
Per Agostino, ciò che spinge Dio a far misericordia è in primo luogo quanto c'è di bello e di buono nell'uomo, cioè l'immagine di Dio in lui, e non il suo peccato. Questi testi agostiniani sulla misericordia suggeriscono degli spunti per scoprire, nell'opera di Agostino, quelle che abbiamo l'ardire di chiamare le "Confessioni di Dio all'uomo". Infatti come Agostino, nelle Confessioni, rivolgendosi a Dio dice: "Tu ci hai fatti per te, Signore, e il nostro cuore è senza riposo finché non riposa in te", Dio, a sua volta, ci potrebbe dire: "Vi ho fatti per me e il mio cuore è senza riposo finché non riposate in me". Questa "inquietudine" di Dio si manifesta nella sua misericordia.
Il pio esercizio della Via Crucis è una delle più antiche e più amate forme di preghiera della cristianità. Esso consiste nel "percorrere" insieme a Gesù (meditando e pregando) gli ultimi drammatici momenti della sua Passione e Morte a Gerusalemme, prima della gloriosa Risurrezione. "Tecnicamente" ci sono due principali varianti delle 14 stazioni: il percorso tradizionale ed uno più attinente al relato evangelico. La forma-base di ogni Stazione (comprendente il Titolo, l'Antifona, un Momento di silenzio e il Canto finale) si può arricchire di altri elementi importanti: l'Ascolto della Parola di Dio; la Meditazione di un testo particolarmente significativo; un'Invocazione o una Preghiera responsoriale. In questo sussidio si offrono diversi suggerimenti sia per le Letture bibliche, sia per gli Spunti meditativi (6 diverse serie), sia per le Preghiere, in modo da andare incontro alle varie esigenze, in ambito parrocchiale, comunitario o individuale, di tempo a disposizione, di età dei presenti, di diverse spiritualità.
Il volume ripropone i discorsi pronunciati dal Pontefice al Parlamento europeo e al Consiglio d'Europa, nel corso della sua visita a Strasburgo il 25 novembre 2014 e si conclude con la conferenza stampa tenuta sul volo di ritorno a Roma con le cinque risposte date ai giornalisti del volo papale.
L'oggetto di questo libro è la simbologia musicale negli scritti di Agostino. È forse la prima volta nella storiografia che il tema dell'immagine musicale come metafora teologica e antropologica è affrontato direttamente, nel corpo a corpo attivato da Laurence Wuidar coi testi del grande filosofo cristiano. Ne risulta illustrata in chiave musicologica un'ampia silloge di immagini simboliche di contenuto teologico, filosofico e antropologico-musicale. Nei commenti ai Salmi Agostino costruisce uno straordinario laboratorio linguistico e ermeneutico che fa degli elementi fondanti della musica - il ritmo, il tempo, l'ascolto, il suono, la voce, il canto, gli strumenti con cui far musica - i veicoli simbolici esplicativi di concetti teologici - la Mente divina, il Verbo, l'Eternità, la figura di Cristo, la Croce, la Trasfigurazione, il Santo o il Profeta. In questo febbrile esercizio esegetico la musica assume un rilievo straordinario, in quanto più d'ogni altra riflessione o discorso essa si mostra capace di avviare la conoscenza umana ai misteri della fede cristiana.
Storia di uno scontro mortale dove la posta in gioco è la libertà di pensiero, questo libro non è solo un vivido affresco della Ginevra calvinista del Sedicesimo secolo. Nella visione di Zweig - che scrive nel 1936, in pieno consolidamento del regime nazista -, il teologo Sebastian Castellio e il riformatore Giovanni Calvino rappresentano due modi opposti di vivere la fede e gli ideali: da una parte la difesa della tolleranza e della dignità umana, dall'altra il fanatismo che incarna un potere dispotico. Cominciata sull'interpretazione delle Scritture, la sfida esplode con la condanna al rogo per eresia del medico e umanista Michele Serveto, quando Castellio prende apertamente posizione contro le persecuzioni religiose. Ha inizio così una battaglia condotta con le parole e a rischio della vita, attraverso la quale Castellio supera i confini della sua epoca per diventare un eroe, necessario e attuale, del pensiero aperto, dialogico e non violento.
Il cammino dei 100 giorni è ricco di spunti e possibilità, per un percorso di preparazione alla Cresima interattivo e coinvolgente. La tradizionale scansione tematica del catechismo CEI "Sarete miei testimoni", si interseca con la proposta di Iniziazione Cristiana che sta dando attuazione alle linee diocesane emanate dall'Arcivescovo. L'argomento principale del tempo di Quaresima è la Chiesa, dove, attorno alla celebrazione eucaristica, i cristiani vivono la fraternità. Il tema dello Spirito santo, che nella libertà e nella creatività di Dio dona a ciascuno frutti diversi, viene invece affrontato nel tempo pasquale. Poiché la vita cristiana abbraccia tutte le esperienze dell'esistenza umana anche il cammino di IC considera il ragazzo "a tutto tondo". Gli incontri proposti non saranno sempre e solo momenti di catechesi ma comprenderanno anche celebrazioni, momenti di gioco e di fraternità.
La carità è necessaria non solo per superare le divisioni e attenuare le tensioni ma per essere cristiani maturi, che imparano ad amare sull'esempio di Cristo. Non si può limitarla ad un tempo, un momento, un'azione: deve essere uno stile, una pratica costante. L'oratorio è il luogo dove vivere a tutto campo la carità: dove comprendere e sperimentare valori come solidarietà, giustizia, pace nel volto di persone, in luoghi e relazioni significative.
L'autore di questo volume ha voluto tentare di tracciare il profilo di una figura così ricca di sfumature: a tratti misteriose, a tratti sorprendenti. Proveniente da una terra drammaticamente lacerata, eppur al tempo stesso straordinariamente fecondata, dall'incrociarsi e dallo scontrarsi di culture e tradizioni diverse, Gioacchino da Fiore si rivelerà agli occhi del lettore quale inquieto "monaco errante", capace di attraversare regioni remote, ottenendo sempre udienza e fiducia da parte dei papi, dei monarchi e degli imperatori del tempo. Una voce profetica, che sfidando le ortodossie teologiche del tempo, eppur mai tradendo l'ortodossia vera del depositum fidei, può essere riscoperto e rivalutato oggi, nel tempo in cui la clamorosa sconfitta della sua profezia più grande può forse insegnarci a guardare con occhi diversi la crisi ormai secolare che ha segnato la fine (o il fallimento) della modernità.
Una benedizione per ogni famiglia. Può farla un prete oppure anche il capofamiglia, o la persona più anziana della casa o chi in casa ha una più marcata sensibilità religiosa.