
"Il Vangelo ci insegna che scandalizzare un fanciullo è il peggiore dei peccati. Questo saggio precetto è sempre stato, e giustamente, connesso all'abuso sessuale. E sa il Cielo quanto oggi sia attuale. Ma c'è un'altra forma, certo meno scellerata, ma non per questo meno perniciosa, di strumentalizzazione infantile. È quella operata dai genitori nella risoluzione dei propri conflitti, sentimentali e patrimoniali, laddove il bambino viene trattato come oggetto di scambio, come arma di pressione, e persino di ricatto. Creature docili e inconsapevoli, sulle quali si scaricano le tensioni, le frustrazioni, i rancori e le bassezze morali di genitori aridi e prepotenti, che utilizzano i cavilli legali per impadronirsi di un bene da gettare, al momento opportuno, sul piatto della bilancia di una giustizia impotente." (dalla Presentazione di Carlo Nordio).
Due opposti che si toccano: figli poco amati, a volte addirittura ripudiati, e figli contesi, tirati con forza a sé da genitori in conflitto. Sempre e comunque figli consumati dalla sofferenza causata da adulti irresponsabili. Storie vere che offrono molti spunti per una doverosa riflessione sul mondo dei ragazzi e dei genitori separati.
Gli scenari nel quale si muovono i personaggi sono mutevoli e ogni storia è unica, ma c’è un filo conduttore che tesse trama e ordito: la sofferenza dei piccoli protagonisti presi nella morsa di un egoismo travestito d’amore.
«I bambini che danno nome a queste storie... sono disorientati perché qualcuno li ha smarriti.
Sono bambini-Pollicino, che si riempiono le tasche di sassolini per segnare una qualche via di ritorno e costruire una bussola che li salvi.
Bambini, non importa se poveri o ricchi, che sofferenza e solitudine hanno fatto crescere in fretta.»
(dalla Prefazione di Maria Rita Parsi)
Destinatari
Genitori, educatori e insegnanti.
Autore
Francesco provinciali, Direttore Didattico e Dirigente Ispettivo del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha svolto la funzione di Giudice onorario minorile presso il Tribunale di Milano e ha fatto parte dell’Osservatorio sui minori di Regione Lombardia. Collabora con la rivista «Minori Giustizia» organo dell’AIMMF (associazione italiana magistrati per i minori e la famiglia), cui è iscritto. Ha pubblicato Tutte a casaStorie di donne, di adolescenti e di bambine, (Erga, 2010) e Ligurelombardo (Caroggio, 2010), oltre a vari testi scolastici.
Punti forti
L’esperienza diretta dell’autore in materia.
La prefazione di Maria Rita Parsi.
Le storie vere raccontate.
"La parabola dell'uomo che aveva due figli mi appartiene da sempre. Me l'hanno consegnata fin da bambino tanti padri e tante madri incontrati nel cammino dell'esistenza. Mai avrei pensato di poter rileggere oggi questa 'parabola delle parabole', questo 'vangelo nel vangelo', attraverso gli occhi, i volti e le storie dei ragazzi incontrati nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano e nelle comunità di accoglienza Kayròs in cui abito. Quindici anni di vita sacerdotale intensi a fianco di quei ragazzi che l'opinione pubblica definisce 'cattivi', 'bulli', 'giovani devianti' sono bastati a farmi comprendere come il viaggio del figlio minore della parabola non sia così separato da quello del figlio maggiore, e come sempre meno abbiano senso distinzioni tra figli 'buoni' e figli 'cattivi'. Siamo tutti figli perduti e ritrovati, tutti bisognosi di guarigione e di perdono, tutti in viaggio verso casa alla ricerca del Padre, il solo buono." (don Claudio Burgio) "Bisogna tornare a 'occuparsi' dei giovani più che a 'preoccuparsi' di loro. Le nuove generazioni hanno bisogno di adulti che facciano gli adulti e che non coltivino, in modo irresponsabile, il mito dell'eterna giovinezza. Ma i ragazzi 'difficili', come i ragazzi più 'normali' che vivono 'all'ombra del campanile' e nei nostri stupendi oratori, hanno bisogno anche di amici, di fratelli maggiori con cui mettersi in dialogo. Il giovane della parabola non ha trovato questo fratello..." (dalla Prefazione del card. Dionigi Tettamanzi)
L'instabilità familiare, in crescita in Occidente e quindi anche in Italia, è causa di drammatiche conseguenze personali, sociali ed economiche, ma a pagare il prezzo più alto della separazione e del divorzio sono soprattutto i figli, che subiscono - loro malgrado - una deprivazione affettiva, emotiva e psicofisica, causa di acute sofferenze. A fronte di una tale situazione, spesso negletta, Antonello Vanni, con linguaggio divulgativo e taglio pratico, approfondisce i seguenti argomenti: l'instabilità familiare odierna"; l'instabilità familiare e la sua ricaduta sui figli; i figli e la separazione: conseguenze immediate e conseguenze a lungo termine; i principali segnali del disagio vissuto dai ragazzi: ansia, rabbia, depressione e bassa autostima; fattori che aumentano o diminuiscono la sofferenza nei figli durante la crisi coniugale; come è possibile riconoscere e prevenire il disagio dei figli; il disagio dei figli della separazione e del divorzio in ambito scolastico; separarsi o salvare la propria famiglia?
La Regola di vita, che gli adulti di Azione Cattolica, sono invitati a scrivere, con l'aiuto di questo libretto, aiuta a mantenere, custodire, alimentare la spiritualità. È sempre forte, infatti, il rischio di vivere una vita di fede "sotto tono" che spegne l'entusiasmo di sapersi e sentirsi amati, fa perdere il gusto e la gioia di vivere con Cristo e nella Chiesa, toglie progressivamente il dinamismo all'amore. La Regola viene incontro ad una sempre più pressante esigenza di fare unità di noi stessi.
È la terza tappa di "Figli della risurrezione", un cammino di catecumenato maturato e sperimentato nella parrocchia di Mattarello (Trento). È un progetto realizzato partendo dalle indicazioni della Cei per dare una risposta a chi si accosta ai cammini della fede senza il Battesimo o una esperienza di fede, offrendo loro un apprendistato di vita cristiana. Questo volume sviluppa la fase comunitaria del secondo tempo del cammino, che ha come tema: "Vivere nell'amore del Padre ed esprimerlo nella fiducia filiale" e che culmina con la consegna del "Padre nostro". Il sussidio si basa sui catechismi Cei "Io sono con voi" e "Venite con me".
Gli ingredienti che costituiscono questo testo sono diversi da quelli che normalmente si trovano nei sussidi catechistici in circolazione. In questa scelta c'è il tentativo di rispondere alle diverse difficoltà che si incontrano nella catechesi ai ragazzi, prima fra tutte quella di interessarli su qualcosa che li coinvolga come singoli e come gruppo. I temi di ogni "puntata" provengono, perciò, dalla loro vita di tutti i giorni. Per quanto riguarda il linguaggio viene utilizzata la formula interattiva e multimediale più vicina al modo di comprendere dei ragazzi d'oggi: l'ipertesto. Età di lettura: da 12 anni.
In un dialogo continuo tra famiglia e sociale, tra istanze individuali e relazionali, la sfida del volume è quella di proporre una riflessione sui cambiamenti ai quali negli ultimi anni è stata sottoposta la famiglia, ma al tempo stesso richiamare il senso dell'educare, gli elementi fondanti e - per così dire - immutabili che stanno alla base di ogni processo educativo, per capire in che modo sia ancora possibile parlare di educazione nel contesto familiare.
Solo il riconoscimento di tali elementi fondativi consentirà di orientarsi nella molteplicità dei modelli familiari ed educativi presenti oggi nella nostra realtà culturale.
Libro prezioso per operatori pastorali e sacerdoti, per chiunque lavori con i gruppi familiari, ma utile anche nei corsi di preparazione al matrimonio e al battesimo, per favorire nei genitori una maggiore consapevolezza del loro mandato.
La crisi in cui sembra essere caduto l’istituto matrimoniale fa dibattere da tempo sociologi, psicologi e politici. La Chiesa da parte sua si interroga sul perché le persone sono sempre più incapaci di prendere impegni a “lungo termine” rispetto alle scelte fondamentali della vita. Questo libro dà indicazioni preziose a tutte le figure, preti e laici, che accompagnano le coppie di fidanzati a scoprire la strada del matrimonio cristiano. Uno strumento che propone forme e atteggiamenti nuovi per rendere l’itinerario di avvicinamento al matrimonio un’occasione di incontro, di ascolto, di scoperta.