Il libro degli Atti degli Apostoli è dello stesso autore che ha scritto il Vangelo di Luca. Si presenta infatti come la seconda parte di un'unica opera dedicata alla stessa persona, Teofilo, la cui identità rimane per noi sconosciuta. La prima parte, il Vangelo, narrava la storia di Gesù e la sua attività fino all'ascesa al cielo in Gerusalemme; la seconda, gli Atti degli Apostoli, presenta l'origine e la traiettoria della chiesa da Gerusalemme fino all'arrivo dell'apostolo Paolo a Roma, svelando così un disegno non soltanto geografico, ma storico e teologico, che presenta il cammino della fede dal popolo d'Israele a tutte le genti. Il compito di estendere così la fede è affidato nei primi 12 capitoli del libro principalmente a Pietro, che appare come il capo e il portavoce degli altri apostoli; dal c. 13 fino alla fine domina invece la figura di Paolo, il quale continua l'opera avviata da Pietro e dai Dodici, in comunione con loro e per loro mandato. Il racconto si estende dal 30 d.C., anno in cui si colloca verosimilmente l'ascensione, fin verso il 60 d.C., probabile data dell'arrivo di Paolo a Roma. L'opinione più seguita colloca la composizione degli Atti intorno all'anno 80. Narrando le origini della Chiesa Luca mette in rilievo anche le strutture portanti che reggono la comunità cristiana (2,42-47): la celebrazione dell'eucaristia e la preghiera comunitaria, l'insegnamento degli apostoli e la comunione e carità fraterna. Quale fu la Chiesa delle origini tale ha da essere la Chiesa per sempre, se vuole essere fedele alla testimonianza affidatale dal Signore (At 1,8).
Questo libro parla di viaggi, ma il viaggio di cui parla Raniero Regni è quello metaforico e concreto insieme dell'eterno incontro/scontro/relazione con l'altro. Si parla del viaggio come metafora dell'educazione, della relazione intersoggettiva e dell'intera esistenza, frutto di un viaggio da un capo all'altro della vita, dei viaggi vissuti concretamente, intesi come immagini di vita vissuta per analizzare infine l'idea della partenza e del ritorno. È un libro di punti interrogativi, di domande e risposte che assumono tutto il loro spessore pedagogico e filosofico insieme; un viaggio per tutti e di tutti, senza limiti d'età, che si rinnova in ogni stagione dell'esistenza umana.
Il volume presenta le questioni della Didattica come scienza autonoma e il suo statuto epistemologico in quanto scienza rivolta ai contesti educativi in cui ha luogo l'agire didattico.
Musarra riesce a fornirci un quadro tanto largo quanto approfondito del Great Game pisano- genovese nel tempo stesso nel quale ebbe luogo sul Mediterraneo una ‘rivoluzione commerciale’ che fu anche ‘nautica’.
Franco Cardini, “Il Secolo XIX”
1284 La battaglia della Meloria è costruito su fonti di prima mano, spesso inedite. Musarra sceglie a tratti di rivolgersi direttamente al pubblico, al fine di rendere la narrazione teatrale e dunque potenzialmente irreale.
Marina Montesano, “il manifesto”
Una ricostruzione che consente di riportare alla luce il profilo di un Medioevo diverso: quello marittimo e navale, dove gli orizzonti improvvisamente si allargano e dove piccole città si rendono 14 protagoniste di rivoluzioni – da quella commerciale a quella nautica, a quella finanziaria – capaci di mutare il corso della storia.
La più grande battaglia navale del Medioevo. L’Aquila contro il Grifo, Pisa contro Genova, in lotta per l’egemonia sul Mediterraneo. Un ‘grande gioco’ con al centro il controllo dei commerci con l’Asia che parte dalla Terrasanta, passa per la Sicilia e arriva fino alla Corsica e alla Sardegna.
L'introduzione delinea il quadro storico in cui nasce l'Itinerario" e ne descrive con precisione la struttura. La sua traduzione lineare e fedele, le note brevi ed essenziali, le parole chiave, la bibliografia aggiornata e l'indice dei passi biblici rendono l'opera ancora più consultabile e comprensibile. " A cura di Mauro Letterio. Con testo latino a fronte.
Dal testo base del Compendio, il primo volume sui capisaldi della fede cristiana in forma di domanda e risposta. Arricchito da percorsi di lettura per la catechesi e la lettura personale e dalla sezione di attualizzazione: “Che cosa significa per me oggi?”.
L'Autore
Paolo Curtaz è valdostano e alterna il suo tempo fra la montagna, la sua famiglia e la voglia di conoscere le cose di Dio. Ha una formazione teologica e, da anni, scambia le sue riflessioni con chi condivide la sua ricerca. Ha scritto numerosi libri di spiritualità, tradotti in rumeno, polacco, spagnolo e portoghese. Collabora con la rivista, «Parola e preghiera», che vuole fornire una traccia di preghiera per l’uomo contemporaneo. Con l’associazione Zaccheo, di cui è presidente, organizza numerose serate e week-end di esegesi spirituale in giro per l’Italia e propone viaggi biblici in Israele. Ha fatto il prete con passione per vent’anni e ora, in altro modo, continua a raccontare di Dio. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato: La Parola spezzata (2006), La Parola compiuta (2007), La Parola incarnata (2008), La lettera perduta (2008), Cristiano stanco? (2010), Dov’è Colui che è nato? (2010), Convertirsi alla gioia (2010), L’ultimo sì (2010), ABC della fede cristiana (2010), Gesù zero (2011), In coppia con Dio (2010), Il grande abbraccio. Via Crucis (2011) e Sul dolore. Parole che non ti aspetti (2012). Nel 2011 ha pubblicato per Mondadori Strade Blu Perché restare cristiani. Il suo libro più recente è L’Amore e altri sport estremi (Edizioni San Paolo 2012).
Un'agenda settimanale pratica, leggera, economica, di finissima fattura per organizzare le tue giornate, segnare eventi importanti e date da ricordare.
Vuoi essere felice? Ecco il segreto: metti tutto il tuo impegno per rendere felici le persone vicino a te. Scoprirai che, seminando amore nel cuore di chi ti passa accanto, fiorirà la gioia piena anche nel tuo. L'amore è la luce che rischiara ogni oscurità, è la forza che ci permette di rialzarci quando ci sentiamo schiacciati da croci troppo pesanti per le nostre fragili spalle, è il rimedio contro il dolore. Tuttavia, oggi le nostre relazioni sono sempre più inquinate dalla pratica dell'«usa e getta» tipica della società in cui viviamo: per questo ci ritroviamo, spesso inconsapevolmente, a ferire e a essere feriti; per proteggerci chiudiamo il cuore, ottenendo solo di sentirci sempre più soli. Come fare allora per riscoprire la bellezza degli orizzonti che solo l'amore sa aprirci, per non diventare egoisti, incapaci di preoccuparci del bene altrui? Come creare legami profondi e veri? Come risanare le tante relazioni che si incrinano a causa di incomprensioni e situazioni dolorose non risolte? Chiara Amirante, in questo nuovo libro della collana Spiritherapy , ci accompagna con suggerimenti ed esercizi concreti a trovare risposte a queste e altre domande. Custodire e costruire relazioni di comunione profonda è tutt'altro che facile, ma è un'esigenza fondamentale del cuore: nessuno, da solo, può fare esperienza della piena felicità. «Siamo tutti sulla stessa barca, perciò dobbiamo remare insieme».
«Io sono solo, Rachele, e vedo che tutto è finito.» Così Mussolini nell'ultima telefonata alla moglie, a poche ore dall'arresto e dalla morte. «L'Ucraina non esiste» disse Putin. «E, se esiste, è una colonia russa.» «Mario, che fai? Mi lasci sola?» Giorgia Meloni si aggrappò con una battuta a Mario Draghi che il 23 ottobre si congedava da Palazzo Chigi, dopo le consegne alla nuova padrona di casa. Sapeva quanto enorme fosse il compito affidatole dagli elettori in uno dei momenti più difficili del dopoguerra. Guerra civile, rilancio tragico di un conflitto che ci sembrava impossibile nel cuore dell'Europa del XXI secolo. E una donna di 45 anni, alla quale nessuno ha regalato niente, chiamata all'appuntamento con la Storia: prima presidente del Consiglio della nostra Repubblica, prima capo di governo di destra. Una «grande tempesta» che attraversa un secolo di storia italiana e internazionale. Bruno Vespa rende contemporanei i tre avvenimenti raccontandoli, come d'abitudine, in presa diretta. L'ultimo atto della storia del fascismo, che si apre con l'arresto di Mussolini a villa Savoia e si chiude con la macabra esposizione del suo cadavere a piazzale Loreto, è denso di retroscena insospettabili per il lettore comune. Re Vittorio Emanuele III e il maresciallo Badoglio non sanno dove sistemare l'ex Duce, e l'ex Duce s'illude di ritirarsi da pensionato alla Rocca delle Caminate. Sa, fin dal momento della liberazione sul Gran Sasso, di essere prigioniero di Hitler e quindi si adatta a guidare la repubblichetta di Salò sperando che le truppe d'occupazione nazista riservino all'Italia un trattamento migliore che alla Polonia. Ma Salò significa guerra civile, narrata in queste pagine anche negli aspetti meno frequentati dagli storici, fino al suo tragico epilogo. Solo un altro dittatore crudele e cinico come Vladimir Putin poteva riportare la guerra in Europa a ottant'anni dalla fine del secondo conflitto mondiale. Vespa ne ha parlato con Volodymyr Zelensky e con sua moglie Olena, ha avuto vivaci discussioni con l'ambasciatore russo a Roma Sergej Razov e con Vladimir Solov'ëv, il principale anchorman della televisione russa, ma entrando nelle chiese di Leopoli si è convinto che il popolo ucraino non si arrenderà mai, nonostante le minacce nucleari di Putin. Il conflitto in Ucraina ha avuto pesanti conseguenze sulla politica e sull'economia italiana, trovatesi nella «grande tempesta» di elezioni anticipate che hanno sconvolto il panorama politico nazionale. Vespa racconta i dietro le quinte della conferma di Sergio Mattarella al Quirinale e dell'improvvisa crisi di governo del luglio 2022. Si è confrontato con tutti i leader dei partiti di maggioranza e opposizione, svelando i retroscena della formazione del nuovo esecutivo, e ha avuto lunghe conversazioni con Giorgia Meloni, che si è detta decisa a cambiare profondamente la Nazione. «Altrimenti vado a casa» ha confidato all'autore.
Borgogna, 1098: un gruppo di monaci al seguito dell'abate Roberto abbandona definitivamente l'abbazia benedettina di Molesme, dopo una serie di tentativi vòlti a svincolarsi dai condizionamenti della realtà monastico-feudale del tempo, per edificare una nuova realtà spirituale, comunitaria e sociale ispirata alla Regula S. Benedicti e ai Padri del deserto. Nasce così il Nuovo Monastero nella località paludosa chiamata Cistercium, Cîteaux. Pertanto la figura del «capostipite» della generazione cisterciense, Roberto, lungi dall'essere rivestita dalla patina di una letteratura edificante (eccettuata almeno in parte la sua agiografia), si presenta al lettore odierno come l'oggetto di opposte interpretazioni a partire dal tempo della sua morte, fino ai nostri giorni. Il presente volume intende fornire una ricostruzione e un'interpretazione della vicenda delle origini di Cîteaux nel contesto della riforma della Chiesa dell'XI secolo, attraverso un'originale rilettura delle fonti storiche e letterarie (tra cui testi rari o poco visitati) e uno studio sistematico del dibattito storiografico.
Chi è stato Dietrich Bonhoeffer? Un teologo, un credente e un uomo impegnato fino all'estremo sacrificio nella pratica di un cristianesimo vivente, che ha incarnato la propria fede con libertà e alto senso di responsabilità in tempi difficili. Nel corso della sua breve e intensa esistenza Bonhoeffer non si è limitato a gettare le basi teoriche di un'etica cristiana, ma si è confrontato con scelte concrete e drammatiche, fino alla sofferta decisione del colpo di stato e dell'attentato a Hitler. Nello spirito di quella teologia biografica che Bonhoeffer ha messo in pratica, Ludwig Monti ci consegna un profilo non solo teologico, non solo filosofico e non solo biografico di uno dei più grandi teologi del XX secolo, ma lo fa parlare con le sue vive parole e ce ne dona l'alta testimonianza. Nella convinzione che, dopo la riflessione di Bonhoeffer, la visione del cristianesimo non può più essere la stessa. È una vita vera quella che Bonhoeffer ha vissuto e che ci ha lasciato in eredità nei suoi scritti così densi di realtà: quella "realtà" che "è Cristo".