
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico ed economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
Il 15 ottobre 1652 Innocenzo X emanava la bolla "Instaurandae regularis disciplinae", con cui veniva decretata la soppressione di quei conventi per i quali non erano state ravvisate le condizioni in grado di garantire il rispetto dell'osservanza regolare. Ma quanti furono gli insediamenti conventuali realmente soppressi e quanti quelli che riuscirono ad essere reintegrati nel corso del secolo? Come reagì quell'universo composito fatto di autorità laiche, aristocrazie locali, clero, comunità, semplici fedeli che partecipavano a vario titolo alla vita dei conventi? È a queste domande che l'autrice si ripropone di dare una risposta. Un nutrito apparato cartografico funge da supporto nel delineare la mappa territoriale degli insediamenti soppressi.
È una sorta di diario dove giorno per giorno, a cominciare dal 1° gennaio solennità della Madre di Dio e Giornata mondiale della pace - fino al Te Deum del 31 dicembre, vengono annotati gli avvenimenti e i fatti principali. Ma è anche una bussola per quanti cercano di orientarsi in uno degli Stati più piccoli del mondo. Può essere paragonato anche a un'autobiografia documentata, dove in questo caso a scrivere sono le istituzioni della Santa Sede. Vengono inoltre riportati stralci delle omelie, udienze, discorsi, messaggi del Pontefice. Oltre a queste varie attività sono state inserite anche quelle del segretario di Stato, dei dicasteri e degli organismi della Santa Sede.
Nel 1517 il monaco tedesco ex agostiniano Martin Lutero provocò la più grande e grave frattura della storia della Chiesa dando vita al protestantesimo o, meglio, a quella famiglia (rissosa) dei protestantesimi che prima ha spaccato l’unità europea e poi ha frammentato il mondo. Lutero la Chiamò “Riforma”, ma fu una vera rivoluzione che, contribuendo a plasmare il mondo moderno, ha introdotto modificazioni eretiche nella dottrina, nella prassi e nella liturgia; ha negato l’autorità del Pontefice romano e del Magistero tradizionale; ed ha avuto pesanti conseguenze anche sul piano politico, sociale ed economico. Nella rivoluzione di Lutero sono per molti versi riassunte ed emblematizzate tutte le eresie vecchie e nuove del cristianesimo. La sua incompatibilità con il cattolicesimo è totale e radicale.
Il saggio esamina la formulazione di diverse scuole di pensiero all'interno dell'Ortodossia ellenofona contemporanea circa il rapporto tra essa e l'Europa. A seconda dei modelli ermeneutici, si può verificare ora l'appoggio a logiche di contrasto e ora la convergenza con le altre chiese sul piano pratico.
Àncora e Centro Ambrosiano pubblicano congiuntamente questo agile sussidio mensile ad uso dei fedeli di Rito ambrosiano con i testi delle letture, delle antifone e delle orazioni per la celebrazione eucaristica quotidiana sia nei giorni feriali che festivi lungo l'intero anno liturgico. Il Messale quotidiano mensile si presenta come uno strumento semplice e al tempo stesso completo in tutte le sue parti, offrendo la possibilità di un immediato utilizzo sia per la preghiera liturgica che per la meditazione personale, grazie alla corrispondenza con i singoli giorni del calendario e la proposta per ogni formulario di alcune intenzioni per la preghiera universale e di un'introduzione alle letture secondo l'ordinamento del rinnovato Lezionario ambrosiano.Questo sussidio potrà diventare, fin da subito, anche un ulteriore strumento quotidiano per i diversi operatori pastorali delle nostre comunità, affinché la liturgia continui ad essere nella storia di ciascuno la memoria viva di Cristo Salvatore e della sua Parola che salva.
Cosa significa essere un musicista ebreo nel mondo cristiano? In che modo l'ebraismo ha influenzato o condizionato la vocazione di un compositore ebreo? Chiaramente non c'è una risposta univoca a tali interrogativi. A partire dal Rinascimento fino ai giorni nostri troviamo un numero crescente di musicisti, compositori ed esecutori ebrei; dal modo in cui essi hanno vissuto il proprio ebraismo si potrebbe ricostruire la storia ebraica di questi secoli: le persecuzioni, i movimenti di emancipazione e di assimilazione fino al sionismo e alla nascita dello Stato d'Israele. Attraverso questa ricerca la musica si rivela ancora una volta come una delle spie, forse insostituibile, per esplorare le vicende storiche e le avventure spirituali del popolo ebraico in questi ultimi secoli.
Con questo volume riprende l'ambizioso progetto scientifico della Biblioteca bio-bibliografica della Terra Santa e dell'Oriente francescano, prestigiosa collana contenente la ricca documentazione sul Medio Oriente cristiano prodotta nel corso dei secoli dai frati della Custodia di Terra Santa. L'opera, inaugurata nel 1906 da padre Girolamo Golubovich ofm (1865-1941) e da lui diretta fino alla morte, conta oggi oltre 30 volumi, articolati in 5 serie. Il presente libro è dedicato proprio al fondatore. In particolare, ne contiene il Diario e altri scritti rinvenuti negli archivi del Centro Francescano di Studi Cristiani Orientali del Cairo: documenti preziosi che rendono conto di un periodo di grandi cambiamenti per la Terra Santa. Una delle sezioni più interessanti del Diario è quella contenente gli scambi epistolari con Ernesto Schiaparelli, il famoso archeologo e filantropo, e con vari politici e diplomatici italiani per la rivendicazione dei Luoghi Santi nel primo dopoguerra (molti gli spunti inediti in merito alla rivendicazione italiana del Cenacolo). Risalta anche come fosse mutato il clima tra Stato italiano e ambienti ecclesiastici già prima della conciliazione del 1929: lo si nota soprattutto quando padre Girolamo accenna alle sue reiterate visite al Ministero degli esteri per collaborare alla comune causa della rivendicazione dei Luoghi Santi. Il Diario contiene anche diverse sue azzeccate previsioni su delicate questioni politico-diplomatiche.
Sorella Maria (1875 - 1961) è una figura straordinaria della spiritualità del Novecento, amica di grandi cercatori di verità, come Albert Schweitzer e Gandhi. Francescana missionaria, lasciò la congregazione per fondare l'Eremo di Campello a cui si aggiunsero presto le prime compagne, chiamate "allodole". Con loro iniziò una singolare esperienza di comunità orante, aperta al mondo anche in chiave interreligiosa. Il libro introduce alla dimensione della preghiera di Sorella Maria e alla sua spiritualità. Oltre alle preghiere per la prima volta pubblicate in volume, sono presentati in capitoli successivi e con antologia i temi più cari alla minore, come: il silenzio, la contemplazione, la liturgia, i sacramenti, e la preghiera di intercessione, carisma centrale dell'Eremo. "Pregare con Sorella Maria" è dunque un itinerario meditativo-spirituale che parla della preghiera come di una realtà viva, come dimensione di corporeità e di contemplazione: "Forza cosmica", ma anche "respiro dell'anima, sospensione dinanzi al mistero, gemito sulla sorte umana".