
Pioniere del pensiero cristiano postmoderno, Teilhard de Chardin consacrò la sua vita a definire il posto dell'uomo nell'universo. Cinquant'anni sono trascorsi da quando scrisse la sua teoria sull'evoluzione dell'umanità, un'umanità che vedeva in cammino verso Cristo, l'Omega planetario. Spirito e Materia venerati in una sintesi cosmica il cui fulcro è la realizzazione della persona. Edith de la Héronnière ci introduce a questa mistica della traversata che Teilhard sperimentò per primo da avventuriero dello spirito.
Studioso di fama mondiale e prestigioso pensatore, Pierre Teilhard de Chardin si sottrae agli isolamenti disciplinari, come alle correnti che variano a seconda della moda e della pubblicità. Incompreso o assimilato, egli emerge come una figura eccezionale della filosofia e della teologia del XX secolo. Teilhard de Chardin è certamente uno dei grandi pionieri del rinnovamento religioso che segna il nostro tempo e senza dubbio uno dei teologi più importanti per la nuova evangelizzazione. Fondata su una conoscenza esaustiva dei testi di padre Teilhard e della sua vasta corrispondenza, quest’opera mette in luce, con precisione e chiarezza, quello che l’autore considera come la via privilegiata del suo cammino intellettuale e spirituale: la ricerca di Dio. Perseguita appassionatamente per tutta la vita, essa costituisce un’esperienza di prim’ordine. Grazie alla profondità della sua analisi e alla ricchezza della sua sintesi, essa arriva a toccare l’universale. Il suo percorso rimane dunque esemplare per l’uomo della modernità. La sua analisi del fenomeno religioso, considerato come parte integrante del fenomeno umano, ha condotto padre Teilhard a prevedere non solamente il ritorno del religioso, ma soprattutto il ritorno di Dio nella coscienza degli uomini del XXI secolo. Dio non è morto. Egli è ritornato.
Come sempre nella Chiesa, le grandi rivoluzioni non accadono improvvisamente. Esse vengono preparate lungo tempo innanzi dall'intelligenza credente e, spesso, dalla sofferenza di molti cristiani che, pur incompresi, profeticamente, intuiscono il nuovo e tentano di rispondervi con pertinenza umana e cristiana. Padre Pierre Teilhard de Chardin fu uno di questi. Scienziato e gesuita, mistico e filosofo, innamorato di Dio e del mondo, egli seppe far dialogare teologia e scienza, in modo da trasformare la reciproca supposta estraneità, in una visione globale di senso. Il suo messaggio, di cui questo libro è una breve introduzione, resta di grande attualità: guardare al mondo con simpatia per potenziare in esso l'Ambiente Divino.
ll testo esamina il posto che Teilhard de Chardin (1881-1955) riserva alla Chiesa all'interno della sua riflessione sull'evoluzione dell'universo. Poiché, secondo il gesuita paleontologo, storia naturale e storia della salvezza coincidono, la Chiesa si inserisce in maniera "naturale" nel processo evolutivo dell'universo per condurlo verso la fine del percorso, cioè la fine del mondo: l'unione di tutto e di tutti, con Cristo, in Dio. Il volume si articola in tre capitoli. Nel primo, partendo da una sintesi biografica di Teilhard de Chardin, si presenta la sua idea di universo in evoluzione verso l'unità del Tutto; nel secondo, si sintetizza il suo pensiero circa l'evoluzione dell'universo e le leggi che la governano; è durante l'elaborazione di questo sistema evolutivo universale che il gesuita sviluppa la sua "ecclesiologia", cioè la descrizione del ruolo della Chiesa all'interno dell'universo, analizzata nel terzo capitolo.
Per la prima volta è data la possibilità di conoscere il pensiero complessivo del grande gesuita a partire dai suoi scritti. Il curatore del libro ha attinto da tutte le opere, da tutte le lettere e dai diari quelle gemme che permettono di fare luce su quel "mosaico": sono frasi brevi, sintetiche, raggruppate per temi secondo un percorso che ricalca la direzione della stessa visione di Teilhard. Molte sono tratte da pubblicazioni non ancora tradotte in Italia, come ad esempio i diari; ciascun segmento è introdotto da un breve commento del curatore; eventuali note chiariscono i concetti più nuovi del gesuita francese.
Puntuale introduzione al corpus delle opere di Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), pilastro della storia culturale e religiosa del nostro tempo.
Un'introduzione al pensiero di Pierre Teilhard de Chardin svolta da uno dei suoi più profondi conoscitori. Sono esplorati i temi centrali: Natura e Fede, Filosofia e Scienza, Morale e Teologia. L'opera è arricchita dalla riproposta da un testodi Pierre Leroy, amico e primo biografo di Teilhard, già pubblicato in Italia dalla Morcelliana negli anni '60.
Pochi studiosi e pensatori moderni hanno saputo, come Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), intrecciare nella loro opera gli interrogativi della scienza e le certezze della religione. Formato dai gesuiti (cui successivamente si unì), ordinato sacerdote all’età di trent’anni,
Teilhard affiancò allo studio della teologia un’assidua attività di paleontologo e geologo che lo portò a viaggiare in tutto il mondo e a trascorrere gran parte della vita lontano dalla natia Francia, soprattutto in Cina e negli Stati Uniti. Questa duplice vocazione, tanto fertile quanto poco ortodossa negli esiti, gli alienò i favori delle gerarchie ecclesiastiche, che negarono fino all’ultimo l’imprimatur ai suoi scritti, tutti pubblicati postumi, a cominciare dal suo libro più celebre, Il fenomeno umano. Accusato di panteismo e apertamente ostacolato nella carriera accademica, Teilhard rimase per altro sempre fedele alla Chiesa
e obbediente al suo magistero, seppure in una condizione di intima sofferenza.
Oggi il suo pensiero appare per molti aspetti profetico e in ogni caso sorprende per la sua capacità di andare dritto al cuore di molte delle questioni più controverse riguardo al rapporto fra scienza e fede.
Se al fermento scientifico del XIX secolo la Chiesa oppose spesso un atteggiamento di sospetto, quando non di aperta ostilità, Teilhard cercò invece di comporre le più avanzate acquisizioni della ricerca all’interno di una visione cosmologica in cui il principio evolutivo si estende alla dimensione dello spirito, senza avvalorare alcun determinismo di tipo meccanicistico.
La sua visione unitaria dell’universo e dell’uomo, della materia e dello spirito, tendenti verso il Cristo cosmico, ha trovato uno spazio anche all’interno della Chiesa e comunque la sua opera è considerata uno dei contributi intellettuali più stimolanti del XX secolo, una delle proposte più suggestive contro la frammentazione del sapere e il diffuso smarrimento dei nostri tempi.
L'AUTORE
Jacques Arnould, domenicano, è nato nel 1961. Teologo, filosofo, storico delle scienze, ingegnere agronomo, è esperto incaricato per la «dimensione etica, sociale e culturale delle attività spaziali» presso il Centre National d’Études Spatiales (CNES) di Parigi. È autore di molte opere, tra le quali ricordiamo Les moustaches du diable (vincitrice del Prix La Bruyère, assegnato dall’Académie Française), Requiem pour Darwin e, edite anche in Italia, La Chiesa e la storia della natura e La teologia dopo Darwin.
Ai nostri giorni la lettera "Tau", appartenente sia all’alfabeto ebraico che a quello greco, viene spesso incontrata sotto forma di ciondoli, spille, elementi decorativi più o meno stilizzati, di semplice legno, di metallo smaltato o prezioso. Tuttavia, non sempre chi la esibisce conosce il significato profondo di questo segno, simbolo francescano per eccellenza, vero concentrato di spiritualità.
Il volume, destinato a tutte le categorie di persone a vario titolo legate alla persona e all’esperienza spirituale di san Francesco, descrive il valore simbolico del "Tau" offerto dalla Bibbia e dalla tradizione ecclesiale per approdare alla devozione del Poverello di Assisi, che lo assume come simbolo spirituale, come segno di personale conversione a Cristo e testimonianza visibile di fede e di speranza nella salvezza operata dalla croce.
Note sull’autore
Mariano Bigi è nato nel 1934 a Reggio Emilia, dove insegna lettere; è coniugato e padre di tre figlie. È stato presidente nazionale (1975-1988) e vicepresidente internazionale (1973-1982) dell’Ordine francescano secolare. Ha pubblicato: Il segno del Tau, Roma 1986; L’universale salute. Profilo storico dell’OFS, Roma 1989; Verso i luoghi di Dio, EDB, Bologna 2000. Ha inoltre curato, in collaborazione con Luigi Monaco, una raccolta di documenti pontifici sull’OFS (Roma 1987). Collabora alle riviste Frate Francesco e Vita Francescana.
Con una cinquantina di storie che raccontano i valori fondamentali nell'esperienza umana e cristiana, questo libro è pensato per aiutare gli educatori a parlare ai bambini e ai ragazzi delle realtà spirituali, spesso le più dimenticate. Le storie sono raggruppate per capitoli tematici: Avvento e Natale, Quaresima e Pasqua, la Chiesa, il mese di Maria, Prima Comunione, Cresima, Riconciliazione, l'amicizia, la vita cristiana, il fascino pericoloso del maligno, raccontare la morte. Al termine di ogni racconto, utilissime indicazioni per il dialogo e l'attività.
Una vita a dir poco avventurosa, in cui il Massaia ha avuto familiarità con principi, re, imperatori e Papi. Una geografia da impazzire.Trentacinque anni di missione in territori “impossibili”, caratterizzata da viaggi che hanno dell'incredibile, incidenti in serie, disavventure, fughe, colpi di scena, imprese al limite dell'impossibile, piedi che affondano nel fango e porpora cardinalizia...

