
Don Divo Barsotti:
"è stato definito il più grande mistico del novecento italiano; basterebbe ricordare come egli sempre ha difeso la dignità e la libertà dei figli di Dio, nel cuore dei quali dimora lo Spirito santo come in un tempio..."
Card. Silvano Piovanelli
Renzo Buricchi:
" è uno straordinario teologo, carismatico, sapienzale e sperimentale.
La contemplazione della natura lo ha portato nel più profondo Cristocentrismo...
Egli con la sua profonda spiritualità è esemplare per cristiani laici e per una spiritualità autentica laica e missionaria..."
Card. Walter Kasper
Questo simpatico racconto, impreziosito da fantastiche illustrazioni, è dedicato a don Luigi Giussani nel centenario della sua nascita. L’Autore sceglie un modo originale per onorare la sua memoria, partendo da quelle “tracce di vita” che sono alcuni canti propri della sua esperienza cristiana carismatica, canti che nel libro sono i protagonisti personificati di un viaggio speciale, rivolto ad adulti e bambini per risvegliare il desiderio di scoprire o riscoprire questo grande educatore. Alcuni dei brani presenti nel racconto sono nati da giovani studenti che hanno incontrato don Giussani, e sono rimasti affascinati dalle canzoni e dalle musiche che lui faceva ascoltare a scuola parlando così, in modo assolutamente innovativo, della vita e del senso religioso. Prefazione di Walter Muto. Età di lettura: da 4 anni.
Si hanno pochissime notizie di argentini senza una fede calcistica, spesso anche intensamente praticata. Papa Francesco non fa eccezione, anzi la sua affinità con il Club Atletico San Lorenzo de Almagro di Buenos Aires è stata una delle caratteristiche più risaltate nei suoi primi mesi di Pontificato, forse addirittura la più amata, trasversalmente, dal popolo italiano. L'occasione portata dalla prima figura di "papa tifoso" della storia può invece regalarci una chiave di lettura molto diversa, praticamente opposta. Può aiutarci a ritrovare il senso della passione per il calcio, attraverso la storia di una persona che è passata dall'essere "uomo", all'essere "eminenza" fino a diventare "santità", legata a quella di una società calcistica che dal 1908 a oggi ha vissuto glorie e drammi, episodi meravigliosi e paradossali, sviluppando un senso di appartenenza eterno e sconfinato, sia fra la gente del proprio quartiere sia nei cuori di tifosi nati a migliaia di chilometri di distanza.
24 marzo 2013. Domenica delle Palme. Nella solennità della sua prima omelia, papa Francesco non pronuncia parole tratte da un raffinato discorso teologico, né citazioni di un dottore della Chiesa. Con tutta la commozione del momento afferma: «Ho ricevuto il primo annuncio cristiano da una donna: mia nonna! È bellissimo questo: il primo annuncio in casa, con la famiglia!» La figura di nonna Rosa è stata quella che più di tutte ha avuto influenza nella vita di papa Bergoglio. Una donna fortissima, che ha attraversato infinite avversità, sempre sostenuta da una fede incrollabile e dalla convinzione che «fare del bene è il miglior modo per sentirsi davvero bene». Incontriamo Rosa la Luchadora una mattina, l'ultima della sua vita, sotto al cielo plumbeo di Buenos Aires. Siamo lì per raccogliere il suo addio e seguire, lungo il sentiero dei suoi ricordi, la storia di un'esistenza che ha attraversato due secoli e l'oceano, ed è stata testimone di incredibili accadimenti. Luci, tenebre e colpi di scena come nel copione di un film. La verità storica, accuratamente cercata, si mischia in questo romanzo al filo di un racconto che riannoda tante vite, tante speranze, tante illusioni. Tutti quei sogni, inseguiti con il rischio dell'estremo pericolo da uomini e donne che, in ogni tempo, non si sono rassegnati, aspirando con un'eterna partenza a un futuro migliore.
Per mille anni, a partire dalla "rivoluzione papale" di Gregorio VII, i papi tranne eccezioni si sono rivolti al mondo dicendo: "Lei non sa chi sono io", intendendo dominare "su re e regni", dettare i pensieri dei cuori e determinare le scelte anche più segrete degli uomini e dei fedeli, neanche fossero Dio. Ora c'è la rivoluzione papale di papa Francesco che dice: "Chi sono io?", chi sono io per giudicare, per condannare, per escludere dalla comunione sostituendomi a Dio? E perciò, come san Francesco si spoglia degli abiti del dominio e degli orpelli del potere, apre le porte, va a cercare gli esclusi, sconfessa i violenti, vuole che il denaro non sia signore ma servo e annuncia un mondo dove, dopo una giornata di tormenti, "Buonasera" vuol dire davvero buona sera. E cosi facendo svela il vero desiderio di Dio. Questo libro racconta questa novità vista da vicino, da Roma, dove dopo due anni di pontificato si è appena agli inizi, mentre grandi forze già scendono in campo per contrastare il nuovo corso della Chiesa.
"La saggezza di padre Brown" è la seconda antologia dedicata alle avventure di Padre Joseph Brown, popolare personaggio nato dalla penna di Gilbert Keith Chesterton. I casi in cui si trova coinvolto sono ricchi di improvvisi colpi di scena, inaspettati rovesciamenti di situazioni, sorprendenti personaggi che non sono mai quello che sembrano e dove tutto appare relativo. Quello che per gli altri è una certezza si rivela spesso nient'altro che un velo di apparenza dietro cui si nasconde la verità e soltanto lui saprà svelarla in un appassionante lavoro di analisi e decifrazione di enigmi in apparenza insolubili, confermando come la ragione abbia la precedenza su ogni individuo qualsiasi sia il suo ruolo o la sua storia.
Nel 1980 Carlo Maria Martini faceva il suo ingresso come arcivescovo nella città di Milano. A poco più di quarant'anni da quello storico 10 febbraio, il frutto intellettuale e spirituale di una figura di grande spessore viene qui ricordato e raccolto da voci autorevoli quali Enrico Letta, Roberta De Monticelli, mons. Franco Giulio Brambilla, con introduzioni dell'arcivescovo Mario Delpini, p. Carlo Casalone sj, mons. Luca Bressan, Marco Garzonio. Oltre a loro, portano la propria testimonianza mons. Paolo Martinelli, don Giovanni Cesare Pagazzi e Carlo Tognoli (sindaco di Milano quando Martini arrivò in città). La pastorale del cardinale Martini, fondata sulla Parola e capace di scuotere la Chiesa e la città, compone un disegno che è ancora in grado di creare un ponte fecondo tra credenti e non credenti, coinvolti nella responsabilità comune di affrontare le sfide del nostro tempo.
È possibile conciliare spiritualità e vita quotidiana? Lavoro e preghiera? Quanto la preghiera può aiutare nel lavoro e quanto il lavoro può diventare esso stesso "preghiera"? Si può ritrovare la serenità nel turbine degli impegni ed eliminare lo stress che affligge molte delle nostre giornate? Gli autori, monaci dell'abbazia benedettina di Münsterschwarzach, in Germania, riflettono su questi temi e rispondono a queste pressanti domande facendo riferimento alla Regola di san Benedetto e al motto ora et labora. Il cammino verso Dio, verso la completezza e l'integrazione tra spiritualità e quotidianità si può intraprendere a partire dalla preghiera e dalla benevolenza nei confronti di chi ci circonda. È un itinerario lungo, anche faticoso, ma che vale la pena percorrere. "Chi cerca Dio non deve ritirarsi dalla vita quotidiana, ma lasciare che questa venga permeata e trasformata dalla preghiera e dalla meditazione. In questo modo, il motto benedettino ora et labora può aiutarci a vivere una vita spirituale che non abbandona il mondo per giungere a Dio, ma che trova Dio in ogni cosa." (Anselm Grün - Fidelis Ruppert)
Apertura a tutta la verità, desiderio di giustizia, comunione piena con la Chiesa, pace interiore che accompagna la risposta alla chiamata divina, totale abbandono nella Provvidenza, riconoscimento del proprio limite, amore operoso, carità ordinata e intelligente, disposizione al sacrificio, gaudio interiore in attesa della gloria. Sono le stelle polari di riferimento, i pilastri di una solida vita cristiana, offerte e illustrate in modo semplice e breve ma profondo da un classico della spiritualità cristiana. Merito dell’Autore è quello di presentarceli come valori incastonati nel thesaurus o tesoro della madre Chiesa, anelli legati l’uno all’altro in modo da formare una catena aurea o catena d’oro, che dà dell’ideale di perfezione del cristiano una visione integrale, consapevole e intelligente. Un libro non solo da leggere, ma da conservare e consultare come compagno ed amico spirituale durante il viaggio dell’esistenza terrena.
Le pagine di Rosmini riportate sono state scelte tra le sue opere, come fiori da un albero che andrebbe contemplato nella totalità della sua generosa fioritura, gemme prese quasi a caso per dare al lettore un saggio del tesoro spirituale racchiuso nei suoi scritti.
«La collana di perle» offre piccole antologie che presentano le parole più belle scritte o dettate da grandi figure spirituali vissute in epoche e contesti diversi. Le Perle di Carlo Carretto raccolgono frasi di un testimoni di vita cristiana significativo del XX secolo. Sono perle attraversate dal «filo» dell'amore per la Chiesa e per il mondo.
Nei decenni scorsi ci si è accostati alla figura e all'opera di don Lorenzo Milani spesso con le lenti deformanti di una visione eccessivamente ideologizzata. A distanza di quasi cinquanta'anni dalla sua morte e dopo migliaia di scritti pubblicati su di lui (ne sono stati catalogati 4137 fino al 1997), oggi non ci sl può certamente esimere dal guardare a don Milani come ad un grande educatore che ha avuto una forte influenza sullo sviluppo della scuola e che occupa certamente nella storia della cultura italiana un posto importante che gli va riconosciuto anche a livello scolastico. Questo libro, che propone una ricca antologia di scritti linguistici di don Milani comprende, altresì, un'ampia introduzione al suo pensiero e alla sua opera in cui si dà un'interpretazione unitaria della posizione politica da lui maturata nell'arco dei vent anni di sacerdozio, delle diverse accezioni con cui usa il termine "cultura" dei pregi e dei limiti della sua esperienza educativa. Il volume contiene oltre ad una nutrita bibliografia, anche un appendice in cui si danno brevi informazioni su quanti tra i più noti, ebbero contatti con il Priore. Impreziosiscono il libro la prefazione di Giorgio Pecorini e la postfazione di Tullio De Mauro.
Dai cieli all'uomo. Shakespeare e Galileo, Bruno e Newton all'alba della nostra modernità hanno scorto nella volta celeste un Grande Libro in cui erano scritti, "in caratteri matematici", leggi di natura e destini di individui, popoli e imperi. Oggi che i nostri cieli sono solcati dai satelliti artificiali, qualcuno considera come un Libro il nostro genoma: un Libro non meno enigmatico, in cui dobbiamo decifrare se ci toccherà in futuro salute o malattia, virtù o vizio, prosperità o sventura. Nel volume saggi di: George Coyne e Francesco Bertola, Julian Chela Flores e Edoardo Boncinelli, Alberto Oliverio e Giuliano Avanzini, Giulio Giorello e Bruno Forte, Carlo Maria Martini.