
Il Paolo che incontriamo in questo libro è un uomo che ama il Signore così intensamente da non poter più fare a meno di prendersi cura delle donne e degli uomini che incontra. Eccolo dunque alle prese con i dubbi e le angosce che, allora come oggi, attraversano i credenti. E al cuore della crisi sta l'interrogativo sulla morte e la risurrezione, "che senso avrebbe il bene che voglio loro dal momento che moriranno come me? Insomma che senso avrebbe la vita in quanto tale?"
Lo sguardo di Gesù sa cogliere i particolari, sa vedere oltre, in profondità. Questo atteggiamento dona la capacità di leggere nel cuore, cogliere aspetti della vita che ad altri sfuggono. L’autore propone la lettura e la meditazione di alcune scene del Vangelo ove si coglie uno «sguardo» particolare di Gesù e offre, come commento di attualizzazione, pagine tratte dall’esortazione apostolica Evangelii gaudium di papa Francesco, che invita a «dare al nostro cammino il ritmo salutare della prossimità, con uno sguardo rispettoso e pieno di compassione, ma che nel medesimo tempo sani, liberi e incoraggi a maturare nella vita cristiana».
L’autrice prende in considerazione molti passi dei quattro Vangeli che riguardano l’incontro di Gesù con diverse persone ed evidenziano il suo amore attraverso lo sguardo: Sguardo che chiama (Andrea e Simone, Filippo, Natanaele, giovane ricco), Sguardo che scruta (l’emorroissa, uomo dalla mano inaridita), Sguardo di compassione (moltiplicazione dei pani, sordomuto, Lazzaro), Sguardo che converte (adultera, Pietro che rinnega tre volte), Sguardo orante (durante l’ultima cena), Sguardo che soffre (pianto di Gesù su Gerusalemme e nel Getsemani), Sguardo sulla Madre e sulla Chiesa (a Cana e ai piedi della croce), Sguardo del Risorto (Maria Maddalena).
Punti forti
La fama dell’autrice rendono il libro un testo molto atteso, correlato da un ricco commento inserito in una lectio divina agile e profonda.
Destinatari
Diretto al larghissimo pubblico, poiché la collana, secondo quanto indicato negli Orientamenti pastorali dei vescovi italiani, vuole valorizzare la pratica della lectio divina sia a livello personale che comunitario.
L’autrice
Anna Maria Cànopi è abbadessa dell’abbazia benedettina “Mater Ecclesiae” sull’isola di San Giulio (Novara). Già conosciuta e apprezzata per la sua collaborazione all’edizione della Bibbia Cei e alle edizioni ufficiali del Messale e dei Lezionari liturgici, è voce autorevole nell’ambito della spiritualità biblica, liturgica e monastica. Numerose le sue pubblicazioni di ampio respiro ecclesiale. Con Paoline Editoriale Libri ha pubblicato molti testi, fra i quali recentemente: La Grande Settimana (20072), La santa Messa (2008), oltre ai sedici volumetti di lectio divina nella collana Coltivare la Parola.
La fonte delle gesta narrate è senz’altro il Libro della Genesi, ma il narratore nel raccontare fa leva sulla fantasia e perciò –come si esprime Origene– il racconto biblico è espresso in forma favolistica. Le verità della Sacra Scrittura vengono così comunicate nella forma più semplice e più gradita soprattutto ai fanciulli.
I midrashîm raccontano le meraviglie che Dio ha operato in favore del suo popolo Israele. Naturalmente il racconto segue il testo sacro però lo amplia, arricchendolo di sapienti osservazioni e illustrandolo con similitudini, paragoni e parabole.
Questa antologia ha un immenso valore pedagogico, perciò la raccomandiamo caldamente a genitori e maestri.
Una raccolta di racconti ebraici sulle meraviglie che Dio ha operato in favore del suo popolo Israele. Presentazione di Adolfo L'Arco. ...I midrashim raccontano le meraviglie che Dio ha operato in favore del suo popolo Israele. Naturalmente il racconto segue il testo sacro pero lo amplia, arricchendolo di sapienti osservazioni e illustrandolo con similitudini, paragoni e parabole. Le verita della Sacra Scrittura vengono cosi comunicate nella forma piu semplice e piu gradita soprattutto ai fanciulli. Questa antologia ha un immenso valore pedagogico, percio la raccomandiamo caldamente a genitori e maestri.
La fonte delle gesta narrate è senz’altro il Libro della Genesi, ma il narratore nel raccontare fa leva sulla fantasia e perciò –come si esprime Origene– il racconto biblico è espresso in forma favolistica. Le verità della Sacra Scrittura vengono così comunicate nella forma più semplice e più gradita soprattutto ai fanciulli.
I midrashîm raccontano le meraviglie che Dio ha operato in favore del suo popolo Israele. Naturalmente il racconto segue il testo sacro però lo amplia, arricchendolo di sapienti osservazioni e illustrandolo con similitudini, paragoni e parabole.
Questa antologia ha un immenso valore pedagogico, perciò la raccomandiamo caldamente a genitori e maestri.
I frutti della più recente storica su Gesù e le ragioni della fede cristiana offerti con un linguaggio essenziale. Per catechisti, insegnanti di religione e, più in generale, tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza di Gesù.
«La vergine si chiamava Maria» (Lc 1,27). Di Maria ci è dato il nome: è tutto ciò che di lei sappiamo. In questo paradosso, che cioè la donna più nominata e amata del mondo sia tanto sconosciuta, c'è l'insegnamento di base: nella realtà d'una persona, nella sua vita e nel suo essere, non conta molto chi essa è, come è o quando è o dove è: conta ciò che Dio opera in lei, e ciò che essa consente che egli operi in lei. In queste pagine sono ripercorsi i versetti del vangelo che parlano di Maria, traendone freschissime ispirazioni per la vita dei cristiani di oggi. Trentuno meditazioni che permettono, volendo, di trascorrere un mese in compagnia di Maria, per imparare da lei a stare con Gesù nella nostra vita e chiederle di starci accanto nel cammino. «Maria del primo sguardo a Gesù nato, conduci i nostri pensieri nel tuo silenzio. Insegnaci la nostalgia di colui che ancora non abbiamo visto. Rendici comprensivi del primato dell'amore che svela tutto il messaggio di Dio. Vergine che hai finalmente visto tuo figlio, facci partecipi della tua impazienza di contemplazione, ora e sempre».
L'interrogativo a cui questo saggio intende rispondere è sostanzialmente duplice: come il Dio biblico si è rivelato con parole e azioni per bocca dei profeti? E una volta conclusasi la rivelazione pubblica e definitiva di Dio in Gesù Cristo, come Dio si manifesta nei "segni del tempo" della Chiesa? L'indagine si articola in tre momenti logici: nel primo tenta di focalizzare in che modo, nell'Antico Testamento, il Signore ha comunicato con uomini di fede com'erano i profeti; la seconda tappa dell'indagine mostra in che senso il Vangelo secondo Luca ha attribuito a Gesù il titolo di "profeta" e in che maniera si sono compiute in Lui le profezie dell'Antico Testamento; infine, l'ultima parte è dedicata a scoprire come Dio può "parlare" ancora ai nostri giorni.