
Chiarimenti e precisazioni su come trattare la concelebrazione eucaristica e la comunione sotto le due specie, attraverso l’analisi dei documenti e dei riferimenti teologici e magisteriali.
Più messe e meno messe. Anzi, facciamo il “Messone”, un’unica messa con molte intenzioni e poi battesimi, comunioni, persino confessioni comunitarie! Soprattutto concelebrazioni e mega-concelebrazioni. La messa celebrata dal singolo sacerdote sembra ormai una specie in via d’estinzione. Tutto questo sta accadendo da circa quarant’anni, da quando, dopo il Concilio Vaticano II, è stata ripristinata nella chiesa latina la messa celebrata da più sacerdoti. Così sempre più si oscura la ragion d’essere del sacerdote cattolico: aiutare Gesù Cristo a far incontrare l’uomo con Dio – in termini classici, la mediazione – senza cui avrebbero ragione i protestanti a non vedere differenza tra prete e fedele. Per chiarire tutto questo serve la storia e anche la lettura critica dei documenti più recenti: Nicola Giampietro ne è maestro e lo dimostra in questo saggio, destinato a far riflettere. Ciò aiuta a chiarire che il Vaticano II aveva posto chiari limiti alla concelebrazione e non l’aveva imposta ai sacerdoti. Allora, ecco che il documento Sacramentum Caritatis di Benedetto XVI, dopo il Sinodo dei Vescovi del 2005, auspica che il ricorso alla concelebrazione, specialmente con molti sacerdoti, vada ridimensionata. Soprattutto, questo libro aiuta a intuire le gravi conseguenze che ne vengono per i fedeli, privati della possibilità di poter partecipare in più luoghi e ore alla Santa Messa: perché essa è l’unico vero antidoto alla secolarizzazione. Dunque, un saggio che aiuta a capire che cosa non ha funzionato e cosa fare affinché la concelebrazione torni ad essere un atto sacramentale, non pura cerimonia, secondo l’ammonimento del venerabile Pio XII. Un contributo fondamentale, questo di Mons. Nicola Giampietro, alla ripresa della riforma liturgica.
Mons. Nicola Giampietro è nato a Raiano (AQ) il 9 aprile 1963. Attualmente è sacerdote nella Diocesi di Sulmona-Valva. Il 18 giugno 1996 ha difeso la Tesi Dottorale in Sacra Liturgia presso il Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo in Roma dal titolo: "Il Cardinale Ferdinando Antonelli e gli sviluppi della riforma liturgica dal 1948 al 1970", pubblicata in lingua francese, spagnola, inglese e prossimamente in lingua Polacca. Ha pubblicato numerosi articoli su riviste di liturgia. Dal dicembre 1996 è Officiale della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti.
Una raccolta di piccole luci sul grandissimo mistero dell’Eucaristia. Gesù Ostia è un torrente infinito di misericordia pronto a salvare il peccatore più incallito, purché pentito.
L’adorazione del Signore presente nell’Eucaristia non è altro che la logica conseguenza della fede nella presenza reale e al coerente testimonianza di quella fede. Amoroso dovere, l’adorazione eucaristica è anche la medicina che può guarire l’uomo dalle sue diverse idolatrie.
L’autore presenta la liturgia, la teologia e l’evoluzione bimillenaria dell’iniziazione cristiana (Battesimo – Crismazione – Comunione) tra i Cristiani di San Tommaso della Chiesa siro-malabarese. Illustra le vicissitudini principali di questa importante tradizione dal periodo apostolico fino ai nostri tempi. Si sofferma anche sulla legislazione del Sinodo di Diamper (1599) sui sacramenti del Battesimo e della Confermazione, fornendo la traduzione italiana del rito del 1968-1969. Prezioso il suo approfondito commento liturgico-teologico sui riti del Battesimo e della Confermazione secondo il Rituale del 2004, alla luce dei libri liturgici e testi patristici.
L’opera costituisce così un valido strumento per lo studio comparativo dei riti liturgici.
L'AUTORE
Paul Pallath, Officiale della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, è docente presso il Pontificio Istituto Orientale a Roma. È autore di numerose pubblicazioni, tra le quali in italiano: La Liturgia eucaristica della Chiesa siro-malabarese, La Chiesa cattolica in India e, per la UUP, Matrimonio tra cristiani indiani: il rito nella Chiesa siro-malabarese, oltre a vari articoli sul patrimonio liturgico, teologico, spirituale e canonico della Chiesa siro-malabarese.
La forma rituale del sacramento è stato il tema al quale l'Associazione Professori e Cultori di Liturgia ha consacrato la XXXVII Settimana di Studio svoltasi a Costabissara dal 24 al 28 agosto 2009. Sono qui raccolti gli interventi dei relatori invitati.
L’autore “racconta” la S. Messa guardandola con gli occhi della gente comune: della casalinga, dell’operaio in fabbrica (e forse in cassa integrazione), del giovane che non pratica perché la Chiesa lo ha deluso e del giovane che ogni giorno se ne nutre perché l’ha inserita nella sua “dieta” personale.
Tre miracoli fioriscono continuamente nel giardino della Sposa di Cristo: la sapienza dei suoi dottori, l'eroismo dei suoi santi e dei suoi martiri, lo splendore della sua Liturgia.
Questi tre elementi sono "una cosa sola" perché la Liturgia è per sè stessa un canto unico di sapienza e di amore: essa riassume i due ordine dell'intelligenza e della carità e li sublima in preghiera.
Questo manuale aiuta a comprendere chi è il salmista e qual è il suo ruolo nella vita liturgica della parrocchia. Sette tappe illustrano i tratti caratteristici di questa figura, sia nella Liturgia della Parola, sia in quella delle Lodi e dei Vespri. Il libro è anche raccomandabile per tutti i membri dell'assemblea che desiderano apprezzare più adeguatamente il servizio che questo ministero svolge per il bene della Chiesa.
Questo volume raccoglie una selezione di testi della produzione scientifica in ambito liturgico di Achille Maria Triacca, coordinatore insieme a Manlio Sodi della collana Monumenta Studia Instrumenta Liturgica, in cui il libro si inserisce. Le riflessioni proposte in questo volume si concentrano sullo Spirito Santo, inteso come elemento di congiunzione fondamentale tra varie tematiche teologiche, quali la Trinità, la liturgia, i sacramenti, l'inculturazione e più in generale la vita e la missione della Chiesa. Lo studio assume un carattere interdisciplinare e risulta di particolare interesse oltre che per i liturgisti e facoltà di Teologia, anche per sacerdoti e operatori pastorali.
Queste pagine ti ricorderanno, in primo luogo, l'immensa grazia della presenza del Signore nel Sacramento dell'Eucarestia e l'obbligo d'incontrarlo almeno tutte le domeniche e nelle grandi feste del calendario cristiano, e t'indicheranno, poi, quali siano i punti da tenere ben presenti perché l'incontro con il Signore sia degno e ricco di frutti.
La nostra esperienza del mondo è l’essere corpi, averne percezione, esprimerci con linguaggi. Ma, non è su questo stesso sfondo che si veicola l’esperienza religiosa? Sono i concetti o sono le immagini a fare la religione? In quale rapporto stanno queste con i grandi sistemi teologici e metafisici, con i dogmi, con i misteri? Stando agli studi delle scienze cognitive, riti e liturgie attestano il religioso come presenza nelle immagini, nelle icone. Ma non solo, qui si cerca di capire quel lato interiore – l’immagine come si forma dentro di noi –, che muta l’interpretazione del fenomeno religioso, rovesciandone la struttura epistemologica. Ad esempio nel modo in cui ci si rappresenta la Trinità o la creazione ex nihilo: in quanto pensieri-limite, per pensarli il credente ricorre a immagini di per sé incapaci di renderli, in grado però, proprio esercitando il paradosso, di fargli compiere una diversa esperienza – quella religiosa appunto.
Queste pagine ne sono un’indagine che rimette in discussione l’ordine dei fattori in gioco, ponendo un problema serio per le scienze delle religioni: cos’è davvero alle origini del religioso?
Un dizionario molto utile, anche per i non-iniziati, a conoscere meglio la terminologia specifica della liturgia e il senso delle celebrazioni.