
Entrare nel Teatro di Eduardo come si entra in un mistero. È in fondo un percorso iniziatico. Immaginiamo nel mondo di Eduardo, "ultimo Re Magio", un Cristo che entra nelle sue commedie e si commuove, come un bambino. La sua è una poetica necessaria in un tempo di banalizzazione del pensiero. Un amore poetico e politico per la terra e il suo destino. Lo sguardo di Eduardo sui diversi e gli ultimi educa all'inclusione, alla convivialità; chiede riscatto per gli esclusi di oggi e per i morti di ieri. Un Teatro dove elaborare utopie possibili e da cui apprendere "buone pratiche" di giustizia. Con il desiderio di realizzare un possibile "paradiso in terra" piuttosto che rimandare tutto al Cielo... Prefazione di Adriana Valerio.
Esponente di spicco della cultura italiana degli ultimi decenni, Erri De Luca si accosta da tempo al testo biblico da lettore, traduttore, esegeta e riscrittore. In questo volume, Luciano Zappella ci propone un articolato percorso finalizzato a mettere in risalto le coordinate della presenza della Bibbia nella multiforme opera De Luca. Narratore, saggista, poeta e traduttore, nel panorama culturale degli ultimi decenni Erri De Luca rappresenta indubbiamente una voce originale. Le sue esperienze biografiche, le scelte letterarie e il suo rapporto con la Bibbia ne fanno un intellettuale senza parentele. Non credente ma non ateo, De Luca si è accostato al testo biblico da lettore competente, da traduttore autodidatta, da ri-narratore e scrittore poliedrico. Lungi dall'essere semplice motivo ispiratore, la Bibbia - che lo accompagna da quarant'anni - funge per lui da testo fondatore e da codice antropologico universale, influenzandone anche lo stile. Luciano Zappella propone un percorso ragionato nella variegata produzione di De Luca mettendo i lettori a diretto contatto con le sue parole.
Diverso per molti e rilevanti aspetti dai vangeli sinottici, in particolare per l’ampio respiro teologico, il Vangelo di Giovanni è uno dei più importanti testi biblici. Maestro incontestato della materia, Jean Zumstein propone un commentario, in due volumi, a un tempo scientifico e pastorale con una traduzione basata su critica testuale, informazioni storiche, letterarie e teologiche.
«Il Vangelo secondo Giovanni è un testo di grande intensità teologica. Non confida i suoi segreti a lettori che vanno di fretta, ma esige una lettura attenta e una continua ripresa del testo. A chi si concede il tempo necessario per accostarsi a questo monumento della letteratura cristiana primitiva è dato scoprire un’interpretazione di Gesù di Nazareth di profondità, sagacia e originalità straordinarie».
Jean Zumstein
È ricco e suggestivo il percorso proposto in queste pagine che attingono abbondantemente dal quarto Vangelo. La scelta di concentrarsi su talune figure che attraversano il testo consente di approfondire il loro singolare rapporto con Gesù e di scoprire come l'incontro col Signore sia ciò che cambia realmente la vita di ogni persona. L'incontro con Gesù avviene in modi differenti e in genere ha sviluppi imprevisti; sempre, però, accade nella storia delle persone e delle comunità, provocando e interpellando. E le chiama ad un salto di qualità nella fede, nell'amore e nella speranza. Così, in queste pagine, si susseguono le vicende dei personaggi che caratterizzano la scena evangelica - dal Battista ai primi discepoli e a Nicodemo, da Pietro al "discepolo amato", dalla donna samaritana a Pilato, da Lazzaro a Tommaso, per evocarne solo alcuni - ma c'è sempre Qualcuno che rimane l'Unico necessario, ossia il Signore Gesù. [...] Gesù Cristo è sacramento di Dio e la Chiesa è sacramento di Cristo; per questo tutto, nella comunità ecclesiale, si fonda su Gesù e da Lui prende forza, valore e significato. Al di fuori di Lui è smarrita la dimensione sacramentale, tutto si "snatura" e decade a puro funzionalismo, pura psicologia o mera attività sociale. Possano, coloro che si cimenteranno in questo percorso tra le storie e i personaggi del Vangelo secondo Giovanni, crescere nel loro incontro col Signore Gesù e nell'appartenenza alla Chiesa per riuscire a credere, amare e sperare come richiede ogni vocazione cristiana, qualunque essa sia. (dalla Prefazione di Francesco Moraglia)
Il volume raccoglie, oltre al Vangelo e le Lettere di Giovanni, La Grande Passione di Albrecht Dürer, l'opera con cui l'artista si riprometteva di replicare il grande successo della prima serie di stampe apocalittiche pubblicata nel 1498.
L'attualizzazione della vita di Gesù, delle sue parole e delle sue opere nella vita delle comunità dei suoi discepoli è celebrata nella liturgia e in riferimento alle sacre Scritture. In tale contesto nasce la "testimonianza" di Giovanni. A partire da esso, perciò, va studiata e attualizzata. Questo volume è un prezioso strumento per comprendere le Scritture di Israele e della Chiesa antica. Illustra le metodologie più aggiornate e adeguate per interpretare in modo corretto il testo biblico.
Maestro incontestato della materia, Jean Zumstein propone un commentario, in due volumi, a un tempo scientifico e pastorale con una traduzione basata su critica testuale, informazioni storiche, letterarie e teologiche.
Il commentario di uno dei massimi esperti giovannei Un commentario esegetico e pastorale Commento sequenza per sequenza, traduzione e analisi
La prima parte del volume delinea le coordinate storico-letterarie del quarto vangelo e offre le informazioni generali sull'opera, dalla formazione alla struttura, dallo stile letterario al contesto della composizione. La seconda parte è invece più marcata dall'esegesi e dalla teologia; in particolare, l'analisi di alcuni testi consente di comprendere il cammino dell'uomo nel Vangelo di Giovanni nel senso di un percorso di ricerca che ha come motivazione profonda «imparare a credere». Dalla prima parola che Gesù rivolge a due discepoli che lo seguono («Che cosa cercate?») sino al momento supremo, quando rivolgendosi a Maria di Magdala, il Risorto le chiede: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?», l'autore del quarto Vangelo costruisce il cammino dell'uomo come un itinerario che dalla ricerca di qualcosa arriva all'incontro con Qualcuno.
Anche se con tutta probabilità Antoine de Saint-Exupéry non pensava alla Bibbia scrivendo Il Piccolo Principe, per Stefano Giannatempo questo classico della letteratura è un ottimo commento laico al vangelo. Posto un bambino in mezzo ai discepoli, Gesù disse infatti "In verità vi dico: se non diventate come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli". Per rileggere Il Piccolo Principe, classico di Antoine de Saint-Exupéry, Stefano Giannatempo attinge alle Scritture, alla spiritualità e alla teologia cristiana ecumenica. Il viaggio, tra asteroidi e pianeti, e gli incontri del piccolo principe - con la rosa, il lampionaio o la volpe - diventano occasione per ragionare sulle radici, le relazioni, la cura, la morte, il rapporto con il tempo, la Parola di Dio, la chiesa. Una rilettura che cerca di aiutare i lettori a crescere restando piccoli, nella genuina semplicità evangelica, per rinnovare la gratitudine espressa da Gesù nel "Ti rendo lode, Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli". Spunti per la riflessione e le attività didattiche accompagnano il testo.
La parola biblica deborda nei versi di Bob Dylan, costeggia l'opera di Woody Guthrie, preme nella "teologia del Padre" di Bruce Springsteen, sostiene la poetica di Johnny Cash, urla nella furia di Patti Smith. Che si manifesti nella lotta o nell'abbraccio, nella fede o nella sua negazione, il rapporto con la Scrittura feconda il canzoniere di alcune delle voci più significative del rock. Ed è proprio la distanza, la ferita che si apre tra la parola biblica e il suo riecheggiare nella musica pop a renderne fertile e vertiginoso il risuonare. Massimo Granieri e Luca Miele provano a catturare quegli echi inseguendo suggestioni e voci, incrociando percorsi, affastellando canzoni in modo dichiaratamente non sistematico, aperto e fluido. Prefazione di Antonio Spadaro.
Il fascicolo propone il testo del Vangelo di Luca secondo la nuova traduzione della CEI. La versione tascabile risponde a ogni esigenza di maneggevolezza e leggibilità. È disponibile anche la versione a caratteri grandi.