
Una “biografia doppia” in cui l’Autore intreccia – come in un romanzo – la vita di un protagonista della storia europea e quella della moglie, rievocando luoghi, personaggi, vicende e voci di un periodo storico che ha segnato la nascita dell’Europa moderna e il volto del cristianesimo come lo conosciamo oggi. Della vita di Caterina, a differenza del celebre marito, rimangono pochissime testimonianze oltre agli scritti di Lutero stesso e di qualche contemporaneo. Fu però una figura tutt’altro che marginale: in ventuno anni di vita in comune, l’ex monaca diede al marito sei figli; collaborò con lui come confidente e, in sua assenza, come alter ego, sovrintendendo da imprenditrice alla gestione dell’ex convento agostiniano di Wittenberg, dove ospitò alla tavola familiare professori, studenti e visitatori illustri. La prosa chiara e documentata e il particolare taglio narrativo dell’opera guidano il lettore a conoscere la figura e il pensiero di Lutero e a coglierne «la profonda religiosità» (Giovanni Paolo ii).
Uno studio rigoroso e appassionato sull'insediamento delle suore Sacramentine in Riviera del Brenta. Un progetto d'amore che ha cambiato il volto di un territorio.
Ecco un piccolo volume divulgativo pubblicato in vista della prossima beatificazione del Venerabile Luigi Novarese (11 maggio 2013).
Curato dal giornalista Mauro Anselmo, il nuovo testo ripropone in una vivace e completa sintesi le tappe della vita e le opere di monsignor Novarese: dalle intuizioni sull’importanza della vita spirituale come sostegno terapeutico nel percorso di guarigione del malato, alle iniziative straordinarie realizzate con i pellegrinaggi a Lourdes, i laboratori professionali per i disabili, la fondazione delle associazioni: Lega Sacerdotale Mariana, Volontari della Sofferenza, Silenziosi Operai della Croce, Fratelli e Sorelle degli Ammalati.
Ricco di fotografie, molte delle quali inedite, il libro è agile, suddiviso in 13 capitoli, e presenta alcune significative novità. Ad esempio è indicato il percorso completo, con le date e gli episodi, del processo canonico che, iniziato il 17 settembre 1989, si è concluso ufficialmente il 19 dicembre 2011 quando, dopo l’inchiesta diocesana e la riunione plenaria dei cardinali, papa Benedetto XVI ha sottoscritto il decreto di riconoscimento del miracolo avvenuto per intercessione di don Luigi.
Uno studio monografico e biografico che per la prima volta in Italia presenta la vita, il pensiero filosofico, teologico ed estetico di Klaus Hemmerle.
"Dopo la sua prima biografia di Natuzza Evolo, Luciano Regolo in questo nuovo scritto dà voce autorevole alla signora Italia Giampà, ancora vivente a Catanzaro, 'una delle figlie spirituali di Natuzza di vecchia data'. Dal racconto minuzioso e affascinante emerge non solo la familiarità tra le due donne protagoniste, ma anche, e volutamente sottolineata, la figura splendida di Natuzza, colta nella sua imperturbabile serenità e disarmante semplicità, oltre che nel suo profondo spirito di fede e totale abbandono alla volontà di Dio espressa tra l'altro con una sentita e devota obbedienza al magistero della Chiesa. Forte del racconto-testimonianza della signora Italia Giampà, Luciano Regolo riesce a coinvolgere anche il lettore più sprovveduto per portarlo 'sulle orme di una mistica', come recita il titolo del capitolo finale." (Dall'introduzione di monsignor Luigi Renzo, Vescovo di Mileto-Nicotera-Tropea.)
Fabio Salvatore ha scoperto di avere un cancro alla tiroide all'età di 21 anni. Fino a quel momento aveva creduto che la vita fosse ai suoi piedi. Era pieno di sé. Forte di un talento messo a disposizione solo di se stesso, stava per debuttare in un'importante produzione teatrale internazionale che lo vedeva come protagonista. All'improvviso, la scoperta: il cancro, da lui sempre definito "Scarafaggio". Per mesi nega l'evidenza, recita in teatro, accantona la malattia, nasconde tutto ai suoi familiari, finché, afono e privo di forze, è costretto ad affrontare il calvario della malattia. Operato d'urgenza, supera l'intervento e fa la sua prima radio-iodio-terapia, che lo porta a essere isolato da tutto e da tutti. È in quel silenzio che Fabio inizia a guardare dentro se stesso. Guarda alla fede, ma è poco lucido per capirne la forza. Passano i mesi, e dopo un anno parte per il Portogallo, per una vacanza, ma durante quel viaggio nel buio dell'intimità trova uno spiraglio che è Maria, la sua Mamma, e che lo porta a Fatima. Di qui il suo cammino, il suo deserto che diventa fiorito e pieno di colori. Abbraccia la Croce e vive nella Gioia. La morte tragica del padre, avvenuta in un incidente stradale, fa conoscere a Fabio il valore della Redenzione del perdono, e il ritorno del cancro dopo dieci anni lo consegna in totale offerta a Maria. Ecco il dolore che si trasforma in passione di vita. L'incontro con Chiara Amirante e la Comunità di Nuovi Orizzonti è il sentiero che lo porterà a Medjugorje...
Vissuto tra i grandi conflitti sociali ed economici della Francia post-rivoluzionaria - in una temperie culturale non così diversa dall'attuale, segnata profondamente dalla modernità, dal laicismo e dal materialismo d'impronta scientifica -, Frédéric Ozanam (1813-1853), fondatore della Società di San Vincenzo de' Paoli, non maledisse il suo tempo né si lasciò sedurre dalla violenza. Si indignò invece di fronte all'ingiustizia e alla povertà, trovando sempre il coraggio di rialzarsi dalle sconfitte personali e di immaginare strade nuove. Precursore della dottrina sociale della Chiesa, ma soprattutto testimone dell'impegno per una società più giusta, Ozanam è l'icona di un cristianesimo giovane, e non solo per motivi anagrafici: giovane fu il suo temperamento, il suo idealismo, la sua voglia di cambiamento. Come pure il suo modo di leggere il Vangelo. Ed è bello ricordare come Giovanni Paolo II - in occasione della beatificazione del 1997 - ne abbia sottolineato l'"ardore", l'impazienza, la febbre da futuro che dovrebbe essere il termometro della vitalità di ogni comunità cristiana, sempre ma specialmente nei periodi di crisi.
Ludovico (poi padre Gregorio) Fioravanti nasce nel 1822 a Grotte di Castro (Viterbo). Francescano, viene inviato prima a Viterbo e poi a Venezia. Fonda e guida con sacrificio, dedizione e umiltà le Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore. Muore nel 1894.
Nato a Bayonne (Francia) nel 1825, fu nominato arcivescovo di Algeri, e successivamente creato cardinale e nominato Primate di tutta l'Africa. Percorse tutta l'Europa per sensibilizzare l'opinione pubblica contro la schiavismo. Muore nel 1892.
Una storia che traduce invita l'esortazione ad una Nuova Evangelizzazione contenuta nell'Anno della Fede.
"Proprio nell'ordinarietà dei luoghi del quotidiano si è incessantemente speso Vittorio Barducci: nella famiglia teneramente amata; nell'impegno missionario e apostolico; nella costruzione della comunità ecclesiale e nella promozione dell'Azione Cattolica, a cui ha fortemente avvertito di appartenere; nel lavoro; nell'attenzione al territorio, al sociale, al civile, alla realtà politica. Questo l'ha reso un testimone generoso, autentico e credibile, capace di comunicare mediante la sua stessa esistenza la bellezza di una fede vissuta con semplicità e forza." (dall'Introduzione al volume)
Biografia di Anfrosina Berardi: una vita vissuta al di sopra di ogni umana, ordinaria prospettiva. La storia di una bambina di tredici anni che mostra una capacità di saper vivere intensamente e con dignità strabiliante la patologia che l'ha strappata all'affetto dei suoi cari e dei suoi amici.