
A partire dagli elementi fondamentali della famiglia e dai valori fatti propri dalla Costituzione italiana, l'intento di questo documento preparatorio è generare un dibattito e offrire chiavi di lettura in modo che tutti, credenti e non credenti, si impegnino in un discernimento corale, determinati a far scaturire "cose nuove", fatti di cambiamento, politiche organiche e coerenti.
Il concilio Vaticano II (1962-1965) ha prodotto sedici documenti: quattro «costituzioni», nove «decreti» e tre «dichiarazioni».
Dopo un primo tomo contenente le quattro costituzioni (Sacrosanctum concilium, Lumen gentium, Dei Verbum, Gaudium et spes), il volume raccoglie i nove decreti (Inter mirifica, Orientalium Ecclesiarum, Unitatis redintegratio, Christus Dominus, Perfectae caritatis, Optatam totius, Apostolicam actuositatem, Ad gentes, Presbyterorum ordinis) e le tre dichiarazioni (Gravissimum educationis, Nostra aetate, Dignitatis humanae), completando così la pubblicazione dei documenti conciliari. Il testo è fornito nella sola lingua italiana.
Sommario
Introduzione. DECRETI. Inter mirifica. Orientalium Ecclesiarum. Unitatis redintegratio. Christus Dominus. Perfectae caritatis. Optatam totius. Apostolicam actuositatem. Ad gentes. Presbyterorum ordinis. DICHIARAZIONI. Gravissimum educationis. Nostra aetate. Dignitatis humanae.
Il primo Annuario Pontificio contenente Papa Francesco e il Sommo Pontefice Emerito Benedetto XVI
L' Annuario Pontificio 2013, con le sue 2350 pagine, contiene informazioni e gli indirizzi completi della Santa Sede, di tutte le sedi apostoliche e le istituzioni cattoliche nel mondo: gli uffici della Curia Romana, i corpi diplomatici presso la Santa Sede, gli ordini religiosi in tutto il mondo, le Accademie Pontificie e le Università, un sommario statistico e molto altro ancora. Uno strumento indispensabile per essere aggiornati sulla vita e l'organizzazione della Chiesa.
Il dialogo tra culture e religioni nello spazio pubblico può ridare spessore al valore della legalità. A Palermo e in Sicilia il Cortile dei Gentili - di cui questo volume raccoglie gli atti delle due intense giornate di dibattiti e momenti artistici e culturali - ha focalizzato e connesso in un unicum il tema della giustizia, nel suo snodo tra moralità e legalità, con la tradizione multiculturale e multireligiosa che ha contraddistinto la storia dell'isola, da sempre "casa" e crocevie di culture. Diritto divino e giustizia umana, giustizia e libertà, legalità e diritti umani, pluralismo, religioni e spazio pubblico sono divenuti frame di un'unica conversazione che accomunando diverse sensibilità, culture ed estrazioni geografiche, ha confermato l'esistenza di un'ampia piattaforma comune. Con questa è possibile cercare insieme soluzioni alle sfide emergenti che appaiono mettere a rischio il futuro dell'umanità, sapendo che la bellezza e il bene s'intrecciano nella storia con l'oscurità del male e del brutto. Perché - come ha detto il card. Ravasi in apertura dell'incontro nella Cattedrale di Monreale - "la bellezza è deposta ininterrottamente in grembi oscuri ma appunto per questo non dobbiamo farla morire, anzi occorre farla fiorire, perché riesce anche a dominare il tremendo".
Nei quattro anni delle sue sessioni, il Concilio Vaticano II colpì l'attenzione dei media con le coreografiche cerimonie pubbliche, mentre i suoi accesi dibattiti occupavano spesso le prime pagine dei giornali. Non si trattava di un interesse superficiale: l'opinione pubblica di tutto il mondo percepiva la portata delle grandi trasformazioni in atto nella Chiesa cattolica. Per giudizio unanime, il Concilio è considerato il più importante evento religioso del XX secolo, i cui effetti e risonanze si propagarono ben oltre i confini della compagine ecclesiale. Questo di John O'Malley è il primo libro - solidamente fondato sulla documentazione ufficiale - a offrire una narrazione, scorrevole e avvincente, di che cosa accadde nel Concilio, dal momento in cui Giovanni XXIII lo annunciò il 25 gennaio 1959, fino alla conclusione l'8 dicembre 1965. I grandi temi che emergono dal racconto, sapientemente collocati nel loro contesto storico-teologico, diventano illuminanti chiavi di lettura per comprendere ciò che era in gioco nelle assise conciliari. Che cosa è successo nel Vaticano II restituisce il 'dramma' del Concilio attraverso i colori vividi dei suoi personaggi e dei loro aspri conflitti. Lasciandosi alle spalle le logore categorie di 'progressisti' e 'conservatori', O'Malley disegna una cornice interpretativa a partire dai tre grandi problemi di fondo che hanno attraversato il Vaticano II, tra loro strettamente connessi...
Il volumetto propone la prolusione d'apertura al Convegno internazionale «Il concilio ecumenico Vaticano II alla luce degli archivi dei padri conciliari» (3-5.10.2012), promosso dal Pontificio comitato di scienze storiche in collaborazione col Centro studi e ricerche «Concilio Vaticano II» della Pontificia università lateranense.
Il contributo si sofferma su tre nodi ermeneutici emergenti dai principali fatti e documenti del periodo di cui il Congresso si occupa: il rapporto tra l'elemento teologico e quello storico, e di conseguenza la definizione del «soggetto» dell'ermeneutica conciliare; la questione dell'«indole pastorale del Vaticano II»; e l'intreccio tra «evento» e «corpus dottrinale».
L'intenzione dichiarata, «offrire qualche pista per un'adeguata ermeneutica conciliare necessaria per comprendere il processo di recezione», trova nell'idea di riforma nella continuità, proposta da Benedetto XVI, la categoria che sembra «più conveniente per leggere la natura dell'evento conciliare e per un'adeguata ermeneutica del suo corpus nell'ottica della pastoralità».
Sommario
Avvicinarsi oggi al concilio. I. Il soggetto dell'ermeneutica conciliare. II. L'indole pastorale del concilio. III. Evento e corpus dottrinale. IV. «La Chiesa prosegue il suo pellegrinaggio».
Note sull'autore
ANGELO SCOLA, cardinale, è arcivescovo di Milano. Ha insegnato Antropologia teologica al Pontificio istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia della Pontificia Università Lateranense, della quale è stato rettore magnifico. Nel 2002 è stato nominato patriarca di Venezia e nel 2005 è stato relatore generale della XI Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, dedicata a «L'eucaristia: fonte e culmine della vita e della missione della Chiesa».
Il volume raccoglie gli interventi di Giovanni Colombo al Vaticano II e tutta una serie di suoi discorsi e conferenze nel postconcilio. Vi appaiono anzitutto le Lettere, che dal 1963 al 1965 l'arcivescovo, presente al Concilio, inviò agli Ambrosiani per illustrarne e commentarne i lavori, i dibattiti e i documenti. La chiarezza della rievocazione e la finezza dei giudizi, non discompagnata da una contenuta emozione, fanno di questo epistolario una delle più vive e mature testimonianze di quell'evento, e tuttora una guida sicura per comprenderlo. Gli altri scritti editi nel volume, e scelti tra quelli più significativi, attestano l'intenso impegno di Colombo sia a spiegare il senso esatto dei testi del Concilio e a rilevarne con puntuali precisazioni i non rari e diffusi fraintendimenti, sia a orientarne e a determinarne la giusta e illuminata applicazione. In questa linea egli tratta di vari temi - come la Chiesa, la liturgia, la teologia, il laicato, la cultura, l'arte, il lavoro, la pastorale -, richiamando la lettera e lo spirito del Concilio alle varie categorie di persone, dai medici agli operatori economici, dagli artisti ai religiosi. L'arcivescovo di Milano sa comporre un coraggioso e prudente rinnovamento e una ferma fedeltà alla tradizione: mentre non si lascia confondere o incantare da avventurose e deleterie novità, non rimane tuttavia ancorato in forme antiche felicemente superate dal Vaticano II.
Silenzio e Parola. Cammino di evangelizzazione è il tema del Messaggio di papa Benedetto XVI in occasione della XLVI Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, celebrata nel mese di maggio 2012. Alla luce di questo testo, che viene riportato integralmente all’inizio del volume, alcuni docenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana e della Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione “Auxilium” (Simonetta Blasi, Maria Antonia Chinello, Antonio Giannasca, Franco Lever, Mauro Mantovani, Fabio Pasqualetti, Maria Paola Piccini, Vittorio Sammarco, Carlo Tagliabue), offrono nove saggi sulle tematiche del Messaggio a partire dalle loro specifiche competenze.
Si tratta di “Percorsi di comunicazione” utili sia per coloro che sono più direttamente “addetti ai lavori” nel campo della comunicazione e sia per chi opera negli ambiti della promozione e animazione sociale, culturale, educativa e nell’azione pastorale. Questa raccolta di studi, infatti, realizzata all’interno della significativa cornice dell’Anno della Fede, del 50.mo anniversario dell’Apertura del Concilio Vaticano II e del Sinodo dei Vescovi (XIII Assemblea Ordinaria) dedicato al tema della “Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana”, rappresenta un contributo alla riflessione sulla trasmissione e la comunicazione della fede nell’oggi della Chiesa e di un mondo in sempre più rapida trasformazione.
Franco Lever è docente emerito di Teoria e tecniche della televisione presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana, di cui è stato il Decano fino ad aprile 2012. Segue ora con particolare interesse l’edizione online de “La comunicazione. Dizionario di scienze e tecniche” (www.lacomunicazione.it).
Mauro Mantovani è attualmente Vicerettore dell’Università Pontificia Salesiana e Decano della Facoltà di Scienze della Comunicazione sociale. È docente ordinario di filosofia teoretica.
"Scrivere un commento alla Lumen gentium a cinquant'anni dall'apertura del concilio non è la stessa cosa che scriverlo a evento appena concluso. Tante vicende si sono intrecciate in questi anni, segnando la storia dell'umanità e, dentro questo processo sempre più veloce e impetuoso, la storia della Chiesa. La percezione che questa ha di sé è profondamente mutata, sia per quanto il concilio ha determinato, sia per il processo di recezione - o di non-recezione - che si è sviluppato da allora ad oggi. Ma la situazione è talmente mutata che è lecito porsi la domanda se e quanto il Vaticano II costituisca ancora un tema di interesse per le nuove generazioni, che quell'evento non hanno vissuto e di cui hanno sentito parlare in modo tanto contraddittorio." (D. Vitali )
Avere a cuore la politica e chi decide di impegnarsi è l'invito che, tra queste pagine, l'Azione cattolica rinnova per poter essere, ancora, luogo di formazione delle coscienze cristiane e civili e, al contempo, luogo di testimonianza quotidiana di una rinnovata dignità della coscienza politica.
Essere fedeli laici oggi rappresenta una sfida più complessa di quanto non lo sia stata cinquant'anni fa, alla fine del Concilio Vaticano II. Un mondo in continuo divenire, e sempre più difficile da interpretare, interpella i credenti quanto alla loro coerenza nella fede, soprattutto nei comportamenti ordinari. Il metodo della dottrina sociale della Chiesa - vedere, giudicare, agire (Giovanni XIII, "Mater et Magistra", 1961) - suggerisce alcuni passi di un discernimento della società contemporanea secondo le indicazioni del magistero. Sta alla comunità ecclesiale accogliere e promuovere il contributo dei suoi fedeli laici alla conoscenza e alla valutazione del mondo di oggi, per un'evangelizzazione efficace, fondata sull'autenticità della testimonianza cristiana.
La questione dell'etica del cinema riguarda il delicato rapporto tra la narrazione e l'interpretazione, la possibilità di cooperazione nel testo e la previsione di uno spazio vuoto, quello della libera responsabilità dello spettatore. E' questa attenzione verso la coscienza del pubblico a distinguere il buon cinema da quello cattivo. Muovendo dagli apporti della psicologia, della sociologia, della semiologia e dell'etica della comunicazione, l'analisi proposta concentra l'attenzione sullo spettatore e sulla libertà concessa allo sguardo spettatoriale. Nel testo la riflessione si arricchisce di un focus sulle questioni di grande impatto nel dibattito etico con cui il cinema si è confrontato negli ultimi venti anni. La rassegna di opere analizzate dimostra come ogni questione (anche l'eutanasia e l'aborto) possa, e debba, essere rappresentata dal cinema evitando l'insincerità, la superficialità e la manipolazione ideologica.