
"Stupore e meraviglia". E' con questi sentimenti che Papa Francesco apre la sua Lettera Apostolica sl significato e valore del presepe. In effetti, lo stupore e la meraviglia sono immediati quando ci si accosta, nel periodo natalizio, ai vari presepi che si visitano.
(Cit. dalla prefazione di Rino Fisichella)
Il presente volume contiene il testo della Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025.
La fede, la speranza e la carità nelle parole di papa Francesco e del Santo di Assisi. I loro testi, messi a confronto, rivelano una comunanza di idee, intenzioni e priorità; una sintonia che nasce dalla passione per il Vangelo. Per scoprire che gli uomini di Dio parlano tutti lo stesso linguaggio.
Dio non ci ha dato uno spirito di timidezza". Proprio questo Spirito auguro e invoco per tutte le nostre famiglie, perche' sappiano proclamare con fermezza, gioia e fede che il Signore e' risorto e vive, ci ama ed e' in mezzo a noi. (Carlo Maria Martini). " Il numero 1 del 'Terebinto' si presenta con una 'lectio' un po' speciale che il Card. Carlo Maria Martini, Arcivescovo emerito di Milano, ha tenuto a Lodi nel settembre del 2006. La familiarita' del linguaggio, la semplicita' della comunicazione della fede fanno di questo testo una esortazione alla gioia, alla concordia, alla festa. Il luogo privilegiato in cui, facendo festa, si trasmette la fede ai piu' piccoli, e' proprio la famiglia.
Una lettura della situazione storica, sociale, culturale ed ecclesiale di oggi sul tema della speranza. Numero 3 di Terebinto". Raggiunta dalla speranza la nostra libertà è chiamata a farsi responsabilità... Solo sporcandoci le mani e buttandoci nella storia mostriamo a noi stessi e agli altri che la speranza non è un sogno: è una realtà, è Gesù Cristo. (Card. Dionigi Tettamanzi) "
Neppure la morte potrà tradire la vita, perché la morte stessa sarà vinta per sempre dall'amore.
Una profonda e suggestiva riflessione del card. Ravasi sulla Parola di Dio.
Il testo del card. Carlo Maria Martini è un commento profondo e semplice alla Costituzione 'Dei Verbum' sulla Divina Rivelazione, promulgata da Paolo VI con tutti i Padri Conciliari il 18 novembre 1965.
"Tutto ci sembra un colpo d'ala. Una "carezza" che Dio ha voluto dare non solo alla Chiesa, ma all'umanità ferita. Alla scuola di Francesco, diciamo la nostra lode". Riflessioni da Assisi, la città del Poverello, di cui il Papa ha assunto il nome.
La lettera di indizione dell’anno sacerdotale, voluto da Benedetto XVI (2009-2010), ne indicava così la finalità: «Promuovere l’impegno d’interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte e incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi».
A conclusione di quest’anno sacerdotale e soprattutto per cercare di coglierne i frutti e l’eredità, questo prezioso volumetto dell’Arcivescovo di Chieti-Vasto vuole essere un ulteriore contributo per riscoprire il grande dono per tutti che è la vocazione all’ordine sacro e offrire impulsi a chi lo ha ricevuto per viverlo con sempre nuovo entusiasmo, nella gioia impagabile della fedeltà a Dio e alla Chiesa.
Punti forti
Prezioso sussidio per approfondire e tenere viva l’eredità dell’anno sacerdotale, nonché suggestiva meditazione sul sacerdozio rivolta soprattutto ai giovani preti. La fama e l’importanza dell’Autore ne fanno un titolo che non passa inosservato.
Destinatari
Soprattutto sacerdoti.
L’autore
Bruno Forte, nato a Napoli nel 1949, sacerdote nel 1973, dottore in teologia nel 1974 e in filosofia nel 1977, è stato a lungo titolare della cattedra di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale a Napoli. Ha trascorso lunghi periodi di ricerca a Tubinga e a Parigi e ha tenuto lezioni e conferenze in molte università europee e americane. Il 26 giugno 2004 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato arcivescovo metropolita di Chieti-Vasto. Delle sue opere (molte delle quali tradotte nelle più importanti lingue del mondo) la principale è la «Simbolica Ecclesiale», pubblicata dalle Edizioni San Paolo in otto volumi tra il 1981 e il 1986.
La Terra è la nostra casa comune, è sorella, come ricordava san Francesco d'Assisi. Questa sorella protesta per il male che le provochiamo, a causa dell'uso irresponsabile e dell'abuso dei beni che Dio ha posto in lei. Siamo cresciuti pensando che eravamo suoi proprietari e dominatori, autorizzati a saccheggiarla. La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale. È fondamentale che le Chiese, e la Chiesa cattolica in particolare, chiarifichino la responsabilità dell'uomo di fronte alla Creazione, per riprendere il linguaggio dei credenti. L'uomo è presente in questo mondo non per dominare la natura, ma per custodirla e rispettarla. L'enciclica è composta da sei capitoli e termina con due belle preghiere: per la nostra terra e con il creato.
Francesco, in apertura del documento, ribadisce che le "comunità di oranti, attuando le esigenze del battesimo, costituiscono un'istanza di discernimento e convocazione a servizio di tutta la Chiesa". Seguono cinque parti: Stima, lode, e rendimento di grazie per la vita consacrata e la vita contemplativa femminile: excursus sulla storia della vita consacrata e consapevolezza che la Chiesa può contare su preghiera e offerta delle contemplative. Accompagnamento e guida della Chiesa: ripresa dei documenti ecclesiali che, a cinquant'anni dal Concilio, hanno segnato il cammino, tenendo conto delle mutate condizioni socio-culturali. Elementi essenziali della vita contemplativa: appassionata ricerca del volto di Dio, che si esprime nella preghiera personale e comunitaria, avendo come modello Maria. Temi oggetto di discernimento e di revisione dispositiva: formazione, preghiera, centralità della parola di Dio, sacramenti della riconciliazione e dell'eucaristia, vita fraterna in comunità, l'autonomia dei monasteri, le federazioni, la clausura, il lavoro, il silenzio, i mezzi di comunicazione, l'ascesi. La testimonianza delle monache: comunione con la Chiesa e partecipazione alla costruzione di un mondo più evangelico. Ultima parte del documento, la Conclusione dispositiva, costituita di 14 articoli che spaziano su vari argomenti.