Perché incamminarsi? Perché abbiamo tutti bisogno di un viaggio, non per "vacanza" (cioè per fare vuoto intorno a noi) ma per trovare noi stessi. Tutti bisognosi di un cielo sulla testa e forse di uno dentro, magari pure stellato. Di una strada sotto i piedi e di una che ci faccia varcare il cuore al di là delle facili emozioni. Di qualcuno che ci aspetti alla fine dell'orizzonte e di qualcuno che ci aspetti adesso, proprio ora, proprio qui. Abbiamo tutti bisogno di una stella, di un cammino e di un bambino e di ricordare che tutte le volte che contempliamo il mistero di un Dio che si fa bambino, dovremmo contemplare quel grande mistero che siamo noi.
L’antica questione della morte, del dolore e della vita dopo la morte è tradizionalmente uno dei problemi fondamentali dell’umanità che ha impegnato da sempre l’uomo. Esiste un Dio buono, perché vi è tanto dolore, che cosa può pensare l’uomo, che cosa deve fare, che cosa lo aspetta dopo morte? Sulla base di testi biblici e tesi filosofiche Hermann Zagler ha creato un’opera che dà risposta a questi temi. Il mondo non risponde a queste domande, perché solo con il sapere dell’essere di Dio si possono avere delle risposte convincenti. Il presente libro dovrebbe aiutare a verificare i propri paradigmi e indirizzarli verso un futuro in sicurezza.
Note sull'autore
Hermann Zagler è nato nel 1940 a Merano (BZ). Diplomato in ragioneria nel 1961, è stato funzionario e dirigente in diverse aziende industriali e commerciali e socio di un’azienda commerciale. Nel 2010 ha intrapreso gli studi teologici, conclusi nel 2016 con una dissertazione sulla legge dell’aborto 194/78 presso gli Studi Teologici Accademici di Trento (STAT). Sposato, è padre di due figli.
Il testo contiene alcune meditazioni sulla Sacra Scrittura, che hanno la particolarità di interpretare alcuni brevi testi, brevi versetti, di essa alla luce del mistero eucaristico. Le sedici meditazioni si susseguono, a partire dalla liturgia eucaristica, nella contemplazione di Cristo e dei suoi misteri. Oltre alle meditazioni il testo contiene alcune immagini, dipinte dagli stessi autori del testo, che illustrano quanto espongono con le parole e una preghiera conclusiva sul tema trattato. L'intento che gli autori si sono prefissato è quello di invitare, tutti coloro che lo vogliono, a riprendere in mano il Vangelo e a rileggerlo con un'ottica eucaristica, per entrare così nei sentimenti e nel cuore del Cristo.
Le meditazioni che l'autore propone descrivono, in modo sintetico ed essenziale, il vizio ricorrente e nefasto della mormorazione, affrontata nelle sue molteplici varianti e aggravanti, come la calunnia e la maldicenza. Per ciascuna meditazione è proposta anche una orazione conclusiva per condurre il lettore (quando credente) ad una lettura pregata.
"Padre, maestro, pastore, santo. Non è semplice definire la figura e l'opera del Vescovo san Giovanni Antonio Farina in poche righe, data la sua poliedrica e ricca personalità. Abbiamo cercato di farlo avvicinandoci per mezzo di alcuni suoi pensieri. Li abbiamo divisi per tema, offrendo una lettura che permetta di interpretare al meglio la sua dottrina. Attraverso lo studio delle parole abbiamo individuato alcuni elementi fondamentali della figura di questo Vescovo: la sua grande umanità, la costante ricerca della verità, la premura per l'educazione delle nuove generazioni, lo zelo per le cose di Dio, il forte impegno pastorale, l'attenzione alle situazioni di emergenza e di bisogno, la sua dedizione alla formazione delle suore..."
Arte, cucina, moda, design, spettacolo, fiction, arredamento, grafica, comunicazione, insomma tutto quanto coinvolge la nostra vita viene confezionato con attenzioni estetiche persino ossessive. La seduzione è diventata un comandamento sociale. La bellezza ha riempito il mondo e plasmato i nostri occhi. Ma che sia anche in grado di salvarlo è tutto da vedere. Sembra piuttosto che, negli automatismi che regolano il nostro inconscio culturale, essa svolga una sorta di funzione riparatrice. Dove non sembra più possibile, per conclamata mancanza di esistenza, affidarsi a qualcosa di vero e reale, restano le strategie della simulazione estetica, dove tutto quello che conta - Dio, il senso, l'identità e i legami - diventa oggetto di una costruzione artificiale. La bellezza ha così preso il posto lasciato vuoto dalla verità. Una strabiliante industria dello spettacolo ci intrattiene con quelle mitologie, favole e narrazioni che secoli di paziente decostruzione hanno dichiarato defunte. La cultura artistica si è tramutata in una spiritualità laica e le religioni sopravvivono come offerta estetica. La congiunzione tra mercato e tecnica fornisce con prodigiosa efficienza quegli strumenti magici, soprattutto digitali, che sono indispensabili agli individui di questo tempo per modellare identità dove regnano incertezze. La cosmesi è così diventata la forma del nostro mondo. Ma si tratta solo di apparenza?
Un prete, un artista e le dieci parole che servono per ricominciare.
Cosa ci serve per cambiare noi stessi e il mondo che ci circonda?
Simone Cristicchi e Luigi Verdi hanno scelto dieci parole, da coraggio a umiltà, da creatività a amore, e si sono messi in viaggio.
Un viaggio fatto di riflessioni e di poesia, tra i silenzi e la bellezza dell’antica pieve di Romena.
“Le poche cose che contano” è il titolo della trasmissione televisiva di Tv2000 in cui hanno raccontato il loro percorso, attraverso l’emozione delle parole e della musica.
Ora questo cammino diventa un libro. Per continuare, insieme a loro, la ricerca di ciò che può rimettere in moto la nostra vita.
Questo libro composto da fogli sparsi come "piovuti da una fine tra aperta" raccoglie pagine scritte da don Gino come abbandonate alla storia, "affidate ad un futuro possibile".
Sogni e luminose chiarezza, avvenimenti e scelte, coscienza del limite e scoramento, fanno riemergere, con realismo e freschezza, la consapevolezza della sua vita giocata fino alfine con Gesù Cristo, Signore della Storia.
La vita, líopera, le imprese e la morte di padre Placido Cortese (1907-1944) raccontati alla maniera dei 'fiorettiª di san Francesco.Padre Placido, un francescano che, durante la II guerra mondiale, soccorre i prigionieri e mette in salvo i perseguitati. I momenti importanti e le scelte decisive, ma anche il pulsare quotidiano del cuore di padre Placido, sono qui raccontati alla maniera dei «fioretti» di san Francesco. Il "piccolo frate" era spinto da un amore molto concreto e impegnativo, portato al più alto grado d'intensità raccomandato da Gesù: dare la propria vita per gli altri. E così, dopo aver ideato e gestito dal suo confessionale nella Basilia del Santo di Padova, una rete di persone che metteva in salvo, facendoli fuggire con documenti falsi, i perseguitati dai nazi-fascisti, venne preso e rinchiuso in una cella del Palazzo della Gestapo a Trieste. Torturato fino a morirne, si rifiutò di rivelare i nomi dei sui collaboratori.
Come dice A. de Mello, "questo libro intende condurre da? sentimenti, sensi e fantasie al Silenzio. Usatelo come una scala per salire in terrazza. Una volta lassù, assicuratevi di aver lasciato la scala, altrimenti non vedrete il cielo. Quando vi avrà condotto al Silenzio, questo libro sarà vostro nemico: sbarazzatevene!"
Questo volumetto è un tentativo di scoprire, attraverso la tematica ecologica, un impareggiabile maestro spirituale. Thomas Merton è stato un mistico, un poeta, un interprete della società contemporanea. Gettando una luce nuova sullo scrittore di testi spirituali più pubblicato nel XX secolo, qui sono state selezionate con cura le pagine nelle quali egli scorge la presenza di Dio nella creazione che ci attornia. Uno dopo l'altro si susseguono capitoli sui quattro elementi, sulle stagioni, sulla terra e le sue creature, sul sole, la luna e le stelle. Sono tutte pagine sorprendenti, tratte da diverse opere di Merton e in gran parte inedite in Italia, che raccolgono dei brevi passaggi sulla natura come manifestazione del divino - una tematica troppo a lungo trascurata della sua vasta opera. La voce del creato ci invita a divenire parte della festa, a unirci alla danza, ad abbracciare la natura come sposa, nell'attenzione risanante alla sua bellezza multiforme. Sulla soglia di questo paradiso raccontato, liberi dai condizionamenti di tempo e di spazio, ci verrà dischiusa la possibilità che le creature tutte ci parlino, scoprendo il mistero che da esse emana.
Il Padre nostro è di gran lunga la preghiera più preziosa dei cristiani perché risale a Gesù stesso. Walter Kasper, teologo e cardinale tedesco di fama mondiale, dischiude i segreti della preghiera del Signore. E lo fa in tre modi: prima di tutto, la comprende alla luce della tradizione ebraica, perché ogni frase si colloca nel solco della tradizione del giudaismo e denota dei parallelismi con la preghiera della sinagoga. In secondo luogo, l'oratio dominica viene compresa a partire dal messaggio complessivo di Gesù - e in effetti fin dagli inizi è stata interpretata nella chiesa come una sintesi di tutto il vangelo. E, in terzo luogo, Gesù ha lasciato ai suoi discepoli non solo le parole di una preghiera da recitare, ma anche una promessa: come preghiera nello Spirito, il Padre nostro intende accompagnarci proprio nella vita attuale.