
Le meditazioni raccolte in questo libretto aprono innumerevoli spiragli di contemplazione sul racconto evangelico trasmessoci da san Luca. Un racconto che abbiamo letto molte volte, che ogni anno sentiamo proclamare nella liturgia della Chiesa, ma al quale forse non abbiamo mai dato la giusta importanza. Eppure l'affermazione di Gesù sul dover "essere nelle cose del Padre" rivela la sua identità di Figlio, la radice della sua vocazione e quindi di ogni vocazione cristiana. Leggendo le riflessioni del Cardinale Martini scopriamo che la Sacra Scrittura è una terra inesplorata e vergine, che nasconde tesori e meraviglie sempre nuove, che non è solo un libro bensì un'esperienza da rivivere, che ci aiuta a rientrare in noi stessi e a confrontarci con la nostra vita. Nella parola di Dio, infatti, "oggi comprendiamo ciò che ieri non conoscevamo, domani riusciremo a comprendere ciò che oggi ancora non conosciamo, perché Dio nel suo amore ha disposto che veniamo nutriti giorno per giorno; ogni giorno egli ci porge il pane della sua Parola, e basta che apriamo la bocca per accoglierlo" (Gregorio Magno, In Ezechiele 1,10.6).
Le beatitudini evangeliche hanno conosciuto, all'interno stesso del Nuovo Testamento, uno sviluppo e delle applicazioni diverse, a seconda della teologia del singolo evangelista e dei bisogni della comunità per cui scriveva. Padre Cantalamessa riflette su ciascuna beatitudine cercando di illuminare la vita a partire dalla beatitudine e la beatitudine a partire dalla vita. Così come Gesù, per pronunciare le beatitudini, salì sulla montagna, anche noi uomini moderni siamo invitati a farlo idealmente per meditarle. Ogni meditazione sarà come avanzare di un gradino, nel tentativo di scalare questa montagna "dalle otto balze". È vero che "la verità delle beatitudini non ha trovato ancora posto in terra", almeno non come noi vorremmo, ma Gesù non le ha pronunciate invano se esse ci aiutano a tener desto l'anelito ai "cieli nuovi e terra nuova in cui avrà stabile dimora la giustizia".
Il tema del male non cessa di tormentarci, poiché il male sembra farla da padrone nel mondo, oggi come ieri. La psicologia spiega il male a partire dalla storia personale: cerca le cause del male guardando indietro, osservando ed elaborando le ferite del passato. I monaci antichi, invece, descrivono il male come qualcosa di presente, opera dei demoni; cercano di comprenderne strutture e modi di agire, per poterlo poi affrontare con successo nel momento presente. Le loro esperienze e i loro insegnamenti possono costituire uno stimolo ad affrontare la sfida del male, a osare la lotta ora senza ripiegarsi sul passato.
Esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola è un piccolo libro che ha avuto e sempre ha un influsso grande nella Chiesa. È l'unico libro sull'esperienza spirituale approvato da un Papa (Paolo III, 31.7.1548). Ma - propriamente parlando - non è un libro da leggere e neanche è un libro di spiritualità. Sono esercizi da fare! Ma il loro "meccanismo" non è di immediata comprensione. Chi vuole fare questi esercizi ha bisogno di una guida esperta, qualcuno che lo accompagni in un processo verso una scelta di vita, una scelta nella quale la fede ha un ruolo importante. La guida deve conoscere il cammino, allo stesso tempo deve essere molto discreta perché al centro dell'esperienza è il colloquio fra Dio e l'uomo: Dio che parla nelle mozioni interiori che si producono nell'affettività profonda quando si contempla la vita di Gesù narrata nel vangelo. Alla fine, sarà quello che dà consolazione spirituale a suggerire una buona scelta di vita. Lo scopo di questa nostra piccola opera è di fornire un'informazione chiara sugli Esercizi spirituali a coloro che li conoscono appena un po', come pure a quelli che hanno per essi un interesse genericamente culturale.
Il Giubileo dei Sacerdoti e dei Seminaristi - tenutosi nelle tre basiliche romane (San Giovani in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo Fuori le Mura) - è stato forse il più grande ritiro spirituale della storia e ha visto papa Francesco predicare a oltre seimila sacerdoti invitandoli a pregare e impegnarsi ogni giorno per essere ministri di misericordia. Questo volume raccoglie tutti gli interventi e le omelie pronunciate da Bergoglio durante il ritiro; parole capaci di rendere appieno il messaggio d'amore del papa, parole che rincuorano i sacerdoti e li sostengono nel loro compito.
Il Giubileo ha riportato al centro dell'attenzione di tutti i cristiani - e non solo - il tema della misericordia. La Chiesa, così come il cuore di ogni uomo, ha bisogno di un'opera di rinnovamento costante che solo l'esperienza viva e vivificante della misericordia di Dio può garantire. Proprio per onorare l'impegno a purificare e rinnovare i nostri cuori e le nostre anime, in questo volume sono raccolte tutte le Udienze Generali e Giubilari di papa Francesco dedicate al tema della misericordia. Le sue parole ci ricordano la necessità di "vivere da credenti, perché solo così il Vangelo può toccare il cuore delle persone e aprirlo a ricevere la grazia dell'amore, a ricevere questa grande misericordia di Dio che accoglie tutti". Le Udienze Giubilari sono state pensate da papa Francesco in modo da comporre l'acrostico della parola misericordia (Missione, Impegno, Servizio, Elemosina, Riconciliazione, ecc.).
DESCRIZIONE: La rinuncia al pontificato da parte di Benedetto XVI ha reso effettiva una possibilità astrattamente prevista dal Codice di Diritto Canonico: un evento che nel corso della storia si era verificato soltanto molti secoli prima. Alle origini della Chiesa e nel Medioevo si diedero alcune rinunce più o meno forzate ed esplicite, ma Celestino V, papa per pochi mesi nel 1294, era stato finora l’unico papa legittimo a essersi volontariamente dimesso. Se ancora fra ’300 e ’400 durante lo scisma e la crisi conciliare della Chiesa d’Occidente vi furono rinunce coatte, il consolidamento del potere papale nei secoli successivi rese inverosimile l’ipotesi di un’abdicazione del Sovrano Pontefice. Voci di dimissioni cominciarono a circolare nella seconda metà del ’900, a proposito di Pio XII, Paolo VI e Giovanni Paolo II.
Le rinunce al pontificato segnano una svolta nella storia della Chiesa. Secondo la fasulla profezia attribuita a san Malachia, a Benedetto XVI dovrebbe succedere un ultimo papa, detto semplicemente “Petrus Romanus”. Forse perché dopo di lui i cristiani potranno vedere una Chiesa diversa?
COMMENTO: Una brillante e rigorosa storia sul perché e come i Papi si dimettono. Dall'antichità a Celestino V, a Joseph Ratzinger, tra storia, spiritualità e politica. Un libro attualissimo per tutti.
ROBERTO RUSCONI è professore di Storia del cristianesimo e delle chiese all’Università Roma Tre. Membro della direzione della «Rivista di Storia del Cristianesimo», ha recentemente pubblicato Santo Padre. La santità del papa da san Pietro a Giovanni Paolo II (Roma 2010) e La gloria degli altari. I papi santi nella storia della Chiesa (Milano 2012).
Anthony De Mello ricorda che spesso «la vita è quella cosa che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti», mentre ce ne stiamo addormentati aspettando che qualcosa succeda. Il suo non è solo un invito, è un grido: «Svegliatevi!». Con grande umorismo e tanta semplicità, tra parabole indiane, battute, storielle divertenti, ci porta ad aprire gli occhi, a sbarazzarci delle tante etichette che gli altri ci affibbiano e dietro le quali noi stessi talvolta ci nascondiamo, e a prendere in mano ogni aspetto della nostra vita. La parola chiave è “consapevolezza” e, attraverso un percorso fatto di brevi capitoli da meditare e di semplici esercizi, ci conduce nell’intimità di noi stessi, alla scoperta dei nostri veri bisogni e desideri, e ci aiuta a scoprire chi siamo davvero e dove vogliamo andare. Il suo messaggio è forte e diretto: «Scopri te stesso e riprenditi la vita».
La vita di don Milani, l’infanzia tra Firenze e Milano, il suo carattere anticonvenzionale, la passione per la pittura e poi la vocazione che lo portò prima a convertirsi e poi a entrare in seminario; la storia del prete educatore che ha lasciato un segno dan- do ai professori una lezione di vita sul modo di con- siderare i ragazzi, elaborando un metodo pedago- gico che intendeva formare i suoi studenti come cittadini, consapevoli dei propri diritti e padroni della lingua italiana.
"Querida Amazonia, Cara Amazzonia", è - per contenuto, forma semplice e linguaggio chiaro - un messaggio rivolto a tutte le persone di buona volontà in cui papa Francesco ha voluto raccogliere le risonanze che il Sinodo speciale per la regione Pan-Amazzonica ha evocato nel suo cuore di uomo e di Pontefice. Con straordinario stile profetico il Papa condivide quattro grandi sogni: che l'Amazzonia lotti per i diritti dei più poveri, che difenda la sua ricchezza culturale, che custodisca gelosamente il suo patrimonio di bellezza naturale, che infine le comunità cristiane siano capaci di impegnarsi e di incarnarsi in quella terra sfruttata e violentata. In Querida Amazonia si apre, dunque, un vero e proprio orizzonte educativo e pastorale spalancato sul futuro del mondo e della Chiesa, un progetto che non potrà fare a meno di accogliere le istanze contenute nel Documento Finale del Sinodo che il Papa invita a leggere, diffondere e meditare. Entrambi i documenti - Esortazione Apostolica e Documento Finale del Sinodo - sono introdotti e commentati da una dettagliata "guida alla lettura" a firma del teologo italiano esperto di ecologia integrale: Giuseppe Buffon ofm.
Il cuore pulsante del ricco magistero di Benedetto XVI è stato il tema della fede. La collana “I fondamenti della fede” intende raccogliere, organizzare e diffondere il più possibile questa eredità. Costituita da dieci volumi, che attingono al suo ricco patrimonio di omelie, catechesi e discorsi, vuole proporre, attraverso le parole dirette di Benedetto XVI, una sintesi autorevole e completa della dottrina e della vita cristiana, per guidare i credenti a riscoprire la propria identità e aiutare quanti non credono a conoscere i contenuti fondamentali della fede.
Il cuore pulsante del ricco magistero di Benedetto XVI è stato il tema della fede. La collana “I fondamenti della fede” intende raccogliere, organizzare e diffondere il più possibile questa eredità. Costituita da dieci volumi, che attingono al suo ricco patrimonio di omelie, catechesi e discorsi, vuole proporre, attraverso le parole dirette di Benedetto XVI, una sintesi autorevole e completa della dottrina e della vita cristiana, per guidare i credenti a riscoprire la propria identità e aiutare quanti non credono a conoscere i contenuti fondamentali della fede.