
Una teologa scrive centosessantuno brevi racconti sulla scoperta della vita, dall'annunciazione perinatale della sua prossimità, allo stupore che desta l'innocenza di un bimbo, alla crescita, alle monellerie del ragazzo, al suo senso del dovere, alle curiose stravaganze, agli incontri, alla sua predestinazione a essere altro nel mondo. Chi mai? Alla sua arroganza mansueta di considerarsi diverso, più umano, meno umano, uomo e altro, fino alla prigione, al disconoscimento degli amici, alla morte, al ritorno... Sono i racconti della vita di Gesù, lungo i tre anni del tempo liturgico della Chiesa, centosessantuno piccoli racconti di grazia e di stupore, dove la penna vibra in modo particolare quando una donna incontra Gesù.
L'autrice
Maria Caterina Jacobelli, allieva di padre Häring, è dottore in teologia morale. Collaboratrice della rivista di area cattolico-sociale «Adista», ha pubblicato fra l'altro: Il risus paschalis ed il fondamento teologico del piacere sessuale e Onestà verso Maria.
È una nuvolosa giornata di giugno quando Hape Kerkeling, comico televisivo e soprattutto notorio pigrone, decide di lanciarsi in quella che ritiene un’impresa folle, ma che «sente» di dover tentare: armato di uno zaino che pesa undici chili, del bastone del pellegrino e di un paio di pedule, Kerkeling si avvia lungo il Camino Francés che, dopo più di ottocento chilometri attraverso i Pirenei, i Paesi Baschi, la Navarra, la Rioja, la Castiglia-Léon e la Galizia, lo condurrà proprio davanti alla cattedrale di Santiago de Compostela.
Con curiosità e senso dell’umorismo, Kerkeling osserva e descrive in un diario puntuale posti remoti e affascinanti; racconta i suoi incontri con gli abitanti del luogo e con i pellegrini; annota i silenzi e le conversazioni, il senso di estraneità e di comunione con gli occasionali compagni di viaggio, la spossatezza e il dubbio, il bisogno di essere aiutato e la disponibilità ad aiutare, l’amicizia e quegli istanti sorprendenti – che lo ripagano di tutte le difficoltà affrontate – in cui si è sentito più vicino a Dio.
Nella collana «Rivolti a Te», il volume raccoglie preghiere antiche e nuove, proposte al cuore e alle labbra degli anziani, ma non solo. Stampato in corpo grande per facilitare la lettura e venire incontro alle richieste di molti lettori - come dimostrato dal successo del volume Àncora “Il tempo del raccolto” - e arricchito da un inserto a colori in cui l’immagine artistica diviene essa stessa preghiera e occasione di meditazione, questo utile sussidio è al tempo stesso tradizionale e originale. Un aiuto per i più anziani; un invito e una riscoperta per i più giovani.
– Una “grande opera” che colma un vuoto inspiegabile su un tema, quello delle vesti liturgiche nel mondo cristiano, che, pur sembrando di importanza minore, giunge rapidamente al nocciolo di numerose questioni, come il rapporto tra dignità del corpo e apparenza, tra funzione e simbolo, tra espressione di spiritualità o di potere.
– Il testo è diviso essenzialmente in due parti: la prima offre una breve sintesi dell’evolversi del concetto di corpo nella società occidentale in relazione al problema dell’abbigliamento e, in particolare, del vestire “sacro”; la seconda segue la storia e l’evoluzione dei singoli “pezzi” dell’abbigliamento liturgico cattolico, con qualche breve accenno ad alcune varianti di altri riti cristiani.
– La trattazione è accompagnata da oltre 200 illustrazioni al tratto in bianco/nero, realizzate dall’autrice stessa, che fanno “vedere” in modo didatticamente efficacissimo le vesti e gli oggetti di cui si parla nel testo.
– Completano l’opera una esauriente Bibliografia ragionata e un accurato Indice analitico.
Cos’è la veste liturgica ?
E’ l’abito che viene utilizzato durante le celebrazioni liturgiche dal ministro o dai ministri che presiedono la celebrazione (es. tunica, casula, pianeta, dalmatica, tonacella, piviale, cappa, etc.). Generalmente viene adattato al colore proprio del periodo dell'Anno liturgico che si sta celebrando o della festa in corso, nella Chiesa Cattolica essenzialmente 6: bianco, verde, rosso, viola, rosa e nero. Lo stesso colore liturgico seguono alcune suppellettili utilizzate in chiesa.
Con il patrocinio dell’ufficio dei beni culturali della CEI
La editio typica" in lingua latina del rito del Matrimonio secondo le novità introdotte nell'ultima revisione. "
La liturgia, vissuta in maniera autentica,
regola in modo meraviglioso la vita spirituale
Il cristiano partecipa alla liturgia con corpo e anima, non come puro spirito né come individuo isolato, egli esprime quindi la sua fede con parole e gesti. La liturgia ci offre oggi parole e gesti che vengono da una tradizione antica ma che si riferiscono e si alimentano costantemente alla fede viva e comune della chiesa. In una rilettura storica che illustra la natura del culto cristiano, e con riferimenti alla Scrittura e a numerosi autori cristiani – dai padri della chiesa ai teologi della scolastica fino agli autori moderni e contemporanei – questo testo ci presenta un’analisi della liturgia come linguaggio concreto del vissuto della chiesa che si esprime attraverso l’arte, la musica, le immagini, opera di Dio e opera del popolo che in essa esprime la sua fede.
Pierre Miquel (1920-2003), monaco e poi abate – dal 1966 al 1990 – dell’abbazia benedettina di Saint-Martin di Ligugé, ha animato il rinnovamento conciliare del monachesimo in una fedeltà alla tradizione aperta alle attese del mondo contemporaneo. Ha pubblicato numerosi articoli e libri di spiritualità monastica, di liturgia e sul tema del simbolismo.
Contiene 64 tavole a colori
La riflessione sul battistero indica che noi non siamo chiamati a creare oggi dal nulla la grammatica e la sintassi proprie dello spazio liturgico cristiano. Siamo invece chiamati a ereditarle con gratitudine, a comprenderle con intelligenza e a custodirle con fedeltà creativa, al fine di adattarle con sapienza e discernimento alle esigenze del nostro tempo (Enzo Bianchi).
Il presente volume mette a disposizione di un più ampio pubblico la riflessione condotta nell’ambito del V Convegno liturgico internazionale di Bose. Dopo aver affrontato l’altare, l’ambone e l’orientamento dello spazio liturgico, la ricerca sul rapporto liturgia e architettura prosegue mettendo a tema il battistero, inteso non solo come luogo dell’immersione battesimale ma come primo e originario spazio sacramentalmente ed ecclesialmente istituito, che per la sua singolare collocazione è rivolto al contempo all’interno e all’esterno della chiesa.
“L’ars celebrandi è un’arte della celebrazione, per ottenere una partecipazione adeguata da parte dell’assemblea a ciò che si celebra: actuosa participatio, ‘partecipazione attiva’ di tutti i credenti, che nell’ecclesia devono mostrare di mettere in atto la qualità di popolo scelto, chiamato da Dio quale sacerdozio regale e gente santa... Vari sono i registri della comunicazione, che devono coinvolgere il credente in tutte le sue dimensioni e farlo uscire dalla sua individualità, per condurlo ad aprirsi all’identità comunitaria dell’intero corpo di Cristo, di cui egli è membro” (Enzo Bianchi).
Il presente volume vuole essere una vera e propria guida per l’“arte di celebrare”, in cui il lettore può trovare indicazioni e suggerimenti per mettere in buon ordine tutti gli elementi che compongono le celebrazioni liturgiche: gesti, parole, canti, atteggiamenti, posture. L’“arte di celebrare” consiste nel celebrare con arte, l’arte di mettere in opera con una “nobile semplicità”, secondo la terminologia del concilio Vaticano II, quel tesoro che la chiesa ci offre e la cui finalità è la celebrazione del mistero pasquale di Cristo.
L'arte floreale al servizio della liturgia della Chiesa: è questo l'argomento del libro, che offre una ricca serie di suggerimenti per l'addobbo floreale della chiesa in molteplici celebrazioni. L'arte floreale in liturgia è un'arte complessa, che si fonda su due tradizioni: quella liturgica e quella artistica. È per questo che il libro si apre con una breve esposizione dei concetti e dei simboli di quella "preghiera della Chiesa" che è la liturgia. Solo successivamenntee s'addentra nell'arte di creare composizioni appropriate ai vari momenti o circostanze del ciclo liturgico.
“Sia che mangiate
sia che beviate
sia che facciate qualsiasi altra cosa,
fate tutto per la gloria di Dio!”
(1Cor 10,31)
Adamo ed Eva hanno espresso la loro distanza da Dio mangiando, e così peccarono, si accorsero di essere nudi, si accusarono reciprocamente!
Ora a noi, rivestiti di Cristo, è concesso di mangiare insieme in umiltà e letizia, riconoscenti al Padre, che nutre gli uccelli del cielo, perché sa ciò di cui abbiamo bisogno, al Figlio, che chiede acqua e pane,si fa ospite degli uomini e si lascia servire, allo Spirito Santo, che rende i nostri pasti occasione di comunione!
Proposta di preghiere per i pasti
nei vari tempi dell’anno liturgico
e nei giorni della settimana.
L’importanza della liturgia domenicale per un cristiano è grande: sia per chi deve prepararla che per tutti coloro che vi partecipano il messalino festivo costituisce un valido aiuto per vivere la Messa con maggiore responsabilità.
In una edizione completamente rinnovata, con nuove introduzioni e la nuova traduzione dei testi liturgici approvata dalla Conferenza episcopale italiana, il messalino festivo contiene tutte le messe delle domeniche e delle feste principali, ciascuna con i relativi testi, sia quelli ufficiali del messale romano sia quelli proposti come propri dal messale italiano.
Il formato tascabile e il prezzo contenuto lo rendono fruibile per un ampio pubblico.