
Il fuoco della pace" e un compendio non solo delle riflessioni di don Tonino Bello su e per la pace, la nonviolenza, la giustizia, ma anche dei tratti essenziali della sua spiritualita. "
Le sue intuizioni sulla leggerezza del vivere, espresse in una conferenza, il suo cammino di vita, raccontato in un lungo dialogo con Massimo Orlandi: ecco come Arturo Paoli ci invita a cogliere il frutto piu prezioso. La gioia di stare al mondo.
Una passeggiata ideale con fratel Arturo, lungo i suoi 103 anni di vita. Un’occasione per liberarsi, grazie ai suoi consigli, dei pesi che rendono pesante e faticoso il nostro cammino quotidiano. In una conferenza sulla leggerezza del vivere e poi in un lungo dialogo a cuore aperto con Massimo Orlandi, tenutosi nel 2006, fratel Arturo ci trasmette il frutto più prezioso: la gioia di stare al mondo. Una gioia da rinnovare ogni giorno: “Ogni mattina – dice Arturo – quando vedo il cielo che da nero, impenetrabile, si trasforma in azzurro, mi pare che una grande coperta di tenerezza avvolga l’umanità”.
Sana laicita' e laicismo nell'insegnamento di Papa Benedetto XVI. Il concetto di laicita' esiste solo in Occidente. Ma proprio qui in Occidente la laicita' ha assunto i caratteri della dittatura del relativismo. Solo qui in Occidente, quindi, puo' accadere che la laicita' superi i caratteri della dittatura del relativismo e si riapra alla trascendenza. La laicita' non e' possibile senza il cristianesimo. Certamente il cristianesimo non coincide con l'Occidente, ma se l'Occidente recide i propri legami col cristianesimo, esso perde di vista anche se stesso. Aprendosi indiscriminatamente a tutto quanto e' esterno, senza piu' fiducia in se stesso e senza contare sul legame col cristianesimo, l'Occidente non riesce ad integrare piu' nulla, nemmeno se stesso.
Questo estratto da Esperienze pastorali" demolisce la ricreazione come strumento pastorale in quanto incompatibile con la missione di parroco, al suo posto elabora una nuova strategia civile rivolta a tutti, cristiani e non: la scuola. "
La grande rivolta dei samurai cristiani nel 1637 si legge come un romanzo storico. Circa quarantamila cristiani giapponesi, donne e bambini compresi, si ribellarono alla persecuzione e si arroccarono nella penisola di Shimabara, nel castello in disuso di Hara. Qui tennero testa per cinque mesi al più grande esercito di samurai che la storia del Giappone avesse mai visto. Vennero massacrati fino all'ultimo e fu la loro rivolta a provocare la chiusura ermetica del Giappone al mondo esterno per due secoli...