
A Infância de Jesus completa a obra fundamental em três volumes de Joseph Ratzinger/Bento XVI sobre a vida e a pessoa de Jesus Cristo.
Este último volume corresponde ao prólogo dessa obra tripartida e é apresentado pelo próprio Papa Bento XVI como um «"pórtico" dos dois volumes anteriores sobre a figura e a mensagem de Jesus de Nazaré». Na proximidade do Natal, este livro dá conta da alegria que, com o Nascimento de Jesus, se revela na pobreza de uma gruta. Ele é, para quem crê, um incentivo para conhecer em profundidade as razões da fé; mas Bento XVI dirige-se também com amizade a todos aqueles que, como os magos, vivem na inquietude da procura e colocam também hoje a pergunta: «Jesus, donde és Tu?».
Il nostro Dio è un Dio solo dei giusti o anche dei peccatori? Dio attende che i peccatori si convertano e facciano ritorno a lui, oppure va lui stesso a cercarli, nella situazione di peccato in cui si trovano? L’amore di Dio va meritato o è amore gratuito che vuole raggiungere tutti? Queste non sono domande periferiche, perché da esse dipende l’immagine, il volto del nostro Dio. Gesù con la sua vita fatta di azioni, comportamenti, sentimenti, parole ha narrato l’amore folle di Dio per l’umanità. L’amore di Dio è grazia perché è un amore che Dio prova per l’uomo mentre l’uomo è peccatore, mentre è suo nemico, mentre lo nega e lo bestemmia; è un amore scandaloso che Gesù ha rivelato con la sua vita offerta a Dio e spesa per gli uomini, fino all’estremo dono di sé sulla croce.
Ritiro di Quaresima predicato da fr. Enzo Bianchi a Bose il 1 marzo 2015.
La sofferenza è un’esperienza universale e l’umano è “homo patiens”, conosce la sofferenza e da essa non può fuggire. La sofferenza, fisica, psichica o morale, è il caso serio della nostra esistenza; sentiamo la nostra vita fragile, minacciata e limitata dal male, e non cessiamo di interrogarci: “Perché?”. In verità non c’è spiegazione al problema del male, della malattia, della morte; anche per chi ha fede in Dio, la sofferenza resta un enigma che può oscillare tra scandalo e mistero.
Ma alla sofferenza si può dare un senso quando, negata ogni rassegnazione, senza cadere nella rivolta che contesta la vita o Dio, senza disperare, ci si sottomette con un “amen”. Allora si può dire: “Io sono più grande della sofferenza che vivo, perché trovo il segreto della mia esistenza nell’amare e nell’essere amato”. Gesù ha tracciato per noi una via riguardo alla sofferenza, un cammino di mitezza e di umiltà. “Ecce homo!” (Gv 19,5). Egli è l’uomo, debole, precario, che ha vissuto fino all’estremo l’amore, e nella sofferenza ha dato la vita per noi, vincendo con l’amore la morte.
Ogni essere umano è animato da una dimensione spirituale che trascende il corpo e la psiche e si esprime come una tensione verso la bellezza, il bene, la felicità, la verità. Nel cristianesimo questo atteggiamento di ricerca e di apertura è lo spazio per l’accoglienza dello Spirito santo, la vita di Dio in noi. La vita spirituale cristiana implica un lavoro di discernimento che si configura come attenzione e ascolto di ogni multiforme manifestazione dello Spirito.
La riflessione approfondisce le tappe della vita spirituale cristiana e delinea una guida pratica sulla vita interiore, che è quella dimensione dell’esperienza umana in cui si cerca e si decide il senso della nostra vita. La vita spirituale non si contrappone alla concreta esistenza quotidiana, perché è una vita vissuta nella storia, senza evasioni o esenzioni; una maniera di pensare e di agire con gli altri e tra gli altri. Avere cura della dimensione interiore è essenziale per vivere in modo consapevole; per non consentire alla propria coscienza di lasciarsi omologare; per non permettere che altri decidano e pensino per noi.
In questo doppio CD è inciso il ritiro di Avvento predicato da fr. Enzo Bianchi a Bose il 29 novembre 2009.
Come fecero due ragazzini a salvare il Natale dall'avidità dei pubblicitari? Sapevate che i Re Magi erano sette ma arrivarono solo in tre? E dove finirono l'oro, l'incenso e la mirra che portarono in dono? Perché a Natale si fa l'albero e si appendono un po' dappertutto fili scintillanti?... Le storie di questo volume svelano i "retroscena" del primo Natale e raccontano favole tenere ed edificanti. Un libro per "farsi compagnia" nel tempo più dolce e familiare dell'anno.
Dieci storie bibliche raccontate dal punto di vista di personaggi e oggetti "minori": dall'elefantino e dalla scimmietta dell'arca di Noè al seme di senapa della parabola, dal bambino che donò a Gesù i pani e i pesci per la moltiplicazione al ragazzo padrone dell'asino che portò Gesù a Gerusalemme, dalle 30 monete del tradimento di Giuda all'albero con cui fu costruita la croce di Gesù. Le storie sono illustrate da delicati disegni. Un libro godibile, per far amare la Bibbia ai bambini.
Sessantasette racconti scritti appositamente per essere utilizzati in incontri formativi, scolastici e catechistici con fanciulli e ragazzi. Ogni storia è preceduta da un inquadramento psicologico-catechistico ed è seguita da suggerimenti didattici utili a prolungare l'effetto della storia nel dialogo, nell'attività, nella vita.
Quarantatrè racconti scritti appositamente per essere utilizzati in incontri formativi, scolastici e catechistici con fanciulli e ragazzi. Ogni storia è preceduta da un inquadramento psicologico-catechistico ed è seguita da suggerimenti didattici utili a prolungare l'effetto della storia nel dialogo, nell'attività, nella vita.
«Sto imparando», disse Papa Francesco ai giornalisti poco tempo dopo l’elezione a pontefice, per descrivere il suo apprendistato nei rapporti con la stampa. Che in brevissimo tempo sia diventato un maestro nel padroneggiare la comunicazione in tutte le sue dimensioni — la frase virale, il gesto immediato, l’intervista, il colloquio improvvisato, l’intervento a braccio, il videomessaggio, il silenzio del raccoglimento… — rivela la rapidità e la flessibilità con cui ha colto l’importanza della comunicazione di massa nell’esercizio della sua missione universale. Un segno della grazia di stato, direbbero i teologi…
In questo libro il profilo del “papa giornalista emerge dal racconto di alcuni suoi “colleghi che rileggono e commentano i suoi messaggi sulla comunicazione dal 2014 al 2018.
“La Pasqua è una vita passata attraverso la sofferenza e la morte, una esistenza ridonata a chi l’aveva perduta”, un evento tanto straordinario e luminoso quanto misterioso e nascosto, un momento legato profondamente alla figura di Cristo e alla sua sofferenza per un’ingiustizia che“non era forse altro che una sintesi di tutte le ingiustizie e i peccati del mondo”.Carlo Maria Martini ci offre il suo pensiero sulla Pasqua guidandoci nel viaggio “dalla notte oscura allo scoppio di luce”, un percorso che, indipendentemente dalla fede, riguarda tutti. La notte oscura, la sofferenza, la morte o la mancanza di fede sono infatti esperienze universali, sofferenze che bisogna attraversare per conoscere pienamente la vita, mentre lo scoppio di luce è “il giorno che segue la notte”, lo spirito di speranza, di dedizione e di accoglienza che possiamo scorgere, anche se solo a momenti,nella vita di ogni giorno.Meditando profondamente sull’esperienza pasquale il cardinal Martini ci svela che la fede nella resurrezione non è una fuga dalla terra ma qualcosa che ci fa amare il tempo presente e ci fa vivere la nostra esperienza quotidiana nella fedeltà al cielo e al mondo che deve venire.
II giornalista Peter Seewald ha incontrato più volte il suo conterraneo Joseph Ratzinger, sia quando costui era cardinale, sia dopo l'elezione a Sommo Pontefice. Uscito profondamente mutato da quelle conversazioni, torna ora a parlare con Benedetto XVI e a riportarci in queste pagine le parole del papa su una varietà di temi di attualità, anche scomodi come la triste vicenda degli abusi sui minori da parte dei preti irlandesi, il ruolo dei media, il rapporto con le altre religioni, le sfide delle nuove tecnologie e del progresso scientifico in termini di ricerca biomedica, fine-vita, libertà di coscienza.
Gerusalemme ha rappresentato nella vita del cardinal Martini, secondo le sue stesse parole, "un'esperienza tutta spirituale, direi quasi mistica, l'esperienza di un'appartenenza di cui non mi sapevo dar ragione, se non una ragione misteriosa, indicibile e insieme fortissima". È la città delle tre religioni, la città in cui Dio si è rivelato. E sotto il segno di questo luogo unico al mondo vanno gli scritti raccolti in questo volume che propone la prima sezione del Meridiano: tre corsi di esercizi spirituali che mettono a fuoco alcune tra le più significative figure bibliche (Abramo, Davide, l'evangelista Giovanni) e un gruppo di interventi legati al ruolo di Gerusalemme e del popolo ebraico. Un insieme di testi preziosi per chiunque voglia recuperare l'originalità e la profondità del pensiero di un grande protagonista della spiritualità contemporanea.