
Molti considerano l'esperienza ortodossa del cristianesimo una semplice variante di quella occidentale e l'ortodossia solo una sorta di cattolicesimo «esotico».
In realtà non è così. Nel corso dei secoli, ogni grande tradizione religiosa ha strutturato propri modi di sentire, pensare e valutar , un universo di valori e attitudini che può essere compreso solo cogliendo le sue fondamentali categorie. Su questo terreno, la Chiesa d'oriente si interpreta come la Chiesa dell'ortodossia, la Chiesa dei padri, la Chiesa della divinizzazione, la Chiesa dell'economia. A ognuna di queste determinazioni è dedicato un capitolo del volume, che si conclude con cinque appendici: la prima presenta il canone biblico ortodosso, la seconda offre annotazioni teologiche sulle icone e il loro culto, la terza prospetta il percorso del dialogo recente tra cattolicesimo e ortodossia, la quarta fornisce una descrizione essenziale di tutte le Chiese ortodosse, mentre la quinta raccoglie una breve bibliografia italiana sul tema.
Basilio Petrà è professore ordinario di Teologia morale fondamentale e di Morale familiare alla Facoltà Teologica dell'Italia centrale (Firenze) e professore associato di Morale ortodossa al Pontificio Istituto Orientale di Roma. Presidente dell'Associazione italiana per lo studio della morale, dirige la rivista Vivens Homo. Per EDB ha pubblicato di recente La contraccezione nella tradizione ortodossa. Forza della realtà e mediazione pastorale (2009); I limiti dell'innocenza. Il peccato involontario nel pensiero occidentale e nella tradizione orientale (2011 ) e Fare il confessore oggi (22013).
Una lettura globale della Scrittura, riferimento per credenti ebrei e cristiani, rivela
una sempre rinnovata alleanza tra Dio e l’umanità: con i progenitori nell’Eden, con Noè,
Abramo e i patriarchi.
Anche l’ebreo Gesù propone una nuova alleanza. Lo Spirito, che
accompagna nella storia la comunità de fedeli, manda nuovi messaggi a esponenti
eroici o a sconosciuti credenti.
Avvenimenti straordinari come miracoli, prodigi, visioni,
profezie si manifestano in ogni epoca.
S’intravede un progetto che può coinvolgere tutti i popoli e ogni persona: da un passato
anche lontano nascono prospettive di mete future, giorno per giorno, anno dopo anno,
fino a far intuire prospettive oltre l’esperienza terrena.
Progetto misterioso come un libro chiuso e sigillato, ma è giunto chi è «degno di prendere
il libro e di aprirne i sigilli» (Ap 5,9). Progetto che esige ricerca e volontà di mettersi in cammino; con il rischio non dissimile da chi compie lunghi pellegrinaggi o si porta in altre terre con spirito di servizio.
Un nuovo contributo di uno storico del cristianesimo, che ha sempre insistito sull’importanza anche di esperienze non analizzabili entro criteri razionalistici.
"In queste pagine vorrei delineare il profilo del cristianesimo - senza intenti apologetici - come una fede che, nella sua espressione fedele, sconfessa ogni complicità con la violenza e, anzi, vede realizzarsi la verità che annuncia ovunque vi sia una fioritura d'umanità. Questa fede lascia trasparire l'umano nel suo pieno valore e, per svariate vie, ne promuove l'inveramento nella storia."
Tutti i discorsi e le omelie di papa Francesco raccolti. Secondo volume che contiene i testi da Luglio a Dicembre 2013. La raccolta di tutte le catechesi e gli incontri tenuti da papa Francesco nella seconda metà 2013.
La lettera di Papa Francesco indirizzata al Rettor Maggiore dei Salesiani Don Àngel Fernández Artime richiama agli aspetti essenziali dell'eredità spirituale e pastorale di Don Bosco: il suo rapporto con i giovani, la sua esperienza di educatore, l'amorevolezza come tratto caratteristico della sua pedagogia. Nelle parole del pontefice è presente un messaggio di augurio e di incoraggiamento rivolto alla Famiglia salesiana la quale è chiamata a far rifiorire la creatività carismatica del loro fondatore nelle loro istituzioni educative al fine di educare, secondo l'antropologia cristiana, al linguaggio dei nuovi mezzi di comunicazione e delle reti sociali e di promuovere forme di volontariato.
Attraverso la pubblicazione del presente volume, l'Accademia Internazionale Sapientia et Scientia prosegue il suo impegno editoriale attraverso la pubblicazione della collana "I quaderni dell'Accademia" e di singole monografie di alto valore scientifico volte a rappresentare la voce comune della teologia cattolica e di quella ortodossa russa. L'opera del Patriarca Kirill, curata da Giuseppina Cardillo Azzaro e Pierluca Azzaro, narra la tradizione ecclesiale e culturale della Russia a testimonianza della sua vitalità e della sua vittoria morale sulla lunga dittatura e sulle ondate mortali della desacralizzazione.
Poster "double face" in grande formato. Su un lato, una foto di un gruppo di bambini con lo slogan "Catechesi. Vieni anche tu con noi" e una frase tratta dal Vangelo di Giovanni. Sul retro, una cartina della Palestina ai tempi di Gesù, che visualizza in modo semplice i luoghi e gli avvenimenti della sua vita terrena.
Le crociate per liberare la Terrasanta hanno opposto per due secoli le forze della cristianità e dell'Islam, ben oltre il Medioevo hanno occupato i pensieri dei cristiani, hanno creato miti e forgiato ideologie nel mondo cristiano come in quello musulmano. Pellegrinaggio o conquista, fede o fanatismo, guerra di liberazione o proto-colonialismo? Ricapitolandone i molti e spesso contraddittori moventi, Flori traccia un quadro delle crociate e le individua come fatto cardinale della storia.
Un modello alimentare cristiano non esiste. Secondo la tradizione apostolica non importa cosa si mangia, ma come si mangia: l'attenzione è tutta sul gesto alimentare, dai rituali del convivio al valore della frugalità. Gli uomini, però, hanno bisogno di regole, e la libertà sottesa al messaggio apostolico disorienta. Anche per questo la storia del cristianesimo elabora nei secoli una serie infinita di modelli alimentari, ogni volta diversi e adattabili alle più disparate circostanze, nel tentativo di ridare al cibo un valore "oggettivo" e di recuperare l'idea antropologicamente inossidabile secondo cui l'uomo è ciò che mangia. La storia del cristianesimo è un patrimonio straordinario di consuetudini e di contagi culturali che rimandano alla tradizione ebraica, alla filosofia greca, alla scienza dietetica: dal ruolo del pane e del vino nell'eucarestia alla condanna della "gola", dal mito del Paradiso terrestre al valore di redenzione del digiuno, dalle pratiche alimentari monastiche alle regole dell'astinenza quaresimale. Con grande efficacia evocativa, l'autore ripercorre queste storie cogliendo nel profondo la forza di precetti, proibizioni, parossismi e idiosincrasie che investono anche la politica e gli ordinamenti sociali. Con un occhio al presente: perché molto di quello che qui si racconta ha resistito nei secoli fino a noi.
Sussidio che accompagna l'itinerario catechetico di Quaresima, guidato dal Cardinale Arcivescovo in Duomo nei martedì sera 3, 10, 17 e 24 marzo. Si tratta di un appuntamento ormai tradizionale, che vede la presenza a ciascun incontro di molti fedeli provenienti dalle sette Zone Pastorali della Diocesi, nonché di folte rappresentanze di Associazioni ecclesiali, Movimenti e Gruppi. Quest'anno l'itinerario quaresimale avrà come filo conduttore la parola "Innalzato da terra, attirerò tutti a me" (cf Gv 12,32), con la quale Gesù ha esplicitato il valore universale della sua morte redentrice. In un contesto umano e sociale sempre più differenziato e alle soglie di una manifestazione come Expo 2015, che porterà a Milano uomini e donne provenienti da ogni parte del mondo, la via Crucis invita a fissare con fede e con amore lo sguardo su Gesù nello strazio della sua passione, per riconoscere nella sua obbedienza filiale al Padre "fino alla morte di croce" (cfr. Fil 2, 8) il dono della salvezza per l'intera umanità. Il presente sussidio, ideato anzitutto per le persone che potranno essere presenti in Duomo nei martedì di Quaresima o che seguiranno la via Crucis per radio-tv o internet, potrà essere opportunamente utilizzato anche per le celebrazioni quaresimali del venerdì che si terranno in molte parrocchie e luoghi di culto.

