
«Nel presente studio noi vorremmo levar via alcune prevenzioni mettendo a raffronto la religione cristiana e la islamica, per mostrare le relazioni che corrono fra loro».
Riproduzione anastatica del libro L’islam nella luce del pensiero cattolico, del padre gesuita Giovanni Fausti, uomo dalla vita avvincente morto fucilato nel 1946.
Teologia, morale, spiritualità dell’islam, confrontate con la dottrina cattolica per favorire il dialogo reciproco.
Introduzione generale di padre Antonio Spadaro.
Docente per circa trent'anni di Storia del Cristianesimo e, per lungo tempo, di Storia delle Religioni all'Università di Torino, studioso di fama internazionale, animatore instancabile di centri di ricerca e di iniziative editoriali volte alla promozione e alla diffusione degli studi religionistici, direttore responsabile dal 1965 al 2001 della "Rivista di storia e letteratura religiosa", voce autorevole della cultura italiana e nella comunità cattolica, Franco Bolgiani (1922-2012) ha dedicato molta parte della sua esistenza ad esplorare il terreno impervio dei rapporti tra cristianesimo e culture. Lo ha fatto - come documenta l'Introduzione di Francesco Traniello - attenendosi rigorosamente ad una metodologia storico-critica, ancorata in primo luogo all'analisi dei testi e dei documenti, ma non chiusa nel puro filologismo, perché animata sia dai profondi impulsi di natura esistenziale che lo sospingevano a quel genere d'indagine, sia dalle sue considerevoli aperture alla dimensione socio-antropologica del fatto religioso e dei fenomeni culturali, sia dal puntuale confronto con le grandi scuole di pensiero che avevano alimentato e continuavano ad alimentare gli studi di storia del cristianesimo (a partire dai suoi rapporti con il mondo ebraico e con la classicità greco-latina). Mai tuttavia Bolgiani si è curato di conferire una struttura organica agli innumerevoli prodotti del suo lavoro di ricercatore, pur appartenenti ad un medesimo e coerente discorso...
Ancora e Centro Ambrosiano pubblicano congiuntamente questo agile sussidio mensile ad uso dei fedeli di Rito ambrosiano con i testi delle letture, delle antifone e delle orazioni per la celebrazione eucaristica quotidiana sia nei giorni feriali che festivi lungo l'intero anno liturgico. Il Messale quotidiano mensile si presenta come uno strumento semplice e al tempo stesso completo in tutte le sue parti, offrendo la possibilità di un immediato utilizzo sia per la preghiera liturgica che per la meditazione personale, grazie alla corrispondenza con i singoli giorni del calendario e la proposta per ogni formulario di alcune intenzioni per la preghiera universale e di un'introduzione alle letture secondo l'ordinamento del rinnovato Lezionario ambrosiano. Questo sussidio potrà diventare, fin da subito, anche un ulteriore strumento quotidiano per i diversi operatori pastorali delle nostre comunità, affinchè la liturgia continui ad essere nella storia di ciascuno la memoria viva di Cristo Salvatore e della sua Parola che salva.
Ancora e Centro Ambrosiano pubblicano congiuntamente questo agile sussidio mensile ad uso dei fedeli di Rito ambrosiano con i testi delle letture, delle antifone e delle orazioni per la celebrazione eucaristica quotidiana sia nei giorni feriali che festivi lungo l'intero anno liturgico. Il Messale quotidiano mensile si presenta come uno strumento semplice e al tempo stesso completo in tutte le sue parti, offrendo la possibilità di un immediato utilizzo sia per la preghiera liturgica che per la meditazione personale, grazie alla corrispondenza con i singoli giorni del calendario e la proposta per ogni formulario di alcune intenzioni per la preghiera universale e di un'introduzione alle letture secondo l'ordinamento del rinnovato Lezionario ambrosiano. Questo sussidio potrà diventare, fin da subito, anche un ulteriore strumento quotidiano per i diversi operatori pastorali delle nostre comunità, affinché la liturgia continui ad essere nella storia di ciascuno la memoria viva di Cristo Salvatore e della sua Parola che salva.
"Che bello poter stare in compagnia di Gesù! Aprirgli il nostro cuore, con i suoi desideri e ideali profondi; specchiarci in lui per illuminare umilmente le nostre coscienze; confidargli le nostre sofferenze e gli sforzi per superare i nostri limiti; affidare con fiducia alla sua bontà i nostri cari, gli amici. Il mondo intero; offrirgli la nostra vita perché solo il Signore può darle felicità e realizzazione piena. In questi 15 minuti di grazia nella preghiera intima e fiduciosa avremo certamente una sua tenera carezza, una parola di conforto e di incoraggiamento, il suo impegno a non lasciarci mai soli, la sua dolce gratitudine per la nostra semplice amicizia!"
Più di dieci anni fa nelle "Orme del sacro" Umberto Galimberti esplorava la religiosità in Occidente. Da allora la riflessione di Galimberti sul sacro e sulla sua crisi si è approfondita, mentre molte cose cambiavano nel panorama religioso e intellettuale. In questo libro, che riprende solo in alcune parti il testo precedente, Galimberti mira a definire compiutamente la sua visione del cristianesimo, a cui riconosce il merito di aver dato vita e forma all'Occidente, ma che a questo Occidente ha anche strappato il cuore autenticamente religioso. Il cristianesimo è per Galimberti la religione dal cielo vuoto, la religione che ha desacralizzato il sacro, perché ha assegnato tutto il bene a Dio e tutto il male a Satana. Ha preferito la razionalità della filosofia greca con cui ha costruito la sua teologia al comandamento dell'amore che è l'essenza del messaggio evangelico. Per contare ancora qualcosa nel nostro mondo dominato dalla tecnica, questo cristianesimo ormai del tutto esangue e desacralizzato si è ridotto a un'agenzia etica, che si pronuncia su aborto, fine vita, scuola pubblica e privata, e si è fatto "evento diurno, lasciando la notte indifferenziata del sacro alla solitudine dei singoli, (...) che oggi, senza protezione religiosa, devono vedersela da soli con l'abisso della propria follia, che il sacro sapeva rappresentare e la ritualità religiosa placare".
L'Autore desidera contribuire alla riflessione sul significato del Natale, con una raccolta di pensieri appropriati, citazioni sulla nascita del Redentore prese dalla Scrittura, enunciate dai Padri della Chiesa, dai papi e dai teologi, che ci portano a riflettere su questa festività di centrale importanza.
In dialogo con don Domenico Ricca, salesiano, da 35 anni cappellano dell'Istituto penale per i minorenni di Torino. Questo libro-intervista raccoglie le memorie personali del sacerdote, inserite nella storia dell'istituzione carceraria minorile. Ne emerge un racconto vivo e toccante, sia pure nella discrezione più totale (perché intercetta le storie di adolescenti che hanno bisogno di crescere senza esposizioni mediatiche inutili e dannose). Ma anche un omaggio ideale a san Giovanni Bosco nel bicentenario della nascita (1815-2015): le visite di Don Bosco alle carceri, infatti, furono importanti nel maturare la scelta di privilegiare in ogni modo i poveri e gli emarginati.
Da Paolo VI a papa Francesco, dal cardinal Martini al cardinal Ballestrero, dalla teologa Cettina Militello al teologo e pastore protestante Paolo Ricca, e poi tante altre figure note e meno note nel panorama religioso e culturale contemporaneo: una galleria di cinquanta ritratti dedicati a uomini e donne che l'autore ha conosciuto nella sua "non breve vita".