
Cosa avviene se Gesù viene considerato nella sua accezione più terrena, come medico e dottore, piuttosto che come operatore di miracoli? Don Sandro si è posto questa domanda e ne rende partecipi i suoi lettori, alla luce della sua esperienza a contatto con la malattia e della sua approfondita conoscenza dei Vangeli. Lungi dal voler essere esaustivo o strettamente tecnico dal punto di vista medico, il testo si propone come una serie di riflessioni brevi che mettono in relazione esperienze direttamente vissute da don Sandro e letture del testo evangelico.
Di concezione nuova, il volume prende in considerazione 15 pericopi del Vangelo di Luca scelte tra quelle del ciclo liturgico C. Quanto esposto si presenta sovente sotto forma di frammenti, di materia prima rozza e da elaborare (etimologie, definizioni, notazioni storiche e geografoche, citazioni e aforismi, passi paralleli ecc.). Brevi testi spesso staccati l'uno dall'altro. E non in forma di discorso articolato, letterariamente elaborato. Sarà il lettore-meditante a dare forma elegante al tutto, a trovare l'armonia dell'esposizione.
L'ultimo capitolo del Vangelo secondo Marco si articola in due parti: i primi otto versetti riferiscono della visita delle donne alla tomba vuota, mentre gli ultimi dodici raccontano le apparizioni di Gesù risorto che conferisce il mandato missionario. Questi ultimi sono stati aggiunti nel II secolo e spiccano per originalità: lo stile, il vocabolario, le peculiarità teologiche non si armonizzano, infatti, con la narrazione precedente.
Secondo alcuni antichi manoscritti e le testimonianze di Clemente di Alessandria, Eusebio di Cesarea, Girolamo e Origene, il Vangelo di Marco terminava originariamente all'ottavo versetto del sedicesimo capitolo. Al lettore, che con stupore vedeva la narrazione interrompersi improvvisamente con la fuga, il silenzio e la paura delle donne, l'aggiunta offre un seguito più soddisfacente. Attraverso materiale presente anche nei racconti pasquali degli altri vangeli, essa intende ricordare l'urgenza della missione, garantita dalla presenza stessa del Risorto. Il pressoché unanime consenso attribuitole dalle antiche comunità cristiane ha incoronato questa aggiunta come legittimo finale del testo di Marco.
Sommario
Raccomandazione. Perché preferisco la stilografica. Perché sono tutti inutili i libri dopo il vangelo. Prefazione. Premessa. Parte I. il racconto delle donne alla tomba (Mc 16,18). 1. Le donne discepole. Sequela:una questione di tenace fedeltà. La paura di essere trascinati nella morte. Un ministero di riconciliazione. 2. Discepole fedeli ma non perfette. Seguire Gesù: il tema del cammino in Marco. La distanza sospetta: le difficoltà della sequela. Risorgere: un'antropologia dell'assurdo. 3. Oli e profumi. Saper corrispondere. La virtù dello spreco. Effondere il profumo di Cristo. 4. La pietra rotolata via. Le nostre pietre. Lamenti. Risurrezione e fraternità. 5. Il giovane in bianche vesti. L'età delle scelta importanti. Siamo nudi. Rivestiti di gloria. 6, l'annuncio pasquale: è risorto. Cercare o arrendersi? Accogliere la Rivelazione. Il vangelo: la storia di Gesù raccontata da Dio. 7. L'annuncio pasquale: l'invio. Sequela e annuncio del vangelo. Il vangelo: una storia mia terminata. Se il Risorto precede. 8. La fuga. Trascinati via dalla potenza del Risorto. L'inizio di un nuovo giorno. Nell'attesa dell'incontro definitivo. 9. Il silenzio. Le voci del silenzio. Risurrezione, l'ultima parola di Dio. Un silenzio volto a comprendere. 10. La paura. Travolti dall'annuncio. Affidati alla parola di Gesù. 11. Al termine del racconto. Parte II. Il finale lungo (Mc 16, 9-20). 12. Un nuovo racconto. 13. Le tre apparizioni (Mc 16,9-14). Maria di Màgdala e le donne discepole. L'apparire del Risorto. Incredulità e fede. 14. Il discorso di invio in missione (Mc 16,15-18). Una missione universale. L'ordine di battezzare. I segni potenti. Il quadro conclusivo (Mc 16,19-20). Al termine del Vangelo.
Note sull'autore
Maurizio Compiani è docente di Teologia all'Università Cattolica di Milano e di Esegesi biblica negli Istituti superiori di Scienze religiose delle diocesi di Crema-Cremona-Lodi e di Mantova. È inoltre professore incaricato all'Istituto filosofico e teologico interdiocesano di Scutari, in Albania. Ha pubblicato Fuga, silenzio e paura. La conclusione del Vangelo di Marco. Studio di Mc 16,1-20 (Pontificia Università Gregoriana 2011).
Di concezione nuova, il volume prende in considerazione venti brani del Vangelo di Matteo scelti tra quelli del ciclo liturgico A. Quanto esposto si presenta sovente sotto forma di frammenti, di materia prima rozza e da elaborare (etimologie, definizioni, notazioni storiche e geografiche, citazioni e aforismi, passi paralleli ecc.). Brevi testi spesso staccati l'uno dall'altro. E non in forma di discorso articolato, letterariamente elaborato. Sarà il lettore-meditante a dare forma elegante al tutto, a trovare l'armonia dell'esposizione.
i libri di samuele sono libri di un alto e vivo umanesimo, anche nei confronti della letteratura pagana questi due libri ci presentano la storia di uomini a noi vicini. Di fatto i libri di samuele hanno un carattere particolare; sono fra i libri piu`importanti della bibbia. Due grandi avvenimenti ispirano la spiritualita dell'antico testamento: i l primo e`l'esodo - la libera zione di israele dalla schiavity dell'egitto -.l'altro avv enimento e`l'istituzione dell a monarchia e la promessa di dio di una discendenza a davide. Nell'esodo l'intervento co ntinuo e`di dio, nei libri di samuele opera soprattutto l'u omo. Di fatto i libri d i samuele sono i libri di un alto e vivo umanesimo; anche nei confronti della letteratura pagana questi due libri ci presentano la storia di uomini che sentiamo essere piu`vicini a noi. I libri di samuele sono i piu`moderni di tutta la bibb
Il messaggio del libro di Giona è la rivelazione di un amore che non è patrimonio di nessuno, ma che si dona a tutti gratuitamente. L'uomo è sempre meschino ed egoista, ma Dio vince l'uomo, ogni suo atteggiamento, ogni sua concezione religiosa, nell'atto del suo amore. La meditazione che qui viene offerta è una lettura vasta e viva di questo libro della Bibbia, non appesantita da note o apparati tecnici, è un'esperienza di vera lectio divina, compiuta nella grande linea patristica e monastica. È proprio questo meditare in un contesto cultuale che, lontano da un commento allegorico o, ripresenta un genere di lettura mistagogica e traduce in termini attuali una grande esperienza di uso antichissimo, che faceva meditare un libro della Sacra Scrittura nell'oggi ecclesiale.
Nel libro di Tobia è narrata la vicenda della vita umana, cioè della nostra vita. Ogni uomo trascorre i suoi giorni in esilio; tuttavia questo esilio è quasi una patria per lui, in quanto può avere una casa e una famiglia anche se la vera patria gli rimane inaccessibile. Anzi proprio in ordine a questa vera patria, la vita diviene un cammino, che per l'uomo non è privo di certezze e di pace, in quanto su di lui veglia Dio, che continuamente e in modo discreto e nascosto lo protegge e lo salva. Divo Barsotti in questa meditazione ha voluto avvicinarsi in umiltà all'antico libro ispirato e cercare di ascoltare la Parola di Dio nella pura semplicità della fede. Si tratta di un testo che conserva l'immediatezza propria della vita che dà all'anima luce e forza.
Il secondo libro dei Maccabei risulta importante per la visione religiosa che lo illumina e per la riscoperta della presenza di Dio negli avvenimenti della storia.
L'autore riconosce al libro delle Lamentazioni il carattere drammatico e sacrale della tragedia antica. Il peccato dell'uomo e il silenzio di Dio si esprimono di fatto nella parola dell'"uomo dei dolori" che si eleva, pura e solitaria, al centro della mirabile composizione.