
Un quasi secolare luogo comune fa del Cardinale John Henry Newman (1801-1890) il precursore, quasi il padre nobile, del modernismo classico e, quindi, della nouvelle theologie, fino ad attribuirgli le radici degli elementi più novativi del Concilio Vaticano II. Niente di più falso e di più distante dalla granitica, lucida e razionale Fede cattolica del grande convertito inglese, beatificato da Benedetto XVI il 19 settembre 2010: risposta alta e forte a quei vasti settori della Chiesa cattolica, non solo inglese, che antepongono il dialogo ecumenico alla riaffermazione del dogma. Il Cardinale Newman, infatti, combatté, sinceramente e lealmente il liberalismo, tracciando, con metodo sistematico e analitico, uno dei profili più reali dell’Europa in fase di corruzione, di abbandono della civiltà cristiana, di incalzante apostasia. Dal ponte della propria nave riuscì a identificare i connotati secolarizzanti e relativistici dei nostri giorni, anteponendo i luoghi comuni alla ragionevolezza della Tradizione. Che cosa vide questo «Dottore della Chiesa» nello specchio in cui si rifletté e di cui parla nella sua autobiografia? E che volto può riflettere, oggi, lo specchio di un cristiano e di un cattolico? Attraverso la lettura della vita del nuovo Beato si potrà scoprire. «Ex umbris et imaginibus in Veritatem» («Dalle ombre e dagli spettri alla Verità»), così recita l’epitaffio della sua tomba, la cui vita è la prova più evidente e concreta che la ragione si unisce felicemente alla Fede.
Nata a Torino nel 1966, è sposata e ha due figli. Laureata in lettere con indirizzo storico, è specializzata in biografie. Ha scritto per «La Stampa», «La Gazzetta del Piemonte», «L’Osservatore Romano», «il nostro tempo» e collabora con diverse riviste culturali e religiose, fra cui «il Timone». È membro delle Accademie «Paestum», «Costantiniana», «Ferdinandea», «Archeologica italiana». Fra le sue più di quaranta opere edite in Italia e all’estero ricordiamo: Giulia dei poveri e dei re. La straordinaria vita della marchesa di Barolo (19983); Elena. La regina mai dimenticata (20022); Giovanna di Savoia. Dagli splendori della reggia alle amarezze dell’esilio (20022); La «bambina» di padre Pio. Rita Montella (2003); Santa Rita da Cascia e il suo tempo (2004); Monsignor Luigi Talamoni. Tutto è nulla se non è nell'amore di Dio (2004); Fratel Silvestro. La vite di Dio (2006); Mafalda di Savoia. Dalla reggia al lager di Buchenwald (20074); Paolo VI. Il papa della luce (2008); Padre Luigi Scrosoppi. Quando l'umiltà si fa gloria (2008); Sposi per davvero. La vita di Rosetta e Giovanni Gheddo (2008); Tutto il mondo in un solo cuore. Maddalena Sofia Barat (2009); Mons. Marcel Lefebvre. Nel nome della Verità (2010). Dal suo studio dedicato alla principessa Mafalda è stata tratta la fiction per Canale 5 Mafalda di Savoia.
Il cardinale John Henry Newman sarà beatificato dal Papa il 19 settembre 2010, a Birmingham, durante il suo viaggio apostolico nel Regno Unito (16-19 settembre 2010). Questo evento segna il culmine della riscoperta di questo grande teologo, oggi considerato tra i più importanti nella storia della Chiesa. In particolare, va sottolineata la sua influenza sul pensiero di Joseph Ratzinger, che si esprime sia nella concezione dell’atto di fede come atto razionale sia nella centralità attribuita alla coscienza, da non confondersi con un individualismo arbitrario.
John Henry Newman (1801-1890), teologo, filosofo e cardinale inglese, è il più autorevole apologeta della fede cattolica che la Gran Bretagna abbia prodotto nel corso della sua storia. Molto amato in Italia, la sua ricchissima opera è ampiamente tradotta in italiano. Verrà proclamato beato da papa Benedetto XVI, una tappa decisiva in vista della canonizzazione, e il 9 ottobre è stato fissato come giorno di festa a lui dedicato.
Convertito della tempra di Paolo e di Agostino, autorevole apologeta della fede, prosatore efficacissimo, questo sacerdote anglicano divenuto cattolico nell’ottobre del 1845 e cardinale nel 1879, sorprende per la modernità delle sue analisi. Molte delle difficoltà che la Chiesa si trova oggi ad affrontare sono puntualmente anticipate nei suoi scritti.
Prima della sua conversione al cattolicesimo Newman fu per quasi vent’anni parroco della chiesa anglicana di Saint Mary, a Oxford, ed era considerato il predicatore più dotato del suo tempo. I sermoni che vi teneva in occasione delle feste più importanti – come nei normali giorni liturgici – sono un esempio tra i più efficaci della straordinaria forza spirituale del suo pensiero.
Qual è il segreto del persistente richiamo esercitato dagli scritti di Newman? Forse risiede nel modo fresco, persuasivo e incredibilmente vivace con cui ci presenta il cristianesimo. Penetra a fondo nelle pieghe delle verità e dei grandi temi che si propone di indagare (l’obbedienza alla Legge di Dio, l’autenticità della professione di fede, l’importanza dell’amore e della carità ecc.), senza il timore di assumere posizioni scomode o difficili, e anzi imboccando con decisione e lucidità le vie che conducono al cuore di ogni argomento. E poi continua a incantarci perché ci sollecita a non dare un fiacco assenso a una serie di enunciazioni astratte, ma a cercare un vivido incontro con un insieme di realtà concrete, che conquistano tutta la nostra persona e a cui ci chiede di aderire senza esitazioni o incertezze, nella sostanza e non solo nella forma.
In questa raccolta, curata dallo stesso Newman, il lettore troverà alcune delle sue omelie più belle, «così rivoluzionarie nella forma e cristalline nel ragionamento», come scrive la grande scrittrice Muriel Spark nella prefazione al volume. La raccolta di quelli che lui stesso considerava i suoi migliori sermoni rappresenta quindi l’introduzione più efficace all'insegnamento di Newman.
Un ritratto vivo, completo e coinvolgente del grande convertito dall’anglicanesimo al cattolicesimo, del modo in cui sono maturate le sue idee – dando spesso la parola allo stesso protagonista attraverso ampie citazioni sia dei suoi trattati sia del suo epistolario – e di come queste siano divenute degli atti concreti in sintonia con quanto ha sempre sostenuto, e cioè che «la vita è per l’azione». Quello che risulta particolarmente toccante nella vicenda umana di Newman – che Fidel González Fernández, Consultore nel processo per la sua beatificazione e canonizzazione, nella circostanziata Prefazione definisce «uno dei maggiori e più significativi teologi cristiani moderni dal tempo della Riforma e dal Concilio di Trento – è proprio come il sentimento di sé sia alimentato da quella tensione verso Dio che lo ha portato a fare scelte difficili e scomode. Prima di abbandonare la Chiesa d’Inghilterra egli può ambire a una carriera di grande soddisfazione; nel momento in cui ha la certezza che questa non sia la vera Chiesa e che sia in gioco la salvezza della sua anima – «Sarei salvo se morissi questa notte?» è l’interrogativo che lo angoscia – si spoglia di ogni onore e ricomincia un percorso di fede nella vera Chiesa. Chi leggerà questa biografia comprenderà che per Newman non ci saranno scorciatoie; il cammino riprenderà dall’inizio e Newman si troverà a fianco di altri giovani novizi a lavare i pavimenti del monastero di Santa Croce. Egli, però, non ha paura di cambiare perché – come sostiene nel Saggio sullo Sviluppo – «vivere è mutare; ed essere perfetti è avere molto spesso mutato!».
Gloria è la prima parte della grande esposizione balthasariana della fede cattolica. Prendendo le mosse dagli attributi dell'essere (bello, buono, vero), Balthasar ha trattato in questa prima parte della "bellezza" del mondo e della "gloria" di Dio, nella seconda (Teodrammatica) della libertà finita e infinita e nella terza (Teologica) dell'insieme delle questioni concernenti la verità creata, la verità divina, nonché il loro reciproco rapporto.
Lo Spirito della Verità è il terzo volume di Teologica, la terza anta della trilogia di Balthasar che vede prima Gloria (l'Estetica) e Teodrammatica.
Come nellEstetica sono messe in relazione bellezza del mondo e gloria di Dio, e come nella Teodrammatica la libertà finita e divinamente infinita, così nella Teologica si riflette sulla relazione tra la struttura della verità creata e di quella divina.
In queste pagine Enzo Bianchi cerca di rispondere a una domanda fondamentale che l’uomo si pone fin dalla Creazione: “Dio, dove sei?”. Un interrogativo che Dio stesso solleva in noi, suscitando la ricerca e il desiderio dell’uomo. Ma in questo cammino non siamo soli: il nostro Dio è il Dio dei nostri padri e nell’analisi lucida ed esaustiva del priore di Bose ritroviamo quindi gli incontri fra il Signore e alcuni dei più significativi personaggi dell’Antico Testamento, da Abramo a Giacobbe, da Mosè a Elia. Dio infatti non può essere incontrato che nella storia e nella carne umana, in particolare dopo la vita terrena di Gesù Cristo: in lui, parola fatta carne, ha rivelato la sua Presenza agli uomini e ha trovato la sua dimora ultima. Proprio qui si situa lo specifico del cristianesimo, “il grande mistero dell’incarnazione, dell’umanizzazione di Dio”: in Gesù il Signore si è manifestato, abita in mezzo al suo popolo, incontra l’uomo e l’uomo incontra Dio, e l’umanità del figlio unigenito è la tenda innalzata da Dio in mezzo a noi.
In queste pagine il cardinale Carlo Maria Martini guida i lettori in un illuminante percorso di esercizi spirituali: dodici meditazioni per giungere a una scelta definitiva dello stato di vita, una scelta ispirata da Dio. Non un semplice momento di preghiera e di raccoglimento, ma – secondo il modello stabilito da Sant’Ignazio di Loyola – un metodo per purificare il cuore e la mente. Celibato o matrimonio, vita sacerdotale, vita religiosa o vita missionaria, vita nel servizio sociale, culturale, politico. Una strada che si percorre ogni giorno, perché anche quando la scelta è già stata fatta occorre riconfermarla o rinnovarla, scuotersi di dosso il peso dell’abitudine e della stanchezza. Per questo l’esempio che il cardinal Martini ci propone è una vera e propria metamorfosi, la Trasfigurazione di Cristo sul monte Tabor, quando davanti agli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, Gesù diviene splendente come il sole, Mosè ed Elia appaiono al suo fianco e una voce dal cielo proclama: “Questi è il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto”. Un percorso che diventa un invito a trasfigurare la nostra vita mettendo in pratica il precetto di San Paolo: “Trasformatevi rinnovando la vostra mente”.
«La Weil fu un personaggio singolare non solo nelle idee, fuori dai conformismi lo fu anche nella vita, o meglio nella rigorosa tensione a far coincidere vita e pensiero, a confrontare e legare il pensiero e l'esperienza. Dice la sua biografia: "Aveva il dono di irritare molti e a volte fino al furore, e ... continua a irritare ancora". Simone Pétrement fu sua amica, e ha pagato il debito all'amicizia, al "miracolo dell'amicizia" così caro all'altra Simone, scrivendone una biografia bellissima, esemplare per onestà e precisione, per partecipe interrogazione sul senso e il mistero di una esperienza eccezionale» (Goffredo Fofi).
Gloria è la prima parte della grande esposizione balthasariana della fede cattolica. Prendendo le mosse dagli attributi dell'essere (bello, buono, vero), Balthasar ha trattato in questa prima parte della "bellezza" del mondo e della "gloria" di Dio, nella seconda (Teodrammatica) della libertà finita e infinita e nella terza (Teologica) dell'insieme delle questioni concernenti la verità creata, la verità divina, nonché il loro reciproco rapporto.
Verità del Mondo è il primo volume di Teologica, la terza anta della trilogia di Balthasar che vede prima Gloria (l’Estetica) e Teodrammatica. Come nell’Estetica sono messe in relazione bellezza del mondo e gloria di Dio, e come nella Teodrammatica la libertà finita e divinamente infinita, così nella Teologica si riflette sulla relazione tra la struttura della verità creata e di quella divina.
«Il presente volume, Verità del Mondo, procede prevalentemente per via filosofica. L’essere finito viene indagato nelle sue strutture di verità [...]. In questa indagine il lettore incontrerà forse qualcosa di meno solito, qualcosa di impercettibilmente uscito di vista a cominciare dall’antichità ed anche dalla patristica, ma che si può senz’altro giustificare in retrospettiva sulla grande tradizione. [...] Solo nel capitolo finale diverrà tematico il rinvio delle strutture intramondane da noi indagate a un divino Logos trascendente».
«L’unità indissolubile della verità terrena con il movimento del bene e del bello indica con sufficiente chiarezza in direzione del significato di questo mistero dell’essere, che deve consistere nell’assoluto accrescimento e adempimento del mistero di Dio stesso: mistero della dedizione senza perché, alla quale dev’essere ricondotto tutto ciò che si deve capire come alla causa che fonda se stessa. [...] Ma che ci sia in genere verità ed eterna verità ha il suo fondamento nell’amore. Se la verità è la cosa più estrema in Dio, allora noi potremmo guardare con gli occhi aperti nei suoi abissi, abbacinati forse da tanta luce, ma non impediti nella spinta del nostro desiderio di verità».
Henri Nouwen, guida spirituale tra le più amate, ci invita a osservare, a essere attenti alle ore della nostra giornata, poiché se saremo veramente attenti, troveremo Dio dentro e intorno a noi.
Organizzato in quattro settimane, questo libro segue la traccia delle Ore maggiori seguite dall’Ordine di Thomas Merton, i Trappisti, conosciuti anche come Cistercensi Riformati.
Un piccolo libro per aiutarci a vivere una relazione con Dio più profonda, attenta e maggiormente piena d’amore.
Francesco di Assisi, Antonio da Padova, Bonaventura da Bagnoregio…
Benedetto XVI ha dedicato alcune catechesi a queste figure di santità che da otto secoli segnano il cammino dei credenti e della Chiesa intera.
Le parole del Papa - pronunciate in occasione delle Udienze generali - riaffermano la perenne attualità del carisma francescano: un messaggio di gioia, di libertà e di riconciliazione con tutte le creature.