
Un testo con le considerazioni del Professor Gabrio Lombardi sul rapporto tra cristianesimo e liberta. Ripubblicare questo libro non e solo un atto di omaggio ad un uomo che ha rappresentato una concezione alta di cristiano impegnato nella societa in difesa di valori auttentici, ma anche perche contiene in modo semplice, chiaro ed efficace, una sintesi di riflessioni su un tema centrale per lo sviluppo della nostra societa, quello del rapporto tra cristianesimo e liberta, portando fra l'altro ad esempio quattro grandi testimonianze di vita: Tommaso Moro, Federico Ozanam, Contardo Ferrini, Giuseppe Capograssi". "
Il libro presenta la vita e il martirio del beato Engelbert Kolland e fa emergere lo spirito francescano che ha animato la sua attivita pastorale. Il futuro P. Engelbert Kolland nacque nel 1827 a Ramsau, parrocchia di Zell am Ziller. I suoi genitori furono convinti luterani, che tuttavia ritornarono a denti stretti al cattolicesimo per evitare l'espulsione dalla loro terra. Tra la sorpresa di tutti, il vivace ragazzo dopo la maturita entro nell'Ordine Francescano; nel 1851 fu ordinato sacerdote e si offri, nel 1855, di recarsi come missionario in Terra Santa. Dopo circa tre mesi di soggiorno a Gerusalemme, svolse la sua attivita pastorale a Damasco nel convento di San Paolo apostolo, dove segui con grande zelo la piccola comunita cristiana. Attraverso una sorprendente conoscenza linguistica e un buon inserimento si guadagno grande stima presso la sua comunita. Nel luglio 1860, nel corso di una persecuzione contro i cristiani, fu trucidato insieme a sette confratelli e tre cristiani maroniti.
A cento anni dalla nascita di Giorgio La Pira, il volume traccia, con lucidita giornalistica, le linee fondamentali della sua vita e della sua attivita politica e religiosa. Un diario di viaggio che racconta la poliedrica figura di La Pira, padre costituente della Repubblica, primo cittadino di Firenze, conosciuto come il sindaco santo". Attraverso articoli, approfondimenti, interviste, testimonienze di personaggi della politica, della cultura, della Chiesa, risalta a tutto tondo la personalita di questo protagonista del '900, che ha vissuto l'impegno politico come una vocazione e una missione. Un cristiano laico dotato di grande sensibilita sociale, aperto al dialogo e alla pace. Una figura di sorprendente attualita. "
Biografia dei coniugi Angelina e Ignazio Paternò, Carmelitana e Barnabita.
Questo libro non e solo una appassionata biografia di Giovanni Vannucci ma anche uno stimolante viaggio nello stile e nel pensiero di una tra le figure piu innovative nel cammino spirituale del ventesimo secolo
Il volume ripercorre l'esperienza del "Cardinale del sorriso", a capo dell'arcidiocesi di Genova per quattro anni, attraverso il rapporto instaurato con i genovesi e alcune testimonianze di quanti lo hanno accompagnato nello svolgimento di questo ruolo. La sincerità dei modi e lo sguardo diretto lo hanno reso molto lontano dagli stereotipi che molti hanno degli alti prelati. Poco alla volta, incontrandosi con i suoi sacerdoti e i suoi fedeli, il cardinale del sorriso si è fatto amare dall'intera comunità. La terza edizione è ampliata con un nuovo capitolo sull'incarico di Segretario dello Stato Vaticano, che sua Eminenza Tarcisio Bertone è stato chiamato a ricoprire da Papa Benedetto XVI, ad inizio estate 2006.
Ristampa anastatica dell'opera basilare di La Pira sui fondamenti della più alta democrazia, cristianamente ispirata, con una nuova presentazione di Fabrizio Fabbrini.
Un grande successo di Louis de Wohl, l’autore di romanzi storici che fin dagli anni Quaranta ha dato voce alle grandi figure e alle grandi questioni antiche e moderne in pagine di forte e appassionante letteratura. L’albero della vita ci dà un affresco avvincente della vita dell’Impero romano del IV secolo. Sant’Elena, Costantino il Grande, Costanzo e le lotte per il potere e per l’Impero sono restituiti con la precisione dello storico e il fascino di una viva narrazione. Con passione e acume, de Wohl accompagna il lettore tra le battaglie feroci, a seguire gli inizi del cristianesimo nel cuore dell’Impero, a sorprendere i vizi e le ombre di grandi personalità. Veniamo così coinvolti in uno dei periodi più ferventi e importanti della storia del mondo.
Le numerose e precise testimonianze che compongono questo libro a cura di L. Frassati, furono raccolte nell'ambito di ricerche effettuate presso amici, conoscenti e anche occasionali personaggi che ebbero la fortuna di incontrare anche solo una volta Pier Giorgio Frassati. Non si tratta, quindi, di una riflessione sulla spiritualità del giovane beato, ma di racconti di fatti concreti, anche minuti: momenti in cui la spiritualità di Pier Giorgio, il suo modo di pregare, la spontanea adesione a una pratica cristiana vissuta con libero entusiasmo, colpirono l'attenzione di chi assisteva stupito. Assistiamo così allo svolgersi di un'inchiesta: ogni voce attesta ciò che ha visto e sentito. Il libro è suddiviso in capitoli che corrispondono ai diversi elementi della vita di fede del protagonista: la frequenza ai sacramenti, la preghiera in montagna, con gli amici, da solo, la partecipazione alle processioni e alle manifestazioni pubbliche della fede, la devozione alla Madonna, la famigliarità con sacerdoti e uomini di spiritualità.
Questo libro raccoglie scritti e discorsi di Giorgio La Pira datati 1965-1977, anno della sua morte. Una selezione sufficiente per valutare l'intero arco del suo pensiero e della sua esperienza politica. Un'avvertenza è d'obbligo: questi testi sono stati pensati e composti nel contesto della divisione del mondo in due blocchi e della conseguente "guerra fredda" che provocò la corsa al riarmo atomico. Il proclamato e praticato ateismo di Stato nei paesi del "socialismo reale" coinvolse nella spaccatura del mondo in due anche la libertà religiosa. Soprattutto in Occidente ciò valse a costruire ulteriori muri. In questo scenario apocalittico, una voce si leva, spesso solitaria, sempre chiarissima e coerente: quella di La Pira. La sua visione profetica della storia lo induce, ovunque, a costruire ponti, mai ad elevare barriere. Nell'impossibilità della guerra - egli affermava, con un ragionamento che ai fautori del riarmo dava molto fastidio - bisogna costruire la pace, la quale per essere tale richiede rispetto delle diversità, giustizia sociale all'interno delle nazioni, solidarietà, anche economica, tra i popoli. E in base a questo principio, da uomo libero qual era, superò le maglie diplomatiche per tessere una rete di rapporti personali ed epistolari coi "potenti" della terra riscontrando in tanti attenzione, stima, rispetto.