
La presente pubblicazione raccoglie i contributi del convegno internazionale "I Vangeli: storia e cristologia. La ricerca di Joseph Ratzinger", svoltosi a Roma dal 24 al 26 ottobre 2013 e indetto dalla fondazione per rispondere alle sfide sollevate dalla pubblicazione dell'opera di Bendetto XVI Gesù di Nazaret. Il convegno, che ha visto tra i partecipanti riconosciuti studiosi provenienti da diverse parti del mondo, ha rappresentato un contributo significativo e vivace alla riflessione teologica e alla ricerca esegetica intorno alla figura di Gesù Cristo nei Vangeli. Il lavoro è suddiviso in due volumi: il primo raccoglie le relazioni che relazioni del convegno, mentre nel secondo si trovano gli short papers.
Se l’acedia è atonìa, la vanagloria provoca una sorta di iper-tonìa: in noi si risvegliano il vigore e la forza, e tutto in vista della lode, dell’applauso altrui. Eppure, paradossalmente, la vanagloria e l’acedia sono probabilmente i vizi più diffusi nella nostra società: certo, l’acedia scaccia la vanagloria e la vanagloria l’acedia, ma entrambi questi vizi saturano l’aria che respiriamo. La vanagloria è davvero una tentazione sottilissima e assai difficile da discernere, un vizio multiforme che ci attacca da ogni parte: «facilmente si mescola a ogni opera virtuosa».
L’orgoglio, strettamente legato alla vanagloria, è invece il vertice e il più sottile di ogni peccato e, nel contempo, si cela in ognuno di essi.
Enzo Bianchi (1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. È autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue, sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora con «La Stampa», «Avvenire», e, in Francia, con «La Croix», «Panorama» e «La Vie». Autore di diversi libri come Il pane di ieri (Einaudi, 2008), Ogni cosa alla sua stagione (Einaudi, 2011), per le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Il Padre nostro. Compendio di tutto il Vangelo (20082), L’amore vince la morte (20082), Ascoltate il figlio amato! (2008), Perché pregare, come pregare (2009), Il Padre Nostro spiegato da Enzo Bianchi (2010), Una lotta per la vita. Conoscere e combattere i peccati capitali (20112) e Le tentazioni di Gesù Cristo (2012).
Pittore e scultore con studio in Roma, Lorenzo Ferri (1902-1975) produceva opere soprattutto d'arte sacra ed era studioso della Sindone. Grazie al P. Corrado M. Berti, dell'Ordine dei Servi di Maria, conobbe Maria Valtorta nel 1949 e insieme decisero di realizzare le illustrazioni per l'Opera. Alcune di queste furono eseguite dall'artista a Viareggio, accanto al letto della scrittrice e seguendo le sue istruzioni, altre a Roma, attraverso contatti epistolari. Furono così eseguiti ritratti di personaggi e varie scene di cronaca evangelica. Non è sicuro che Maria Valtorta abbia visto e approvato tutti i lavori di Lorenzo Ferri che illustrano l'opera scritta da lei. Per questo motivo essi vengono ora presentati in una pubblicazione a se stante, dopo vari tentativi di inserirli nell'Opera.
INTERVISTA DI MONS. ANGELO SCOLA AL TEOLOGO HANS-URS VON BALTHASAR. La presente opera riporta il dialogo-intervista che mons. Angelo scola e l'eminente teolo go svizzero hans-urs von balthasar svolsero nel 1986 per la rivista 30giorni. Ril eggendo queste pagine ho potuto gustare, ancora una volta, la finezza del pensiero di balthasar insieme alla 'giovanile baldanza' con cui esprime i suoi giudizi, non curante di ogni rispetto umano. Il lettore gustera in queste pagine un balthasar fine testimone!" (dalla presentazione di mons. Ang"
Una serie di sette volumetti scritti da Enzo Bianchi sotto forma di lettere a un amico. Sette lettere sulla vita spirituale per intraprendere un cammino personale e comunitario sotto la guida di una grande maestro.
L’avventura interiore, la preghiera, l’ascolto, il tempo, il discernimento, la fraternità e la speranza: ecco i temi, uno per ogni volumetto, affrontati da Enzo Bianchi. Ciascuna lettera può essere letta singolarmente o come tappa di un percorso.
Enzo Bianchi (1943) è fondatore e priore della Comunità Monastica di Bose. È autore di numerosi testi, tradotti in molte lingue, sulla spiritualità cristiana e sulla grande tradizione della Chiesa, scritti tenendo sempre conto del vasto e multiforme mondo di oggi. Collabora con «La Stampa», «Avvenire», e, in Francia, con «La Croix», «Panorama» e «La Vie». Autore di diversi libri come Il pane di ieri (Einaudi, 2008), Ogni cosa alla sua stagione (Einaudi, 2011), per le Edizioni San Paolo ha pubblicato, tra gli altri: Il Padre nostro. Compendio di tutto il Vangelo (20082), L’amore vince la morte (20082), Ascoltate il figlio amato! (2008), Perché pregare, come pregare (2009), Il Padre Nostro spiegato da Enzo Bianchi (2010), Una lotta per la vita. Conoscere e combattere i peccati capitali (20112) e Le tentazioni di Gesù Cristo (2012).
Nel 1990 Carlo Maria Martini pubblica la lettera pastorale Effatà, cui fece seguito, nel 1991, Il lembo del mantello, in cui ricorda che «notizia» non è merce, è comunità, deve renderci fratelli, non nemici. Con Effatà, il Cardinale propone una sorta di teologia della comunicazione prendendo spunto dall'autocomunicazione di Dio all'uomo. In Il lembo del mantello, a partire da un indovinato e vivace dialogo con il televisore, Martini traccia i criteri di una comunicazione che sia rispettosa della realtà e dell'uomo e che, proprio per questo, è in grado di diventare "lembo del mantello-, ovvero strumento di educazione e di crescita. Rileggere oggi questi testi, a dieci anni dalla scomparsa di Martini e a più di trenta dalla loro pubblicazione, ci consente di coglierne l'attualità e la lungimiranza, la profondità e la voglia di capire il mondo che ci circonda, di chiederci cosa significhi comunicare e fare informazione e di quale posizione la chiesa voglia assumere in tale contesto. "Gesù - scrive Martini - ci rende dunque attenti al valore unico e irripetibile di ogni persona e noi, affascinati dai media, dai grandi e intricati network, non dobbiamo mai dimenticare questo valore evangelico fondamentale: la relazione tra le persone. ancora oggi, dopo una pandemia e con una guerra tra le notizie del giorno, dobbiamo guardare al mondo come a una possibilità di relazioni". Ferruccio De Bortoli
La missione è compito di ciascun cristiano. Ma non perché costituisca un dovere, bensì in quanto è naturale riespressione della bellezza sperimentata nell'aderire al Vangelo. "Abbiamo ricevuto un bene che non vogliamo né possiamo conservare solo nel nostro intimo" scrive Victor Manuel Fernàndez, il "braccio destro" di papa Francesco in campo teologico. L'annuncio missionario nasce dalla frequentazione con Gesù e si esplicita nella ricerca del regno di Dio. Si è realmente discepoli del Maestro che incontrava tutti e a tutti offriva speranza quando si vive l'impellenza di "uscire" davvero dal proprio guscio per testimoniare a ciascuno la "gioia del Vangelo".
Come investire il proprio denaro senza contravvenire ai princìpi cristiani e al tempo stesso senza rinunciare a un equo profitto? Due esperti – l’uno in questioni finanziarie, l’altro in questioni di fede – rispondono ai diversi interrogativi che sorgono in questi casi, spiegando quali scelte occorre compiere e quali atteggiamenti interiori sono d’aiuto quando si vuole investire il proprio capitale senza venir meno a un’attenzione etica.
Dalla quarta di copertina:
Vorreste che i vostri soldi facessero del bene, ma siete lo stesso interessati a un buon rendimento? In che misura è sicuro e lucrativo un patrimonio investito in modo etico? E quanto etici sono, in generale, gli investimenti finanziari e come li si possono giudicare adeguatamente?
In questo libro Anselm Grün e Thomas Kohrs mostrano come potete investire il vostro patrimonio in modo proficuo e anche equo dal punto di vista etico. Thomas Kohrs, esperto finanziario di investimenti etici, aiuta anche i piccoli investitori a impegnare i loro capitali secondo criteri etici, sostenendo così la pace, i diritti umani, la tutela dell’ambiente e la lotta mondiale alla povertà. Dà inoltre dei consigli per cercare la banca giusta. Ma l’investire denaro, in generale, è compatibile con la fede cristiana? Anselm Grün, economo dell’Abbazia di Münsterschwarzach, risponde a questo interrogativo e spiega quali atteggiamenti interiori siano d’aiuto nell’investire il denaro.
Un libro che aiuta a investire il denaro in modo equo dal punto di vista etico.
Uomovivo è uno dei più complessi e affascinanti romanzi della letteratura inglese. Scritto da Gilbert Keith Chesterton nel 1912, narra la storia del fantastico Innocent Smith, il debordante e incredibile protagonista che in un caldo pomeriggio estivo irrompe nel giardino di casa Beacon, sospinto da un vento turbinoso. Annunciato da un panama bianco e da un ombrello verde sospinti con le foglie nel giardino della pensione della taciturna signora Duke, Innocent plana col suo vestito verde da vacanziere al cospetto di tre giovani uomini, il dr. Warner, l'irlandese Michael Moon e Artur Inglewood, impegnati in una discussione su un bizzarro e delirante telegramma. L'omone esordisce e persevera in comportamenti inconsueti, irrazionali e incomprensibili, che lo trasformano agli occhi dei villeggianti in un pericoloso individuo. Subirà quindi un bizzarro "processo casalingo-, dove le orribili accuse che gli verranno pregiudizialmente mosse, sono quelle di tentato omicidio, omicidio, furto con scasso e bigamia. Nelle vesti di mite imputato, Innocent si lascia docilmente processare. Alla fine, l'avvocato difensore smonterà tutte le accuse, svelando ai presenti il senso stesso del nome del suo straordinario cliente: Uomovivo.
«In ordine ad un'adeguata relazione con il creato, [...] non si può proporre una relazione con l'ambiente a prescindere da quella con le altre persone e con Dio» (Papa Francesco, Laudato si', n. 119). Pur da ambiti disciplinari diversi, gli Autori dei diversi saggi concentrano l'attenzione su quell'ecologia integrale che costituisce il cuore dell'Enciclica di papa Francesco sulla cura della casa comune. Una ecologia che coinvolge le dimensioni umane e sociali, il valore e il senso della vita umana inscindibilmente legati alla questione ambientale e all'impegno per custodire e salvaguardare l''avvenire delle future generazioni.
In una pensione sulle colline di Londra arriva all'improvviso un vento impetuoso che scuote ogni cosa, compresi gli ospiti un po' annoiati che vi alloggiano. E porta sulla scena uno strano individuo: Innocent Smith, un gigante scomposto, allegro, rumoroso, eccentrico, forse un po' matto. Anzi, magari è un pericoloso criminale, visto che in sua presenza accade di tutto: pistolettate, una violazione di domicilio, rapimenti di innocenti fanciulle, un tumultuoso processo. E magari non è neppure da solo quando compie le sue azioni dirompenti. Per dichiarare guerra a tutto ciò che spegne una sana meraviglia verso l'esistere non basta l'azione isolata e solitaria di un singolo, occorre un'incursione congiunta: un complotto di famiglia. Chi è l'Uomovivo? O, meglio, chi sono? Chesterton è davvero al suo meglio in questo romanzo "filosofico" pubblicato nel 1912, ma che mantiene intatta, dopo oltre cento anni, la sua carica lietamente eversiva nei confronti di ogni specie di conformismo e di tutte le idee troppo ovvie per essere vere. Dale Ahlquist ricorda Edoardo Rialti nell'Introduzione - una volta mise i lettori saggiamente in guardia: "Quanto più leggi Chesterton, tanto più ti sottoponi allo spaventoso pericolo di vedere le cose per la prima volta".