
Puntuale introduzione al corpus delle opere di Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), pilastro della storia culturale e religiosa del nostro tempo.
Un'introduzione al pensiero di Pierre Teilhard de Chardin svolta da uno dei suoi più profondi conoscitori. Sono esplorati i temi centrali: Natura e Fede, Filosofia e Scienza, Morale e Teologia. L'opera è arricchita dalla riproposta da un testodi Pierre Leroy, amico e primo biografo di Teilhard, già pubblicato in Italia dalla Morcelliana negli anni '60.
Pochi studiosi e pensatori moderni hanno saputo, come Pierre Teilhard de Chardin (1881-1955), intrecciare nella loro opera gli interrogativi della scienza e le certezze della religione. Formato dai gesuiti (cui successivamente si unì), ordinato sacerdote all’età di trent’anni,
Teilhard affiancò allo studio della teologia un’assidua attività di paleontologo e geologo che lo portò a viaggiare in tutto il mondo e a trascorrere gran parte della vita lontano dalla natia Francia, soprattutto in Cina e negli Stati Uniti. Questa duplice vocazione, tanto fertile quanto poco ortodossa negli esiti, gli alienò i favori delle gerarchie ecclesiastiche, che negarono fino all’ultimo l’imprimatur ai suoi scritti, tutti pubblicati postumi, a cominciare dal suo libro più celebre, Il fenomeno umano. Accusato di panteismo e apertamente ostacolato nella carriera accademica, Teilhard rimase per altro sempre fedele alla Chiesa
e obbediente al suo magistero, seppure in una condizione di intima sofferenza.
Oggi il suo pensiero appare per molti aspetti profetico e in ogni caso sorprende per la sua capacità di andare dritto al cuore di molte delle questioni più controverse riguardo al rapporto fra scienza e fede.
Se al fermento scientifico del XIX secolo la Chiesa oppose spesso un atteggiamento di sospetto, quando non di aperta ostilità, Teilhard cercò invece di comporre le più avanzate acquisizioni della ricerca all’interno di una visione cosmologica in cui il principio evolutivo si estende alla dimensione dello spirito, senza avvalorare alcun determinismo di tipo meccanicistico.
La sua visione unitaria dell’universo e dell’uomo, della materia e dello spirito, tendenti verso il Cristo cosmico, ha trovato uno spazio anche all’interno della Chiesa e comunque la sua opera è considerata uno dei contributi intellettuali più stimolanti del XX secolo, una delle proposte più suggestive contro la frammentazione del sapere e il diffuso smarrimento dei nostri tempi.
L'AUTORE
Jacques Arnould, domenicano, è nato nel 1961. Teologo, filosofo, storico delle scienze, ingegnere agronomo, è esperto incaricato per la «dimensione etica, sociale e culturale delle attività spaziali» presso il Centre National d’Études Spatiales (CNES) di Parigi. È autore di molte opere, tra le quali ricordiamo Les moustaches du diable (vincitrice del Prix La Bruyère, assegnato dall’Académie Française), Requiem pour Darwin e, edite anche in Italia, La Chiesa e la storia della natura e La teologia dopo Darwin.
Ai nostri giorni la lettera "Tau", appartenente sia all’alfabeto ebraico che a quello greco, viene spesso incontrata sotto forma di ciondoli, spille, elementi decorativi più o meno stilizzati, di semplice legno, di metallo smaltato o prezioso. Tuttavia, non sempre chi la esibisce conosce il significato profondo di questo segno, simbolo francescano per eccellenza, vero concentrato di spiritualità.
Il volume, destinato a tutte le categorie di persone a vario titolo legate alla persona e all’esperienza spirituale di san Francesco, descrive il valore simbolico del "Tau" offerto dalla Bibbia e dalla tradizione ecclesiale per approdare alla devozione del Poverello di Assisi, che lo assume come simbolo spirituale, come segno di personale conversione a Cristo e testimonianza visibile di fede e di speranza nella salvezza operata dalla croce.
Note sull’autore
Mariano Bigi è nato nel 1934 a Reggio Emilia, dove insegna lettere; è coniugato e padre di tre figlie. È stato presidente nazionale (1975-1988) e vicepresidente internazionale (1973-1982) dell’Ordine francescano secolare. Ha pubblicato: Il segno del Tau, Roma 1986; L’universale salute. Profilo storico dell’OFS, Roma 1989; Verso i luoghi di Dio, EDB, Bologna 2000. Ha inoltre curato, in collaborazione con Luigi Monaco, una raccolta di documenti pontifici sull’OFS (Roma 1987). Collabora alle riviste Frate Francesco e Vita Francescana.
Con una cinquantina di storie che raccontano i valori fondamentali nell'esperienza umana e cristiana, questo libro è pensato per aiutare gli educatori a parlare ai bambini e ai ragazzi delle realtà spirituali, spesso le più dimenticate. Le storie sono raggruppate per capitoli tematici: Avvento e Natale, Quaresima e Pasqua, la Chiesa, il mese di Maria, Prima Comunione, Cresima, Riconciliazione, l'amicizia, la vita cristiana, il fascino pericoloso del maligno, raccontare la morte. Al termine di ogni racconto, utilissime indicazioni per il dialogo e l'attività.
Una vita a dir poco avventurosa, in cui il Massaia ha avuto familiarità con principi, re, imperatori e Papi. Una geografia da impazzire.Trentacinque anni di missione in territori “impossibili”, caratterizzata da viaggi che hanno dell'incredibile, incidenti in serie, disavventure, fughe, colpi di scena, imprese al limite dell'impossibile, piedi che affondano nel fango e porpora cardinalizia...
All'interno del pettegolo e superfluo giornalismo di oggi dove tutti sanno tutto dell'ultimo dei politici e dei divetti tv, e dove sulle questioni religiose sopravvivono pregiudizi e disinformazione Scaramuzzi rappresenta un'eccezione. In queste pagine si racconta quel che accade ed è accaduto in Vaticano in questi anni, quel che pensa e fa un papa che ha scelto di chiamarsi Francesco, le passioni e le speranze che suscita in credenti e non, le reali trasformazioni che introduce, al di là di quelle più apparenti, e le resistenze che incontra.
Che ne è della coppia; che significati assume oggi l'essere genitori e il desiderio di "avere un figlio"; come diventare famiglia e a quali condizioni essere davvero felici? Sono le domande da cui muove questo libro, dove i contributi autorevoli di un biblista del calibro del cardinal Martini, di una psicologa, un medico bioeticista e un sociologo aiutano a disegnare le nuove coordinate di una società in vorticoso cambiamento, che pone interrogativi importanti circa il modello di famiglia cui siamo abituati. Sullo sfondo, la ricerca stessa della Chiesa, sollecitata da papa Francesco con la convocazione del Sinodo, di nuove parole capaci di dire agli uomini d'oggi i valori di sempre e riscoprire i veri "talenti" racchiusi nell'essere famiglia.
Henri de Lubac, gesuita del secolo scorso, esponente di spicco della teologia che ha influenzato notevolmente il pensiero della Chiesa, prima, durante e dopo il Concilio Vaticano II, è l’oggetto di questo studio.
In particolare i suoi libri sulla Chiesa e il Mistero di Dio sono al centro di questa analisi.
L’uomo contemporaneo alla ricerca di Dio, lo incontra nella dimensione ecclesiale, entrando attraverso di essa nella comunione trinitaria. L’inserimento della dimensione ecclesiale nella teologia trinitaria, costituisce la base di una svolta ecclesiologica della teologia che vede in Henri de Lubac uno dei suoi padri.
Il saggio su "Lo sviluppo dell'idea musicale" del 1925 è il primo della bibliografia ufficiale di Balthasar. Il movimento della riflessione appare molto determinato nella ricerca di un intrinseco rapporto tra l'energia immanente al Musikgeist e l'impulso trascendente che segna la sua costituzione e dischiude la logica dei suoi sviluppi. Il saggio di Sequeri presenta i temi della saggistica musicale balthasariana nel contesto della genesi del progetto di un'autonoma estetica teologica.