
Libro cruciale nell'itinerario che conduce l'anglicano, teologo e scrittore, al cattolicesimo, seguendo lo sviluppo della dottrina cristiana con rigore e razionalità.
Antologia di interventi e discorsi di Papa Francesco composta da una delle persone più vicine a Papa Francesco. Lucio Brunelli sceglie 10 parole-chiave del pontificato: misericordia, stupore, missione, Vangelo, periferie, scartati, creato, discernimento, mondanità, tenerezza. In 10 parole viene così sintetizzato, dalle parole stesse di Papa Francesco, un intero pontificato.
Perché dopo secoli di demonizzazione l'attuale papa ha deciso di "cristianizzare" l'Illuminismo? Qual è il vero rapporto della Chiesa con questioni cruciali come la storia della libertà e dei diritti dell'uomo? Vincenzo Ferrone contesta l'uso e l'abuso di tesi storiografiche che teologicamente declinate rivendicano alla cultura cristiana le origini della modernità in Occidente, nonché la difesa dell'essere umano nel mondo post-moderno. "Forse bisognerà davvero attendere un nuovo papa, meno teologo, meno competente nella raffinata 'dialettica dell'Illuminismo', per sperare di veder finalmente rispettato per intero spazio valoriale dei non credenti, la loro autonomia morale, bisogno esistenziale, il significato profondamente umano e quindi sacro della verità storica, indispensabile anche, e soprattutto, per i cattolici riformatori".
Questo volume costituisce il catalogo che documenta la mostra promossa dal Pontificio Consiglio della Cultura, in occasione del 60° anniversario di Sacerdozio di Benedetto XVI, per dare continuità al dialogo tra la Chiesa e le arti. Nella mostra, che si è tenuta dal 5 luglio al 4 settembre 2011 nella Città del Vaticano presso l'Aula Paolo VI, sono state esposte 60 opere realizzate da altrettanti artisti di fama internazionale appartenenti a diversi ambiti (pittura, scultura, architettura, fotografia, letteratura, cinema, musica, oreficeria).
Il cofanetto propone in un unico CD formato MP3 le cinque conferenze del card. Gianfranco Ravasi, tenute nella Quaresima 1998 e già disponibili in audiocassette, che vertono sulla dinamica pneumatologica così come è presentata nelle Scritture.
Lo Spirito, come seme portato dal vento, è presente in tutto ciò che facciamo, pensiamo, viviamo nell’amore; è sempre all’opera, anche se così di rado noi siamo consapevoli della sua azione in noi. La via maestra per accostare le epifanie dello Spirito santo consiste nell’esplorare le tracce lasciate dallo Spirito nella Scrittura. La Bibbia parla dello Spirito attraverso creature o eventi naturali noti all’uomo tanto quanto le figure familiari e quotidiane del padre e del figlio che identificano le altre due persone divine.
1. Introduzione
2. Le immagini bibliche dello Spirito
3. L’annuncio dello Spirito santo nelle Scritture. Lo Spirito creatore
4. L’unzione carismatica. Spirito santo e istituzioni in Israele
5. “Mossi dallo Spirito parlarono i profeti”. Spirito santo e profezia
6. “Dio unse in Spirito santo Gesù”
7. La rivelazione dello Spirito nei vangeli sinottici
8. La rivelazione dello Spirito negli scritti giovannei e negli Atti degli Apostoli
9. Lo Spirito santo nella vita del cristiano: gli scritti paolini
Corso biblico tenuto a Bose, 7-12 agosto 2017
«Lo Spirito Santo è invisibile ed è dappertutto, pervade ogni cosa ed è al di là di ogni cosa. Tutto ciò che di bello e di positivo avviene nel mondo è opera sua». Dove si trovano nel nostro tempo autentiche esperienze dello Spirito, simili a quelle dei primi cristiani? Dove e come e quando esistono le condizioni perché un uomo o una donna, pur contagiati dal secolarismo, arrivino a esclamare: «Veramente Dio è in mezzo a voi!»? In altre parole: come lo Spirito Santo, sempre all’opera nel mondo, risponde oggi alle sfi de dell’immanentismo, dell’indifferenza religiosa, del consumismo, e vi risponde non con ragionamenti ma con fatti convincenti del Vangelo? Ecco alcuni degli interrogativi a cui il cardinal Martini risponde in queste intense meditazioni.
Il libro degli "Atti degli apostoli" letto da Papa Francesco. Un affresco della fisionomia della prima comunità cristiana, dell'itinerario di diffusione del messaggio di salvezza di Gesù risorto da Gerusalemme fino a Roma, delle persecuzioni, della missione evangelizzatrice di san Paolo. Una comunità reale e umanissima, con le sue debolezze e il suo dirompente bisogno di annunciare con coraggio la buona novella del vangelo. Un modello e uno stimolo che le parole del pontefice additano all'oggi della nostra vita ecclesiale.
Nel testo l'Autore, partendo dalla lettura dell'episodio evangelico in cui Gesù dichiara di essere consacrato dallo Spirito, mette in rilievo il legame essenziale tra la Parola di Dio e l'azione dello Spirito Santo.
Con uno sguardo anche alla teologia Scritture sacre ebraiche, accolte dalla fede cristiana, l'Autore ricostruisce la molteplicità dei lineamenti del volto di Dio, soprattutto quelli più in ombra, per restituirci un volto che malgrado l'apparente durezza, rivela tratti di infinita dolcezza e misericordia.
Lo spirito della liturgia è una classica interpretazione della spiritualità liturgica, germinata da una straordinaria potenza d'intuizione e da una perspicacia anticipatrice dei movimenti storici, quale il Guardini ha sempre testimoniate. Il volume, che uscì nel 1919 nella collezione "Ecclesia orans" promossa dall'abate Ildefons Herwegen di Maria Laach, nulla ha perduto a tutt'oggi della sua forza di penetrazione, del suo vigore di sintesi. Nei santi segni l'autore avvia ad una calda comprensione della liturgia e del suo simbolismo. Gli si apre dinanzi così, intatta, la ricchezza di allusione e di appello religioso insita nel segno della croce, nell'inginocchiarsi, nel vario atteggiarsi della mano di chi prega, nell'incedere processionale, nel battersi il petto, nel cero, nell'acqua benedetta, nella fiamma sacra, nella cenere penitenziale, nell'incenso, nella luce, emblema della verità di Dio, nel pane e nel vino, nell'altare coi suoi lini, nel calice e nella patena, nella benedizione, nelle campane. Lo spazio nelle sue direzioni, il tempo con l'avvicendarsi dei ritmi quotidiani, rivelano, essi pure, un'arcana consacrazione liturgica. Profondità cristiana e sensibilità lirica si fondono armonicamente in queste pagine.
Lo spirito della liturgia è una classica interpretazione della spiritualità liturgica, germinata da una straordinaria potenza d'intuizione e da una perspicacia anticipatrice dei movimenti storici, quale il Guardini ha sempre testimoniate. Il volume, che uscì nel 1919 nella collezione "Ecclesia orans" promossa dall'abate Ildefons Herwegen di Maria Laach, nulla ha perduto a tutt'oggi della sua forza di penetrazione, del suo vigore di sintesi. Nei santi segni l'autore avvia ad una calda comprensione della liturgia e del suo simbolismo. Gli si apre dinanzi così, intatta, la ricchezza di allusione e di appello religioso insita nel segno della croce, nell'inginocchiarsi, nel vario atteggiarsi della mano di chi prega, nell'incedere processionale, nel battersi il petto, nel cero, nell'acqua benedetta, nella fiamma sacra, nella cenere penitenziale, nell'incenso, nella luce, emblema della verità di Dio, nel pane e nel vino, nell'altare coi suoi lini, nel calice e nella patena, nella benedizione, nelle campane. Lo spazio nelle sue direzioni, il tempo con l'avvicendarsi dei ritmi quotidiani, rivelano, essi pure, un'arcana consacrazione liturgica. Profondità cristiana e sensibilità lirica si fondono armonicamente in queste pagine.
Della cospicua produzione letteraria che il pubblicista e romanziere britannico ha dedicato al Natale, questo volume offre al lettore una selezione di testi in prosa e alcune poesie che spaziano dagli esordi letterari alla maturità. In queste pagine si ritrova la stessa verve ironica delle opere maggiori che ha fatto di Chesterton il "principe del paradosso". Le sue considerazioni sull'Incarnazione e sulla nascita di Gesù non risparmiano umoristiche stoccate al "politicamente corretto" della modernità: il materialismo scientista; il darwinismo sociale; il socialismo pseudo-umanitario; il vegetarismo. Per l'autore il carattere intimamente familiare della festività del Natale è un'occasione per esplorare "i significati nascosti nell'immagine della luce del mondo" che, comparendo nel nascondimento di una grotta, "si fa sole sotterraneo".