
« Dans le geste des mains qui bénissent s’exprime la relation durable de Jésus avec ses disciples, avec le monde. Dans le fait de s’en aller il vient pour nous élever au-dessus de nous-mêmes et ouvrir le monde à Dieu. Pour cela les disciples ont pu se réjouir, quand de Béthanie ils sont retournés chez eux.
Dans la foi nous savons que Jésus, en bénissant, tient ses mains étendues sur nous. Voilà la raison permanente de la joie chrétienne. »
Benoît XVI
A Infância de Jesus completa a obra fundamental em três volumes de Joseph Ratzinger/Bento XVI sobre a vida e a pessoa de Jesus Cristo.
Este último volume corresponde ao prólogo dessa obra tripartida e é apresentado pelo próprio Papa Bento XVI como um «"pórtico" dos dois volumes anteriores sobre a figura e a mensagem de Jesus de Nazaré». Na proximidade do Natal, este livro dá conta da alegria que, com o Nascimento de Jesus, se revela na pobreza de uma gruta. Ele é, para quem crê, um incentivo para conhecer em profundidade as razões da fé; mas Bento XVI dirige-se também com amizade a todos aqueles que, como os magos, vivem na inquietude da procura e colocam também hoje a pergunta: «Jesus, donde és Tu?».
Il ritratto del più grande filosofo cattolico del secolo scorso. Un viaggio affascinante nella storia del pensiero cristiano del Novecento. Amico di Guitton per oltre trent'anni, l'autore, J.J. Antier, attraverso un costante riferimento alle sue opere e alla testimonianza di coloro che lo hanno conosciuto e amato, ripercorre le tappe della vita del grande filosofo consegnandoci il ritratto vivo e coinvolgente di un pensatore che ha segnato profondamente il secolo appena trascorso.
Grazie soprattutto a "Umanesimo integrale" (1936) e al progetto di "nuova cristianità" ivi proposto (e del quale non sono sempre state fornite in Italia felici interpretazioni), Jacques Maritain è prepotentemente entrato, a partire dal 1946, nel percorso della cultura italiana, sia pure attraverso interpretazioni non sempre del tutto condivisibili. La presente ricerca propone alcune nuove linee di lettura che pongono in evidenza la ricchezza e la profondità di un pensiero ancora attuale (al di là del suo "consumo politico" del passato). I vari inediti che, con specifico riferimento al contesto italiano, corredano il volume, avvalorano l'importanza della sua lezione e mostrano un Maritain, quello degli anni della sua Ambasceria romana (1946-49), assai attento alle cose italiane ed osservatore alquanto preoccupato delle "commistioni" fra politica e religione tipiche del contesto italiano di quegli anni.
In occasione del cinquantesimo anniversario dalla chiusura del Concilio Vaticano II, questo libro approfondisce l'influenza esercitata da Jacques Maritain su di esso, in particolare su alcuni documenti: Dignitatis humanae, Nostra aetate, Apostolicam actuositatem e Gaudium et spes. Si potrebbe affermare, sotto molti aspetti, che il Concilio abbia realizzato il progetto teologico-umanistico-integrale del filosofo francese. Consegnando a Maritain il messaggio agli uomini di pensiero e di scienza, al termine dell'assise conciliare, sul sagrato di San Pietro, Paolo VI affermava: "la Chiesa vi è riconoscente per il lavoro di tutta la vostra vita".
Premessa di Daniele Menozzi
DESCRIZIONE: Il volume ripercorre una fase fondamentale, ma generalmente “rimossa” dalla storiografia, del pensiero di Jacques Maritain inerente ai diritti umani, riconoscibile nella sua collaborazione con un gruppo di intellettuali cattolici americani nel fondare il Committee of Catholics for Human Rights del 1939. Dagli anni newyorkesi di Maritain emerge un lato inedito del filosofo: la ferma volontà di promuovere una serie di diritti fondamentali che ogni essere umano possiede a prescindere dalla sua conoscenza della “verità” religiosa.
Si mostra così l’evoluzione del pensiero politico di Maritain, che passò da una prospettiva di tradizionale difesa dei diritti della persona, in quanto creatura spirituale e trascendente (subordinati dunque al riconoscimento dei diritti di Dio e della Chiesa cattolica), a una chiara legittimazione storico-teorica dei diritti dell’uomo, universali e inalienabili, affermatisi nel corso dell’età moderna.
COMMENTO: È qui descritto, con documentazione inedita, l'itinerario di Maritain dall'antimodernismo del suo primo cattolicesimo alla scopera dei diritti umani, in particolare alla sua partecipazione alla stesura della Carta dei diritti umani delle Nazioni Unite del 1948. È la prima ricostruzione che mostra un Maritain protagonista della storia culturale mondiale.
DANIELE LORENZINI, laureatosi in filosofia all’Università di Pisa e conseguito il diploma di licenza in discipline storiche presso la Scuola Normale Superiore, insegna filosofia all’Université Paris-Est Créteil, dove svolge inoltre un dottorato di ricerca in cotutela con La Sapienza di Roma. Autore di numerosi saggi e traduzioni, è uno dei direttori della rivista online «Materiali foucaultiani».
COLLANA: Storia n. 48
Heinrich Denifle è stato un insigne medievista, archivista, studioso della mistica tedesca e di Lutero. I suoi meriti scientifici furono riconosciuti da numerose università, che gli avevano conferito il titolo di doctor honoris causa; e varie accademie, poi, lo avevano annoverato tra i propri soci. I suoi contributi ai vari aspetti della storia del periodo compreso tra il 12 e il 16 secolo e, poi, alle vicende delle università medioevali, sono stati decisivi e su di essi si è innestata la ricerca ulteriore. L'intento di fondo è quello di offrire un contributo per la chiarificazione del suo rapporto con Brentano e di dare alla stampe il carteggio che finora ci è pervenuto. Denifle nel 1862, dopo il suo ingresso nell'ordine domenicano, ebbe come compagno di noviziato Brentano. Quei pochi mesi di convivenza nel convento di Graz furono decisivi per il suo successivo cammino intellettuale e personale. Il carteggio intercorso tra i due autori, che va dal 1867 al 1871, pone in risalto aspetti finora obliterati, e cerca di chiarire un capitolo fondamentale di una storia che riguarda tutta la cultura europea in una sua fase di profonda trasformazione, con eventi culturali che hanno connotato un'epoca e sono a monte di non poche correnti ed indirizzi filosofici (ma anche teologici) tuttora operanti e che da Brentano o da Denifle in un modo o nell'altro hanno tratto l'abbrivo.
Il volume, che comprende una nota biografica e un inserto fotografico, ricostruisce il pensiero di Jacques Maritain (1892-1973) attraverso una schedatura dei suoi scritti.
Il volume offre un'approfondita riflessione sul percorso intellettuale e spirituale di Jacques Maritain. La ricca antologia di testi riportata in appendice consente di misurarsi direttamente con il pensiero del grande filosofo e teologo francese.
Alla fine della seconda guerra mondiale Jacques Maritain fu scelto da de Gaulle in persona per dirigere l’ambasciata francese presso la Santa Sede e si trovò proiettato in una inedita e difficile esperienza. Nei tre anni di missione diplomatica, dal 1945 al 1948, egli frequentò il pontefice Pio XII e i maggiori esponenti della Curia romana, intessendo un rapporto privilegiato con mons. Giovanni Battista Montini, perorando con successo gli interessi della Francia e seguendo con attenzione le vicende politiche della nuova repubblica italiana.
Dai suoi dettagliati resoconti al Quay d’Orsay emergono originali intuizioni sull’inquieta evoluzione della realtà europea e su delicate questioni quali la divisione della Germania, la sorte dei cattolici perseguitati nei Paesi comunisti, la tutela internazionale del Vaticano.
La ricca e documentata ricerca raccolta in questo volume traccia pertanto il profilo poco conosciuto di Jacques Maritain ambasciatore e propone un’interessante e qualificata lettura di un momento fondamentale della sua vita e della sua feconda carriera accademica.
Roberto Fornasier, dottore di ricerca in Storia e specializzato in politica internazionale, collabora con la Fondazione Mariano Rumor di Vicenza ed è autore di diversi saggi su Jacques Maritain.