
Un viaggio attraverso la vita, le scelte, la spiritualità di Madre Teresa di Calcutta. Lungo un percorso di quindici tappe, l’Autore, che ha conosciuto personalmente la Beata e frequentato la Casa della Gioia della Missionarie della Carità a Roma, propone spunti per la riflessione, suggerisce temi per una meditazione che aiuti il lettore a rileggere le proprie scelte, la propria vita e il proprio rapporto con il Padre. Per imparare a pregare meditando le parole di Madre Teresa alla ricerca di un rapporto più intimo e autentico con il Dio di Gesù.
punti forti
L’autorevolezza dell’Autore. Ampio spazio alle parole e agli scritti di Madre Teresa. Un viaggio, scandito lungo quindici giorni, nella spiritualità di Madre Teresa di Calcutta.
destinatari
Per tutti coloro che già amano la figura di Madre Teresa o che vogliono avvicinarsi alla spiritualità di questa grande beata del nostro tempo.
Per l’animazione della preghiera in comunità e per la meditazione personale.
autore
Mons. Francesco Follo ha lavorato al servizio della Segreteria di Stato del Vaticano dal 1983 al 2002. In seguito è stato nominato da papa Giovanni Paolo II Osservatore permanente della Santa Sede presso l’Unesco, a Parigi. Ha conosciuto personalmente Madre Teresa e ha frequentato a lungo la comunità di Roma delle Missionarie della Carità, Casa della Gioia. Con Paoline ha pubblicato nella collana Meditiamo con...: Giovanni Paolo II (2007).
Un piccolo e agile strumento per la preghiera e la meditazione degli educatori che hanno soprattutto a che fare con i preadolescenti e gli adolescenti. Dieci appuntamenti con papa Francesco e l?Evangelii Gaudium, l?esortazione apostolica che è un invito a fare della gioia del Vangelo la motivazione che spinge ogni credente ad andare verso l?altro, per testimoniare la bellezza dell?incontro con il Signore Gesù. Il Papa mette in guardia da tutti quegli aspetti che immobilizzano il credente e motiva chi compie il suo servizio come educatore a restare coerente con il cammino scelto, anche di fronte alle difficoltà e alle sfide del presente. Un itinerario di preghiera, per rinnovare il proprio sguardo e ricolmarsi della gioia da trasmettere a tutti coloro che ci sono accanto.
Un piccolo e agile strumento per la preghiera e la meditazione degli educatori che hanno soprattutto a che fare con i preadolescenti e gli adolescenti. Dieci appuntamenti con don Tonino Bello, che visse intensamente il Vangelo nella sua scelta preferenziale per i poveri, operando con passione e tenacia per promuovere pace e giustizia. Dando sempre fiducia ai giovani, seppe suscitare in loro entusiasmo e desiderio di dare la vita secondo il comandamento dell'amore. Un esempio per gli educatori che non vogliono perdere l'occasione per rinnovare il loro impegno, traducendolo in una forma di servizio più consapevole.
Un piccolo e agile strumento per la preghiera e la meditazione degli educatori che hanno soprattutto a che fare con i preadolescenti e gli adolescenti. Dieci appuntamenti con il cardinale Carlo Maria Martini, vescovo di Milano dal 1980 al 2000. Il testo sacro è sempre stato per lui punto di riferimento, nella vita come per l'intero episcopato. Una raccolta di testi per fermarsi in preghiera e lasciarsi provocare, spendendosi con passione nell'educazione dei ragazzi
In poche parole: L’esortazione Amoris Laetitia rappresenta una rivoluzione nella Chiesa da cui non si torna più indietro, e forse il primo passo per un Concilio Vaticano III che è già in atto.
Esaltata o criticata, ampiamente discussa, Amoris Laetitiadi Papa Francesco non è solo un’esortazione postsinodale, ma piuttosto una rivoluzione da cui non si torna più indietro: prova ne è l’interesse che ha suscitato anche all’esterno della Chiesa. Affronta il problema dell’accesso alla comunione dei divorziati ma lo fa dal punto di vista esistenziale, affidandosi più alla prassi che alle argomentazioni teologiche; introduce un linguaggio ambiguo dietro la necessità di un “rinnovamento del linguaggio ecclesiale” e suggerisce che la dottrina possa (o debba?) cambiare dietro istanze del tempo e delle scelte pastorali. Per questo l’esortazione, spesso sventolata come bandiera e assunta come nuovo dogma, rappresenta il miglior frutto del Vaticano II e forse già il primo passo per un Vaticano III non ancora convocato ma incarnato nel suo spirito dal pontificato di Bergoglio.
Primo scopo di questo libro è capire Benedetto XVI ed esporre le sue principali idee. C'è però anche un secondo scopo, che viene espresso dal sottotitolo: il pensiero di Benedetto XVI può essere considerato l'ultimo grande tentativo di fare incontrare tradizione e modernità, che si sono date in lui un ultimo appuntamento. Con la sua statua teologica, Benedetto XVI è andato al fondamento di tutti i principali problemi della Chiesa nel mondo moderno, recuperando quanto della tradizione deve sempre essere recuperato e cercando di aprirsi con intelligenza al nuovo, con l'intento di stabilire una continuità teologicamente e filosoficamente fondata. Il libro espone il pensiero di Benedetto XVI sui principali snodi e nodi di questo rapporto, cercando di mostrare alcune brillanti acquisizioni, in contrasto con le tendenze moderniste della teologia a lui contemporanea, e promettenti importanti sviluppi positivi. Contemporaneamente il libro evidenzia come su alcuni temi fondamentali Benedetto XVI non sia riuscito a raggiungere la quadratura del cerchio e a chiudere la partita. La sua vicenda teologica, come del resto quella del suo pontificato, sono come un film interrotto prima di concludersi. Una teologia e un pontificato incompiuti.
Dorothy Day e Simone Weil: due donne che responsabilmente, e senza sotterfugi, si sono assunte il compito di dare senso alla loro esistenza e hanno concepito la vita come un servizio della giustizia. In entrambe, l'esperienza cristiana è profonda, vibrante, originale. Teresa Forcades la racconta, seguendo con attenzione e curiosità i loro diversi itinerari esistenziali: dall'infanzia critica nei confronti delle istituzioni ecclesiastiche alla lotta matura in favore dei diseredati e della classe operaia. Al cuore della loro spiritualità, il lavoro umano. Il libro ci restituisce così il ritratto di due donne d'eccezione, testimoni altissime di impegno civile e giustizia sociale.
Dall'infanzia - caratterizzata da numerosi spostamenti e dalla morte prematura prima della madre e poi del padre -, alla conversione al cattolicesimo nel 1938, dall'ingresso nell'abbazia trappista di Nostra Signora di Gethsemani, nel Kentucky, fino alla fama mondiale come scrittore, questa biografia ricostruisce le tappe della vita di Merton ed esplora la sua crescente ricerca della solitudine e la sua testimonianza profetica sui temi della pace, della giustizia sociale, del dialogo fra le religioni.
Quest'opera, nata dall'intento di sottoporre la concezione di René Girard a un serrato approfondimento critico e storico, affronta un campo attualmente poco esplorato, quello del confronto tra cultura greca, e più generalmente pagana, e cristianesimo. Perno di tale confronto è il sacrificio, l'istituzione religiosa senza la quale le società antiche non sarebbero riuscite a canalizzare ed allontanare la loro violenza interna, concentrandola su una vittima, e che si rinnova ai nostri giorni sotto mille travestimenti, quando non sotto forma di nostalgia ideologica. L'assunto del libro è non solo che la cultura greca più avanzata abbia sviluppato una profonda riflessione sulla violenza umana e sulla necessità del sacrificio, ma che il cristianesimo sia riuscito a portare la risposta che alla tragedia e alla filosofia restava ancora inaccessibile, la risposta di un Dio misericordioso che, nella persona del suo figlio, accetta di farsi vittima pur di liberare gli uomini dalla necessità di nuovi sacrifici. L'unicità del cristianesimo emerge proprio dal sovrapporsi di uno stesso problema, radicato nella storia e nella natura umana, e nel punto di vista che in esso Cristo fa emergere: il punto di vista della vittima innocente, che subisce la violenza umana, la perdona, e così la trasforma in strumento di redenzione. Prefazione di Emmanuele Morandi
Il libro intende reagire all'attenzione quasi esclusiva che è stata accordata alla figura di don Lorenzo Milani come insegnante innovativo e socialmente impegnato, a discapito di una riflessione più meditata sull'autentico significato del suo sacerdozio. Al cuore dell'indagine dell'A. troviamo la svolta religiosa che il giovane Lorenzo Milani imprime alla sua inquieta esistenza di borghese insoddisfatto di se stesso e del mondo, e il cattolicesimo verticale e assoluto di cui egli si appropria, interpretandolo con eroica coerenza e obbedienza, oltre che con intelligente creatività, poco o punto compreso dalla maggioranza dei suoi superiori e colleghi. Lo scoglio interpretativo è che dopo la sua morte questa incomprensione di fondo non è di per sé migliorata per il fatto di essersi tramutata in ammirazione. A prevalere infatti è stato il mito del prete progressista e schierato in difesa del popolo, anticipatore del Concilio Vaticano II che si è svolto negli anni centrali del suo esilio a Barbiana. Ma da un'analisi obiettiva e libera da preconcetti emerge un quadro alquanto diverso. Al pari di un personaggio manzoniano, don Milani si è originalmente impadronito dell'idea di sacerdozio e di Chiesa uscita dal Concilio di Trento, che egli rivisita dall'interno con radicalità evangelica e "rivoluzionaria", rifiutando quel compromesso col mondo che è invece emerso dalle applicazioni del Vaticano II. Il prete che voleva essere "signore assoluto" dei suoi allievi non ha nulla a che vedere coi preti smaniosi di inserirsi nella società del nostro tempo: è una figura inattuale, inclassificabile, il memento di una direzione a cui la Chiesa attuale sembra non guardare.
Alla fine della seconda guerra mondiale Jacques Maritain fu scelto da de Gaulle in persona per dirigere l’ambasciata francese presso la Santa Sede e si trovò proiettato in una inedita e difficile esperienza. Nei tre anni di missione diplomatica, dal 1945 al 1948, egli frequentò il pontefice Pio XII e i maggiori esponenti della Curia romana, intessendo un rapporto privilegiato con mons. Giovanni Battista Montini, perorando con successo gli interessi della Francia e seguendo con attenzione le vicende politiche della nuova repubblica italiana.
Dai suoi dettagliati resoconti al Quay d’Orsay emergono originali intuizioni sull’inquieta evoluzione della realtà europea e su delicate questioni quali la divisione della Germania, la sorte dei cattolici perseguitati nei Paesi comunisti, la tutela internazionale del Vaticano.
La ricca e documentata ricerca raccolta in questo volume traccia pertanto il profilo poco conosciuto di Jacques Maritain ambasciatore e propone un’interessante e qualificata lettura di un momento fondamentale della sua vita e della sua feconda carriera accademica.
Roberto Fornasier, dottore di ricerca in Storia e specializzato in politica internazionale, collabora con la Fondazione Mariano Rumor di Vicenza ed è autore di diversi saggi su Jacques Maritain.
Che senso ha la vita? Che cosa significa incontrare Dio e fare esperienza del Suo amore? E ancora: chi era veramente Gesù? Quali sono gli eventi che dopo la Sua morte hanno portato alla nascita del cristianesimo? Perché l'amore è così importante per vivere? Che cosa sono la carità, la speranza, il perdono? Che cosa vuol dire credere? Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, nominato da papa Francesco Segretario Speciale del Sinodo sulla famiglia, in queste pagine affronta alcuni grandi quesiti che si pongono tanto i credenti quanto chi è ancora alla ricerca della fede, della gioia della preghiera e dell'esperienza dell'amore divino. Scritte sotto forma di lettere, con un linguaggio semplice nonostante la profondità dei temi trattati, le risposte a tali interrogativi ci mostrano come è possibile cercare il Dio della fede dei cristiani, un Dio innamorato della Sua creatura, dall'amore forte e sicuro, e insieme infinitamente capace di tenerezza. "Nate dal desiderio di comunicare il dono della fede, la gioia della preghiera e l'esperienza dell'amore divino a quanti ne siano in ricerca", ci spiega Bruno Forte "queste lettere vorrebbero parlare al tuo cuore. Non hanno la pretesa di spiegare tutto. Vorrebbero solo aiutarti a porti domande che contano e a pensare. Leggile come un messaggio di amicizia, una proposta per avvicinarti all'esperienza della fede nel Signore Gesù." Ma come si può arrivare a conoscere davvero questo Dio che è Amore? Mettendoci "in ascolto di Lui"...

