
Questo libro è dedicato ad approfondire l'identità e il carisma dell'Opera dell'Amore Sacerdotale, che intende accogliere e accompagnare la fraternità tra un prete e una donna consacrata e formare "nuclei di famiglie in preghiera" per essere di sostegno ai preti e ai consacrati.
Il volume ne fa emergere i fondamenti nella Parola di Dio e nella viva tradizione della Chiesa e definisce quella che si può considerare una vocazione "nuova" dentro la comune vocazione al sacerdozio, sia ordinato sia battesimale, inteso - come hanno richiamato i padri conciliati - come partecipazione al sacerdozio di Cristo Signore.
Il cardinale Giovanni Lajolo all'interno del volume propone una serie di "viaggi letterari" volti a scoprire la bellezza delle "cose di casa" attraverso riferimenti letterari e biblici. L'idea, come spiega l'autore nella prefazione, trae origine da una serie di riunioni periodiche di persone amiche nella sua abitazione durante le quali, a volte, nascevano divagazioni letterarie a partire proprio da tutto ciò che tutti gli invitati potevano vedere e toccare: le "cose di casa". Il volume è illustrato dal noto scultore e pittore Franco Murer autore, tra l'altro, degli altorilievi in bronzo con le storie di S. Giuseppe per la centesima, grande fontana dei Giardini Vaticani.
La storia inedita contenuta all'interno del volume di Michèle Jarton, mette in evidenza la precisa volontà della Federazione Internazionale delle Università Cattoliche di servire la comunità umana sino agli estremi della terra. All'interno di questo volume è contenuta la storia delle origini e dello sviluppo di una struttura accademica contemporanea nata nel 1924 con lo scopo di risanare i legami che uniscono le università cattoliche e di internazionalizzare i loro sforzi a beneficio della fede e della scienza. L'idea di una federazione delle università cattoliche prende forma nel corso del XX secolo nella stessa area, l'Europa Occidentale, in cui agli albori del XIII secolo nacque su iniziativa della Chiesa l'universitas studiorum. La FIUC riunisce oggi 216 università cattoliche di tutto il mondo e la sua storia è stata segnata dalla presenza di uomini coraggiosi e determinati che hanno saputo adattare, talvolta reinventandola, la struttura dell'istituzione in modo da non venir mai meno al principio di "cattolicità" della Federazione. Non a caso la storia della FIUC risulta essere funzionale alla comprensione della storia istituzionale della Chiesa.
Il volume del cardinale Arinze offre una riflessione sulla vita consacrata all'interno della Chiesa. Le meditazioni proposte affrontano le origini della vita consacrata partendo dal Vangelo stesso. Vengono esaminati gli elementi principali e le forme differenti di tale vita anche attraverso una stima del numero di uomini e donne consacrate all'interno della Chiesa dei nostri giorni. Non si tratta di una "dissertazione di ricerca profonda sulla teologia e sul diritto canonico sulla vita consacrata", ma di una riflessione sul discepolato radicale per le persone consacrate, per i laici e per i religiosi. Il volume offre numerosi strumenti per il pensiero e la preghiera con "la speranza che esso aiuti la vita consacrata a essere meglio compresa, amata, vissuta e incoraggiata".
In cartonato, l'attesa enciclica di papa Francesco sul tema del Creato e dell'ambiente.
Il moderno ambientalismo è compatibile con la cristianità? S.E. Mons. Dominique Rey fornisce delle risposte a questa domanda cruciale all'interno delle sue riflessioni teologiche sulla relazione tra Dio, l'uomo e la natura. Lo scopo primario di Mons. Rey non è tanto quello di criticare l'idolatria dell'ecologia laica nei confronti della natura, quanto quello di mostrare ai cattolici e agli altri cristiani un modo di concepire l'ambiente che sia coerente con le Sacre Scritture, la tradizione e l'insegnamento del Magistero. Attingendo alle Scritture, ai pensieri dei Padri della Chiesa e ai recenti insegnamenti magisteriali sulle questioni ecologiche, Mons. Rey sottolinea che, quando perdiamo la corretta comprensione della relazione dell'uomo con Dio e del come questa relazione modelli la comprensione che l'uomo ha di sé, allora viene meno la nostra capacità di pensare coerentemente alle questioni ecologiche.
Per tutti i lettori, siano essi iniziatori, medi conoscitori o esperti di Teresa d'Avila, o parallelamente "principianti", "proficienti" o "perfetti" sulla via della fede, è in uscita una nuova edizione del Castello interiore, l'opera vertice della maturità umana, spirituale e letteraria della Santa. Padre Tomás Álvarez, che di questa edizione ha curato l'apparato critico, fornisce al lettore una chiave interpretativa autorevole a proposito di quella che egli stesso descrive come "la messe matura della semina di vari anni".
Occorre maturare, con vero discernimento spirituale, le idee proposte e trovare soluzioni concrete a tante difficoltà e innumerevoli sfide che le famiglie devono affrontare.
Papa Francesco
Come ci poniamo davanti alle sfide dell'ecologia e della custodia del creato? L'avidità, la stupidità, l'incuria e l'orgoglio dell'uomo hanno causato tanti danni, alcuni dei quali irreversibili. L'umanità sta distruggendo la sua unica casa. Papa Francesco, nella sua seconda enciclica, dal titolo "Laudato si'", apre una rivoluzione culturale, guardando al momento attuale con uno sguardo sapienziale, offrendoci una buona occasione di discernimento e di nuova progettualità. Visto in questa ottica, il problema ambientale si rivela fondamentalmente un problema umano, un problema di conversione continua e di autentica umanizzazione. Questa enciclica è un richiamo, un appello urgente rivolto a tutti, per la salvaguardia del creato. Per la prima volta, in modo maturo, siamo chiamati attraverso l'invito del Papa a esercitare una comune responsabilità per la terra, la nostra casa comune: "Una conversione ecologica", che riconosca il mondo "come dono ricevuto dall'amore del Padre". All'essere umano spetta la responsabilità di ""coltivare e custodire" il giardino del mondo (cfr. Gen 2,15)" (67), consapevole che "lo scopo finale delle altre creature non siamo noi. Invece tutte avanzano, insieme a noi e attraverso di noi, verso la meta comune, che è Dio" (83).
Il "giullare di Dio" si fa ancora una volta modello e compagno di viaggio, mostrando tutta l'attualità della sua preghiera di lode e di amore. Una messa a fuoco del Cantico di frate Sole che l'enciclica Laudato si' utilizza ampiamente per proporre una ecologia della vita quotidiana: ambientale e umana, spirituale e culturale, economica e sociale.
Un manifesto per la cura della casa comune, un grido contro un sistema che uccide i poveri, una limpida meditazione teologica nel segno di Francesco d'Assisi: tutto questo è la "Laudato si'" di papa Francesco. Un'Enciclica che è stata accolta come l'avvio di un tempo nuovo, di dialogo e collaborazione per la custodia della terra. Questo piccolo volume è un'introduzione, indispensabile per cogliere le linee portanti di un testo complesso, che rinnova l'etica e la politica.
"Laudato si', mi' Signore", cantava san Francesco d'Assisi. In questo bel cantico ci ricordava che la nostra casa comune è anche come una sorella, con la quale condividiamo l'esistenza, e come una madre bella che ci accoglie tra le sue braccia: "Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta et governa, et produce diversi fructi con coloriti flori et herba". Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La violenza che c'è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell'acqua, nell'aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c'è la nostra oppressa e devastata terra, che "geme e soffre le doglie del parto" (Rm 8,22). Dimentichiamo che noi stessi siamo terra (cfr Gen 2,7). Il nostro stesso corpo è costituito dagli elementi del pianeta, la sua aria è quella che ci dà il respiro e la sua acqua ci vivifica e ristora.