
Il ruolo della propaganda nella composizione di questi libri
L'egemonia assira, l'esilio e il periodo persiano, il periodo del Secondo Tempio
In questo volume Römer si interroga - con approccio storico, letterario e sociologico - sul significato della cosiddetta letteratura deuteromistica, che egli reinterpreta con grande originalità e spirito innovativo.
Dalla quarta di copertina:
Contributo essenziale per lo studio e lo sviluppo della ricerca critica intorno alla "Storia deuteronomistica", questo volume riflette la grande capacità di Thomas Römer di interloquire a tutto campo con l'accademia europea e nordamericana.
In primo luogo l'Autore presenta una panoramica della storia della ricerca sul "Deuteronomista" e - ripercorrendo le principali tappe dell'indagine critica sui libri da Giosué a II Re - evidenzia fondamentali questioni di metodo e interrogativi aperti.
Römer avanza poi un'ipotesi originale sulla genesi ela composizione della Storia deuteronomistica postulandone tre diverse edizioni: una versione all'epoca di Giosia e nel quadro dell'imperialismo assiro, quindi un'edizione esilica, infine una in epoca persiana.
Una caratteristica dei racconti biblici è la presenza di numerosi personaggi secondari che svolgono un ruolo essenziale nella narrazione. Un esempio fra tanti è quello della ragazzina ebrea, schiava di Naaman il Siro, che fornisce la soluzione al problema del suo padrone lebbroso mandandolo dal profeta Eliseo. Provenendo spesso da fonti popolari che celebrano la rivincita dei piccoli sui grandi e dei deboli sui potenti, le storie della Bibbia esprimono la mentalità di un popolo che non può vantare conquiste, ricchezze o particolari realizzazioni artistiche. Inoltre, Israele si riconosce nei suoi re e nei suoi potenti, ma anche nei servitori, nei pastori, negli artigiani. In questa galleria di figure primeggiano Giuseppe che salva l'Egitto dalla carestia, la vedova Giuditta che libera il suo popolo da un potente nemico o le levatrici dell'Esodo che ingannano il faraone per salvare i figli d'Israele. Ma anche la donna che libera la città di Tebes spezzando il cranio di Abimelek con una macina buttata dalle mura, l'anziana di Tekoa che riconcilia Davide con il figlio Assalonne o la donna saggia di Abel che discute con Gioab, generale di Davide, e pone fine alla ribellione di Seba.
Questo studio suggerisce che Dio «rubi» spesso la scena agli attori umani e impedisca che vi sia, nella Bibbia, una vera letteratura eroica simile a quella greca e latina. Ma proprio l'onnipresenza del personaggio divino - a volte sul palcoscenico, altre volte dietro le quinte - getta una luce molto particolare proprio sui gesti più semplici e sulle figure che occupano il fondale.
L'evangelista Marco è stato il primo a scrivere la storia di Gesù, in una prospettiva di fede, dall'inizio del suo ministero terreno fino alla fine della sua vita. Una narrazione cronologicamente breve, di circa tre anni, nella quale ogni parola è pensata e usata con attenzione e, nella sua essenzialità, nulla è casuale o superfluo. Dal Giordano a Betania propone al lettore un percorso di discernimento con il Vangelo di Marco: dieci meditazioni che si intrecciano e accompagnano l'attuale contesto ecclesiale italiano, legato al cammino sinodale. L'auspicio è quello di diffondere il profumo e la gioia del Vangelo vissuto, per essere Chiesa amata dal Signore in questo tempo, nelle nostre città e nei nostri territori.
In questo studio vengono messe a fuoco cinque tematiche giovannee essenziali: la figura di Cristo-agnello, la dinamica dello Spirito, la venuta di Cristo, la maternità di Maria come modello della maternità della Chiesa e il concetto di santità. Ne scaturisce un percorso trasversale lungo l’intero «corpo giovanneo» nel quale si legge, quasi in trasparenza, la portata della crescita e dello sviluppo della comunità. Ed è proprio questo l’insegnamento più bello, quasi commovente, raccolto nella testimonianza di Giovanni e attraverso la mediazione materna di Maria: la comunità si lascia formare gradualmente nella fede, nel contatto vivo con il Risorto, scandito dalle celebrazioni domenicali della Pasqua. Essa cresce alla scuola dello Spirito: lo stesso Spirito che permea le pagine giovannee, lasciandovi impresse le orme di un’esperienza spirituale e di fede condotta autenticamente, in prima persona.
Ugo Vanni ha dedicato tutta la vita allo studio e all’insegnamento della Scrittura, in particolare presso la Pontificia Università Gregoriana e il Pontificio Istituto Biblico. È uno dei massimi esperti dell’Apocalisse e dal 2000 è membro della Pontificia Commissione Biblica.
Sfogliando le pagine evangeliche di Luca si incontra l'inquietudine della ricerca e l'entusiasmo del discepolato e, d'altra parte, il dramma della pasqua e la gloria della risurrezione. Le resistenze della fragilità e dell'incomprensione del discepolo ma anche i vertici dell'esperienza spirituale nella trasfigurazione. È una frontiera mistica: sta tra il quotidiano e l'eterno. Proprio nel quotidiano, corpo del tempo, viviamo la nostra relazione, intima e comunitaria allo stesso tempo, con Gesù. Raggiungerlo sulle vette dell'esperienza spirituale non significa mai fuggire gli incroci metropolitani: poesia e prosa son fatte delle stesse parole. Stare negli incroci degli incontri e degli impegni non significa soffocare nell'affanno di aria pesante, né ridurre lo sguardo sulla distanza corta. Si sta dentro con il respiro creatore di Dio e il soffio del suo Spirito eterno, si sta dentro con lo sguardo lungimirante di Gesù che, allo stesso tempo, giunge al cuore di ciascuno e all'orizzonte eterno del mondo.
Le donne della Bibbia come guide, esempi e modelli
Agar, Tamar, Sara, Miriam, Debora, Ruth
Le donne che agiscono in favore della giustizia, della pace e del creato
Le riflessioni bibliche proposte nel libro si propongono di dare visibilità alle idee e alle attività delle donne tramandate nella Bibbia nell'azione e nella lotta a favore della giustizia, della pace e dell'integrità del creato.
Dalla quarta di copertina:
Numerose figure femminili della tradizione biblica, in particolare dell'Antico Testamento, sono praticamente sconosciute: Agar, Tamar, Sifra e Pua, Abigail, la donna saggia di Tekoa, Hulda.
Altre, invece, godono tuttora di una certa fama: Sara, Miriam, Debora, Ruth, Anna.
Con questo libriccino di riflessioni e racconti fondati sulla Bibbia, Elizabeth Green intende "dare visibilità alle idee e alle attività delle donne nell'azione e nella lotta a favore della giustizia, della pace e dell'integritˆ del creato".
Ecco allora che queste figure ritrovate possono diventare guide ed esempi, modelli capaci di ispirarci ancora oggi a vedere, raccontare e vivere le nostre storie alla presenza del Dio che unisce.
La Palestina, la religione e l'archeologia. Parole evocative di luoghi, storie, immagini, popoli, libri sacri, divinità, personaggi e monumenti. Ma esse sono in questo testo anche qualcosa di diverso. La Palestina antica, una regione dai confini geografici, politici e culturali difficili da definire, è qui intesa come una vasta area che comprende l'intero levante meridionale, dalla Cisgiordania alla costa filistea, dal deserto del Negev alle zone meridionali di Fenicia e Siria. Non si parla quindi solo dei regni di Israele e Giuda ma anche di Filistei, Moabiti, Ammoniti, Edomiti, Aramei e Fenici.
Dal vangelo ai vangeli prende in esame molteplici aspetti del Nuovo Testa- mento oggetto di lunghe dispute: l’affidabilità dei vangeli, il carattere orale della primissima tradizione su Gesù, la nascita del genere dei sinottici, la diversità del vangelo di Giovanni, il passaggio da Gesù a Paolo, Paolo apostolo e apostata, la giustificazione per fede, l’ecclesiologia trinitaria di Paolo.
James D. G. Dunn, di formazione protestante, si rivolge a un pubblico cattolico ed ebraico «nella speranza di favorire una più piena conoscenza di Gesù, di Paolo e dei vangeli, della loro reciproca relazione e della loro incessante importanza per l’autocomprensione cristiana e per la crescita del rispetto della comprensione vicendevole tra Ebrei e cristiani».
Destinatari
Studenti, biblisti, religiosi.
Autore
James d. G. Dunn. Lightfoot Professor Emeritus of Divinity presso l’Università di Durham, in Inghilterra. Tra le sue molte pubblicazioni, oltre ai commentari a Romani, Galati, Colossesi e Filemone, ricordiamo i tre volumi Gli albori del cristianesimo: La memoria di Gesù. Fede e Gesù storico (2006), La memoria di Gesù. La missione di Gesù (2006) e La memoria di Gesù. L’acme della missione di Gesù (2007) pubblicati da Paideia, così come La teologia dell’apostolo Paolo (1999) e Cambiare prospettiva su Gesù. Dove sbaglia la ricerca su Gesù storico (2011).
Il volume, come è indicato dal sottotitolo, mira a presentare in sintesi i risultati del cammino fatto dall’A. nel corso di oltre cinquant’anni di studio e di ricerca, cammino inizialmente motivato dalla responsabilità della docenza in una Facoltà Teologica, divenuto però con il tempo e con le connesse vicende della vita sempre più impegno ed esigenza "personale". Viene infatti qui affrontato un argomento che è centrale nella vita di ogni "credente", ancor più se si ritrova più direttamente impegnato, come sacerdote, al seguito di Gesù. Come con semplicità e sincerità l’A. attesta nella presentazione del volume, mentre nei primi anni del cammino egli ha soprattutto cercato di attenersi al percorso tracciato in materia dall’abbondante letteratura di cui poteva disporre – tanti preziosi ed insostituibili compagni di viaggio! – col passare del tempo ha sempre più avvertito il bisogno di addivenire, sulle singole questioni d’indole sia esegetica che storica, a convinzioni personalmente condivise. Nel presente volume, quasi a conclusione del lungo cammino percorso, l’A. affida ai lettori alcuni dei risultati più significativi a cui è pervenuto, ben conscio, per altra parte, che il cammino che ci sta davanti è ancor sempre lungo e necessita pertanto di essere supportato da convinzioni sempre più solide e condivise. Come traspare dall’Indice dei singoli argomenti affrontati, il volume si presenta, a tutta prima, come un tradizionale manuale d’introduzione allo studio della letteratura "evangelica" canonica neotestamentaria. Ciò che però è nuovo ed in certo senso anche "originale" è il modo con cui le singole questioni vengono affrontate: più che indugiare a richiamare le tante e ben diversificate posizioni degli Studiosi in materia, si suggerisce con linearità e concisione la soluzione ritenuta più convincente, soprattutto fondandosi sui dati offerti dalla Tradizione antica, più vicina ai tempi "evangelici". Il lettore trova così felicemente congiunti in unità l’antico e il nuovo, proprio come suggerito da Gesù: «Ogni scriba, fatto discepolo del Regno dei Cieli, è simile a un uomo padrone di casa, che trae fuori dal tesoro suo cose nuove e cose vecchie» (Mt 13,52).
Aiutare i catechisti a narrare ai ragazzi la buona novella: è l'obiettivo che si pone questo libro. Partendo dalla spiegazione del metodo narrativo, si analizzano alcuni elementi portanti per poter definire il Vangelo di Giovanni come un vangelo narrante. L'autore elabora tre narrazioni e la loro applicazione per le diverse fasce di età. Un testo per tutti, che parte dalla scuola del Vangelo e arriva alle comunità cristiane di oggi.