
Anthony De Mello, gesuita indiano, è amato e conosciuto in tutto il mondo per il suo stile immediato. In questo libro si tracciano le linee fondamentali della sua pedagogia spirituale, attraverso il meglio dei suoi interventi, aneddoti e discorsi.
Don Tonino Bello è un sacerdote che ha saputo coniugare il suo essere pastore tra la sua gente con le necessità della vita di ogni giorno, nei suoi luoghi. Un "santo feriale" appunto. Ciò che ogni autentico cristiano dovrebbe essere. Ha saputo attualizzare il Vangelo nel suo tempo e quindi colmare la sua vita di gesti straordinari. L'autore di questo ritratto è un sacerdote - Don Giuseppe Massone, psicologo, conferenziere, scrittore - che lo ha personalmente conosciuto e che qui ripropone le sue parole, i suoi discorsi, i suoi scritti.
Il Santo Padre Benedetto XVI, sulle orme del suo predecessore, Giovanni Paolo II, attraverso le sue parole pronunciate nelle Giornate Mondiali della Gioventù e in altre particolari occasioni, ha aiutato veramente i giovani di oggi a ritrovare il desiderio di fare, nella e della loro vita, un’autentica esperienza spirituale e di rispondere volentieri alla loro personale vocazione. E questo libro, con la presentazione del vescovo mons. Luigi Negri, ne è una raccolta ed una testimonianza.
Il titolo di questo volume è una felice espressione usata dal Pontefice in occasione dell’incontro con i giovani di Genova e che può essere tranquillamente estesa e rivolta a tutti gli altri ragazzi di ogni parte del mondo. In questa frase si può facilmente intuire l’animo con cui il papa ha voluto incontrare i giovani cattolici: nella parola e nelle fatiche apostoliche del papa è presente Cristo stesso e il suo amore speciale per ogni giovane che si apre alla vita.
Questo è, infatti, l’obiettivo che il Santo Padre vuole raggiungere, rivolgendosi ai giovani che si stanno preparando al grande incontro di Madrid: far conoscere loro la grandezza dell’amore di Cristo. E tale sarà anche il suo stile e il suo modo di porsi nei loro confronti: paterno ma forte, dolce ma chiaro nell’esprimere le esigenze della fede.
Vorrei parlare del vescovo così come concretamente vive. Desidero descrivere il suo rapporto con le categorie di persone con cui viene a contatto, come passa i diversi momenti della sua giornata, quali sono i suoi primi impegni, che cosa avviene nell’incontro con la gente…
Ricordo che nella mia fanciullezza consideravo il vescovo qualcuno che stava come in una nicchia nella chiesa per ricevere l’omaggio dei fedeli. In questo scritto vorrei tirarlo giù da quella nicchia e vederlo a contatto con la gente, così come realmente avviene. Intendo esprimere qualcosa che dia una immagine di lui meno vaporosa e ieratica, più viva e senza false pretese.
Il cardinale Carlo Maria Martini propone una riflessione inedita, frutto della sua esperienza personale, su una figura istituzionale molto nominata nei mezzi di informazione ma forse non sempre davvero conosciuta. Dalla domanda «come si diventa vescovi?» al racconto delle relazioni amichevoli, critiche o polemiche con credenti e non credenti si arriva alle caratteristiche che rendono il vescovo capace di vivere e di annunciare il Vangelo nel mondo postmoderno.
Un libro intenso che si prende cura della parola «vescovo», per toglierla dai riflettori della banalizzazione quotidiana e per renderla accessibile a tutti, chiarendo dubbi e curiosità.
Il cardinale Carlo Maria Martini, grande appassionato e conoscitore della Sacra Scrittura, ci offre un'intensa meditazione sulla preghiera più famosa dei cristiani, insegnata direttamente da Gesù. Soffermandosi sulle invocazioni che il credente rivolge al "Padre che è nei cieli", Martini entra nelle più remote pieghe dell'esistenza e aiuta il lettore a mettere a nudo le sue domande più autentiche. Il commento segue dunque un andamento "pedagogico e didattico", come dice il cardinale stesso, partendo dal primo "grido del cuore" umano, "liberaci dal male". È il grido più elementare, più semplice, che sta sulla bocca di tutti coloro che vivono la tribolazione, la malattia, che sono assaliti dalle piccole o grandi sofferenze e preoccupazioni che porta con sé la vita quotidiana. "Ho scelto di iniziare da ciò di cui abbiamo maggiore esperienza", spiega Martini, "come il male, la tentazione, i peccati, la fame. Sono domande che possiamo trovare sulle labbra di credenti e non credenti, dei seguaci di ogni religione, perché non c'è esperienza più universale di quella del male."
È davvero possibile chiedere a ogni fedele di nutrirsi personalmente e quotidianamente della Scrittura, di giungere a quella familiarità con la Bibbia proposta dal concilio Vaticano II? Questa la domanda-sfida che sottende gli interventi del card. C.M. Martini riportati nel volume.
Pur essendo ancora lontani da tale traguardo, tuttavia è chiaro che il piano pastorale di una Chiesa non può prescindere da questo imperativo e dalla ricerca di strade e metodi per attuarlo. Non a caso Martini ha voluto impostare tutta la pastorale della diocesi di Milano in relazione alla priorità della familiarità orante di ogni fedele con la Bibbia, attraverso strumenti quali la scuola della Parola, gli esercizi serali e altre iniziative ispirate al capitolo VI della Dei Verbum.
Sommario
Presentazione (mons. L. Monari). I. L'uso pastorale della lectio divina. II. Parlare in parabole. III. In che modo e per quali tappe ci si innamora di Dio e della sua Parola. IV. La parola di Dio e la parola dell'uomo una sola storia. V. Parabola ed evangelo. VI. Come un bambino in braccio a sua madre. VII. La Bibbia nella vita del credente oggi. VIII. Evangelizzare essendo noi stessi vangelo. IX. La vera fede nel Signore Gesù crocifisso e risorto.
Note sull'autore
CARLO MARIA MARTINI (Torino 1927), gesuita, cardinale, arcivescovo emerito di Milano, è personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale, e figura di riferimento nel dialogo ecumenico e interreligioso. Laureato in teologia e Scrittura, è stato docente di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico, rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana; è accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze. È stato presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (C.C.E.E.) dal 1987 al 1993. Ha fatto parte della Commissione interconfessionale che ha elaborato il testo critico del Nuovo Testamento. Attualmente ha ripreso gli studi biblici, vivendo fra l'Italia e Gerusalemme. Ha pubblicato innumerevoli saggi scientifici, libri sugli esercizi spirituali, discorsi e lettere pastorali. Durante il suo episcopato a Milano (1980-2002) le EDB hanno pubblicato annualmente i testi dei suoi interventi pastorali, saggi di particolare rilievo come Per un'etica nella pubblica amministrazione. Educare al servizio (21992), nonché Parola alla Chiesa, Parola alla città (22009) che raccoglie tutte le lettere e i programmi pastorali diocesani e tutti i discorsi rivolti alla città di Milano in occasione della solennità di sant'Ambrogio; in occasione dell'anno sacerdotale hanno inoltre pubblicato Il tesoro dello scriba. La spiritualità del prete (2010) e «Io sto in mezzo a voi». Il prete e la sua comunità (2010).
Gli autori raccontano un anno straordinario con papa Francesco: i suoi viaggi, le udienze del mercoledì, le Omelie di Santa Marta, il Documento Evangelii Gaudium", le Nomine e le riforme e poi le sue frasi, i suoi gesti, le immagini che ricorderemo per sempre. " Introduzione di Mario Calabresi