
Lasciarsi guidare quotidianamente dal Vangelo del giorno equivale ad assicurare "un'anima" alle proprie giornate, un "punto di riferimento" nella frammentazione delle attività, un "colore" a quell'intreccio di sensazioni, incontri, pensieri che ci attraversano durante lo scorrere delle ore. A tutto ciò ci invita, attraverso questo libro, il cardinale Gianfranco Ravasi con 365 brevi pensieri ispirati al Vangelo del giorno da leggere e meditare, un brano al dì per tutto l'anno. Si tratta di pagine di grande bellezza e semplicità che guidano il lettore a riscoprire il piacere dell'incontro con la Parola.
Dobbiamo confessarlo: ciò che di Gesù ancora oggi scandalizza non sono le sue parole di giudizio; ciò che scandalizza è la misericordia, interpretata da Gesù in un modo che è all'opposto di quello pensato dagli uomini religiosi, da noi! In tutta la storia della chiesa la misericordia ha scandalizzato, e per questo è stata poco esercitata. Quasi sempre è apparso più attestato il ministero di condanna piuttosto che quello della misericordia e della riconciliazione. Di tutto il messaggio di Gesù, la misericordia è forse la parte meno capita, più rifiutata. Scandalizza chi si crede giusto ma è compresa da chi sente di aver bisogno di un cambiamento nella propria vita. Scandalizza spesso anche i credenti, li spiazza. Basta guardare alla nostra storia personale: quanto è difficile perdonare! E ancor più a livello sociale: misericordia diventa quasi una parola rivoluzionaria e scomoda. Tutto questo, dice Enzo Bianchi, è tradire il Vangelo, che annuncia invece l'amore scandaloso di Dio. Il priore di Bose commenta i brani del Vangelo in cui emerge con più forza la misericordia di Dio, in particolare un testo spesso ritenuto "pericoloso" dai cristiani stessi, quello della donna adultera (Gv 8) con la celebre frase di Gesù: "chi di voi è senza peccato scagli la prima pietra".
La vita di Madre Teresa di Calcutta è semplice e misteriosa allo stesso tempo. Semplice perché è nota a tutti la grandezza delle sue opere e della sua figura, misteriosa perché ben pochi conoscono i moti dell'animo di questa piccola-grande donna e il cammino che da Skopje - dov'è nata il 26 agosto 1910 - l'ha portata a Calcutta e alla fondazione delle Missionarie della carità. Saverio Gaeta ricostruisce la vita di Madre Teresa senza limitarsi alla semplice biografia, ma ripercorrendo le vicende storiche che hanno caratterizzato il XX secolo, indispensabili per comprendere appieno la figura della santa: dalla morte del papà Nikola, probabilmente avvelenato dagli avversari politici serbi, all'ingresso in noviziato presso le Suore di Loreto; dalla nascita della sua Congregazione agli storici viaggi negli Stati Uniti e in Vaticano; dal Nobel di cui è insignita nel 1979 fino alla morte a Calcutta nel 1997. La vicenda umana di Madre Teresa trascende l'esistenza terrena, testimonianza ne sono il susseguirsi di eventi prodigiosi verificatisi sia quando la Madre era ancora in vita sia dopo la sua morte. Eventi testimoniati costantemente in ogni parte del mondo che hanno portato alla beatificazione del 2003 e alla proclamazione a santa del 4 settembre 2016.
Due personalità del nostro tempo, l'uomo di fede, Carlo Maria Martini, e quello di scienza, Giulio Giorello, poco prima della scomparsa del cardinale si sono confrontati nel tentativo di creare un terreno comune sul quale far sorgere punti di incontro tra credenti e non credenti. L'impresa non era facile visto che i due venivano da cammini molto diversi: da una parte un uomo di Dio, pastore di anime e insigne biblista, a lungo arcivescovo di una delle più grandi diocesi del mondo, quella ambrosiana; dall'altra un filosofo della scienza, ateo dichiarato e pubblicamente schierato a difesa del diritto di ciascun individuo di farsi esclusivo custode del proprio destino. Quel che li avvicinava, però, era una feconda apertura reciproca e la continua ricerca di orizzonti di tolleranza che dischiudano nuove possibilità di pacifica convivenza tra le culture rispetto alle questioni cruciali dell'esistenza. Da questo dialogo, a volte animato anche da vivaci spunti polemici, risaltano sia il valore costitutivo di quell'attenzione all'altro che riesce a incarnarsi in Una genuina e ostinata esperienza di solidarietà sia la convinzione che interrogarsi sul senso profondo del nostro destino con intelligenza e amore, senza reticenze, sia uno degli strumenti migliori per combattere ogni paura, anche quella della morte.
Il primo sentimento di una persona è percepirsi creatura e non pensarsi il Creatore. La piccolezza di fronte alla grandezza di Dio, però, non significa l'annichilimento dell'umano: è la nostra verità più autentica. Anzi, la scelta di Dio di farsi carne in Gesù svela la dignità "divina" di ogni persona. Ciascuno di noi dunque vive una duplice dimensione: la coscienza della piccolezza ma anche lo stupore di sapersi scelto e amato dal Padre. Da questa tensione scaturisce il desiderio, che - secondo Jorge Mario Bergoglio, discepolo di Ignazio di Loyola - è elemento essenziale dell'animo umano: "Il desiderio racchiude la chiave segreta di ogni esistenza. In esso risiede il tesoro del cuore", scrive il futuro papa in queste pregnanti meditazioni degli anni Ottanta, quando era gesuita in Argentina. Un testo da leggere e meditare per vivere gli Esercizi spirituali insieme al pontefice che sta rivoluzionando la Chiesa.
La vita dello spirito è la lotta contro il Nemico della natura umana, lo "spirito cattivo" che ci fa pensare di essere capaci di tutto o paradossalmente - di non servire a nulla. Ogni esperienza spirituale attraversa tre momenti: la croce, la risurrezione e la pace successiva ad esse. Ma proprio la tranquillità può risultare una trappola per chi vuol prendere sul serio la propria umanità aperta a Dio. C'è bisogno di vivere l'inquietudine della lotta, la ricerca appassionata e controcorrente, a volte intessuta di martirio, del "Dio sorpresa". Per tale motivo l'allora padre Bergoglio, in queste meditazioni ricche di radicalità evangelica e improntate alla tradizione ignaziana, mette al bando le malattie interiori che inffiacchiscono la vita di fede: lamentele, scontentezze, incertezze, infedeltà che trattengono la persona dal dono completo di sé. Francesco mette tutti davanti a un bivio: rimanere prigionieri dei nostri meschini orizzonti oppure scegliere la prospettiva, sempre più alta e ariosa, di Dio.
Papa Francesco dice…
Prego per te, non dimenticarti di pregare per me.
Un piccolo libro speciale con un messaggio universale per rendere il mondo un posto migliore.
All’interno uno specchio per vederti ancora più vicino a Papa Francesco.
«Francesco, ripara la mia casa», così nei Fioretti si racconta la chiamata del poverello di Assisi e così Jorge Mario Bergoglio, 76 anni, sembra aver accolto la sua elezione al soglio pontificio con la scelta di un nome che mai prima un papa aveva osato imporsi.
Chi è veramente il nuovo pontefice Francesco I, eletto dopo uno dei Conclavi più brevi della storia dopo solo cinque scrutini? Attraverso le parole e le idee, le testimonianze e i ricordi personali dello stesso protagonista – che giungono fino alle ultime ore precedenti l’annunzio del gaudium magnum – il più accreditato dei vaticanisti a livello internazionale tratteggia la personalità di un uomo di Dio, figlio di immigrati, mite e semplice, che ha fatto della radicalità evangelica e della scelta della non violenza i pilastri della sua azione pastorale, in un paese, l’Argentina, da sempre tormentato da squilibri sociali ed economici.
Una biografia completa che offre le chiavi per comprendere una figura per certi aspetti “rivoluzionaria”, scelta a sorpresa dai cardinali elettori, che hanno voluto allontanare ogni calcolo politico e diplomatico eleggendo un pastore capace di incarnare un’istanza di rinnovamento e di pulizia da tempo presente nella Chiesa universale.
Scenografia, simboli e rivelazioni dell'Apocalisse hanno da sempre incuriosito credenti e non credenti e messo a dura prova l'interpretazione degli studiosi. L'ultimo libro della Bibbia è una parabola di dolore e di speranza, di grandiosità e di mistero che non ha mai smesso di sollecitare l'immaginario di artisti, poeti, scrittori di ogni tempo e di ogni cultura. Ravasi penetra nel linguaggio oscuro della profezia biblica e legge in filigrana le inquietudini esistenziali dell'uomo di ieri e di oggi, evidenziando il bisogno di un senso per lo scorrere dei giorni e l'attesa di una risposta alle domande che la realtà impone. In questa lettura, ancor oggi a distanza di 2.000 anni, il testo di San Giovanni ci sorprende per la sua straordinaria universalità.