Paolo, quello dei suoi eredi; in esso trovano posto e spiegazione le lettere cosiddette postpaoline, lettere a lui attribuite pseudoepigraficamente; questa opinione di base, che è maggioritaria, influisce profondamente sul modo di capire Paolo, fino alla forma di definire la sua vita e il suo autentico pensiero.
La quarta parte delinea gli elementi fondamentali del pensiero paolino, focalizzandone il centro nell’esperienza pasquale di Paolo. Prima di essere annuncio proclamato, il vangelo è stato per Paolo esperienza vissuta; partendo da essa, e avendo presenti le esperienze delle sue comunità, il missionario è diventato pensatore e l’apostolo un teologo. Incontro personale con il Signore Risorto («vocazione» personale) e cura pastorale delle comunità (responsabilità apostolica) vengono presentate come le ragioni basilari del suo ragionare teologico, tanto ermetico quanto fecondo e stimolante.
Nato dalla docenza, questo libro è sorto pure dal crescente appassionarsi a Paolo di chi, come l’autore, lo ha studiato senza posa negli ultimi 25 anni.
Il volume esamina la figura controversa di Paolo di Tarso, la sua ebraicità e il suo ruolo nella storia dei rapporti tra ebrei e cristiani, mostrando come non sia né il distruttore del giudaismo né l'inventore del cristianesimo. La ricerca contemporanea - segnata dall'affermarsi della Paul-within-Judaism Perspective - lo ricolloca a pieno titolo all'interno del giudaismo del suo tempo come seguace di Gesù e apostolo dei gentili, rivelando l'inconsistenza di letture successive che ne hanno fatto l'ellenizzatore della nuova fede e il fondatore dell'antigiudaismo e dell'esclusivismo cristiani. Paolo è ebreo e lo è per sempre. Il recupero della sua ebraicità apre la strada a una lettura condivisa da ebrei, cristiani e non credenti. La novità del vangelo di Paolo, quella giustificazione per fede che egli proclama, è un dono di grazia che si aggiunge ai doni della legge naturale e della legge mosaica, i quali "in Cristo" mantengono irrevocabilmente la loro validità ad allargare i confini della salvezza non solo ai giusti tra gli ebrei e le nazioni ma anche ai peccatori che si pentano delle loro opere malvagie.
Il volume offre un percorso per attraversare il pensiero paolino partendo dallo specifico versante della teologia, del culto e delle realtà della vita. Le riflessioni racchiuse in quest'opera costituiscono una linea unificante per non trascurare la poliedricità del pensiero di Paolo e per sollecitare ulteriori sviluppi sia nella riflessione biblico-teologica, sia nelle prospettive di soluzioni a problemi che riguardano il vissuto ecclesiale. Il libro, edito sotto la responsabilità della Pontificia Accademia Teologica, costituisce il terzo volume della collana ?Itineraria?, per mezzo della quale l'Accademia si pone a servizio della ricerca teologica nell'odierno contesto socio-culturale ed ecclesiale.
In circa quindici capitoli, seguendo i luoghi di Paolo (Grecia e Turchia, Israele e Cipro, Spagna, Malta, Italia meridionale e Roma), l’autore intende mettere a fuoco l’influsso e l’importanza dell’archeologia nel tentativo di rispondere alle domande sull’origine degli scritti neotestamentari e sulla storia del cristianesimo. Con tutta la documentazione archeologica a sua disposizione, Hesemann accompagna il lettore nell’avventura incomparabile dell’Apostolo delle genti, una delle personalità più avvincenti della storia. Paolo non conosce mezze misure: è totale per il Dio degli ebrei, come totale si dimostra dopo l’incontro con il Risorto, la Parola vivente del Padre in mezzo all’umanità: vive alla luce di lui. Paolo non conosce che Cristo e Cristo crocifisso, a cui invincibilmente dedica la vita annunziandone la buona notizia a tutte le genti. Senza esclusione di sorte.
Cittadino dell’impero, raffinato ed eloquente, colto e aperto, profondo conoscitore tanto dell’ebraismo quanto della cultura greco-romana, Paolo è il più cosmopolita degli apostoli. Ancora oggi, dopo duemila anni, il suo messaggio rimane di una «insuperabile» attualità nel momento stesso in cui ci riporta a contatto con le origini del cristianesimo, con il fondamento della nostra stessa civiltà. Per coloro che desiderano conoscere e comprendere Paolo e le origini cristiane, queste pagine sono opportune per immergersi nel suo mondo e ripercorrerne le strade percorse.
Punti forti
La dimensione universale dell’amore di Dio, estesa ad eletti e non, diviene per Paolo il criterio della sua evangelizzazione. Con i passi di Paolo, l’annunzio del Vangelo e il cristianesimo stesso entrano nella storia mondiale.
Destinatari
Giovani e adulti, per far conoscere questo personaggio unico ed esplosivo del primo cristianesimo.
Autore
Michael Hesemann, nato nel 1964, è uno storico, documentarista e giornalista specializzato in divulgazione storica e scientifica ormai apprezzato a livello internazionale. Dal 1983 al 1989 ha studiato storia, antropologia culturale, lettere e giornalismo all’Università di Gottinga. Con l’editrice Sankt Unlich ha pubblicato: Die Dunkelmänner. Mythen, Lügen und Legenden um die Kirchengeschichete (2007); Paulus vomTarsus.Archäologen auf den Spuren des Völkerapostels (2008). Oggi vive tra Düsseldorf e Roma. In Italia ha già pubblicato: Testimoni del Golgota. Le reliquie della Passione di Gesù (Cinisello Balsamo [MI] 2003); Contro la Chiesa. Miti, leggende nere e bugie (Cinisello Balsamo [MI] 2009). Con Paoline ha pubblicato Pio XII. Il Papa che si oppose a Hitler (Milano 2009).
I primi destinatari dell'annuncio cristiano erano tutti provenienti dalla religione ebraica. Fu l'apostolo Paolo di Tarso ad aprire l'annuncio del Vangelo ai "gentili" provenienti dal paganesimo. Con lui il progetto originale di Cristo trova pieno compimento. Questa pubblicazione offre un'attenta biografia dell'Apostolo, cui fa seguito l'esposizione del suo pensiero teologico e la presentazione della sua opera letteraria, integrata da un'antologia paolina con commento esegetico. L'intenzione è quella di dimostrare la continuità tra Cristo e Paolo nel quadro della diffusione della Chiesa, in un rapporto perfettamente armonico tra Cristo-fondatore e Paolo-realizzatore.