Il profondo significato di pazienza come virtu che emerge dalle epistole paoline e un insegnamento fondamentale per comprendere l'uomo e la spiritualita in San Paolo. La pazienza e la virtu dei forti", come emerge dalle lettere di San Paolo. Il presente lavoro ha lo scopo di mettere in risalto il profondo significato che assume il concetto di pazienza nelle lettere paoline, con la speranza che solleciti nel lettore il desiderio di seguire il suo esempio per essere ogni giorno "piu paziente nella propria impazienza". "
Il testo fa sua la domanda dei pellegrini greci saliti a Gerusalemme: "Vogliamo vedere Gesù" (Gv 12,21). Accompagnato dall'evangelista Giovanni, l'autore si sofferma anzitutto sulla dinamica dell'incontro con Cristo (cfr. Gv 1,35-42), nella gioiosa scoperta che in lui Dio ha voluto stabilire lasua dimora (cfr. Gv 2,13-22). Se Gesù è colui che incarna il volto misericordioso di Dio (cfr. Gv 8,1-11), allo stesso istante non si lascia però restringere dentro le attese, spesso interessate, dell'uomo (cfr. Gv 6,16-21).Nella lettura del volumetto si coglie l'invito che Gesù rivolse ai discepoli a dimorare in lui (cfr. Gv 15,1-11); su questo invito Gesù attende una risposta totale e sincera: la risposta della fede.
Per rispondere a questo clamore della nostra società, bisognosa di Dio e di valori morali, offro questo libro sul Decalogo, come parola di vita e libertà per l'uomo. Come teologo - scriba diventato discepolo del Regno - ho voluto "estrarre dal tesoro cose nuove e cose antiche" (Mt 13,52). Nell'arca dell'alleanza si custodiva il Decalogo. "Mia eredità per sempre sono i tuoi insegnamenti, sono essi la gioia del mio cuore" (Sal 119,105.111). Ho cercato, scrutando la Scrittura, il senso originale del Decalogo nell'alleanza di Dio con gli uomini. E l'antico si è illuminato con la novità di Cristo e della sua nuova alleanza, sigillata nel suo sangue e vissuta nella Chiesa, dalla quale ho raccolto soprattutto il magistero di Giovanni Paolo II e del nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica. Questo libro è diviso in due parti: il Prologo e il Decalogo. Il prologo inquadra e dà senso ai dieci comandamenti che, nella seconda parte, sono commentati uno per uno. Auspico solo che, come ci raccomanda Giovanni Paolo II nell'omelia con la quale inizio questo prologo, ascoltiamo Maria, la Chiesa, che ci dice: "Fate quello che vi dirà" (Gv 2,5). Facendo ciò che Egli ci dirà sperimenteremo la gioia del "vino nuovo e migliore" del Vangelo, che ci manca e col quale sarà saziata la nostra sete di Dio, di Verità, di Luce, di Libertà, di Vita.
Arrestato la Domenica delle Palme del 1498, in una notte di guerriglia urbana, Girolamo Savonarola è in prigione. È terminato da pochi giorni il processo civile contro di lui a cura della Repubblica fiorentina e sono in corso, a sua insaputa, delicate trattative con il papa Alessandro VI Borgia, uno dei bersagli preferiti della sua infuocata predicazione, per un'eventuale inquisizione, o un trasporto del prigioniero a Roma. Tra solitudine nel presente e incertezze circa il futuro, senza libri (né Bibbia, né breviario) e senza l'uditorio di nobili e plebe che riusciva a eccitare i suoi fuochi profetici, egli scrive questo Commento al salmo 50, destinandolo alla stampa. Vi mette effusione lirica, preghiera, ardente richiesta a Dio perché venga a liberarlo da ristrettezze e impedimenti, perdonando i suoi peccati; effettua così il riconoscimento della propria miseria, che eleva fino a renderla figura della più ampia miseria di ogni uomo peccatore e a sciogliere un canto di lode, anche se nell'angustia, al Dio che salva e perdona.
Le storie di alcuni personaggi della Bibbia (Noè, Giuseppe, Rut, Giona, Giobbe, Daniele, Ester, Tobia, Giuditta) e le storie di bambini e ragazzi come te. Sono meravigliose perché sono piene di meraviglie: fanno vedere che Dio è presente nella nostra vita, è vicino a ogni persona in ogni momento... anche a te! Un testo che induce alla riflessione e strappa un sorriso; pensato per i bambini cattolici, protestanti, ortodossi, ebrei e musulmani; adatto ad essere letto dai piccoli e, ancor meglio, in compagnia degli adulti. Un buon modo per imparare a conoscere la Bibbia e prendere il gusto della sua lettura. Età di lettura: da 8 anni.
Questo volume completa l'opera "Logos. Corso di studi biblici", i cui testi guidano studenti e lettori attraverso le questioni introduttive e lungo i percorsi dell'esegesi fino alla ricerca del significato permanente e attuale dei testi biblici. Il volume è dedicato al Pentateuco e alle tre storiografie veterotestamentarie. L'introduzione al Pentateuco offre un ampio panorama della ricerca, a partire dalla quale viene elaborata una visione originale e armonica del medesimo. Seguono le introduzioni alla storiografia deuteronomistica, a quella cronistica e a quella maccabaica. Completa l'opera una serie di saggi esegetici e di trattazioni tematiche con utili approfondimenti.
L'ultima tappa del percorso scandagli il sentire" che fu proprio di Cristo, nella sua dimensione umano-divina. Terzo e ultimo volume della trilogia sul "sentire". "
Tra tutte le cose che Dio ha inventato gli animali sono stati davvero un'idea geniale. Nella Bibbia fanno la loro parte con straordinaria maestria e Dio, attraverso di loro, spesso ci dà una bella lezione. Se imparassimo a essere fedeli e aperti come loro alla provvidente bontà del Signore, la nostra vita ci apparirebbe meno faticosa e i disegni di Dio per noi un po' più facili da capire. Per quanto sembri che le pecore sappiano solo belare, i leoni sbranare, i corvi gracchiare, essi sanno, al bisogno, trascendere i loro normali modi di fare per diventare insegnamento e aiuto a noi, superbissimi esseri umani. Tra tutte le cose che Dio ha inventato gli animali sono stati davvero un'idea geniale. Nella Bibbia fanno la loro parte con straordinaria maestria e Dio, attraverso di loro, ci dà una bella lezione.
Un volume, dove la Parola di Dio e l'Arte si intrecciano in modo armonioso.
L'Autore, come teologo e grande esperto di Pittura, commenta i quadri di Marc Chagal esposti nella sala Cantico dei Cantici al Musée du Message Biblique di Chagall a Nizza.
«Non è ardito che l'uomo si misuri con la parola biblica in un dialogo di crescente intensità ed intimità, è semplicemente giusto. Chagall, che trova le sue origini nel popolo della Bibbia, ben lo sapeva e ha accettato la scommessa, ha accolto lo stupefacente invito della Parola biblica a dire la propria parola di pittore, componendo così l'insolito dialogo tra una parola scritta e una parola dipinta, l'inusuale sinfonia tra il mondo di un amore che si riflette in un testo e il mondo di un amore che risuona nei colori» (dall'Introduzione).
Bussa alla nostra porta, viene dal Sud del mondo, è il diverso. Mentre il dibattito pubblico parla di “clandestinità”, si riscopre qui il messaggio più intimo della Bibbia, quello che considera lo straniero come “luogo divino”. Non una minaccia ma, all’opposto, la porta che spalanca la relazione dell’uomo con l’Altissimo. In un percorso lucido e accessibile, Carmine Di Sante accosta alla tradizione ebraica la recente riflessione filosofica per giungere ad affermare e giustificare quanto molti hanno solo intuito: che negli occhi di chi ci chiede aiuto possiamo trovare il senso profondo della nostra esistenza.
Destinatari
Studenti, religiosi, un pubblico interessato alla cultura biblica e al confronto.
L’autore Carmine di Sante ha studiato teologia presso Istituto Teologico di Assisi, si è specializzato in Scienze Liturgiche al Pontificio di Sant’Anselmo di Roma e si è laureato in Psicologia all’Università La Sapienza di Roma. Ha insegnato all’Istituto Teologico di Assisi e ha lavorato come teologo dal 1980 al 2000 al SIDIC (Service International de Documentation Judéo-Chrétienne) di Roma, un centro fondato dopo il Concilio Vaticano II per promuovere l’applicazione della Dichiarazione conciliare Nostra Aetate n. 4 e per favorire il dialogo ebraicocristiano.Tra i suoi volumi, alcuni tradotti in varie lingue, ricordiamo: Parola e terra. Per una teologia dell’ebraismo (Cittadella, 2011); L’uomo alla presenza di Dio. L’umanesimo biblico (Queriniana, 2010); La morte finestra sull’esistenza (Cittadella, 2010); La preghiera d’Israele. Alle origini della liturgia cristiana (Marietti, 2009); L’umano buono e i vizi capitali (Cittadella, 2009).