
Questo documento preparatorio propone una riflessione articolata in tre passi. Si comincia delineando sommariamente alcune dinamiche sociali e culturali del mondo in cui i giovani crescono e prendono le loro decisioni, per proporne una lettura di fede. Si ripercorrono poi i passaggi fondamentali del processo di discernimento, che è lo strumento principale che la Chiesa offre ai giovani per scoprire, alla luce della fede, la propria vocazione. Infine si mettono a tema gli snodi fondamentali di una pastorale giovanile vocazionale. Si tratta quindi non di un documento compiuto, ma di una sorta di mappa per favorire una ricerca, i cui frutti saranno disponibili solo al termine del cammino sinodale.
La relazione e i legami sono la vita di ogni persona umana. Tuttavia, sperimentiamo sempre più, a livello globale e intersoggettivo, come essi siano fragili e costantemente da coltivare e custodire. Il libro nasce dalla contemplazione del desiderio eterno di Dio che tutti gli uomini e le donne vivano in fraternità e armonia, in dialogo e nella pace; tutti noi siamo stati pensati, desiderati e creati come la grande famiglia dei figli di Dio - nel Figlio Gesù - e siamo chiamati all'eschaton finale della ricapitolazione di tutta la creazione in Cristo. Queste pagine guardano alla vita e alla fede di Francesco d'Assisi, per coglierne la sua vocazione alla fraternità e la sua testimonianza di riconciliazione universale. Le relazioni - redente - vengono fortemente proposte all'antropologia attuale, quale fonte di realizzazione per ogni uomo e donna del nostro tempo; nel triangolo tra Dio, l'Io e il Tu, e nella generatività di legami contagiosi di bene.
Mentre la Chiesa vive un periodo storico drammatico, di crisi interna e di violento attacco ai cattolici nel mondo, in Vaticano continua un'inedita "convivenza di due Papi" su cui nessuno ha avuto ancora il coraggio di riflettere. Lo fa, in questo libro, Antonio Socci, chiedendosi quali sono i motivi tuttora sconosciuti della storica rinuncia di Benedetto XVI e se si tratta di vera rinuncia al Papato, dato che i canonisti cominciano a sollevare gravi dubbi. Domande che adesso s'intrecciano con quelle relative al Conclave del 13 marzo 2013 che, secondo la ricostruzione dell'autore, si sarebbe svolto in violazione di alcune norme della Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis.
Mentre la Chiesa vive un periodo storico drammatico, di crisi interna e di violento attacco ai cattolici nel mondo, in Vaticano continua un'inedita "convivenza di due Papi" su cui nessuno ha avuto ancora il coraggio di riflettere. Lo fa, in questo libro, Antonio Socci, chiedendosi quali sono i motivi tuttora sconosciuti della storica rinuncia di Benedetto XVI e se si tratta di vera rinuncia al Papato, dato che i canonisti cominciano a sollevare gravi dubbi. Domande che adesso s'intrecciano con quelle relative al Conclave del 13 marzo 2013 che, secondo la ricostruzione dell'autore, si sarebbe svolto in violazione di alcune norme della Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis.
Le apparizioni della Madonna a Fatima costituiscono un caso unico nella storia della Chiesa e dell'umanità: non esiste nessun'altra profezia pubblica di Maria, autenticata dal "miracolo del sole" e ufficializzata dalle autorità ecclesiastiche. In particolare, è il cosiddetto "terzo segreto" di Fatima ad aver suggestionato per decenni l'opinione pubblica. Papa Giovanni Paolo II decise di rivelarlo il 13 maggio del 2000: era la visione di un "vescovo vestito di bianco" che sale in mezzo ai cadaveri verso una croce, dove viene ucciso da alcuni soldati. Papa Wojtyla collegava esplicitamente la visione all'attentato del 13 maggio 1981. In questo libro si indaga sulle contraddizioni della versione ufficiale e sulle interpretazioni del segreto.
Un’indagine che svela il mistero della morte di padre Pio e della sua straordinaria presenza oggi tra i suoi figli spirituali.
“Tutti i tormenti di questa terra raccolti in un fascio, io li accetto, o mio Dio, io li desidero qual mia porzione, ma non potrei giammai rassegnarmi di essere separato da voi per mancanza di amore.” È il 17 ottobre 1915, quando il giovane padre Pio scrive questa lettera. Sono parole semplici, che descrivono con struggente serenità il suo desiderio di farsi vittima, di offrirsi in sacrificio per prendere su di sé le sofferenze degli altri, ottenere per loro tante grazie e redimerli dal peccato. La sua ferrea volontà di espiazione viene accolta da un incontrovertibile consenso divino: le stigmate, il doloroso dono che cambierà la vita del santo di Pietrelcina. Da quel momento in poi, attorno al frate del Gargano fioriscono innumerevoli conversioni e cresce un popolo di credenti, milioni di devoti in tutto il mondo.
Il segreto di padre Pio ricostruisce le tappe di una storia folgorante e unica, raccoglie le parole di molti miracolati e convertiti, ma soprattutto le inedite rivelazioni dei figli spirituali del santo.
Persone comuni che oggi vivono silenziosamente fra noi, che sperimentano attualmente la presenza misteriosa del padre e col suo aiuto si offrono anch’esse vittime a beneficio di tanti sofferenti e del mondo intero, in espiazione dei crimini degli uomini e a protezione della Chiesa.
È attraverso di loro che l’opera di intercessione di padre Pio continua ancora oggi ottenendo tante grazie dal Cielo e miracoli ignoti a tutti. Narrando le loro splendide e sconosciute vicende umane, Antonio Socci risponde con lucida passione alle domande che affollano il cuore di ognuno di noi: perché la vita ci sottopone a tante sofferenze? Che senso assume, per un Dio onnipotente, il dolore degli innocenti? Quale significato ha la nostra esistenza? Questioni che accompagnano ogni essere umano e che trovano una risposta abbagliante e sorprendente.
In realtà è Gesù che cercate quando sognate la felicità; è Lui che vi aspetta quando niente vi soddisfa di quello che trovate; è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita.
– Karol Wojtyla
Anche i “lontani” non sanno nascondere lo stupore, l’ammirazione e l’incanto per quest’uomo misterioso, potente e buono, unico al mondo, “il più bello fra i figli degli uomini”: da Marx a Renan, da Rousseau a Nietzsche, da Borges a Kafka, da Camus a Salvemini, da Kerouac a Pasolini, da un “persecutore” come Napoleone a una personalità come Gandhi, fino al libro dell’islam, il Corano. In soli tre anni di vita pubblica Gesù ha capovolto la storia umana. Lo affermano anche pensatori laici come Benedetto Croce: “il Cristianesimo è stato la più grande rivoluzione che l’umanità abbia mai compiuto”.
Antonio Socci ricostruisce questa straordinaria rivoluzione e indaga sul mistero di Gesù, preceduto da duemila anni di attesa e seguito da altrettanti di amore. Circa trecento profezie messianiche, nelle Sacre Scritture, con secoli di anticipo hanno tracciato il suo perfetto identikit: data e luogo di nascita e di morte, le sue opere, addirittura il supplizio della crocifissione. Ma soprattutto Socci affronta il più grande enigma di Gesù: la sua resurrezione. La scoperta delle prove antiche e di quelle attuali è un’avventura sorprendente. Un caso unico nella storia che non ha spiegazione umana.
Karol Wojtyla dall'età di ventisei anni viveva delle autentiche esperienze mistiche. È questa una delle notizie che il libro di Antonio Socci offre, con testimonianze di prima mano, sull'uomo che più ha impressionato e commosso la nostra generazione. La natura di queste esperienze e le "rivelazioni" soprannaturali che egli custodiva spiegano anche i suoi gesti profetici? E illuminano il suo giudizio sul carattere "apocalittico" dei nostri anni? Giovanni Paolo II è il primo slavo sulla Cattedra di Pietro, primo straniero da 500 anni, uno dei papi più giovani per uno dei pontificati più lunghi della storia della Chiesa, un Papa proveniente da un Paese dell'Est, il Papa che ha abbattuto i sistemi totalitari del blocco comunista, cambiando la storia del mondo, il Papa che ha portato la Chiesa nel terzo millennio e che, con la sua personalità, ha ridato forza al Papato suscitando lo stupore e l'ammirazione di tanti popoli, insieme all'odio di chi ha cercato di assassinarlo sul luogo stesso del martirio di San Pietro. Ma il suo è anche un pontificato misteriosamente annunciato e accompagnato da una serie stupefacente di profezie, di mistici, di avvenimenti soprannaturali e di manifestazioni della Madonna. Perché? Tanti segni e messaggi concordano nell'indicare il nostro tempo come lo scenario di drammatiche prove. Cosa sapeva Karol Wojtyla? E vero che lui stesso è riuscito a scongiurare un'immane tragedia che minacciava l'umanità? E come?
“Cosa provano una madre o un padre
di fronte a una figlia distesa su un letto,
immobile, nell’impotenza di svegliarla, non
si può dire. L’angoscia e la paura di quello
che potrebbe essere non hanno limiti e
bisogna subito rifugiarsi nel presente e
nell’implorazione alla nostra buona Madre,
che può tutto e che ci ama.”
Settembre 2009, Caterina, ventiquattro anni, la figlia maggiore di Antonio Socci, è in coma dopo un arresto cardiaco. Attorno a lei e alla sua famiglia si crea una straordinaria catena di solidarietà e di preghiera, uno spettacolo di fede e amore offerto non solo dagli amici, ma anche dai numerosi lettori del blog di suo padre. Fra di loro molti sono atei e agnostici, eppure l’esperienza di Caterina spinge queste persone a riscoprire il significato e il valore della preghiera, a ritrovare il senso di una fede perduta o lasciata in disparte. È un piccolo grande miracolo, che questa ragazza compie inconsapevolmente dal suo letto d’ospedale: la sua sofferenza si traduce in un messaggio di luce per la vita dei tanti che — nei fatti o con il pensiero — le sono vicini. Ma sono soprattutto i suoi genitori e gli amici più cari che, giorno dopo giorno, malgrado la durezza della prova a cui sono sottoposti, si affidano con ancora maggior certezza a Gesù Cristo. Il loro è un atto di fede che ottiene presto segni di speranza: il cuore di Caterina riprende a battere da solo e il suo respiro non ha più bisogno di macchine. Di lì a poco, in una sera del gennaio 2010, mentre sua madre le sta leggendo un divertente passo del Giovane Holden, Caterina si lascia andare a una bellissima e contagiosa risata. Da quel giorno, un po’ alla volta, riprende conoscenza e intraprende un faticoso cammino di riabilitazione, sia pure pieno di incognite. In questo suo coinvolgente diario, Socci ci mostra che con la fede (nella presenza viva di Gesù fra noi) e la preghiera possiamo trovare un aiuto straordinario per superare i momenti più drammatici della vita.
Antonio Socci, senese, giornalista Rai, è attualmente direttore della Scuola di Giornalismo di Perugia e collabora con “Libero”. Per Rizzoli ha pubblicato Il quarto mistero di Fatima (2006), Il segreto di Padre Pio (2007), Indagine su Gesù (2008) e I segreti di Karol Wojtyla (2009), tutti disponibili in BUR. Il suo ultimo titolo è La guerra contro Gesù (Rizzoli 2011).
Alle persecuzioni e ai massacri che i cristiani subiscono sotto un'ampia varietà di regimi e ideologie, si aggiunge il pregiudizio e l'ostilità delle élite occidentali. I cristiani sono oggi la comunità più perseguitata del pianeta e contro la Chiesa è socialmente permesso un odio che sarebbe ritenuto intollerabile verso qualunque altro gruppo religioso, etnico o sociale. L'anticristianesimo si nutre di un'ideologia che da duecento anni porta il suo attacco al cuore della fede: la figura di Gesù, l'attendibilità storica delle cronache evangeliche, la credibilità dei testimoni oculari, quindi le fondamenta stesse della Chiesa. Ma ci sono veri motivi per negare i resoconti dei Vangeli e le ragioni della fede in Gesù di Nazaret? Oppure tutte le più aggiornate acquisizioni storiche, archeologiche, filologiche, scientifiche perlopiù ignorate - risultano essere clamorose conferme in favore dell'imputato Gesù"? In questo suo nuovo polemico saggio, Socci denuncia le menzogne e le connivenze, espone motivi e interessi da cui è nata l'ideologia anticristiana (finora rimasti nell'ombra) e ci dimostra che le moderne scoperte archeologiche e la ricerca storica di questi decenni confermano la veridicità dei fatti evangelici, e di tutti i particolari dell'esistenza terrena di Gesù, compresi i suoi miracoli e la sua resurrezione. E confermano la credibilità dei testimoni.
Maggio 2015. In una chiesa di Roma un uomo bisbiglia in confessionale un atroce peccato e poco dopo viene assassinato. La vittima è un prete che ha sottratto un fascicolo segreto dagli archivi vaticani. Cosa conteneva di tanto prezioso? Sono le lettere di una straordinaria mistica novecentesca, Maria Valtorta, che nel 1949, su richiesta del Vaticano, indicò una catacomba romana come il vero luogo del sepolcro di San Pietro, smentendo la tesi di coloro che lo collocano sotto la basilica vaticana. Si tratta di una questione di enorme importanza: sulla presenza e il martirio dell'apostolo a Roma si fondano il primato del Papa e la stessa gerarchia della Chiesa cattolica. Don Michele viene incaricato ufficiosamente di indagare per capire se altri scritti della mistica rivelino il luogo esatto della sepoltura. Intanto contro la Chiesa si scatena una vera e propria persecuzione e papa Bonifacio X muore. Don Michele ritrova i quaderni della Valtorta: contengono rivelazioni grazie a cui è forse possibile risalire all'ubicazione del sepolcro di Pietro, e persino ritrovarne il corpo. Comincia così una corsa contro il tempo, prima che inizi il Conclave e venga perpetrato un colpo di mano. Gli sviluppi di questa missione possono salvare la Chiesa dal suicidio e il mondo da una catastrofica autodistruzione. In questo romanzo, basato su documenti reali, Antonio Socci guida alla riscoperta della figura di Maria Valtorta e traccia un filo rosso tra le origini del cristianesimo e il nostro fosco presente.
Il nuovo libro di un uomo che dalla tragedia ha visto nascere la speranza. L'Autore racconta cosa gli ha insegnato la figlia Caterina, entrata in coma dopo un arresto cardiaco, e dà voce ai tanti malati che ogni giorno lottano con tutte le proprie forze.
“Perché il mondo ha tanta paura della sofferenza? Perché ha così bisogno di chiudere una ferita?” si domanda l’autore. “Forse perché sconvolge la vita, le nostre visioni, i nostri progetti. La sofferenza chiede amore, tanto amore, e non è facile amare così.”
La vita di Antonio Socci e della sua famiglia viene travolta nel 2009 dal dramma improvviso della primogenita Caterina, entrata in coma dopo un inspiegabile arresto cardiaco. Tutto sembra perduto, resta solo il grido di una preghiera che coinvolge un mare di persone. E Caterina si risveglia dal coma. Ma la gioia per questo miracolo viene messa alla prova dall’enormità dei problemi che la ragazza si trova ad affrontare.
Tuttavia la forza e la fede con cui Caterina percorre un cammino così duro sono travolgenti per il padre, che scopre anche la bellezza di un mondo sconosciuto, eroico e affascinante, fatto soprattutto di giovani, che sono per l’autore la “meglio gioventù”.
È l’incontro con volti di persone normali che l’amore di Gesù Cristo rende capaci perfino di sacrificare silenziosamente la propria esistenza. Storie che testimoniano un coraggio e una letizia più forti del dolore e della morte.
Ne scaturisce una lunga lettera in cui l’autore, cristiano controcorrente da sempre, scrive alla figlia non solo per accompagnarne la rinascita, ma anche per raccontare a tutti il miracolo che una giovinezza piena di fede può compiere. “Abbiamo bisogno di uomini e donne indomiti” scrive Socci “che ci mostrano che non si deve aver paura del cammino della vita, delle sue fatiche e delle sue prove. Perché è questo brevissimo cammino che ci fa guadagnare la felicità per sempre.”