
La richiesta di un parroco di presentare "il santo del mese" sul bollettino parrocchiale è la prima "causa" di questo libro, che presenta santi ben noti e umili «operai della vigna» del Signore. Leggendo queste biografie colpisce l'unicità di ogni storia. I tratti propri di ciascuno - temperamento, talenti, limiti compresi - sono afferrati e resi parte di un disegno che compie la loro umanità e porta frutto nel popolo in mezzo al quale vivono. La seconda parte del libro è dedicata alla evangelizzazione del Giappone e ai cristiani giapponesi. Un interesse nato nell'Autrice dall'incontro con la vita del medico giapponese Takashi Nagai e della moglie Midori, figure così straordinarie da far nascere un comitato per rendere nota al mondo la loro testimonianza. «Nel contesto delle sfide epocali in cui ci troviamo a vivere, nelle quali diffidenza e cinismo sembrano spesso essere l'unica lettura possibile della realtà, la storia di Takashi e Midori ci mostra come la fede sia in grado di far fiorire gioia e vita là dove odio, distruzione e morte sembrano dominare ineluttabilmente.»
Padre Massimiliano Kolbe, morto ad Auschwiz il 14 agosto 1941 è stato proclamato Santo da Giovanni Paolo II nel 1982. Fu un uomo di intelligenza versatile e duttile, potenziata in modo evidente dalla fede. Fedele al carisma francescano e alla tradizione polacca, non disprezzò tutte le nuove tecniche di comunicazione di massa per la diffusione della fede cattolica. Consapevole della dimensione missionaria è stato fonte di speranza e di vita anche nel lager, fino al gesto estremo di sostituirsi ad un prigioniero, per morire e così aiutare i compagni condannati. Ripercorrendo le tappe fondamentali della vita di padre Massimiliano, la mostra intende mettere in luce come un’autentica personalità cristiana possa essere reale testimonianza al nostro difficile secolo. L’ultima parte della mostra si sofferma l’opera da lui creata: la milizia dell’Immacolata, compagnia di uomini morti martiri come lui.<br/
SOMMARIO
3 Editoriale Lorenzo Bertocchi
6 In bacheca
7 Timonieri
8 Chiesa
9 Rassegna stampa
10 Ong, soldi e potere AA. VV. Abstract
15 Il delitto perfetto Riccardo Cascioli
17 Matercare, l'Ong cattilica Ermes Dovico
18 Omosessualità e sacerdozio AA. VV. Abstract
21 Magistero e omosessualità Roberto Marchesini
23 Tolkien, il protagonista sei tu Marco Respinti
26 Traiano e la ricostruzione del Tempio Rino Cammilleri
28 Pillole di apologetica Gianpaolo Barra
41 Una birra in monastero Giulia Tanel Abstract
44 Verginità Maurizio Schoepflin
46 La vera regia dell'embrione Umberto Fasol
48 La fede che ci manca Luigi Piras
50 Il santo e il massone Vincenzo Sansonetti Abstract
53 Verità e libertà, amiche o nemiche? Giacomo Samek Lodovici
56 Pasolini e il culto della morte Valentino Cecchetti
58 Parole proibite Andrea Zambrano
59 Don Camillo sul crinale - La bocciata Lorenzo Bertocchi
60 Biblioteca Vincenzo Sansonetti
61 Spazio nel tempo Nicola Bux
62 Catechismo Stefano Biavaschi
62 Il Magistero Claudio Crescimanno
63 Vittorio & friends Lorenzo Bertocchi con Vittorio Messori
DOSSIER
L’eredità dimenticata AA. VV. Abstract
Dietro al maestro Stanislaw Grygiel
Non c'è uomo senza Cristo Luigi Negri
La missione in Cristo Bernardo Cervellera
Il male non può essere bene Gerhard Muller
La sacralità della vita Flora Gualdani
Due ali verso la verità Mauro Gagliardi
Il pellegrinaggio, soprattutto il cammino lento, fatto a piedi, è occasione per assaporare la bellezza della natura, la tranquillità del tempo che passa senza la fretta di arrivare, mentre il silenzio che avvolge il pellegrino è capace di imprimere nell'animo la pace e aprire al contatto con Dio. Oggi andare a piedi da un luogo verso un altro, come facevano gli antichi cristiani, è un esercizio prima di tutto dello spirito. «L'immagine del cammino comporta quella fatica, del tempo da trascorrere nel deserto, delle insidie e degli ostacoli da superare. Eppure il cammino, secondo l'esperienza dei pellegrini, non consuma le forze, non spegne il desiderio, non induce allo sconforto, non fa spazio alla tentazione di "tornare indietro" o di abbandonare la carovana, finché resta viva la promessa di Dio e l'attrattiva della città santa. Il popolo in cammino condivide l'esperienza: cresce lungo il cammino il suo vigore.» (Mario Delpini, Arcivescovo)
Dopo ottocento anni, la testimonianza di vita di Francesco d'Assisi è ancora fresca e pura come l'acqua di sorgente - scrive nella Prefazione il vescovo ausiliare di Milano fra Paolo Martinelli -. Per questo è così affascinante l'itinerario proposto in questo volume, che presenta un cammino da percorrere in fraternità, insieme al Poverello: da La Verna ad Assisi. Ossia dalla vetta del suo percorso spirituale, il dono delle stimmate, alla città in cui è nato e dove ha concluso la sua missione terrena. Don Paolo Gessaga con questa proposta suggestiva ci fa capire che san Francesco lo si può comprendere solo "in cammino", mettendosi in insieme ad altri, non rimanendo chiusi in se stessi.» Terzo titolo della collana "I viaggi della fede", il libro di don Paolo Gessaga descrive le tappe di questo Cammino lento, da percorrere a piedi, approfondendo il valore artistico, storico, naturalistico e anche spirituale di ciascun luogo incontrato dai pellegrini.
Sfogliando le colorate pagine di questo libro, i bambini sapranno stupirsi di fronte alla bellezza delle stelle, del sole e del creato e guardare con occhi limpidi ciò che li circonda, imparando a prendersene cura. Perché siano incoraggiati a dire «grazie» per i doni e le creature della Terra. Età di lettura: da 6 anni.
Un chiodo della croce di Cristo, la colonna della flagellazione, alcune spine della corona di Gesù,
il fieno della culla, i capelli della Madonna o i resti dei tanti martiri della persecuzione cristiana.
Queste sono solo alcune delle migliaia di reliquie che si nascondono nelle chiese di Roma.
Molte sicuramente autentiche, altre...
Questa guida all’affascinante mondo delle reliquie romane si addentra in un tema controverso
che suscita passioni o indifferenza, fede o scetticismo.
Il libro non è un tentativo di distruggere o di rilanciare questo culto, né tanto meno uno studio
sull’autenticità di molte reliquie più famose. È una ricerca sul significato di questa devozione dalle origini
del cristianesimo ai giorni nostri. Infatti le reliquie, il loro culto e possesso hanno avuto un peso sia politico
che religioso molto importante nella nostra storia, determinando il fenomeno dei pellegrinaggi
che tanto hanno influito anche sul piano culturale ed economico.
Il libro è arricchito da numerose illustrazioni che rendono la lettura più appassionante
e ci guidano nella visita alle antiche chiese romane.
«Oggi gli uomini che pur hanno tanti mezzi di felicità esteriore mancano spesso di felicità interiore, quella vera, quella personale, quella profonda e sincera, che per ciascuno desideriamo». Così si esprime Giovanni Battista Montini nelle vesti di Papa Paolo VI, dal 2018 santo, in una delle sue omelie di Natale, che volle celebrare sempre anche nei quartieri periferici di Roma, in quelle borgate povere dove da giovane sacerdote andava con gli universitari. «La sofferenza dei poveri è nostra e vogliamo sperare che questa nostra simpatia sia capace di suscitare quel nuovo amore che moltiplicherà, mediante un'economia provvida e nuova al suo servizio, i pani necessari per sfamare il mondo». In questi testi il pontefice lombardo si rivolge «all'uomo moderno, qualunque sia il grado di vicinanza o di lontananza con questo mistero natalizio»: «anche per voi, sì, è Natale».
Dalle gelide notti polacche a Nowa Huta, dove il vescovo Karol celebrava il Natale in una cappella perché la chiesa non era prevista dal piano regolatore del regime, fino alle messe in San Pietro, da papa, inginocchiato davanti alla statua del «dolce Bambino di Betlemme», Giovanni Paolo II ha sempre trovato in quella nascita, dentro la notte dell’uomo, «la luce del significato ritrovato di tutte le cose». Come ricorda con affetto e commozione il cardinal Dziwisz, suo segretario, «le feste di Natale erano per il papa le feste della famiglia, anche se lui stesso aveva perso presto la sua famiglia».
Karol Wojtyla, nato a Wadowice il 18 maggio 1920, venne ordinato sacerdote nel 1946 e nominato vescovo ausiliare di Cracovia nel 1946, quindi arcivescovo della stessa città nel 1964. Eletto papa il 16 ottobre 1978 con il nome di Giovanni Paolo II, ha mantenuto il suo ministero per 27 anni, fino al 2 aprile 2005, giorno della sua morte. Dal 28 giugno 2005 è ufficialmente aperta la causa di canonizzazione. Oltre ai documenti pubblicati come pontefice, tra i suoi libri si possono ricordare: Varcare la soglia della speranza (con Vittorio Messori, Mondadori 1994), Trittico romano (Bompiani 2003), Alzatevi, andiamo! (Mondadori 2004), Memoria e identità (Rizzoli 2005).
Un piccolo libro per un grande testimone, Giovanni Paolo II, il papa oggi beato, l'"atleta di Dio" che Vittorio Messori ricorda nella sua ultima notte dolorosa domandandosi: "Chi è, davvero, colui il cui respiro difficoltoso si leva da quel letto di ospedale?" è la croce a dare senso a tutto. Come scrive nell'introduzione Luigi Negri, "la croce è la radice della dignità dell'uomo". Ecco perché a un certo punto papa Wojtyla esorta: "Ciascuno di noi, guardando Cristo crocifisso, ritrovi la propria grandezza e la propria dignità". Una raccolta di testi, anche inediti e mai tradotti, dai pellegrinaggi polacchi a una preghiera in forma di poesia: "Accogli coloro che accettano la croce, coloro che non la capiscono e coloro che la evitano... accetta l'uomo!" Con testi di Vittorio Messori e Luigi Negri.
Del "papa buono", ora santo, le più belle pagine, alcune inedite, scritte e pronunciate nel periodo di Natale durante un pontificato tanto breve quanto intenso. La festività del 25 dicembre è lo sfondo più adatto per trasmettere i valori essenziali della chiesa secondo Giovanni XXIII, il papa che inaugurò il Concilio Vaticano II: sono i valori di unità, giustizia e, primo fra tutti, fratellanza, nell'idea che "la vera pace è tranquillità nella libertà".