
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
Mons. Ravasi propone tre conversazioni registrate al Centro culturale S. Fedele di Milano nel corso dell’Avvento 2001, dedicate al tema dell’altro nella Sacra Scrittura.
In un contesto fortemente contrassegnato dall’esclusione – esclusione rituale (il lebbroso) ed esclusione sociale (lo straniero) –, la parola della Bibbia giunge e spezza una concezione così gretta: essa introduce la logica dell’accoglienza, che è la logica di Dio. Contrariamente a quanto per lo più ritenuto, mons. Ravasi mostra come già l’Antico Testamento sia una mano tesa da Dio perché l’umanità scopra sempre più la fraternità. Il respiro universalistico espresso dalla Bibbia trova poi la sua totale esplicitazione nel Nuovo Testamento, nel comportamento di Cristo e del suo corpo, la Chiesa nascente.
Sommario. 1. Universalismo e particolarismo nell’Antico Testamento. 2. L’altro, il diverso, lo straniero nelle Scritture Sacre. 3. «Non c’è più né giudeo né greco ma tutti sono uno in Cristo».
Note sull'autore
Gianfranco Ravasi, del clero ambrosiano, è Prefetto della Biblioteca Ambrosiana e membro della Pontificia Commissione Biblica. Noto esegeta, docente di Sacra Scrittura alla Facoltà teologica settentrionale, è autore di un saggio su Giobbe (Borla) e di due grandi commenti biblici più volte ristampati (Il libro dei Salmi, tre voll., EDB 1983; Il Cantico dei cantici, EDB 1992). Le EDB pubblicano sia le registrazioni sia le rielaborazioni in volume delle Conversazioni bibliche tenute da Gianfranco Ravasi al Centro culturale S. Fedele di Milano (quaranta titoli, sull'Antico e Nuovo Testamento).
Cosa significa vivere la nostra vita come pellegrini? Da dove ha origine la nostra speranza? Da dove possiamo attingere forza sempre nuova per ripartire? Attraverso questa serie di meditazioni sulle Scritture, frére Matthew ci accompagna ad abbeverarci alle sorgenti della fiducia e ad ascoltare la voce di Cristo nella nostra vita, per scoprire che Dio è fedele e ci invita alla fedeltà ai nostri impegni e alla perseveranza nella strada dietro a lui.
Per ascoltare davvero la Parola del Signore non basta prestare l’orecchio, ma si esige un’adesione più intima, per riuscire a interpretare il codice dell’anima di chi parla, e lasciare che la luce penetri fin dentro i paesaggi nascosti nella faccia oscura della propria anima. Le 21 proposte di lectio divina di questo libro – 13 brani del Vangelo di Matteo e 8 di Marco - rispondono a questa esigenza, andando a scavare dentro la Bibbia, ma anche dentro i fremiti e le angosce dei contemporanei. Un dialogo fecondo, ricco di ispirazione per la fede, di concretezza per la prassi, di insolite risonanze letterarie.
Destinatari
Indicato per la lectio divina in gruppi, associazioni, parrocchie, comunità È di grande utilità anche per la preghiera e la meditazione personale.
Autore
BRUNO SECONDIN, carmelitano, ha studiato a Roma, in Germania e a Gerusalemme, ed è ordinario di teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma. Svolge la sua attività pastorale a Roma, ha pubblicato una trentina di libri ed è impegnato attivamente nella rielaborazione della spiritualità nei nuovi contesti ecclesiali e culturali. ANTONIETTA AUGRUSO, laica, insegnante di religione nelle scuole statali a Roma, ha conseguito il diploma di laurea in teologia all’Università Gregoriana di Roma e si è perfezionata in tematiche interreligiose con un master internazionale all’Università Roma Tre. Scrive di spiritualità attuale su varie riviste e ha gia collaborato per altri due volumi di questa collana.
Le donne di cui Marco ci racconta erano per i loro contemporanei una provocazione bella e buona: una, estremamente sicura di sé, osa prendere la parola; un'altra coraggiosamente corregge Gesù; una terza mostra di avere una fiducia incondizionata... Eppure, i nomi di queste donne non ci sono stati tramandati: perché? Johannes Eckert si mette sulle loro tracce e indaga le loro storie. Riesce a scoprire così un messaggio altrettanto provocatorio per noi e per la chiesa di oggi. Il vangelo di Marco viene letto dall'abate benedettino come apertura alla vita: è la vita il luogo reale della "buona novella". Eckert motiva allora anche noi ad alzarci in piedi e a mettere in discussione strutture attuali come l'obbligo del celibato sacerdotale, a immaginare come possibile il cardinalato per le donne, a cambiare prospettiva nelle forme di sostentamento del clero... Incoraggia soprattutto i giovani e le giovani a osare, a sperimentare in quel vasto campo d'azione che è la Chiesa. Eckert si mette sulle tracce delle donne che compaiono nel vangelo di Marco. Indagando le loro storie, riesce a scoprire un messaggio stimolante anche per noi e per la chiesa di oggi. «Non riesco più a ignorare, delle donne incontrate da Gesù, le loro provocazioni attualissime. Sono una parte importante del vangelo che noi tutti siamo tenuti ad annunciare».
Secondo di 8 volumi con gli 8 capitoli del Cantico dei Cantici. Ogni volume e' diviso in due sezioni; 1)Introduzione; 2)Catechesi, commenti e omelie dei Padri e dottori della Chiesa.
Il testo di Anna Maria Cànopi propone una lectio divina sul libro del profeta Giona, che si caratterizza per la sua brevità (solo 4 capitoli) e per la particolarità della forma letteraria: non una raccolta di oracoli, come avviene per gli altri libri profetici, ma un racconto; il racconto del dialogo tra Dio e il profeta. La singolare vicenda di Giona è molto nota e con la sua ricca simbologia ha ispirato nel corso dei secoli l'arte di pittori, musicisti, poeti. Nel commento si affiancano alla sapienza dei padri della Chiesa la voce di alcuni autori contemporanei e la ricca spiritualità del popolo ebraico.
Questo libro, presentando l'esperienza del profeta Giona, propone un percorso catechetico esistenziale di approfondimento sul mistero pasquale di Cristo e sul cammino di conversione che ogni suo discepolo, giovane o adulto, è chiamato a compiere. Propone una lettura esistenziale delle Scritture, che tiene conto della tradizione di tutta la Chiesa, con particolare attenzione all'esegesi patristica. Nella seconda parte del libro si suggeriscono alcune sequenze catechistiche adatte a fanciulli e adolescenti.
Questo libro, presentando l'esperienza del profeta Giona, propone un percorso catechetico esistenziale di approfondimento sul mistero pasquale di Cristo e sul cammino di conversione che ogni suo discepolo, giovane o adulto, è chiamato a compiere.
Dal 1980 il periodico Parola Spirito e Vita si è affermato come prezioso strumento di lettura spirituale della Bibbia. Ogni sei mesi un numero monografico di Parola Spirito e Vita conduce all'incontro con le Scritture, non solo come libro di riferimento per i fedeli, ma come parola viva capace di portare l'uomo contemporaneo alla scoperta di Dio: un appuntamento di riflessione essenziale per gruppi biblici, comunità, operatori pastorali e per tutti coloro che aspirano a una conoscenza più intima e profonda della Parola.
La tradizione cristiana delle opere di misericordia corporale e spirituale, ripercorsa e ricompresa attraverso le storie e le parole della Sacra Scrittura, restituisce l'immagine di una vita nell'amore sempre possibile, in qualsiasi latitudine umana avvenga l'incontro con l'altro e con noi stessi. La carità, assunta come sentimento e come lavoro, è l'opera di Dio che unifica spirito e corpo e ci rende persone nuove in Cristo. Amanti perché amati.
Dalla pietà del popolo e precipuamente da quella del popolo aragonese muove questa ricerca a carattere storico- teologico che cerca di rinvenire nei luoghi, nell'economia, nelle sonorità, nei riti e financo negli usi culinari, la «fondatezza delle pratiche religiose che da Aragona abbracciano tutta la vita cristiana ed in special modo quella del Meridione, legata sin dai primi secoli di storia a quel sensus fidei popolare che unisce ogni ceto e ogni rango». Se molte delle forme di pietà del passato sono ormai reminiscenza, la Settimana Santa e la Pasqua Aragonese sono ancora vive perché le realtà che significano sono costituenti l'identità di popolo. Nel piccolo centro dell'agrigentino, Settimana Santa e Pasqua, hanno avuto e continuano ad avere la funzione di nesso nel processo di formazione popolare. La complessa Settimana Santa e Pasqua Aragonese è una concrezione nella quale si stratificano e amalgamano elementi liturgici, catechetici e della pietà popolare. Si intrecciano nelle ricche tessiture del volume memoria storica, intelligenza teologica, demologia e saggezza popolare: elementi di una crasi vera e propria che tende a rendere il lettore partecipe protagonista e mai freddo spettatore.

