
Il volume rappresenta un'autobiografia dell'Apostolo Paolo, che attraverso i suoi scritti racconta in prima persona la sua stessa vita, dagli inizi cronologici fino alla sua rinascita spirituale rappresentata dalla conversione al Cristianesimo. L'Autore del volume, Fortunato Frezza ha diviso il suo lavoro in due parti, nella prima si trovano i saggi dell'Apostolo, mentre nella seconda sono stati raccolti i testi biblici. Il libro risulta di particolare interesse per gli studiosi di teologia, di storia del cristianesimo, ma anche per tutti coloro che considerano San Paolo un pilastro di fede e spiritualità.
Negli anni recenti e meno recenti, gli studi su Simon Pietro sono stati numerosissimi e si possono raccogliere attorno a tre centri d'interesse. Il primo è quello esegetico-dottrinale, riguardante il "ministero petrino". Le pericopi di Mc 8,27-30, Mt 16,13-20 e Lc 9,18-21.22,31-32 sono confrontate con il magistero, la tradizione, la storia, l'archeologia biblica ed extra-biblica. Il personaggio è messo preso in esame rispetto a deduzioni storico-teologiche, relative alla questione della successione apostolica. Il secondo è quello ecumenico: dopo essere stata lungamente oggetto di conflitti confessionali, la figura di Pietro è divenuta un tema su cui verificare le basi del dialogo teologico tra le Chiese cristiane. Infine la ricerca su Pietro è orientata verso analisi esegetico-teologiche, che lo studiano in merito al suo essere presente in una singola pericope, in insiemi di pericopi o in un determinato libro del Nuovo Testamento. La ricerca dell'autore intende verificare, con l'ausilio dell'analisi narrativa, come è caratterizzato il personaggio Simon Pietro negli Atti degli apostoli. È una verifica di come e quanto l'approccio esegetico narratologico permetta di capire un soggetto nel momento cruciale del suo essere vivo solo nel mondo del racconto.
Descrizione dell'opera
L'ambito della ricerca pluriennale dell'autore è costituito dalla soteriologia elaborata dall'apostolo Paolo, attorno alla quale non si è pervenuti sinora da parte degli studiosi a una comprensione minimamente condivisa. Il saggio interviene quindi nel dibattito con pretesa di una certa originalità.
Una volta messa a tema, la questione della soteriologia si rivela a Romanello come una sorta di sasso gettato in uno specchio d'acqua, che ingenera vari cerchi d'onda concentrici. Di questi, vengono presi in esame gli sviluppi relativi alla questione dell'identità.
Le questioni sono affrontate con una disamina a livello esegetico, o più precisamente di teologia biblica, ossia di ricerca di strutture costanti del pensiero paolino. Ne risulta un quadro di forte coerenza interna, la cui organicità rivela sicuri motivi di fascino e di attualità anche per un lettore non specialista.
Sommario
Prefazione. 1. Definiamo l'ambito: come e perché parlare dell'identità credente? 2. L'evento sorgivo. 1. L'incontro con il Risorto 3. L'evento sorgivo. 2. La morte di Cristo. 4. I credenti: giustificati e riconciliati. 5. I credenti: uniti a Cristo e perciò figli. 6. I credenti e la legge mosaica. Conclusioni. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
STEFANO ROMANELLO è presbitero dell'arcidiocesi di Udine. Licenziato in esegesi biblica al Pontificio Istituto Biblico e dottorato alla Pontificia Università Gregoriana, insegna esegesi del Nuovo Testamento alla Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale (MI), alla Facoltà Teologica del Triveneto (PD), allo Studio Teologico affiliato del Seminario Interdiocesano di Gorizia, Trieste, Udine e all'ISSR di Udine. Oltre a numerosi articoli di ricerca, ha pubblicato: Una legge buona ma impotente. Analisi retorico-letteraria di Rm 7,7-25 nel suo contesto, EDB, Bologna 2000; Lettera agli Efesini, Paoline, Milano 2003; Lettera ai Galati, Messaggero, Padova 2005; con R. Fabris, Introduzione alla lettura di Paolo, Borla, Roma 22009; inoltre ha curato, con R. Vignolo, Rivisitare il compimento. Le Scritture d'Israele e la loro normatività secondo il Nuovo Testamento, Glossa,Milano 2006.
Paolo risponde a quesiti (divisioni, disordini, statuto degli apostoli, matrimoni cristiani, banchetti sacri, assemblee cristiane, i doni dello Spirito, la risurrezione dei morti) che la comunità di Corinto, di cui è padre e fondatore, gli ha posto. La 1Corinzi costituisce il sigillo del suo ruolo di apostolo. Perciò interviene per chiarire i fraintendimenti, per approfondire o decidere le questioni aperte, per suggerire atteggiamenti e dettare norme di comportamento.
In breve, la sua è una lettera apostolica, nel senso che è scritta da Paolo, l’apostolo chiamato da Dio per proclamare il vangelo che è Gesù Cristo.
Per comunicare in maniera efficace con i corinzi, Paolo fa ricorso ad alcuni elementi della «retorica» classica, anche se egli paradossalmente contesta il discorso retorico, a favore della logica e della sapienza della croce (1Cor 1,17; 2,4). Per dare una risposta agli interrogativi dei corinzi e motivare le sue disposizioni pratiche l’Apostolo rimanda al kèrygma che è il fondamento della fede (1Cor 15,1-11).
Punti forti
L’autore è un biblista di lunga data con grandi doti di sintesi, che permette di far conoscere il testo della 1Corinzi e poterne cogliere più facilmente il senso della lettera nella quale Paolo risponde agli interrogativi di una sua comunità.
Destinatari
A persone con conoscenza biblica e teologica di base.
Autore
Rinaldo Fabris, nato a Pavia di Udine nel 1936, laureato in Scienze Bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma, è docente di Esegesi biblica del Nuovo Testamento presso lo Studio Teologico di Udine, sede staccata della Facoltà Teologica del Triveneto. È autore di numerosi commentari biblici, di articoli, studi monografici di storia dell’esegesi, di teologia e della spiritualità biblica. Con Paoline Editoriale Libri ha pubblicato Paolo. L’apostolo delle genti (Milano 1997, 20085); Prima Lettera ai Corinzi. Nuova versione, introduzione e commento (Milano 1999, 20083); Li amò sino all’estremo: Lectio divina sul Vangelo di Giovanni (Milano 2008); Paolo di Tarso (Milano 2008, 20094); Lettere di san Paolo. Introduzioni, note e approfondimenti (Milano 2009), La carità di Paolo (Milano 2010).
In circa quindici capitoli, seguendo i luoghi di Paolo (Grecia e Turchia, Israele e Cipro, Spagna, Malta, Italia meridionale e Roma), l’autore intende mettere a fuoco l’influsso e l’importanza dell’archeologia nel tentativo di rispondere alle domande sull’origine degli scritti neotestamentari e sulla storia del cristianesimo. Con tutta la documentazione archeologica a sua disposizione, Hesemann accompagna il lettore nell’avventura incomparabile dell’Apostolo delle genti, una delle personalità più avvincenti della storia. Paolo non conosce mezze misure: è totale per il Dio degli ebrei, come totale si dimostra dopo l’incontro con il Risorto, la Parola vivente del Padre in mezzo all’umanità: vive alla luce di lui. Paolo non conosce che Cristo e Cristo crocifisso, a cui invincibilmente dedica la vita annunziandone la buona notizia a tutte le genti. Senza esclusione di sorte.
Cittadino dell’impero, raffinato ed eloquente, colto e aperto, profondo conoscitore tanto dell’ebraismo quanto della cultura greco-romana, Paolo è il più cosmopolita degli apostoli. Ancora oggi, dopo duemila anni, il suo messaggio rimane di una «insuperabile» attualità nel momento stesso in cui ci riporta a contatto con le origini del cristianesimo, con il fondamento della nostra stessa civiltà. Per coloro che desiderano conoscere e comprendere Paolo e le origini cristiane, queste pagine sono opportune per immergersi nel suo mondo e ripercorrerne le strade percorse.
Punti forti
La dimensione universale dell’amore di Dio, estesa ad eletti e non, diviene per Paolo il criterio della sua evangelizzazione. Con i passi di Paolo, l’annunzio del Vangelo e il cristianesimo stesso entrano nella storia mondiale.
Destinatari
Giovani e adulti, per far conoscere questo personaggio unico ed esplosivo del primo cristianesimo.
Autore
Michael Hesemann, nato nel 1964, è uno storico, documentarista e giornalista specializzato in divulgazione storica e scientifica ormai apprezzato a livello internazionale. Dal 1983 al 1989 ha studiato storia, antropologia culturale, lettere e giornalismo all’Università di Gottinga. Con l’editrice Sankt Unlich ha pubblicato: Die Dunkelmänner. Mythen, Lügen und Legenden um die Kirchengeschichete (2007); Paulus vomTarsus.Archäologen auf den Spuren des Völkerapostels (2008). Oggi vive tra Düsseldorf e Roma. In Italia ha già pubblicato: Testimoni del Golgota. Le reliquie della Passione di Gesù (Cinisello Balsamo [MI] 2003); Contro la Chiesa. Miti, leggende nere e bugie (Cinisello Balsamo [MI] 2009). Con Paoline ha pubblicato Pio XII. Il Papa che si oppose a Hitler (Milano 2009).
Il problema dei fratelli e delle sorelle di Gesù è stato molto spesso tema di discussione non solo nella polemica interconfessionale ma anche in dialoghi ecumenici. Anche nell’ambito della chiesa cattolica esso è oggetto di nuova attenzione da quando è stata introdotta la festa di san Giuseppe artigiano, nel vangelo del quale si parla di fratelli e sorelle di Gesù. In questo studio Josef Blinzler mira a fornire una valutazione critica delle tesi sostenute nell’antichità e in epoca odierna, per giungere alla conclusione che, secondo il Nuovo Testamento e la tradizione antica, i cosiddetti fratelli e sorelle di Gesù erano suoi cugini e cugine.
Lettura esegetica e spirituale di alcuni racconti di miracolo presenti nel Vangelo di Marco. L'Evangelista sembra voler porre l'attenzione sulle parole con cui Gesù si congeda da chi è stato gratificato dalla sua azione taumaturgica. In molti casi Gesù si congeda dicendo semplicemente: "va'". Accompagnato però da qualche specificazione adatta al suo interlocutore, quel va' pronunziato da Gesù indica soltanto il compimento dell'azione miracolosa oppure contiene un significato più profondo? L'autore è convinto che Gesù rimandi al dominio di sé e delle proprie forze migliori, chiamando coloro che sono stati guariti dalla sua grazia a rendere testimonianza delle grandi opere che egli compie nei credenti.L'analisi di ciascuno degli episodi presi in considerazione si articola in tre momenti: contesto, domanda che il lettore pone al testo, domande che il testo pone al lettore. Il risultato è una coinvolgente proposta di lectio divina o, meglio, di lettura che si vorrebbe attenta alla lettera e nello stesso tempo animata dallo Spirito, per rimandare dalla parola scritta alla vita vissuta nella grazia.
Queste pagine esaminano il tema delle nozze, così come è presentato nel libro dell'Apocalisse, e indicano alcuni percorsi di riflessione teologica e spirituale per aiutare in modo particolare le famiglie cristiane a nutrirsi dell'abbondanza della Parola di Dio. Lungo l'intero racconto dell'Apocalisse sono infatti frequenti i riferimenti al tema nuziale, fino alla narrazione finale della festa delle nozze dell'Agnello, Cristo immolato e risorto, con la città-sposa, la Gerusalemme nuova: un'immagine potente e suggestiva per ogni credente e per gli sposi in particolare.«Spero che la bellezza della Parola aiuti ogni credente a rendere più profonda e vera la propria esperienza "nuziale" di amore con Gesù, l'Agnello che sempre ci ama e si dona a noi come Sposo fedele».
Ricordi dell'ostensione della Sindone 10 aprile - 23 maggio 2010
Questo libro è una celebrazione della memoria nel senso più bello: fra i contributi più significativi sul piano spirituale e culturale conserviamo gli interventi del Papa, soprattutto quello, memorabile, davanti alla Sindone; quelli del Cardinale Arcivescovo di Torino, Severino Poletto.; quelli delle tre conferenze serali del Cardinale Christoph Schonborn, di Monsignor Timothy Verdon e del cardinale Gianfranco Ravasi.
Le illustrazioni ci rimandano a un evento collaterale, strettamente collegato all'ostensione: la mostra della reggia di Venaria Reale Gesù. Il corpo, il volto nell'arte.
"Dio nessuno lo ha mai visto" è un versetto del vangelo di Giovanni (1,18) che parla di un'esperienza universale. Chi infatti potrebbe affermare di aver visto Dio? Dove quindi se ne può fare esperienza in modo da poter dire: è lì. L'evangelista Giovanni non ha dubbi: "proprio il Figlio, lui lo ha rivelato". Nella vicenda storica concreta di Gesù si può vedere Dio all'opera, così come egli veramente è, oltre ogni immaginazione dell'uomo, oltre ogni suo travisamento. Perché è facile attribuire a Dio quelle cose sono pure proiezioni dei desideri o delle paure o dei pensieri umani. E la caratteristica distintiva della manifestazione di Dio è la carità. Tutta la vita di Gesù, i suoi incontri, le sue parole, i suoi gesti, le sue scelte, sino a quella finale della morte in croce irradiano la carità e dicono: Dio in se stesso è così; non si deve immaginare nient'altro a proposito di lui, nessun'altra intenzione che quella dell'amore. Attraverso questo angolo di interpretazione il noto biblista Bruno Maggioni rilegge il vangelo di Giovanni e le sue lettere, mostrando, con i toni chiari e suggestivi di cui è capace, come Dio possa essere visto in ogni gesto concreto e semplice che l'amore degli uomini esprime. In questo sta l'originalità del cristianesimo e insieme la sua valenza universale: si tratta infatti di un linguaggio a tutti accessibile.
Barabba rappresenta l'uomo della nostra epoca, cinico e peccatore, che riceve lo sguardo illuminante da Cristo, ma necessita di tempo per capire, per comprendere il valore della grazia ricevuta e cambiare. Proprio come accade a Pietro Sarubbi, scelto da Mel Gibson per il ruolo di Barabba nel film La Passione di Cristo.
Il vangelo per i giovani, con introduzioni, note e commenti pensati per loro e centrati su temi forti quali: le relazioni, la scelta di vita, la capacità di rischio, la crescita, l’impegno...
Il commento si muove su due livelli: il livello biblico (attraverso commenti curati da biblisti fidati), il livello vitale (attraverso note redatte, con la solita verve, da Paolo Curtaz).Testo CEI.
Destinatari
Un volume per pensato per i giovani ma ideale per qualunque fascia d’età.
Punti forti
Un volume pensato in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù che si terrà a Madrid in aprile.
Note e commenti pensati specificatamente per i giovani.
Un volume che potrà contare sul supporto dei Centri diocesani di Pastorale Giovanile e dai Centri diocesani per le Vocazioni.
Testo CEI.