
Una lettura riflessiva e attenta del testo più originale di tutti gli scritti del NT, che costituisce una base per la sua interpretazione teologica. Il testo è commentato a partire dal testo stesso, tenendo presente il linguaggio e l'ambiente culturale dell'epoca in cui fu scritto.
note di commento sulla struttura letteraria, la punteggiatura, le lezioni e le citazioni bibliche. Il bezae codex cantabrigiensis dei vangeli e degli atti e`un codice bilingue, greco e latino, copiato nei primi decenni del v secolo. In questo codice il vangelo di giovanni segue immediatamente quello di matteo. Si puo`ritenere che esso rappresenti le tradizioni della chiesa di efeso, parallele e forse anteriori a quelle documentate negli atti degli apostoli in relazione a san paolo. Il testo latino di giovanni del codice di beza h testimone diretto, non dipendente dal greco nh parallelo, perche`conserva articolazioni di significato altrimenti perdute. Il presente volume rende conto di una lettura del vangelo di giovanni secondo la colonna latina del codice bilingue. Presenta e commenta la struttura letteraria e la lezione latina; analizza anche la punteggiatura della colonna latina, di frequente differente da quella greca parallela, e cosi`la scansione dei righi. Oltre che agli sviluppi teologici, in questo commento viene dato rilievo anche al calendario liturgico giudaico che e`presupposto, e alla coerenza temporale e geografica delle sue testimonianze.
Leggere Bultmann oggi non significa proporre l'attualità di un pensiero che occupa un posto eminente nel Novecento teologico. Significa più ancora accostarsi ad un classico della tradizione teologica, il cui valore rimane perenne. L'interpretazione Bultmanniana di Giovanni è contenuta in una sezione centrale della Teologia del Nuovo Testamento (1953) e nel grande Commentario al Vangelo di Giovanni (1941).
Il testo di Giovanni Lenzi vuole tentare di dare un contributo offrendo uno strumento in lingua italiana per un primo approccio al testo siriaco, che raramente è accessibile agli studiosi a differenza del testo greco e delle versioni latine.
Agile, economico e maneggevole, in formato di cm 8,5x13, il volume presenta il testo del Vangelo secondo Giovanni nella nuova versione CEI. Adatto da tenere in tasca o in borsa, per essere letto in ogni momento del giorno, come suggerisce papa Francesco.
La più antica testimonianza del quarto Vangelo è un frammento di papiro rinvenuto in Egitto e scritto verso il 125. L'opera avrebbe visto la luce, a Efeso o ad Antiochia, al più tardi negli ultimi anni del I secolo, e la sua forma definitiva non dovrebbe essere anteriore agli anni 80. Il nome dell'autore è ignoto, anche se sant'Ireneo di Lione propone esplicitamene la paternità giovannea, ammessa senza difficoltà da numerosi scrittori ecclesiastici dell'antichità. Infatti il Vangelo si presenta con la garanzia di un discepolo «che Gesù amava», testimone oculare dei fatti che racconta. Il Vangelo di Giovanni inizia con la testimonianza del Battista, presenta un certo numero di episodi della vita di Gesù, termina con i racconti della passione e della risurrezione. Tuttavia numerosi tratti caratteristici lo distinguono dagli altri vangeli: miracoli ignorati dai sinottici, come l'acqua cambiata in vino a Cana o la risurrezione di Lazzaro; lunghi discorsi, come quello che segue la moltiplicazione dei pani; una cristologia che insiste in particolare sulla divinità del Cristo. Del Vangelo di Giovanni il volume propone: il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; il testo greco, tratto dall'edizione interconfessionale TheGreek New Testament (GNT), basato prevalentemente sul codice manoscritto B (Vaticano), risalente al IV secolo; la versione interlineare in lingua italiana che, eseguita a calco, cerca di privilegiare il più possibile gli aspetti morfologico-sintattici del testo greco, anche a scapito, in alcuni casi, della semantica.In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. La collana è adatta anche a un pubblico laico.
Traduzione interconfessionale dal testo greco del Vangelo di Giovanni in lingua corrente tratto dalla Parola del Signore
Quarto volume della collana "Sacra Pagina", un commentario al Nuovo Testamento opera di un gruppo internazionale di biblisti cattolici. Scopo della collana è presentare una solida analisi critica dei testi senza compromettere la sensibilità per il significato religioso. Questo studio si concentra sul progetto narrativo del Quarto Vangelo e analizza l'influenza che la storia in esso narrata ha avuto sui suoi lettori. Concepito per un pubblico che va ben oltre la cerchia di lettori del primo secolo, il Vangelo di Giovanni parla ai cristiani di tutti i tempi e li chiama a operare, una volta per sempre, la più importante scelta di vita.
Il Vangelo di Giuda costituisce il più importante ritrovamento del secolo scorso, dopo la straordinaria scoperta di un'intera biblioteca "gnostica" a Nag Hammadi, in alto Egitto, nel 1945. Di esso si aveva notizia dai più antichi eresiologi cristiani (Ireneo, Ps. Tertulliano); riportato alla luce nel 1978, dopo una serie di traversie che hanno finito col danneggiarlo gravemente, solo nel 2006 è stata annunciata la sua scoperta ed è stato poi pubblicato dalla National Geographic Society. Lo scritto è di un interesse straordinario per tanti ambiti di ricerca: origini cristiane, storia del cristianesimo, gnosticismo, filologia ed esegesi biblica, rapporti tra giudaismo e cristianesimo, teologia cristologica; ma soprattutto per l'immagine completamente diversa da quella tradizionale che assume in esso la figura di Giuda Iscariota.
Il contesto storico e la matrice gnostica del Vangelo di Giuda
Le ragioni dell'esclusione dal canone
Giuda, da traditore a tassello dell'opera di salvezza di Dio
Negli anni Settanta del Novecento, in Egitto venne rinvenuto un codice del IV secolo in lingua copta, traduzione di uno scritto gnostico del II secolo, il Vangelo di Giuda.
Il testo - che non fornisce informazioni di rilievo sul cristianesimo delle origini ma è assai prezioso per lo studio dei gruppi gnostici del tempo - riporta il resoconto della rivelazione di Gesù a Giuda sul senso della propria missione nonché sulla realtà del peccato e della salvezza.
Da esecrato traditore, Giuda diviene un importante tassello dell'opera di salvezza del genere umano.
Oltre alla figura di Giuda, rivalutata nella sua dimensione tragica, da queste pagine emerge così un cristianesimo "alla rovescia", una fede diversa, messa ai margini dalla storia e a lungo celata.
La trattazione si articola in dieci grandi temi, strutturati intorno ai seguenti nuclei: una spiegazione che va dal testo antico all'attualità; un'applicazione che parte dall'oggi per ritornare al testo; alcuni spunti di revisione personale. Caratteristiche del testo sono, tra le altre, la valorizzazione di situazioni e problematiche attuali, il ricorso a un buon numero di immagini moderne e a brevi meditazioni libere, anche poetiche.

