
Il presente volume contiene il testo della Bolla di indizione del Giubileo Ordinario dell’Anno 2025.
Al momento della pubblicazione, nel 1985, "Sperare per tutti" e "Breve discorso sull'inferno", i due volumi qui riuniti secondo un espresso desiderio di von Balthasar, fecero molto parlare di sé. Il punto di partenza era la generosità inesauribile del Padre che portò all'origine eterna della Trinità santa, secondo il famoso passo paolino: "Dio non tenne per sé come un tesoro geloso la sua divinità". Questo è il grande dono di Dio, ma nella sua generosità Egli offre al Figlio la creazione. E quando la creatura nella sua libertà finita ricevuta in dono decide di allontanarsi dalla casa del Padre, il Figlio si offre prontamente per discendere nel mondo e riconquistare all'amore quel dono che rischia di andare perduto. Incarnazione, crocifissione e morte sono l'espediente estremo d'amore per convincere la creatura dell'amore di Dio. A questo punto, però, lo sconfitto è il vincitore: il Figlio calato negli inferi viene preso nell'abbraccio del Padre e questa è la resurrezione. La storia del mondo e dell'uomo viene così riorientata verso Dio. È Yapocatastasi, la dottrina della riconciliazione universale, condannata dalla Chiesa? Balthasar nega di giungere a tanto, anche se vuole prendere sul serio le parole del Vangelo, che parlano di Gesù venuto per la salvezza di tutti.
I cristiani? "Cantori dell¹arcobaleno", capaci di passare dalla "cultura del lamento" al "culto della speranza". Ma quali impegni suscitare per promuovere "cieli nuovi e terre nuove" nel "terribile quotidiano"? Don Tonino invita a riflettere e a effettuare alcune "transumanze".
Mons. ANTONIO BELLO (1935-1993) ha indicato con la parola, con gli scritti e la testimonianza un sentiero di rinnovamento autentico della vita cristiana, basato sull’attenzione e la disponibilità al servizio.
Viaggio di Papa Benedetto XVI in Francia.
L'autore tenta di confrontarsi con il significato del tempo che corre con il suo ritmo quotidiano e con la sapienza della Parola proclamata nella liturgia di una festa particolare.
Dall’archivio privato e dai floppy disc di don Tonino, nasce una raccolta di scritti particolarmente significativi e profetici: dalla prima intervista dopo la nomina a Presidente Nazionale di Pax Christi (1985) al diario della " impresa assurda" di Sarajevo (1992) quando era ormai consumato dal male; dalla denuncia del "complesso della prudenza, di eretici silenzi" alla protesta per le "ignobili strumentalizzazioni giornalistiche"; e ancora, l’affermazione dei fondamenti etici della difesa popolare della non violenza a "come impedire la violenza senza evocare il fantasma di una impossibile guerra giusta". Pagine di forte attualità che oggi diventano il grido della autentica profezia cristiana, l’eco fedele e scomodo dello "unico Vangelo della Pace". Un libro in perfetta sintonia con "Le mie notti insonni".
Speranza: una parola che da sempre ha ispirato lo stile e le scelte del pontificato di papa Francesco, come emerge chiaramente dal testo dell’Esortazione apostolica Evangelii gaudium, dalle omelie, dagli Angelus e Regina Coeli e da alcuni discorsi. La scelta, cioè, del Primo annuncio della fede o kerigma, che si traduce anche in annuncio di speranza. E speranza è la parola che fa scoprire al lettore questa linfa vitale.
La speranza, virtù teologale, è strettamente collegata alla redenzione del cristiano. L'autore offre numerosi spunti per la meditazione accompagnati da foto a colori che ne arricchiscono i testi.
Per volontà di papa Francesco questo eccezionale documento avrebbe dovuto in un primo momento vedere la luce solo dopo la sua morte. Ma il nuovo Giubileo della Speranza e le esigenze del tempo lo hanno risolto a diffondere ora questa preziosa eredità. "Spera" è la prima autobiografia mai pubblicata da un papa nella storia. Un'autobiografia completa, la cui stesura ha impegnato gli ultimi sei anni, che procede dai primi del Novecento, con le radici italiane e l'avventurosa emigrazione in America Latina degli avi, per svilupparsi attraverso l'infanzia, gli entusiasmi e i turbamenti della giovinezza, la scelta vocazionale, la maturità, fino a coprire l'intero pontificato e il tempo presente. Nel raccontare con intima forza narrativa le sue memorie (non tralasciando affatto le proprie passioni), Francesco affronta senza alcuna dissolvenza anche i nodi cruciali del pontificato e sviluppa con coraggio, schiettezza e profezia i più importanti e dibattuti temi della nostra contemporaneità: guerra e pace (compresi i conflitti in Ucraina e Medio Oriente), migrazioni, crisi ambientale, politica sociale, condizione femminile, sessualità, sviluppo tecnologico, futuro della Chiesa e delle religioni. Ricco di rivelazioni, di aneddoti, di illuminanti riflessioni, un memoir emozionante e umanissimo, commovente e capace di umorismo, che rappresenta il "romanzo di una vita" e al tempo stesso un testamento morale e spirituale destinato ad affascinare i lettori di tutto il mondo e a incarnare il suo lascito di speranza per le generazioni future. Il volume è arricchito da alcune straordinarie fotografie, anche private e inedite, provenienti dalla disponibilità personale di papa Francesco.
La seconda Enciclica di Benedetto XVI sul tema della Speranza cristiana che prende spunto dalla Lettera di San Paolo ai Romani (8,24). La seconda, attesa, Lettera Enciclica di Benedetto XVI tratterà il tema della Speranza Cristiana. Lo spunto della riflessione dell'Enciclica è la Lettera di San Paolo ai Romani, cap. 28 versetto 24 Poiché nella speranza noi siamo stati salvati". "
Dentro ciascuno di noi c’è uno spazio in cui ci è dato di essere interamente noi stessi. Lì ci sentiamo protetti, al sicuro. Lì possiamo sfuggire alla tirannia della quotidianità e concentrarci su noi stessi. Lì diveniamo liberi. In quello spazio di autenticità Dio abita in noi.
Dalla quarta di copertina:
«Esiste uno spazio in me su cui nessuno ha potere: lo spazio in cui Dio abita in me. Là, dove Dio dimora in me, vengo a contatto con il mio vero io. Là sono interamente me stesso. Là il mio io è protetto. Là cresce la mia autostima e divengo sempre più uno con me stesso».
(Anselm Grün)
Nella nostra quotidianità moderna siamo spesso determinati dalle attese degli altri, dalle scadenze, dalla pressione cui siamo sottoposti e dall'incertezza. Anselm Grün, il noto monaco benedettino, ci mostra, sulla base dei testi qui raccolti, come possiamo, nella dispersione del nostro tempo, concentrarci su di noi per farci una cosa sola con noi stessi.

