
Questo piccolo classico spirituale raccoglie quanto ci rimane degli scritti e dell'insegnamento di Frate Lorenzo, un autentico uomo di Dio, un umile e semplice frate converso vissuto nel diciassettesimo secolo nel monastero carmelitano di Parigi. Per lui ogni cosa, ogni posto, ogni tipo di lavoro era uguale. Interessato solo a Dio, egli Lo trovava dappertutto, sia mentre pregava sia mentre svolgeva i lavori più umili nella cucina del monastero, dove passò molti anni della sua vita. Modello di straordinaria umiltà, semplicità, pazienza e saggezza, Frate Lorenzo ha lasciato un insegnamento che per la sua estrema e divina semplicità è retaggio universale di tutta l'umanità, proprio perché il suo messaggio va a toccare direttamente il cuore dell'ascesi spirituale. Le cose più importanti per avanzare lungo il cammino spirituale per lui erano: la fede viva, la pratica della presenza di Dio e l'abbandono di sé a Dio, che va amato per amore dell'Amore. Trascorse gran parte della sua vita nell'attuale esercizio della presenza di Dio, in una comunione continua, in una conversazione intima e silenziosa con Lui.
Un pratico libretto con il rito completo per la benedizione della famiglia.
In questo libro Lindsay Brown racconta la pulsante vita del movimento studentesco evangelico in tutte le università del mondo. Egli inizia facendo notare che tutte le pagine più pregnanti della storia del cristianesimo evangelico hanno visto come protagonisti gli studenti cristiani e avverte di "non sottovalutare mai quello che gli studenti possono fare". Capitolo dopo capitolo, ricorrendo alla narrazione di molti aneddoti ed episodi realmente accaduti, l'autore illustra la creatività evangelistica degli studenti ma anche la loro capacità di saper incidere nel posto in cui vivono, per esempio incarnando la forza riconciliatrice della fede cristiana nei contesti segnati da genocidi e conflitti etnici, nel saper soffrire per il vangelo che annunciano e nel saper restare fedeli in mezzo alla corruzione. Lindsay Brown ha studiato storia a Oxford e teologia a Parigi. È stato il terzo Segretario Generale di IFES a partire dal 1991. Attualmente è International Director, Lausanne Committee for World Evangelization.
Sara aveva smesso di giocare molto presto. Era entrata in una dimensione ben più grande di quanto comportassero i suoi dieci anni, perché si sentiva ricca di cose da dare, e desiderava donare tutto, regalarsi tutta. In famiglia, a scuola, in ospedale. E l'ha fatto pienamente, senza riserve, senza risparmiarsi. L'ha fatto con la generosità della sua vita e con l'accettazione serena e silenziosa della sua sofferenza, con la dolcezza e la fermezza del suo carattere.

